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Il teatro Filodrammatici chiude la sua stagione, ricca di sorprese, con una bella sfida: 24 ore non stop per preparare cinque corti teatrali in cui si narrano episodi tratti dalla cronaca. Il tema comune è il cibo o meglio il rapporto patologico con il cibo in questa società dell’abbondanza e degli sprechi. Giovani annoiati, madri anoressiche, rampanti professionisti cannibali, uomini e donne afflitti dalle diete e finti guru. Su tutto domina un’ informazione che amplifica, falsica,  fino a travisare la realtà. CON_TESTO è un progetto nato con lo scopo di promuovere  la funzione contemporanea che il teatro dovrebbe riconquistare nel panorama mediatico attuale, ideato da Bruno Fornasari in collaborazione con Tommaso Amadio, membri della direzione artistica del Teatro Filodrammatici. L’iniziativa, che ha ottenuto il contributo di Bper-Banca Popolare dell’Emilia Romagna, del Consiglio Regionale della Lombardia, di Fondazione Cariplo e il patrocinio del Comune di Milano, è un esperimento di scrittura teatrale in tempo reale. Una buona occasione per giovani drammaturghi, per sperimentare, una scrittura veloce che in breve tempo racconta l’umanità. I 5 registi , Cristina Belgioioso, Alex Cendron, Francesco Frongia, Paolo Giorgio e Sandro Mabellini, ci hanno proposto lavori prodotti tutti in una notte, arrivando a costruire una sequenza di 5 drammaturgie organizzate in forma di spettacolo della durata di 50 minuti. 5 drammaturghi, scelti dagli stessi registi, hanno prodotto un testo teatrale della durata di 10 minuti. La costruzione di una drammaturgia alla velocità del pezzo di cronaca. Le notizie scelte fanno riferimento al rapporto col cibo, come nutrimento, metafora o minaccia. Dalla mozzarella blu all’anoressia, dalla cucina molecolare al cannibalismo, sono stati  scelti cinque lanci d’agenzia per narrare il nostro rapporto con l’alimentazione e il nutrirsi, tra piacere e perversione, tra affettività e business, tra sprechi e opportunità. Gli autori del progetto introducono e raccontano l’esperimento ben riuscito. “L’interesse è quello d’inquadrare il bisogno di nutrimento fisico ed emozionale in un più ampio ambito simbolico e sociale, per indagare da un diverso punto di vista, le variabili inaspettate di una filiera emotiva e culturale spesso ignorata e certamente sottovalutata”. Le 5 drammaturgie scorrono veloci, sono pagine provocatorie, sguardi insoliti e spiazzanti su due dei nostri bisogni fondamentali ed irrinunciabili : la fame di pancia e la fame di cuore”. Gli attori sono stati scelti attraverso un’audizione atipica: il copione non c’era! I candidati stessi hanno ispirato registi e drammaturghi con l’esibizione di una loro curiosa peculiarità, abilità o stravaganza. Il pubblico applaude divertito in qualche piccolissimo vizio possiamo riconoscerci, dai frullati alle diete personalizzate, dal desiderio di amore al bisogno di riconoscimento, tutto passa attraverso lo stomaco? Com’è il nostro rapporto con il cibo? Alla fine gelato per tutti!