E' una tragica farsa teatrale. Un assicuratore, pervaso da strani "atteggiamenti", deve assolutamente persuadere un giovane spaesato a sottoscivere una polizza vita. Per farlo inventa assurde possibilit di morte, come a volerlo convincere che la morte sempre in agguato, anche nelle situazioni pi apparentemente "tranquille". Il giovane spaventato dalla quantit di ersempi che gli vengono forniti e dimostra indecisione. L'assicuratore gli mette fretta dichiarandogli che, dopo lui, oggi ha due appuntamenti fondamentali, e quindi bisogna concludere al pi presto. Il giovane cede, firma la polizza e va via. A questo punto l'assicuratore allestisce uno strano "set" che vede al centro dell'attenzione una finestra chiusa da tende che ricordano un sipario. Annuncia il primo dei due appuntamenti. Si mette comodo su una poltrona di fronte alla finestra e tira una lunga fune che fa aprire la tenda-sipario. Si scopre il palazzo di fronte, e pi precisamente una finestra di un appartamento. Vediamo apparire una giovane e bella donna che comincia a spogliarsi. L'uomo comincia un tragico rituale onanistico mentre la donna - per qualche strano motivo - sembra assecondare tutte le richieste che l'uomo, in un misto di pianto e eccitazione, le sussurra dal suo appartamento. L'atto auto-erotico arriva fino in fondo. La donna esce dall'inquadratura della finestra e l'uomo si ricompone. Quando di nuovo in giacca e cravatta squilla il telefono. Lui risponde. Appare nell'inquadratura della finestra la donna con un telefono in mano. Lo ringrazia, sperando che sia andato tutto bene come al solito e gli d appuntamento a domani alla stessa ora. L'uomo dice " no, domani non credo!" Attacca. Punta la finestra e si getta di sotto.