Data pubblicazione
02-01-2002 01:00:00
La sposa
Fortunato Cerlino
Ne LA SPOSA tutto avviene necessariamente allo scoperto, con la malinconica illusione di proteggersi con la menzogna. Una trama forse non esiste, perch frutto del delirio di tre anime di cristallo. I tre eroi, vittime e carnefici allo stesso tempo, ci condurranno per mano sul bordo del fiume, quella porta liquida, trasparente, che non lascia vedere attraverso, ma soltanto riflette, implacabilmente, ampliandone la poesia, immagini vuote e spaesate, spiriti prigionieri di corpi necessariamente concreti che qualche volta cadono. Il testo perlustra una zona dellanimo umano molto misteriosa e fragile, lo spazio dove ogni sicurezza si sgretola di fronte alla percezione dellessere, alle paure che ne conseguono. La sposa un viaggio nellanimo di chi rinuncia, abbandona, si ferma. Una vecchia melodia infantile che da sottofondo dei malesseri diventa motivo portante di un declino esistenziale. Tre eroi, vittime e carnefici allo stesso tempo, decidono di non nascondere a se stessi i propri deliri, e di affrontarli andando incontro ad una soluzione comunque drastica. Ma c una soluzione? Anche questa non una sicurezza. Il confine che i tre personaggi attraversano alla sua ricerca non consente ritorno. Cosa c dopo la paura di vivere? Forse c ancora paura, paura di non poter pi ritornare a quello stato di incoscienza e di innocenza in cui si era prima di porsi questa domanda. La poesia comunque, resta forse lunica strada percorribile per riuscire a trovare un piano di sospensione e serenit, quasi di felicit, quando si investiga in regioni dellanimo cos difficili da raccontare evitando la facile tentazione dei toni del tragico.
dramma
italiano
1998
1
2
2
1
1
si
Finalista alla II rassegna di drammaturgia emergente
si