Data pubblicazione
30-01-2006 01:00:00
Le bolle di Magadino
Gianluca Bondi
Lo spettacolo inizia con nove personaggi che nel dopoguerra vincono un viaggio a Magadino nel Lago Maggiore e si ritrovano a condividere un albergo in cui sempre tutto in ordine e pronto per loro ma non si capisce chi lo prepara e soprattutto dove sono il Direttore, i camerieri e tutta l'organizzazione. la metafora dell' essere umano sulla terra che cerca una fede per dare un senso all'esistenza. Qui si invita l'uomo ad assumersi la respossabilit della propria vita cercando nella propria condizione, il senso e la forza. Ecco infatti i personaggi accorgersi di essere dei personaggi ovvero delle creature che in un teatro stavano rappresentando uno spettacolo. Questo il secondo livello in cui ancora ci serviamo della metafora per descrivere l'anima quando scuote le coscienze e risveglia dall'identificazione con il proprio ruolo la propria personalit. Una volta capito che siamo delle vite con dei limiti e delle possibilit, non possiamo che rimetterci quei panni e amarli sperando di aumentare i nostri gradi di libert. I Personaggi torneranno a fare i personaggi. Infatti gli stessi personaggi scoprono di non essere in scena in un teatro ma nella testa di uno scrittore che ha perso l'ispirazione o la voglia di cercarsi dentro. L'ultimo livello il terzo atto in cui lo spettacolo, tutto fino a quel punto, si scopre fosse una esercitazione di persone con disagi psichici all'interno di una casa famiglia e due educatori abbandonati dal direttore usavano questo tema e la loro situazione e il teatro stesso come strumento pedagogico di sdrammatizzazione proprio di questa situazione di abbandono in cui erano e per il risveglio delle coscienze per i degenti nella casa. Il viaggio fatto dallo spettatore lo stesso dei protagonisti ma questa volta l'identificazione col personaggio viene posticipata a chiusura sipario nelle anime stesse di chi stato testimone di una catarsi.
dramma
italiano
2003
5
Da 91 a 120 minuti
4
4
5
5
no
si