Pin It

La pratica politico-sociale del teatro è largamente diffusa nel settore delle arti anglossassone. A Londra sono numerose le compagnie che lavorano in contesti disagiati con giovani e adulti vulnerabili (prigioni, riformatori, centri comunitari, ecc.) Tuttavia è importante menzionarne alcune che sono diventate punti di riferimento nel proprio campo d’azione. La compagnia “Clean break” (svolta pulita) lavora nelle prigioni femminili organizzando laboratori teatrali, il cui scopo primario è creare uno spazio in cui sentirsi al sicuro e a proprio agio nell’esprimersi. Durante il laboratorio promozionale della compagnia (frequentato personalmente a novembre di quest’anno) è stata introdotta la nozione di spazio come aspetto fondamentale della pratica teatrale, come consapevolezza di preconcetti e pregiudizi associati ad un luogo istituzionalizzato (in questo caso una prigione) che permetta di promuoverne il ribaltamento, trasformando uno spazio, comunemente inteso come punitivo, in un ambiente di partecipazione e liberazione. Successivamente, con l’uso di attività di interazione personale, si incoraggiano le partecipanti a trovare punti in comune tra di loro per sottolineare che, prima ancora di essere prigioniere, sono esseri umani, non hanno in comune solo gli atti criminali e soprattutto non sono sole. Inoltre, queste attività oltre ad incoraggiare lo spirito di squadra, il senso di comunità e la fiducia negli altri, offrono la possibilità di sperimentare attraverso situazioni drammatizzate le difficoltà da fronteggiate una volta uscite dal carcere: da un semplice appuntamento dal terapeuta, alla ricerca di un lavoro, al come affrontare influenze fuorvianti. La riflessione fondamentale che i praticanti di questo settore sono stimolati a fare è, infatti, che la vera tragedia non è l’incarcerazione ma il rilascio, quando ci si riadatta alla vita sociale con un retaggio non da poco. “Clean break” collabora anche con scrittori emergenti o già stabiliti che assistono ai laboratori ed elaborano le idee sviluppate dale partecipanti, transformandole in un testo che verrà in seguito rappresentato dalle stesse come saggio di fine progetto. Spesso questi spettacoli sono anche messi in scena in teatri della città (Soho Theatre è uno di questi.)  La compagnia “Synergy” è la versione estesa della precedente, in quanto lavora con prigionieri o ex prigionieri e giovani a rischio di esclusione dalla società. “Cardboard Citizens” è  invece una compagnia che nasce dal concetto di Teatro-Forum del sud americano Augusto Boal ne Il Teatro degli Oppressi. L’idea che il teatro sia un mezzo di liberazione interiore dall’oppressione lo rende un’arma rivoluzionaria tra le popolazioni o coloro che sono ai margini della società. La forma del Teatro-Forum mette in scena una storia di oppressione e incoraggia gli “spett-attori” ad intervenire per presentare la propria soluzione alla scena rappresentata. Lo scopo di questa pratica di teatro sociale è di fornire gli “spett-attori” i mezzi per riflettere sulla propria condizione personale (qualunque essa sia) e agire per il meglio. Questa compagnia lavora principalmente con i senzatetto (da cui il nome cittadini di cartone) e presenta i propri spettacoli in ostelli, rifugi e centri d’accoglienza.
Degna di menzione, seppure basata a Birmingham, “Geese Theatre Company” utilizza un insieme di pratiche teatrali (tra cui l’uso delle maschere, che la contraddistingue) e indirizza il proprio dettagliato programma di messe in scena a diversi settori a rischio come detenuti e minori a rischio di esclusione, ma anche professionisti in campo medico che si occupano di criminali affetti da disturbi della personalità. La pratica con minori esclusi dal sistema scolastico a causa di comportamenti violenti è, a mio avviso, una delle piú ardue: gli isituti di formazione che li ospitano (Pupil Referral Unit) sono meta frequente di questa compagnia, che si propone di stimolare lo spirito critico e la riflessione attraverso Teatro-Forum e improvvisazione.
Esistono inoltre associazioni teatrali che implementano l’azione drammatica all’interno dei laboratori promuovendo il “devising” (o teatro collaborativo) per la creazione del proprio spettacolo finale. Questo è un concetto, già sperimentato da Grotowski, che parte dall’affermazione della naturale creatività artistica di ogni individuo. Diventa quindi uno strumento molto potente nel lavoro con bambini e ragazzi che hanno diversi tempi d’apprendimento e soprattutto gruppi di disabili. “Rainbow Theatre Company” è una di queste associazioni che si impegna per fornire ai membri disabili della comunità i mezzi per affrontare la quotidianità attraverso il teatro. Avendo partecipato personalmente ad un laboratorio promozionae della compagnia, posso dire che lo scopo ultimo del suo essere è gettare le basi del rispetto reciproco, attraverso la consapevolezza che “there is no wrong answer” non esistono risposte sbagliate: tutte le idee sono valide e la creatività diventa un tesoro inestimabile. Anche “Chickenshed” si presenta come compagnia di teatro inclusiva e organizza laboratori dalle elementari alle superiori e anche per adulti, mettendo in scena spettacoli e eventi di beneficenza. L’idea è quella di creare uno spazio in cui diverse culture, abilità e identità possano imparare a stare insieme in maniera creativa. L’impegno di “Chickenshed” ha fatto sí che venissero create diverse “filiali” in differenti parti della città che vantano una rete vastissima di volontari (tra cui la sottoscritta!)
Per ultima (ma non meno importante) va menzionata l’associazione “Tender” che, pur non qualificandosi come compagnia teatrale, prevede la recitazione di scene appositamente create per il proprio campo d’azione: giovani adolescenti vittime di abusi da parte maschile (circa l’85% delle vittime di abuso in Gran Bretagna.) Quest’ associazione organizza anche corsi nelle scuole per sensibilizzare i giovani su come portare avanti una relazione sana e come accorgersi dei segni di una violenza fisica e/o emotiva e persuaderli che la violenza e l’abuso possono essere fermati.

Per maggiori informazioni:
Cleanbreak - http://www.cleanbreak.org.uk/artistic-productions
Synergy - http://www.synergytheatreproject.co.uk/index.php?maincat=1
Cardboard Citizens - http://cardboardcitizens.org.uk/p89.html
Geese - http://www.geese.co.uk/HTML/performances.html
Rainbow theatre Company - http://www.access-all-areas-uk.org/RTC.htm
ChickenShed - http://www.chickenshed.org.uk/aboutus
Tender - http://tender.org.uk/