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Considerato il maestro del teatro corporeo Yves Lebreton comincia la sua formazione teatrale nel 1963 alla scuola di Etienne Decroux. Da allora la sua carriera artistica è segnata da una costante ricerca ma anche dalla produzione di spettacoli che riscuotono un grande successo in tutto il mondo. Questo libro è la storia di questa carriera artistica raccontata in prima persona. Ma è anche, come suggerisce il titolo, un saggio di approfondimento sul Teatro Astratto e sull'insegnamento del suo maestro Decroux, anche in rapporto alle ricerche dei grandi maestri del 900 come Gordon Craig, Adolphe Appia, Emile Jacques Dalcroze, Jacques Copeau, Antonin Atraud e i coevi Grotowski e Barba. Questa parte teorico comparativa viene trattata nella seconda parte del volume sotto il titolo di "Note". Ma è la prima parte, a mio parere, quella più interessante. E' lì che l'attore, il regista, il ricercatore Lebreton, si confida col lettore, intrattenendolo col racconto della sua vita: dagli interessi e gli studi pittorici e musicali dell'infanzia e dell'adolescenza, alla formazione e la ricerca condotta da allievo prima, e da maestro poi, dalla nascita e l'evoluzione dei suoi spettacoli, quelli più fortunati del filone comico popolare e quelli meno fortunati in termini di successo di pubblico ma non in termini di qualità. Ed è proprio da questa alterna fortuna che emerge la riflessione sulla libertà creativa e poetica dell'artista, sempre condizionata da ciò che il pubblico ha imparato ad aspettarsi da lui. Se è vero che l'esperienza di Lebreton è caratterizzata dalla straordinaria coniugazione di una ricerca sull'arte dell'attore nella realizzazione di spettacoli comico popolari, è anche vero che il rammarico di non aver ottenuto altrettanti riconoscimenti con spettacoli visionari e onirici come "Diritto di sguardo" o "Esilio" pesa come una mancata parziale realizzazione della propria personalità artistica. Come anche il paradosso di esser sempre stato etichettato come Mimo nonostante l'importante ricerca sull'arte fonatoria e sulla tecnica vocale utilizzata anche in molti dei suoi spettacoli. Al di là di queste riflessioni, ed anche grazie ad esse, il volume si presta ad una lettura piacevole e coinvolgente, coniugata con un approfondimento teorico di un certo spessore.

Sorgenti - La nascita del teatro corporeo
di Yves Lebreton
Titivillus, Corazzano (PI) 2012
Pagg. 369 € 23,00
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