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“Alice nel paese degli acquerelli”. Alice, una chioma di capelli neri, un’energia tutta da ammirare, compresa la bravura; recita, salta, canta, insieme a un ottimo cast di attori. Al Teatro Elfo Puccini debutta in prima nazionale, quest’originale versione di Alice Underground, titolo della prima stesura del testo di Carroll . "Alice Underground" è la prima versione del capolavoro di Lewis Carroll, scritta a mano e illustrata dallo stesso autore come dono ad Alice Liddell. A questa prima stesura, Carroll aggiunse altri episodi e personaggi, rielaborò alcune scene, commissionò altre illustrazioni a un disegnatore e nel 1865 donò a tutti noi "Alice nel paese delle meraviglie". Ma è da "Alice Underground" che bisogna partire per capirne la genesi e l'evoluzione del testo. Gli autori di questo spettacolo, non a caso, partono da questa prima versione. Underground, per rilevare che Alice è soprattutto un viaggio sottoterra, nei territori misteriosi del sogno e dell’inconscio, alla scoperta delle radici dell’individuo, un viaggio per grandi e piccini. Trecento disegni dipinti a mano, realizzati da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia. Trecento acquerelli ricchi nei particolari: farfalle dai colori meravigliosi che fanno sognare…(“Ah, perché non sono Alice…vorrei essere fra quei colori”…sospira una bambina seduta accanto me) Un grande fondale che gioca con il Tempo e lo Spazio, una scatola magica, che nasce da grandi competenze: artigianato della scena e tecnologia dei video. La regia sceglie le parti più legate al mondo popolato e animato del racconto, per portarci in una dimensione dell’infanzia come nostra “preistoria” ricca di sensi. Rumori, sillabe, urla, suoni, ritmi, poesie e canzoni il tutto compone un tessuto narrativo poliedrico e multimediale, perché, come suggerisce la Duchessa, “Chi semina suoni raccoglie senso”. Uno spettacolo che si chiude con una Meraviglia (il mondo ne è pieno, belle e brutte) e un Patto. Il “Patto dell’Unicorno tratto da un altro racconto di Carroll “Al di là dello specchio” . Un patto necessario se davvero si vuol essere nel mondo. Come dice Stefano Bartezzaghi, essere al mondo è stringere patti con l’Unicorno, con i mostri, con gli altri, con te. Credere in se stessi, per credere negli altri. Non male per un patto, non male per un inizio…Lo spettacolo è finito…“inizia” la nostra vita, ebbene sì, è possibile iniziare, rinascere, a partire da questo patto.  Applaudiamo, ci alziamo e usciamo, torniamo nel nostro mondo reale, peccato…per fortuna esiste l’Unicorno!

Foto Luca Piva

ALICE UNDERGROUND
Elfo Puccini
uno spettacolo scritto, diretto e illustrato
da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
con Elena Russo Arman Alice
Ida Marinelli Ferdinando Bruni Matteo De Mojana
luci Nando Frigerio
suono e programmazione video Giuseppe Marzoli
direzione e arrangiamento delle canzoni Matteo De Mojana
fino al 31 dicembre.