I libri del mese
Per la segnalazione in questa rubrica inviare esclusivamente libri di teatro o drammaturgia a
Associazione Dramma.it - Via dei Monti di Pietralata 193/c 00157 Roma
L'ABC del teatro Josè Luis Alonso De Santos
- Scritto da Marcello Isidori
- Visite: 2453
L'ABC del teatro
Josè Luis Alonso De Santos
Dino Audino Editore 2009
2 volumi pagg. 269 € 15,00 e € 16,00
Per acquistare il volume
Josè Luis Alonso De Santos, autore spagnolo tra i più rappresentativi, nonchè titolare della cattedra di drammaturgia ed ex direttore della scuola di Arte drammatica di Madrid e della Compagnia nazionale di teatro classico, avrebbe voluto inventare una speciale pillola capace di infondere la conoscenza del vasto oceano dell'evento teatrale. Invece si è limitato a raccogliere tutte le sue conoscenze ed esperienze maturate nella sua lunga carriera di teatrante ed accademico, per realizzare dei percorsi, i più utili ed utilizzabili possibile, per far addentrare il lettore nello studio del complesso oggetto Teatro. Direi che è riuscito a farlo con sufficiente schematismo e chiarezza nell'esposizione. Forse sarebbe stato meglio appronfondire maggiormente gli argomenti trattati ma, si sa, lo scopo di un manuale, questa è l'intenzione dichiarata dall'autore per la presente pubblicazione, è quella di toccare tutti gli elementi dando degli strumenti di avvicinamento senza la pretesa di esaurirne l'analisi. Da questo punto di vista si tratta dunque di un'opera completa ed interessante, tanto per i neofiti che per gli addetti ai lavori. Ampia l'analisi sugli aspetti testuali dell'evento teatrale, sulla composizione drammatica e sulla strutturazione del testo. Il volume comunque dedica molto spazio anche all'approccio dell'attore al testo ed al personaggio, alla recitazione ed al linguaggio. Altro pezzo importante è quello dedicato al lavoro del regista. Non vengono trascurate le altre figure protagoniste attive in vari modi dell'evento teatrale: i tecnici, i produttori, i formatori, ma anche il pubblico e la società. In definitiva una pubblicazione utilissima soprattutto per chi si avvicina al teatro, interessante per chi ci lavora, a vario titolo, già da tempo.
Tovaglia a quadri di Andrea Merendelli e Paolo Pennacchini
- Scritto da Marcello Isidori
- Visite: 2526
Tovaglia a quadri
di Andrea Merendelli e Paolo Pennacchini
Busatti 2009
pagg. 547 € 30,00
C'è nell'alta valle Tiberina, al confine tra la Toscana e l'Umbria, una cittadina il cui nome è associato meccanicamente ad una battaglia di cui non si conosce neanche il perchè, ma che da il titolo ad un celebre dipinto di Leonardo da Vinci. Tuttavia Anghiari, naturalmente, non è soltanto questo. Tovaglia a quadri è il nome della originale manifestazione estiva che si svolge, ogni estate ormai da tredici anni, al "Poggiolino" piazzetta lunga e stretta che si trova nel cuore del borgo antico di Anghiari. Si tratta sicuramente di un evento teatrale poichè per una sera gli anghiaresi si ritrovano tutti insieme a tavola per gustare la cucina tradizionale ed assistere ad una rappresentazione, tra le varie portate, animata dagli stessi cittadini. Si tratta di drammaturgie forse un po' naif, ma che hanno il grande merito di rievocare memorie vicine e lontane, piccole e grandi, della storia del paese. Il lavoro di ricerca dei due autori, Merendelli e Pennacchini, che organizzano ogni anno con la collaborazione di tanti anghiaresi la rappresentazione in piazza, è soprattutto diretto allo studio delle cronache locali, affiancato dai ricordi o dalle testimonianze dirette dei cittadini. E sono gli stessi cittadini, non dunque attori professionisti, a recitare tra i commensali della lunga tavolata. Il bellissimo volume pubblicato per raccogliere i tredici testi che sono stati rappresentati in tutte le edizioni fin qui svolte (manca l'ultima tenutasi lo scorso agosto) vuole essere un documento, prima di tutto, delle storie raccontate, che costituiscono come detto un pezzo di storia della città, ed in secondo luogo della manifestazione, che è diventata ormai una tradizione importante che merita di essere conosciuta oltre i confini dell'Alta valle tiberina. E non nascondo che la lettura della pubblicazione stuzzica la curiosità e la voglia perlomeno di andare a vedere il borgo antico della città.
