I libri del mese
Per la segnalazione in questa rubrica inviare esclusivamente libri di teatro o drammaturgia a
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Cinque giri di Ricard per Grace di Luigi Dellorbo
- Scritto da Marcello Isidori
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Tre pezzi per il teatro di Luigi Dellorbo, scrittore di narrativa e di teatro, dalle radici lombarde ma nizzardo d'adozione. Tre storie diverse ma con più punti in comune che differenze. A cominciare dai personaggi. Curati, affascinanti, mai completamente svelati. Persone che solo apparentemente appartengono al mondo della quotidiniatità ma che invece frequentano abitudini, lavori, luoghi (appartamenti) ed esperienze particolari e per nulla banali. Intrecci che si rivelano tali solo verso la fine, quando la vicenda, anzichè sciogliersi gradualmente come avviene di solito, dopo un iniziale sviluppo apparentemente lineare, si mostra ancora più ingarbugliata e con approdi che spiazzano le attese più facili. Ritmi falsamente pacati e toni ironici che alludono alla commedia fanno intravedere significati e risvolti molteplici e a più letture, non sempre rassicuranti. Tre lavori nel complesso godibili che si leggono immaginando la messa in scena, affatto scontata e immediata. La pubblicazione è introdotta da Sandro Pallavicini con un racconto che non pretende, ne' vuole, commentare le pièces. Eppure il clima del suo racconto introduce adeguatamente il lettore al viaggio che lo attende.
Cinque giri di Ricard per Grace e altre pièces
di Luigi Dellorbo
L'Artistica editrice 2008
Pagg 130 € 10,00
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Monologhi di coppia di Sandro Montalto
- Scritto da Marcello Isidori
- Visite: 3081
Sandro Montalto è poeta, scrittore, sceneggiatore, editore, saggista, compositore, enigmista e bibliotecario. Probabilmente ha pensato che nelle sue mille sfaccettature professionali non poteva mancare quella di drammaturgo. Pubblica dunque, da autore e da editore, il suo pezzo teatrale scritto dodici anni fa in pochi giorni estivi, portato in scena al Piccolo teatro di Milano nello stesso anno e vincitore della VIII edizione del Premio Tragos. Ciò che l’autore fa consapevolmente in questo lavoro è proprio quello che normalmente si cerca di evitare quando si scrive drammaturgia: ritrarre il chiacchiericcio quotidiano. Con tutti i suoi contenuti di banalità, luoghi comuni, inutilità, citazioni a memoria, proverbi e filastrocche popolari, contraddizioni e schermaglie da tuttologhi ignoranti fini a se’ stesse e quasi sempre prive di senso. Coerente con lo spirito di tanti battibecchi reali, le due voci si rispondono e provocano solo apparentemente mentre seguono, in sostanza, itinerari solitari. Azzeccatissimo dunque il titolo “Monologhi di coppia”, che esprime perfettamente lo spirito della pièce. Altro elemento anti-drammatico è la presenza di due figure che, pur essendo la citazione di due personaggi di Lewis Carrol, personaggi nel senso di dramatis personae non sono affatto. Più simili ai clown di Beckett, ma ancor di più svuotati di spessore. Terzo aspetto particolare del testo è la mancanza di una struttura drammatica. Il conflitto verbale non da luogo ad una progressione che sfoci in un climax e tantomeno in una risoluzione. Questi tre elementi dovrebbero portare a classificare il lavoro di Montalto nel filone di teatro dell’assurdo. Tuttavia una classificazione di questo tipo appare anacronistica visto che stiamo parlando di un testo scritto pochi anni fa. Mi sento invece di parlare di un ottimo esempio di materiale teatrale da dare in pasto a registi affamati di pezzi estremamente plasmabili ed utilizzabili per sbocchi teatrali vari e diversi. Il volume è completato dalla prefazione di Paolo Bosisio e la postfazione dello stesso autore.
Monologhi di coppia
di Sandro Montalto
Edizioni Joker 2010
Pagg 55 € 10,00
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Frontiere di teatro civile di Letizia Bernazza
- Scritto da Marcello Isidori
- Visite: 3503
Una nuova "puntata" sul teatro che, soprattutto negli ultimi anni, è diventato molto di moda. In questo nuovo saggio si analizza il lavoro di artisti non ancora molto (o per nulla) frequentati dalla saggistica in materia. Letizia Bernazza si dedica con slancio e passione in un vero e proprio racconto del lavoro dei cinque autori-performer Daniele Biacchessi, Roberta Biagiarelli, Elena Guerrini, Alessandro Langiu e Ulderico Pesce. Oltre agli artisti scelti per focalizzare la sua analisi, la vera novità dello studio sta nell'affrontare un discorso unico per tutti gli artisti suddiviso in quattro differenti segmenti. Il primo riguarda le diverse modalità con cui i cinque autori affrontano con i loro lavori il mondo esterno, partendo dal corretto presupposto che uno dei principali aspetti del teatro civile è quello di non collocarsi ed esaurirsi nell'ambito del teatro inteso come luogo fisico e simbolico, ma di sconfinare e pervadere gli spazi extrateatrali con le proprie rappresentazioni (masserie, opifici, locali di vario genere, strade e piazze) e con i propri significati (spinta all'impegno sociale e politico su problematiche specifiche). Il secondo segmento dello studio affronta uno dei principali presupposti della composizione di opere di questo genere: la documentazione. Proprio perchè questi artisti alimentano la loro opera su fatti storici o di cronaca, e comunque su vicende ed argomenti che toccano i nervi scoperti dell'attualità e della vita quotidiana, il lavoro di documentazione è sempre molto lungo e corposo. Interessante dunque la verifica delle diverse modalità utilizzate dai cinque artisti. Terzo segmento dedicato al forte legame di questo genere di teatro con la memoria dei luoghi (oltre che dei fatti). L'ultimo segmento, forse quello più difficile, analizza il rapporto tra questo tipo di teatro, che per sua natura tende ad essere (e rischia di essere) cronachistico, giornalistico, d'inchiesta, e la necessità di essere comunque lavoro teatrale, poetico, metaforico. Bernazza premette a questa disamina articolata in quattro punti un ampia premessa tematica e storica, con una breve panoramica sulla storia di questo genere teatrale. Il volume è completato dalle biografie, teatrografie, videografie e bibliografie di ciascun artista e da una bella collezione d'immagini a colori e b/n dei loro spettacoli. La prefazione è del professor Giorgio Taffon.
Frontiere di teatro civile
di Letizia Bernazza
Editoria & Spettacolo 2010
pagg. 238 € 18,00
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La pinacoteca teatrale a cura di Massimo Verdastro
- Scritto da Marcello Isidori
- Visite: 2535
Dieci anni di vita e di spettacoli per la compagnia Verdastro Della Monica documentati in questo bel libro fotografico. Non si tratta però soltanto di un album di foto, ma di una raccolta di documenti e testimonianze a più voci su tutti gli spettacoli e le performances della compagnia dal '99 ad oggi: De Profundis – Una ballata per Oscar Wilde, Molly B e le rose di Gibilterra, Cantos, SuperElioGabbaret – bestiario romano, Eros e Priapo, Nel vostro fiato son le mie parole, The Last Days of Inhumanity, A Flowers, I racconti del Mandala, Progetto Satyricon. Presentato da Luca Scarlini, gli interventi sono degli artisti e dei collaboratori della compagnia oltre che di importanti critici e studiosi. Le belle foto sono firmate da autori di rilievo.
La pinacoteca teatrale
a cura di Massimo Verdastro
Titivillus 2010
pagg. 104 € 18,00
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