Data pubblicazione
07-11-2005 01:00:00
M.K. mortal kabaret
Roberto Russo
Nato dallo studio del "Mein Kampf" e da commistioni di linguaggi, e da continui rimandi a culture alte, medie e bassissime, M.K., nel grottesco scenario di uno show televisivo, mette in scena Hitler, la sua follia (pi gigionesca che reale), la sua astuzia nel comunicare, nel manipolare il sentimento borghese e nel fare appello alla fragilit delle masse. Molte frasi, accuratamente sottolineate, sono tratte letteralmente dal Mein Kampf e sorprendono e spaventano per la loro attualit, soprattutto nei frammenti dedicati alle tecniche di comunicazione. Dalle parole di Hitler nasce in noi la consapevolezza del suo vero scopo: addormentare le coscienze, per fabbricarne un'altra, artificiale. Scopo non dissimile da quello della pubblicit dei nostri giorni, dai "grandi fratelli", dai reality vari e da quello del grande burattinaio televisivo che entra nelle nostre case. "Hitler" pu ancora verificarsi. Parafrasando Goya: "il disimpegno della Ragione, genera mostri".
dramma
italiano
2001
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