Data pubblicazione
21-01-2012 01:00:00
La chiamavano Bocca di rosa
Aldo Cirri
Bocca di Rosa dopo vent’anni ritorna a Sant’Ilario il paese che l’aveva cacciata. Dopo tanto tempo si porta ancora dietro il cruccio di non essere riuscita a far capire che nella sua passione di allora non c’era malizia, non c’era inganno, non c’era cattiveria, ma nessuno in quel tempo l’aveva compresa e le “cagnette a cui aveva sottratto l’osso” avevano fatto di tutto per allontanarla. Bocca di Rosa ritorna e trova un paese vecchio, raggomitolato su se stesso ancora incapace di guardare oltre il proprio orizzonte. Inizialmente ne resta delusa e quasi rinuncia a fare un altro tentativo per scuoterlo, quando incontra Sabrina, una ragazza ribelle, insofferente, irrequieta, ma fondamentalmente dolce a cui il paese sta terribilmente stretto. Sarà in questa nuova Bocca di Rosa, nata e vissuta all’interno delle mura di Sant’Ilario, che la vecchia pianterà un piccolo seme. Sarà la nuova Bocca di Rosa infine a fare ciò che non riuscì a quella vecchia: dimostrare ad un paese di provincia, cristallizzato e incartapecorito, che ogni essere umano è parte di qualcosa di grande e che oltre l’orizzonte c’è un intero universo che aspetta anche solo un sorriso. Appunti tecnici: 9 personaggi (4u + 5d più una voce femminile recitante fuori campo). Scena fissa. Da curare particolarmente gli effetti del passaggio dal giorno alla notte, dello scoppio dei petardi e della voce fuori campo della Madonna.
commedia
italiano
2011
2
Da 91 a 120 minuti
4
4
5
6
no
si