Data pubblicazione
12-09-2011 02:00:00
La dichiarazione
Paolo Cappelloni
Due giornate di una famiglia piccolo-borghese del 1940. Il primo atto si svolge il 19 maggio 1940. Vasinto, il capofamiglia, è un fascista convinto e fanatico di Benito Mussolini, tanto che, essendo orologiaio, ha intenzione di fabbricare un orologio che vorrebbe regalargli. Ada, sua moglie, è una madre apprensiva ma in questo frangente ha parecchie ragioni per esserlo: Romano, suo figlio, deve partire per il militare proprio alla vigilia della guerra, Vittoria, sua figlia, ha una relazione con un uomo sposato e Vasinto ne è all’oscuro; teme inoltre che possa essere chiamato alle armi anche il marito. Romano, innamorato di una ragazza che abita di fronte a casa sua, vorrebbe dichiararsi prima di partire e in qualche modo si fa consigliare dalla sorella, di cui conosce la relazione clandestina (l’uomo sposato è un gerarca amico di Vasinto). Nel secondo atto (10 Giugno 1940) Vasinto viene a conoscenza della relazione della figlia e dopo aver fatto fuoco e fiamme, appena gli dicono chi è l’uomo, cambia atteggiamento giungendo a giustificare la cosa con evidente disprezzo da parte di sua moglie. Giuseppe, il nonno, è un trait d’union fra i vari componenti della famiglia e nonostante non condivida affatto le opinioni e gli atteggiamenti del genero (Vasinto) cerca in qualche modo di far mantenere l’armonia. Giunta la tanto attesa ora del discorso di Mussolini, Vasinto va a sentirlo dagli altoparlanti della piazza centrale mentre gli altri componenti, ognuno a suo modo, cercano di affrontare i propri problemi o di reagire alle proprie angosce.
dramma
italiano
2011
2
Da 61 a 90 minuti
3
2
2
2
no
si