Sin dall'esplicito riferimento nel titolo, Figli di Hamm si configura come una personale interpretazione delle poetiche, situazioni, atmosfere, che Samuel Beckett ha espresso in uno dei suoi pi noti capolavori: Finale di partita. Per il resto, se Finale di partita chiara fonte di ispirazione, Figli di Hamm rimane un testo a s, che cita ampiamente la "partita" beckettiana ma nel contempo se ne rende sufficientemente indipendente: sia per la presenza di personaggi dai caratteri completamente originali; sia per una accentuazione grottesca di tematiche erotiche; sia, infine, per una conclusione della vicenda decisamente meno claustrofobica. Pi che dramma borghese, credo che Figli di Hamm sia un dramma esistenziale (come, del resto, gi Finale di partita), ove i quattro protagonisti metaforizzano diversi aneliti vitali: quello orgiastico e vitalistico rappresentato dai due arzilli ed erotomani genitori, Eros e Ofelia; quello ostinatamente oscuro e depresso di Urlo, ex attore che dopo avere, anni prima, interpretato Hamm, non si pi rialzato dalla sedia a rotelle; quello ancora informe e quindi poetico - dionisiaco - della giovane Sarah, unico anelito "espansivo" che sopravvive all'implosione finale, al violento e distruttivo irrompere della vita esterna nell'isolato ambiente casalingo.