Data pubblicazione
29-02-2012 01:00:00
Rossi riflessi sull'acqua
Roberto Russo
Liberamente ispirato al film “Frances”, “Rossi Riflessi”, attraverso la storia di Lilly Mariani è un excursus nell’Italia a cavallo fra le elezioni del 1948 e il 1984, anno della morte di Enrico Berlinguer. Lilly è una ragazza nata in un piccolo centro, Anagni, che sin dagli anni dell’adolescenza aveva mostrato un carattere trasgressivo e ribelle per l’epoca. Convinta sostenitrice, prima del Fronte Popolare e, poi, del Partito Comunista, aveva mostrato anche un talento non comune per la recitazione e per il cinema. Grazie al giornalista Enrico Basile, affascinato e, forse, anche innamorato della ragazza, riesce a farsi appezzare a Cinecittà e inizia la sua carriera negli anni del boom. Insofferente ad ogni convenzione, e vittima di un rapporto molto difficile con la madre, Lilly si scontra molto presto con lo star system nostrano, si sposa, poi si separa, dà scandalo con i suoi atteggiamenti e con le sue denunce. Basile la segue da lontano. Il loro rapporto è fatto di fugaci incontri nei quali si fa sempre più forte la nostalgia per tutto ciò che non è stato, e la consapevolezza di far parte di mondi diversi. Dopo una serie di esperienze e uomini sbagliati, a seguito di un esaurimento nervoso, Lilly è costretta a ritornare in balia della madre che vede nella figlia il suo sogno, frustrato, di realizzazione. Mentre nel paese si accavallano gli anni della contestazione, poi quelli della strategia della tensione con le stragi di Bologna e di Brescia, ed infine gli anni di piombo con il susseguente riflusso, Lilly è sempre più prigioniera della madre che vorrebbe imporgli un ritorno a Cinecittà che, ormai, la ragazza sente completamente estranea. La conclusione è l’incontro alla stazione Termini, il giorno dei funerali di Berlinguer, fra Basile ed una, ormai, svanita Lilly ridottasi a fare la barbona senza più alcuna memoria.
dramma
italiano
2004
1
Fino a 30 minuti
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1
1
no
si