Articoli e interviste
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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Il testo: punto di partenza imprescindibile per questa avventura artistica e culturale, ma soprattutto umana. Sulla scia delle precedenti rassegne, organizzate a Salerno dall’ideatore e direttore artistico Vincenzo Albano, anche durante i quattro appuntamenti di GEO-GRAFIE TEATRI DELLA CONTEMPORANEITÀ, svoltisi dal 24 aprile al 29 maggio, emerge fortemente l’attenzione al testo, fondamento linguistico, sonoro e scenico della nuova drammaturgia del Sud. In passato gli altri eventi salernitani, TEATRO-GRAFIE e PER VOCE SOLA, entrambi organizzati e voluti fortemente da Albano, sono diventati punto di riferimento salernitano nel percorso di monitoraggio della nuova drammaturgia italiana. L’idea di GEO-grafie nasce, appunto dalla profonda attenzione rivolta al testo ma emerge e si fonda grazie soprattutto ai rapporti lavorativi, artistici e personali nati e vissuti negli ultimi anni. L’amicizia e la collaborazione tra la sottoscritta, in veste di consulente di questa rassegna, con Vincenzo Albano, in veste di organizzatore, si protrae attraverso un filo conduttore comune. Monitorare la nuova drammaturgia contemporanea
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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Durante la conclusione di questa ricca stagione teatrale ed il debutto di numerosi Festival primaverili ed estivi, che riempiono i teatri ed i luoghi teatrali di tutte le regioni italiane, vorremmo parlare anche del proficuo e costante lavoro intrapreso dall’Ex Asilo Filangieri, forse a volte tralasciato o non del tutto conosciuto e approfondito. Luogo situato al centro storico della città di Napoli, dal 2012 diventa centro autogestito che rivaluta la sede, i luoghi, le sale e realizza un progetto, costante e faticoso, che produce incessantemente cultura. Dai laboratori teatrali a quelli legati alla danza e alla voce, alle esposizioni, ai workshop, alle numerosissime lezioni dedicate ai maggiori autori della storia del teatro, fino agli incontri con personaggi del teatro contemporaneo, non ultimo quello con Romeo Castellucci, l’Ex Asilo Filangieri emerge costantemente per la varietà di scelte e di progetti offerti al pubblico. È incredibile, infatti, la quantità di attività proposte, facilmente analizzabili attraverso le pagine del sito che riportano un’agenda mensile utile al navigatore interessato. Ad aprile scorso, esattamente il 25 aprile, all’interno di un progetto che apre le porte alla città, ai cittadini meno abbienti, a tutti coloro che hanno volontà e curiosità di scoprire cosa accade nella bella sala- teatro di questo luogo inaspettato,
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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La Legge 180, la cosiddetta Legge Basaglia, che ha sancito la progressiva chiusura, sono ormai quasi quarant’anni, della rete manicomiale italiana è una di quelle normative che profondamente, e se vogliamo anche inaspettatamente, si sono radicate nel sentire comune della nostra Società che paradossalmente ha quasi perso la consapevolezza che tale iniziativa fa dell’Italia praticamente un unicum nel panorama della psichiatria mondiale.
Diverso il discorso per quanto riguarda il variegato insieme di esperienze, e di connesse competenze anche innovative, che hanno maturato e reso possibile una conclusione di quel genere, sorta di loro suggello comune. La memoria di tale fervore, coerente con quel clima di profondo rinnovamento che percorreva negli anni settanta l’intera società italiana, sembra essersi in gran parte persa insieme a quella temperie che allora la motivava e stimolava.
Eppure rinnovare tale memoria e renderne di nuovo partecipe questa nostra contemporaneità
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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La drammaturgia contemporanea cinese ci spinge ad osservare un progetto che rivela un’importanza culturale fondamentale, se analizzato attraverso diversi punti di vista, e cioè quello della lingua, della traduzione e della pubblicazione della drammaturgia straniera in Italia. Galleria Toledo ospita a Napoli il progetto teatrale legato all’Università “L’Orientale”, in collaborazione con l’Istituto “Confucio”, con l’ A.D.I.S.U. e con la Fondazione Banco di Napoli. Due date, 12 e 13 maggio: lo spettacolo appare come prodotto conclusivo di un percorso laboratoriale, i cui nomi di riferimento sono Lorenzo Montanini, per l’adattamento e la regia, e Maria Cristina Pisciotta per l’ideazione ed il coordinamento del progetto. In questo contesto, dunque, sarebbe banale analizzare tecnicamente l’interpretazione attoriale dei numerosissimi giovani presenti sul palco, nonostante alcuni di essi dimostrino grande presenza scenica e padronanza del luogo teatrale, oltre che del pubblico. Inevitabile dover utilizzare una chiave di lettura diversa rispetto all’osservazione messa in pratica, di solito, davanti agli attori professionisti. Il testo, che in origine riporta il titolo di “Ok, borsa!”, fa parte della “Trilogia della borsa” firmata dal commediografo, sceneggiatore cinematografico e televisivo Zhao Huanan, che nel 1993 esplode con grande successo grazie a questo scritto, il cui titolo modificato in “Per un pugno di azioni” identifica specificatamente lo spettacolo osservato. La riapertura della Borsa Valori
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Si è tenuta lunedì 27 aprile, nei nuovi spazi del genovese “Museo Biblioteca dell’Attore”, la presentazione degli atti del convegno su Luigi Squarzina svoltosi nell’ottobre 2012 presso la Fondazione Cini di Venezia ed oggi, finalmente, riuniti nel volume “Luigi Squarzina, studioso, drammaturgo e regista teatrale” a cura di Maria Ida Biggi. È questo, forse, il primo tentativo di dare organica “ragione” della poliedrica attività di quest’uomo di teatro, semplicemente ma credo anche coerentemente mi piace definirlo così, romagnolo di famiglia, livornese di nascita e romano di adozione, scomparso due anni prima nel 2010, a ottantotto anni dopo aver dunque attraversato molte, e tra le più importanti, stagioni del teatro italiano.
Sotto la presidenza di Alberto Beniscelli, dell’Università di Genova, e di Eugenio Pallestrini, presidente del Museo Biblioteca dell’Attore, ne sono stati autorevoli “commentatori” Guido Davico Bonino e Marco Sciaccaluga, che di Squarzina è stato collaboratore negli ultimi suoi anni di direzione a Genova. Ha partecipato, oltre ovviamente alla curatrice del volume, anche Silvia Danesi Squarzina.
Luigi Squarzina è stato, come noto, uomo dai molteplici interessi ma di grande coerenza e onestà intellettuale, e
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Si dirà che con la morte di Judith Malina, spentasi a New York il 10 aprile scorso, si è definitivamente consumata e chiusa un'esperienza “rivoluzionaria” o addirittura “anarchica” ed “eversiva” del teatro contemporaneo, quasi che, in fondo, si mascherasse con difficoltà la voglia inconfessata di liberarsi finalmente, forse anche da parte di chi ne sembrava più vicino, di una esperienza che con coerenza e testardaggine ci ha messo senza sosta di fronte alle nostre colpe e alle nostre mancanze, alle colpe e alle mancanze di una Società incapace di liberarsi dalle sue oppressioni.
Lo faceva nella maniera più eversiva possibile, a partire dalle nostre coscienze, dalle nostre identità, mettendole profondamente in tensione, esteticamente ed artisticamente, fino a scontrarsi con i limiti e le incoerenze di una visione del mondo, una visione del mondo che rende noi ed il mondo stesso ingiusti e infelici, talmente introiettata da diventare “naturale” e indiscutibile.