Data pubblicazione
11-05-2013 02:00:00
Aquila sapiens sapiens
Maria Letizia Compatangelo
Prometeo è uno spirito libero, un civilizzatore e un maestro, il padre di tutti gli Ulisse, Dedalo, Leonardo e di ogni scienziato. Capace di prevedere gli eventi, nella lotta contro Crono si schierò con Zeus, ma quando questi tolse il fuoco agli uomini, accese una torcia al carro del sole e riportò la luce alle sue creature. Infuriato, Zeus lo fece incatenare ad una vetta del Caucaso ed inviò un avvoltoio a rodergli il fegato tutti i giorni. L’atroce supplizio durò migliaia di anni, sinché, sbollita la rabbia, il re degli dei incaricò Eracle di liberare Prometeo ed uccidere il rapace. Ma Aquila, che prima era Avvoltoio, non muore... Avvertito da Prometeo, infatti, viene solo ferito dalla freccia di Eracle, ed ora è lui a raccontarci la sua versione della storia. Fra il prigioniero e il torturatore nel tempo si è creato un profondo legame: l’avvoltoio, nutrendosi del fegato di Prometeo, ne ha assunto a poco a poco l’intelligenza, la capacità di dedurre, la curiosità, la sete di conoscenza… Ecco allora la trasformazione: da avvoltoio diviene una maestosa e perspicace Aquila che inizia con il Titano un dialogo intenso. Conosce l’arte, l’estetica, la lealtà; scopre la bellezza del volo, inventa la danza per alleviare le pene del suo amico e maestro. Ma Prometeo continua a “nutrire” e a far “crescere” il suo allievo, anche quando l’incantesimo di Zeus è ormai sciolto... sino ad un finale inedito e sorprendente.
commedia
italiano
2001
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Da 31 a 60 minuti
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