I libri del mese
Per la segnalazione in questa rubrica inviare esclusivamente libri di teatro o drammaturgia a
Associazione Dramma.it - Via dei Monti di Pietralata 193/c 00157 Roma
Dialogo sul boccascena di Angelo Franzone
- Scritto da Marcello Isidori
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Dialogo sul boccascena
di Angelo Franzone
Il Filo Editore - Roma 2007
pagg. 57 € 13,00
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Viaggio breve ma intenso alla ricerca delle ragioni più profonde del fare teatro, alla scoperta della radice ermeneutica, dell'essenza, di questa forma di spettacolo antichissima e, in un certo senso, oggi più che mai, primitiva. Angelo Franzone, siciliano, formatore, filosofo e cultore di teatro, ci guida nella sua attenta analisi tentando di rispondere alla domanda "Perchè il teatro?" dividendo la riflessione in tre fasi: Il concetto di rappresentazione da sterile riproduzione del reale ad accrescimento dell'essere dell'opera d'arte; l'evento teatrale: inconciliabilità tra il festivo della vera finzione ed il quotidiano della falsa realtà; il confronto vivo tra la scena ed il pubblico: l'interpretazione della rappresentazione. Ampia la bibliografia.
L'arte del recitar viaggiando di Fausto Sesso e Angelo D'Ambrosio
- Scritto da Marcello Isidori
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L'arte del recitar viaggiando
di Fausto Sesso e Angelo D'Ambrosio
Editrice Zona - Arezzo 2008
pagg. 117 € 13,00
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Il volume raccoglie due testi: “I Comici Erranti” e “Il Sogno di Pulcinella” scritti da Fausto Sesso e Angelo D’Ambrosio, autori campani che vivono a Bergamo. La prima commedia racconta di una Compagnia di comici del XVII secolo, dalla fame dei pochi spettacoli recitati in giro per l'Italia, al "successo", come si direbbe oggi, raggiunto negli ambienti della nobiltà Spagnola. Al di là della metafora, sempre attuale, espressa dalla massima "meglio poveri ma liberi", la commedia fa emergere spesso la sua intenzione storiografica, documentando, talvolta in modo eccessivamente "telefonato", il modo di vivere e di organizzarsi delle compagnie girovaghe del tempo. Il secondo pezzo continua ad incentrare l'attenzione sul mondo della Commedia dell'arte, anche se in modo evocativo e simbolico. Come dichiarato dagli stessi autori la commedia, premiata al concorso “Atto solo” nel 2006 e segnalata al Premio Oddone Cappellino nel 2001, è un velato omaggio al grande Giorgio Strelher, qui rappresentato da un misterioso Maestro che non si fa vedere dalle sue cinque ex allieve, che pure ha convocato per un incontro nel suo vecchio teatro. La storia, tra recite improvvisate ed enigmi, si svolge come una sorta di caccia al tesoro, alla ricerca del vecchio Maestro e della sua verità.
Il teatro e la maschera di Fabrizio Paladin
- Scritto da Marcello Isidori
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Il teatro e la maschera
di Fabrizio Paladin
L'autore libri Firenze 2008
pagg. 121 € 12,50
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Fabrizio Paladin, drammaturgo, attore, cantautore, insegnante e regista, mette a disposizione la sua esperienza di recitazione e d'improvvisazione nel campo della Commedia dell'arte. Questo volume è infatti strutturato come un vero e proprio manuale della recitazione in maschera. Paladin fornisce solide e approfondite basi storico/teoriche, citando spesso maestri come Antonio Fava. Descrive, dispensando esempi pratici, il tipo di allenamento che l'attore dovrebbe intraprendere nell'affrontare questo tipo di recitazione. Si addentra in un'analisi dettagliata delle caratteristiche, dei comportamenti, delle valenze e dei ruoli drammaturgici dei principali personaggi delle commedie, mettendo anche in luce gli aspetti strutturali dei "canovacci". Chiude il suo saggio con un ampio capitolo sull'arte dell'Improvvisa, arricchito, anche in appendice, da esercizi pratici per realizzarla.
La scrittura e il teatro di Antonio Tedesco
- Scritto da Marcello Isidori
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La scrittura e il teatro
di Antonio Tedesco
Graus Editore - Napoli 2007
pagg. 223 € 10,00
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Antonio Tedesco, critico teatrale e cinematografico, ha selezionato per questa pubblicazione 50 recensioni da lui scritte per il "Giornale di Napoli" tra il '92 ed il '97 allo scopo di fornire una testimonianza esente dal "senno di poi" di ciò che è stato il teatro degli anni 90 a Napoli e, per possibili analogie, quello di tutto il nostro paese. Emerge da questa raccolta, come in parte codificato nel breve saggio dal titolo "Appunti e idee su un decennio di passaggio" incluso nel volume, la caratteristica di un periodo in cui: i grandi fermenti nati e cresciuti tra gli anni settanta e ottanta si siano consolidati e maturati creando, in una sorta di omologazione, un teatro di genere; il decadimento del teatro più tradizionale e "commerciale" destinato al popolo degli abbonamenti; la sostanziale mancanza di reali nuove tendenze che si affacceranno invece nei primi anni del nuovo millennio.