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Si legge come un racconto, come dice Andrea Porcheddu nella prefazione al testo, questo Galileo scritto dalla drammaturga e direttrice di Tib Teatro Daniela Nicosia. Qui la vicenda del genio pisano viene vista dal di dentro, agita e raccontata in un alternarsi di azioni e narrazioni, come se la stessimo vivendo fianco a fianco ad un uomo normale, con le sue debolezze, le sue contraddizioni, le sue passioni, il suo amore per lo studio e la scoperta, il suo amore per le figure femminili che hanno accompagnato la sua vita: la governante, la madre, la figlia e la madre di sua filglia. Un Galileo fatto di carne, umanità e fragilità che ne esaltano l'instancabile desiderio per il sapere, ma che fanno anche comprendere il tradimento esteriore a quelle scoperte che hanno rappresentato il senso della sua vita. Il testo della Nicosia è frutto di una ricerca sugli scritti di Galileo implementati in una scrittura scenica elaborata per lo spettacolo che ha debuttato questa stagione per la produzione dal Teatro comunale di Belluno, sede di Tib Teatro. Allo stesso tempo lucida e appassionata la già citata prefazione di Andrea Porcheddu.

Galileo
di Daniela Nicosia
Titivillus  2011
Pagg. 52 € 10,00
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