Recensioni
Drammaturgia contemporanea in scena
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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Premessa: “malastrada” è una parola siciliana che bisogna interpretare. Significa “strada cattiva, negativa” ma anche l’intento di andare a “malastrada”, cioè “dove finiremo”? Questa piccola introduzione “linguistica” ci è permessa, viste le origini della compagnia e dello spettacolo di cui stiamo per parlare. E viste anche le origini della sottoscritta. La compagnia siciliana Teatro Pubblico Incanto arriva a Napoli con lo spettacolo
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Testo in un certo senso cardine della pur vasta ed importante produzione drammaturgica di quel Ronald Harwood che nella Londra anni cinquanta, dopo gli studi alla Royal Academy of Dramatics Arts, entra a far parte della Shakespeare Company di Sir Donald Wolfit di cui diventa “camerista”, il 'servo di scena', appunto, del titolo. Cardine e dunque anche epìtome, nel senso più profondo del termine, in quanto, anche oltre
- Scritto da Angela Villa
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Laura Curino, narra De André e lo fa con discrezione e leggerezza con i suoi occhi da bambina, sembra lei, la Nina della canzone. Racconta, gesticola, cammina in punta di piedi fra le note del poeta, creando un buon equilibrio tra immagini, suoni e parole, regalandoci i luoghi di De André, anche quelli meno conosciuti, quelli della campagna piemontese vissuta da bambino. A Revignano d’Asti c’è la Cascina dell’Orto,
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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Stavolta cominciamo con un appello. Bisogna andar a vedere gli attori a teatro. La televisione li appiattisce, li svuota, li rende aridi. Conoscevamo Luisa Amatucci per la sua lunga esperienza teatrale ( la ricordiamo, per esempio, nel Ferdinando ruccelliano accanto ad Isa Danieli) ma il pubblico di solito la riconosce per il suo lavoro televisivo. Ma puntualmente questi attori rendono moltissimo sulle tavole del palcoscenico,
- Scritto da Paolo Randazzo
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Torna al teatro “Machiavelli” di Catania la drammaturgia contemporanea di taglio internazionale: diciamo ancora una volta dell’attività artistica dell’associazione “Ingresso Libero” e parliamo, in particolare, di “Un’impresa difficile”, lo spettacolo (che s’è visto dal 4 al 31 gennaio) diretto da Emanuela Pistone su testo del grande drammaturgo israeliano Hanoch Levin (1943 – 1999), tradotto da Paola De Vergori.
- Scritto da Daniele Stefanoni
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E’ appena finita, la guerra. I soldati sono ancora in giro, ma il pericolo sembra decisamente alle spalle. La guerra è stata terribile, qualunque guerra essa sia. Balcani, Cecenia o chissà dove. La famiglia sembra sfasciata, il marito non si vede da due anni, forse sarà morto combattendo. Piccole scene di ricostruzione quotidiana, l’acqua da andare a prendere al pozzo là in fondo, la voglia di sorridere repressa dal dolore visto e patito.