I libri del mese
Per la segnalazione in questa rubrica inviare esclusivamente libri di teatro o drammaturgia a
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Il teatro di strada in Italia di Paolo Stratta
- Scritto da Marcello Isidori
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Il teatro di strada in Italia
di Paolo Stratta
Titivillus edizioni Corazzano (PI) 2008
pagg. 260 € 18,00
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Questo volume sembra avere una struttura che riflette il fenomeno che intende trattare. Il teatro di strada è infatti un insieme di pratiche spettacolari che forse hanno un'origine unica o comune ma che formano una infinita serie di esperienze eterogenee e molto differenti tra loro, che presentano caratteristiche e confini sfumati, difficilmente distinguibili e classificabili. Anche il libro, che ha il merito di tentare un'analisi sistematica di questo mondo, si presenta, a mio parere, più una raccolta di testi, saggi, analisi, articoli, che un vero e proprio saggio organico sul Teatro di strada come il titolo sembra promettere. Certo è che Paolo Stratta, fondatore della Scuola Cirko Vertigo, direttore artistico del Festival internazionale Sul filo del circo di Grugliasco, ha i titoli per occuparsi con competenza della materia. La pubblicazione è godibile ed interessante se presa così com'è e non se ci si aspetta un saggio storico o un analisi sistemica delle tipologie e delle tecniche del Teatro di strada. Il volume è un po' tutte queste cose. Con una bella prefazione di Giuliano Scabia e testimonianze di vari artisti.
Le voci di Santiago a cura di Katia Ippaso
- Scritto da Marcello Isidori
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Le voci di Santiago
a cura di Katia Ippaso
Editoria&Spettacolo Roma 2008
pagg. 208 € 20,00
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Primo volume del progetto editoriale dell’Ente Teatrale Italiano. Le voci degli artisti che si sono incontrati a Santiago del Cile sulla nave-mondo del teatro. Alessandro Baricco, Rodrigo Bazaes, Romeo Castellucci, Alfredo Castro, Guillermo Calderón, Pippo Delbono, Ramón Griffero, Manuela Infante, Alexis Moreno, Motus, Rodrigo Pérez, Teatrino Clandestino, Antonio Skármeta, Ferruccio Soleri, Luis Ureta, Andrés Wood, Juan Carlos Zagal. Il linguaggio della scena nella società contemporanea: un viaggio appassionante dall’Italia al Cile. Il volume registra le esperienze del Festival di Santiago a Mil2008 al quale l’Ente Teatrale Italiano ha affidato una compagine rappresentativa della scena italiana di oggi e domani. Ma non solo, questo testo è la traccia di un percorso multiplo nel quale dare ai “nostri viaggiatori la possibilità di aggiornare la memoria e di adeguarla al lavoro del presente”. Un momento rigoglioso di eventi intorno ai quali raccogliere le epifanie, gli assoli, le affabulazioni di intellettuali ed artisti – da Alessandro Baricco a Rodrigo Bazaes, da Romeo Castellucci a Antonio Skármeta, da Pippo Delbono a Ramón Griffero – istituzioni ed organizzatori dei due paesi. La parola ai modi e ai linguaggi, alla storia e all’epica, al centro e alla periferia “mentre il teatro confessa, nei suoi assalti immaginifici, il proprio stato di necessità, il bisogno di conficcarsi, majakovskijanamente, nel cranio del mondo” dice la curatrice, che ha ideato e costruito il libro dopo aver vissuto direttamente la sua esperienza del Cile. Un lavoro prezioso dunque, perché inaugura una modalità di interagire con la contemporaneità di un’arte che sfugge nell’attimo in cui esiste. E che si inserisce nell’ambito di una curiosa e diffusa progettualità, capace di coinvolgere collaborazioni con Paesi ed istituzioni, tanto in Italia quanto all’estero, per testimoniare lo scambio di patrimoni culturali, per conservarne traccia e memoria, valorizzando specifiche identità e le interconnessioni con altre forme espressive, nei diversi contesti sociali.
(presentazione a cura della Casa Editrice)
Lina. Quella che fa brutti sogni di Massimo Salvianti
- Scritto da Marcello Isidori
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Lina. Quella che fa brutti sogni
di Massimo Salvianti
Titivillus edizioni Corazzano (PI) 2008
pagg. 62 € 10,00
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Vincitore del Premio Vallecorsi e del Premio ExtraCandoni nel 2007, Lina, quella che fa brutti sogni, nasce forse dalle esperienze dell'autore di animatore e teatrante in carceri e istituti per anziani. Ciò che conta è però che il personaggio di Lina è profondamente umano, genuino e simpatico. La sua vicenda, che si scopre mano a mano che le domande degli altri scavano nel suo passato, ci interessa e ci commuove. E alla fine ci inquieta. Una storia semplice, scritta col cuore prima ancora che con la tecnica. Un buon modo per riflettere su aspetti della società che spesso sfuggono a chi va sempre di corsa, a chi preferisce non fermarsi ad osservare le sfumature silenziose della vita di tante persone che sanno sopportare grandi dolori con discrezione e col sorriso sulle labbra.
La fuga di Gao Xingjian
- Scritto da Marcello Isidori
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La fuga
di Gao Xingjian
traduzione di Simona Polvani
Titivillus edizioni Corazzano (PI) 2008
pagg. 107 € 10,00
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La vicenda della genesi di questo testo di Gao Xingjian, artista totale cinese, nonchè premio Nobel per la letteratura nel 2000, ci sembra piuttosto curiosa. Commissionato da un teatro di Los Angeles per ricordare il massacro dei giovani universitari in Piazza Tienanmen nel 1989, cui il drammaturgo è stato testimone, una volta scritto e consegnato, non soddisfa le intenzioni celebrative dei committenti americani che chiedono dunque al drammaturgo di modificarne i contenuti. Xingjian non ci sta. Da spirito libero quel'è rifiuta di modificare il lavoro che approda oggi, nella traduzione di Simona Polvani, alle stampe italiane. E leggendolo si capisce tutto. Il dramma allude solo indirettamente agli avvenimenti cinesi. Non ci sono eroi nel testo ne' intenti celebrativi, ma solo due ragazzi in fuga, ed un uomo più maturo, anche lui in fuga, che da' voce forse alle idee dell'autore ma che comunque da voce a chiunque pensi che le lotte di piazza contro qualsiasi dittatura feroce, per quanto coraggiose ed ammirevoli, non possano che finire in un inutile e tragico bagno di sangue.