Il testo è composto da vari frammenti di una vita vissuta precariamente - sia a livello lavorativo che ontologico - e raccontata in prima persona, passando attraverso le avventure/disavventure di un anonimo personaggio (il cui nome potrebbe essere quello di molti di noi) e della sua donna, Letizia, che cercano disperatamente di sopravvivere in mezzo a esperienze surreali, iperreali o forse, semplicemente e inspiegabilmente reali. Dalla disperata e tragicomica ricerca di un impiego, alle strampalate vicissitudini che si dipanano nella vita quotidiana, dagli incontri con personaggi esilaranti per il solo fatto di esistere, alle comiche, ma anche tenere, dinamiche di coppia. E poi il mondo dell’arte, le esperienze teatrali, i tormentoni rappresentati dai venditori telefonici, i clienti pretenziosi, le esperienze kafkiane all’interno dei supermercati, e tutte le nostre piccole o grandi attività quotidiane dall’apparenza innocua, ma che possono improvvisamente trasformarsi in grotteschi teatri dell’assurdo…