Il marito di mio figlio di Daniele Falleri
- Scritto da Marcello Isidori
- Visite: 2665
Il marito di mio figlio
di Daniele Falleri
Titivillus 2009
pagg. 147 € 12,00
Per acquistare il volume
Daniele Falleri mette in scena una coppia omosessuale, con i biglietti pronti per andare in Spagna a sposarsi, che decide di dare l'annuncio alle rispettive famiglie. Non si tratta certamente di una situazione molto originale, così come risulta perlomeno immaginabile la macchina comica messa in moto da un simile incipit. Quello che di buono riesce a fare l'autore con questa commedia è l'uso dell'ironia dosata in modo tale da consentirgli di prendere in giro tutti senza che si possa offendere nessuno. E' chiaro come i falsi pudori, i pregiudizi, l'ipocrisia della gente comune (cioè, in fondo, tutti noi) possano essere facilmente messi alla berlina e buttati gambe all'aria se fatti saltare in aria da una bomba simile. E' chiaro anche quanto con un pizzico di sensibilità ed intelligenza in meno tutto ciò potrebbe risultare banale e già visto. Pur non brillando, come ho detto, in originalità nei meccanismi che travolgono lo spettatore come in un vaudeville, il testo sorprende e alla fine piace per la delicatezza e la misura con cui l'autore manda avanti una macchina comica che facilmente potrebbe sfuggire di mano. Ne risultano dei quadretti e dei personaggi tutto sommato sufficientemente verosimili per rendere utile ad un po' di riflessione una commedia che altrimenti sarebbe stata utile solo come scacciapensieri.
Teatro Giapponese contemporaneo AA.VV.
- Scritto da Marcello Isidori
- Visite: 1819
Teatro Giapponese contemporaneo
AA.VV.
Editoria & Spettacolo 2009
pagg. 234 € 15,00
Per acquistare il volume
Dal Giappone sono arrivati nei decenni postbellici vari segnali che hanno interagito con il mondo dello spettacolo occidentale. Se molti sono stati quelli che hanno sentito il fascino delle codificazione del No e del Kabuki, nelle loro strutture altamente formalizzate, altrettanto importante è stato l’impatto che il Butoh ha avuto sull’immaginario euro-americano, con infiniti (e spesso assai noiosi) imitatori. Poco o niente fino ad ora si sapeva invece del repertorio di drammaturgia del paese, ricco, variato e per molti aspetti sorprendente [...] e oggi, dopo tanto cinema, tanta narrativa in forma di libro e di manga, è il momento di osservare quello che è il filo di maggiore interesse nei teatri di Tokyo, spesso definiti come palcoscenici-studio, nella tradizione del celeberrimo Bungakuza. Tre sono quindi gli autori proposti per la prima volta al pubblico italiano: Hirata Oriza che, ne La conferenza di Yalta, propone con i toni della commedia la rilettura di una pagina importante della storia più recente, mettendo sotto i riflettori l’astuto cinismo dei potenti; Sakate Yoji che tratteggia ne La mansarda un fenomeno squisitamente giapponese, l’hikikomori: l’attrazione al segregarsi, al nascondersi dal mondo, al chiudersi in stanze segrete lontane dagli occhi di tutti; Okada Toshiki che in Cinque giorni di marzo, sullo sfondo dell’inizio della Guerra in Iraq, compone il ritratto di un paese in piena crisi di identità e che rivede davanti a sé il temuto spettro della guerra.