La vicenda è comune, i personaggi quotidiani: una coppia di ultraquarantenni progressisti e di sinistra che si consuma in discussioni rituali e in diatribe banali. Il furto del portafoglio subito dalla donna durante l'attraversamento (rigorosamente su mezzo pubblico) della città, fornisce ai nevrotici duellanti l'occasione per dar voce alla loro insoddisfazione affettiva e sociale. Nelle pieghe di questa storia d'urbana quotidianità s'insinua, come l'affilata lama d'un bisturi sociale ed esistenziale, un inatteso e drammatico episodio d'immigrazione e d'integrazione sociale: le vicissitudini di un immigrato il cui unico scopo è la sopravvivenza. E all'improvviso la vicenda assume una tragica accelerazione che getta una luce abbagliante e rivelatrice su tutti i personaggi. Rivelatrice, cioè capace d'illuminarne l'essenza più profonda. Allo spettatore non resterà che prenderne amaramente atto.