Data pubblicazione
02-01-2002 01:00:00
Figli di Hamm
Fabio Massimo Franceschelli
Sin dall'esplicito riferimento nel titolo, Figli di Hamm si configura come una personale interpretazione delle poetiche, situazioni, atmosfere, che Samuel Beckett ha espresso in uno dei suoi pi noti capolavori: Finale di partita. Per il resto, se Finale di partita chiara fonte di ispirazione, Figli di Hamm rimane un testo a s, che cita ampiamente la "partita" beckettiana ma nel contempo se ne rende sufficientemente indipendente: sia per la presenza di personaggi dai caratteri completamente originali; sia per una accentuazione grottesca di tematiche erotiche; sia, infine, per una conclusione della vicenda decisamente meno claustrofobica. Pi che dramma borghese, credo che Figli di Hamm sia un dramma esistenziale (come, del resto, gi Finale di partita), ove i quattro protagonisti metaforizzano diversi aneliti vitali: quello orgiastico e vitalistico rappresentato dai due arzilli ed erotomani genitori, Eros e Ofelia; quello ostinatamente oscuro e depresso di Urlo, ex attore che dopo avere, anni prima, interpretato Hamm, non si pi rialzato dalla sedia a rotelle; quello ancora informe e quindi poetico - dionisiaco - della giovane Sarah, unico anelito "espansivo" che sopravvive all'implosione finale, al violento e distruttivo irrompere della vita esterna nell'isolato ambiente casalingo.
dramma
italiano
2001
5
Da 61 a 90 minuti
8
6
2
2
no
si