Articoli e interviste
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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Napoli decreta il successo di IMPROTEATRO FESTIVAL 2016: 6 serate, 6 spettacoli, 34 attori, 5 registi. Dal 13 al 18 settembre la sala del Teatro Nuovo è gremita. Gli spettatori, sfidando la pioggia settembrina e gli impegni calcistici partenopei, riempiono lo storico teatro dei Quartieri Spagnoli durante tutte le serate. Giunto alla sua quarta edizione, il Festival è organizzato ancora una volta dall’Associazione COFFEE BRECHT e dall’Associazione Nazionale Improteatro. Bisogna, infatti, sottolineare che in Italia esistono più di 23 scuole di improvvisazione teatrale e più di 1000 associati, senza dimenticare la SNIT, ossia la Scuola Nazionale di Improvvisazione Teatrale. Parliamo, dunque, di un genere?
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Eravamo abituati a vedere, con le tante “Eresia della felicità” che in questi anni ci hanno accompagnato, innumeri adolescenti attraversare la soglia, virtuale ma quasi blindata, che divide il palcoscenico dalla sua natura profonda, come ancora divide loro dalla vita piena e adulta che spesso affanna, e sciamare oltre, sotto lo sguardo sorridente di Marco Martinelli per ritrovare tra di noi, prima ancora che dentro di loro, un Dioniso sepolto da troppo tempo (un Dioniso e non Dioniso perché ciascuno ha il “suo”). Ora Marco Martinelli ci ha permesso di gettare uno sguardo su quel processo eterodosso che è la sua, e delle Albe, “non scuola”, un processo o meglio un percorso alla continua ricerca appunto di quell’eresia che chiamiamo felicità avendone talora dimenticato la sorgente. È successo, felicemente, a Sarzana, nel corso della tredicesima edizione del
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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Quando gli intenti si uniscono in un’ottica comune, è possibile realizzare dei progetti artistici di grande prestigio, all’interno di luoghi inconsueti. Quando il desiderio di creare diventa pretesto e volontà insostenibile, le lingue differenti e le menti prolifiche si fondono. Parliamo di un’esperienza importante che, nella sua estrema semplicità, dimostra la possibilità di creare la parola teatrale attraverso il concetto di rete drammaturgica. L’idea di connessione, relazione, interazione, che crea rete, all’interno di uno specifico ambito culturale ed artistico, è uno degli elementi di cui si parla spesso ma, altrettanto spesso, è di difficile attuazione. Unire autori, registi, attori, critici teatrali, all’interno di una
- Scritto da Maurizio Sesto Giordano
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E’ ritornata a Catania, nel cortile interno del Castello Ursino, all’interno della rassegna “Oggi vi vogghiu cuntari…” curata dall'associazione culturale Gammazita, con il suo apprezzato lavoro “Terra di Rosa-U cantu ca vi cuntu”, performance piena di ricordi e commozione, incentrata sulla vita, sul percorso della nota artista folk siciliana Rosa Balistreri, che negli anni ’70 fu uno dei punti di riferimento del cantautorato siciliano e della canzone popolare cantante folk siciliana Rosa Balistreri. Parliamo dell’attrice ed autrice catanese Tiziana Francesca Vaccaro, che da qualche anno lavora a Milano. L’abbiamo incontrata e con molta disponibilità, ci ha parlato della sua attività, dei suoi primi
- Scritto da Maurizio Sesto Giordano
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Li abbiamo incontrati a Catania, in occasione della messinscena del loro primo spettacolo “Io, mai niente con nessuno avevo fatto” di Joele Anastasi al Chiostro di Ponente del Monastero dei Benedettini, per la rassegna “Nuovo Teatro”. Stiamo parlando della compagnia teatrale indipendente “Vuccirìa Teatro”, nata nel 2013 e fondata dai catanesi Joele Anastasi ed Enrico Sortino, che opera tra la Sicilia e Roma. La Compagnia collabora fin dall’inizio con l’attrice palermitana Federica Carruba Toscano e lavora sulla ricerca di un proprio linguaggio autorale che è incontro tra drammaturgia originale e ricerca attoriale attiva. Dal 2014 Vuccirìa Teatro fa parte del collettivo artistico Drao. Del
- Scritto da Emanuela Ferrauto
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L’osservazione del lavoro drammaturgico, operato dal regista napoletano Carlo Cerciello sul testo firmato dal tragediografo latino Lucio Anneo Seneca, ha inizio ad aprile. L’INDA, l’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa, commissiona a Cerciello la messinscena dell’unica tragedia latina in programma durante questo 52° Ciclo di Rappresentazioni Classiche, in scena presso il teatro greco di Siracusa. Quale migliore occasione se non quella di conversare con regista e protagonista, ossia Imma Villa nel ruolo di Fedra, prima del loro trasferimento in Sicilia e prima di osservare dal vivo lo spettacolo; l’incontro pomeridiano ha luogo a maggio, proprio all’interno degli spazi dello storico Teatro Elicantropo di Napoli che, fondato e gestito da Carlo ed Imma, quest’anno festeggia i venti anni di attività. Il testo, nella traduzione di Maurizio Bettini, appare