Recensioni
Drammaturgia contemporanea in scena
- Scritto da Angela Villa
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Il teatro va nelle case, come avveniva una volta. Oggi va nelle case anche per sperimentare nuove modalità, per affrontare la crisi, per riflettere. A Milano due gentili e fantasiose signore Alberica Archinto e Rossella Tansini, due donne con lunghe esperienze e passioni teatrali alle spalle, in collaborazione con il Teatro Alkaest, portano il teatro in luoghi storici di grande impatto visivo, come la Casa Museo Boschi Di Stefano. Il progetto che curano da anni, “Stanze esperienze di teatro d’appartamento”, giunto alla quarta edizione, apre la sua stagione estiva nelle meravigliose stanze della Casa Museo, dove è possibile ammirare, in attesa dell’evento, le collezione di opere d’arte del Novecento, da Sironi a Campigli, da Fontana a Manzoni, da De Pisis a Savinio, a Morandi, De Chirico, in un susseguirsi di capolavori raccolti
- Scritto da Maurizio Sesto Giordano
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Recentemente insignito del Premio Vernacolo al concorso nazionale "La riviera dei monologhi" di Bordighera per il suo acclamato “Turi Marionetta”, l’attore, autore e regista catanese Savì Manna ha proposto al Centro Zo di Catania, in prima assoluta, il suo nuovo lavoro “Patrizzia. La vera storia di una sensation seeker”, prodotto dall’associazione Leggende Metropolitane con il patrocinio del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catania per le tematiche storico-sociali a cui si fa riferimento e che aderisce a Latitudini, rete siciliana di drammaturgia contemporanea.
Da precisare che “Sensation seeker“, alla lettera “cercatore di sensazioni”, si riferisce a un tipo di personalità in costante ricerca di sensazioni nuove e intense, unita alla disponibilità a correre rischi per ottenerle. Sono generalmente persone vivaci e ammalianti, ma solo in fase “on”, diversamente
- Scritto da Angela Villa
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Sull’ aia, luogo concreto, sporco, infestato... si svolgevano, un tempo, feste e balli della tradizione contadina. Feste che appartenevano alla memoria collettiva della comunità, feste “taumastiche” quasi magiche. Aia Taumastica, vive il teatro così: corpo e magia; teatro fisico, popolare, legato alle tradizioni ma anche teatro magico che conduce in altri mondi, altri luoghi, che allarga lo sguardo oltre i confini del proprio luogo territorio e come l’acqua scorre, fluisce, calma la sete. Oggi c’è molta sete di cultura, AIA TAUMASTICA, contribuisce a placare questa sete; la compagnia, che più volte è stata segnalata come una delle più interessanti a livello nazionale, nasce nel 1998 all'interno dell'Associazione Culturale, I Carpentieri di Bell, sotto la direzione artistica di Massimiliano Cividati, affiancato dal 2000 dall’attrice e produttrice
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Alberto Gozzi stupisce, nel senso che riesce a ricreare meraviglia, con questa sua agile drammaturgia che si caratterizza da un lato per la bellezza della lingua e della scrittura, sia letteraria, nel suo riuscire a traslare classicamente le articolazione della più stretta contemporaneità, sia scenica, organizzata com’è su più piani significativi e con fecondi meticciamenti espressivi e comunicativi, e dall’altro per il rigore della costruzione drammatica che pare alludere sia ai goldoniani “memoir” che alla ontologia e autonomia dei personaggi di lettura pirandelliana.
Il tema è la costruzione del racconto, con le occasionalità e contingenti interferenze che lo caratterizzano, a partire da un classico della letteratura (omettiamo ogni definizione di genere letterario) come Il Robinson Crusoe di Defoe; l’oggetto è dunque la genesi della creatività, una genesi che rivendica molti padri e molte madri ma al cui fondo persiste il dubbio, il dubbio sulla sua realtà e sul suo essenziale essere.
In scena uno sconfortato Defoe cerca di convincere l’editore Taylor a comprargli il suo nuovo romanzo,
- Scritto da Maurizio Sesto Giordano
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Dopo aver letto, con grande curiosità e passione, in modo intelligente ed analitico, il “Discorso sullo stato presente dei costumi degli italiani”, opera minore di Giacomo Leopardi, scritta nel 1824 e data tardivamente alle stampe nel 1906, che si sofferma sui comportamenti pubblici e privati diffusi nella società italiana del tempo, il regista catanese Elio Gimbo, ha messo in scena, con il gruppo Fabbricateatro, nella Sala Hernandez di Catania, la pièce “Discorso su noi italiani”.
Si tratta di un efficace atto unico, di circa 70’, che vede protagonisti, in un ambiente atipico ed atemporale, Sabrina Tellico, Daniele Scalia e Tommaso Mirabella. Essenziale alla rappresentazione è l’impianto scenico (uno spazio riempito da un tavolo, sgabelli, bandiere, pentole, piatti, bicchieri, bottiglie, scope) curato da Bernardo Perrone, i costumi sono di Rosy Bellomia e l’allestimento e la regia sono di Elio Gimbo che, prendendo spunto dall’opera di Leopardi e colpito dalla
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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Anno zero: così viene definita questa edizione, la prima appunto, dell’Apulia Fringe Festival, svoltosi ad Andria dal 18 al 24 maggio. Riceviamo l’invito attraverso il solerte lavoro dell’addetto stampa Emilio Nigro, collega nell’ambito anche della critica teatrale. Naturalmente è inevitabile essere presenti in questa regione che ci ha dimostrato frequentemente l’interesse al confronto tra critici, studiosi, artisti ed organizzatori, oltre alla volontà costante rivolta alla produzione ed alla scoperta della drammaturgia contemporanea, non solo proveniente dalle fucine pugliesi, ma anche da tutto il Sud e dal Nord Italia. Il giovane ideatore ed organizzatore è Vincenzo Losito, classe 1990, nativo della stessa Andria, cittadina dalla pietra bianca che viene scelta, tra vicoli e chiese, come location dell’intero festival. La formazione di Losito tocca anche altri Fringe Festival che, nel corso degli ultimi anni, ha frequentato ed osservato, compresa la sua collaborazione con il