Recensioni
Drammaturgia contemporanea in scena
- Scritto da Emanuela Ferrauto
- Visite: 4256
Probabilmente una delle migliori regie osservate a Napoli negli ultimi anni, questo TITANIC THE END, omaggio ad Antonio Neiwiller nel ventennale della sua scomparsa, all’interno di una serie di eventi, teatrali e cinematografici, che toccheranno anche Salerno, Caserta e Roma. A Napoli la Sala Assoli è protagonista di un momento
- Scritto da Maria Dolores Pesce
- Visite: 4604
Al teatro della Tosse di Genova, dal 14 al 16 Novembre, questa ultima rivisitazione del capolavoro del “Bardo”, che, credo e tale appare, è più di una riscrittura, in quanto si sviluppa sulla scena quasi come una drammaturgia autonoma e rinnovata che dal testo shakespeariano trae spunto e occasione per una narrazione molto attuale.
- Scritto da Daniele Stefanoni
- Visite: 2513
Una giovane donna giaceva stesa sul bordo di un sentiero e Richard non ha potuto fare a meno di raccoglierla e portarla a casa, nella propria casa, in attesa che si riprenda. D’altra parte è un medico, e come tale ha istintivamente a cuore la salute delle persone. Corinne, la moglie, lo attende a casa ritagliando belle immagini
- Scritto da Damiano Pignedoli
- Visite: 6926
NON VOLTARTI INDIETRO, il recente “Dramma del mese” pubblicato su questa testata con l’arrivo dell’autunno, dà pertinente occasione di completare la disamina dei restanti otto spettacoli da me visti al Giardino delle Esperidi Festival. L’essenziale e accorto uno-contro-uno della coppia di trentenni (circa) scritto da Chiara Boscaro,
- Scritto da Caterina Matera
- Visite: 3835
Dopo circa trent’anni, “Prima del silenzio”, atto unico scritto da Giuseppe Patroni Griffi per Romolo Valli, torna in scena al Teatro Eliseo dal 22 ottobre al 17 novembre.
A calarsi nei panni del protagonista è il formidabile Leo Gullotta spalleggiato dall’esuberante Eugenio Franceschini. L’opera di stampo intellettualistico,
- Scritto da Angela Villa
- Visite: 2796
Arriva sempre un momento decisivo per ogni autore, cercare di capire che cosa si porta dentro qual è il suo bagaglio, come reinterpretarlo alla luce della realtà che lo circonda. Peter Handke considera il lavoro dell’autore come un voltarsi indietro e cercare nel suo inconscio “l’arte è un’esplorazione del dimenticato, non dello sconosciuto,