Articoli e interviste
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Giornata intensa ed interessante quella di sabato 16 aprile al Festival “Testimonianze ricerca azioni” organizzato da Teatro Akropolis negli spazi di Genova Sestri Ponente, giornata intensa nel segno di due spettacoli dal respiro internazionale che sembrano, come comune denominatore, voler rileggere nell’alfabeto del corpo danzante ferite aperte nel corpo e nel cuore della contemporaneità, quasi a sciogliere nella coreografia drammaturgica quei grumi di sofferenza che in Europa e nel mondo sono sotto i nostri occhi mentre i nostri occhi spesso guardano altrove. Nel pomeriggio lo svizzero Imre Thormann, danzatore butho tra i più noti al mondo, ha presentato il suo “Enduring Freedom”
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Dal 2 al 16 aprile il Centro Culturale Dialma Ruggero di La Spezia è impegnata con “Fisiko” rassegna festival di Teatro Danza promossa da FuoriLuogo di Renato Bandoli e ideata e coordinata da Michela Lucenti, coreografa e ballerina la cui sintonia con le migliori tendenze della danza contemporanea ne rappresenta non un punto di arrivo ma, bensì, la base per una ricerca che dal suo “Balletto Civile” si allarga e si feconda nel contatto con altre suggestioni e nuovi stimoli. Sono sette i lavori presentati in questa interessante rassegna, a partire dall’esordio con “Ruggito” l’ultima creazione coreografica della Lucenti per “Balletto Civile”, gruppo che sarà presente anche alla chiusura con “L’amore segreto di Ofelia”, coreografia di Steven Berkoff. Il teatro-danza è ormai una suggestiva forma di drammaturgia che si è man mano imposta sulle scene europee ed è andata arricchendosi
- Scritto da Angela Villa
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Andrea Brunello drammaturgo, attore e regista teatrale. Un curriculum molto ricco. Laureatosi in Fisica e Matematica presso la Cornell University di New York nel 1992 e conseguito il Ph.D. in Fisica Teorica presso la State University of New York at Stony Brook nel 1997, nel 2001 interrompe l’attività di ricercatore per dedicarsi a tempo pieno al Teatro, con un obiettivo preciso: avvicinare il Teatro alla Scienza. Scrivere per il Teatro pensando alle Scienze. Letteratura e Scienze. Italo Calvino in Le cosmicomiche ha percorso questa strada ma anche Brecht in Vita di Galileo e andando indietro nel tempo Lucrezio nel suo De rerum natura.
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Massimiliano Civica non usa “giri di parole” ed il teatro che descrive, il suo teatro, più che una idea appare una vera e propria esperienza esistenziale, un modo di vivere che ne coinvolge ogni aspetto, molto più e anche molto meno di una “militanza”. Una semplicità che accompagna uno sguardo in fondo disincantato ma anche fiducioso e volitivo che sempre traspare dai suoi spettacoli anche, speriamo a breve, dal prossimo. Un teatro dell’umano e sull’umano.
MDP Massimiliano, se si può individuare un filo rosso che lega le tue esperienze registiche credo che questo possa essere o essere stato il rapporto con i classici. Un rapporto che è stato definito “minimalista” ma che secondo me appare “disinvolto” nel senso di non sottomesso o subordinato. Cosa ricerchi in questa relazione?
- Scritto da Angela Villa
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Walter Cerrotta, caprese, si è diplomato alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano e ha studiato canto lirico presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli. Tra il 2003 e il 2008 collabora con il Teatro Elicantropo di Carlo Cerciello a Napoli. Il suo primo lavoro come regista è “Save the World”, scritto con Lisa Capaccioli; lo spettacolo ha debuttato al Napoli Teatro Festival nel giugno 2013. E’ attualmente insegnante per l’Associazione Culturale (S)Blocco5 a Bologna, fondata insieme a Yvonne Capece. Sarà prossimamente in scena qui a Milano al Teatro Sala Fontana con lo spettacolo: “La Monaca di Monza” di Giovanni Testori.
- Scritto da Maria Dolores Pesce
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Non è un caso se l’arte ed il teatro in particolare è capace di anticipare i tempi ed insieme assecondare nuove sensibilità sociali quando queste vanno maturando. Così non è un caso che la stagione teatrale italiana riproponga e rivisiti oggi testi della drammaturgia anglosassone come “Pride” del 2008 e questo del 2009, già recensito sulla nostra rivista al suo esordio milanese del 2014. Commedia (umana) dalle plurime stratificazioni in cui si fondono, e con-fondono, linguaggi drammaturgici, piani esistenziali e sensibilità estetiche diverse e talora contraddittorie così che, a mio avviso, più che di teatro “nel” teatro, si può qui parlare di teatro “del” teatro. Prove di una nuova rappresentazione; un gruppo di attori in assenza del regista e con la (non troppo gradita) presenza del drammaturgo cominciano ad abbozzare, con l’assistente di scena e i tecnici, la rappresentazione di un nuovo testo. Biografia dai tanti risvolti di un poeta e di un musicista un tempo sodali e compagni in cui intersecare visioni del mondo e della società che cambia, aspettative