Data pubblicazione
13-04-2006 00:00:00
La gabbia (figlia di notaio)
Il parlatorio di un carcere di massima sicurezza. E' qui - nella cornice asfittica di un caldo estivo - che si consuma dopo 11 anni di distanza l'incontro fra una giovane detenuta brigatista e sua madre. La prima rigida, gelida, squadrata fra le tasche rettilinee di una anonima divisa penitenziaria. La seconda lucida, matrona, sgargiante come i riflessi dei suoi anelli, come il biondo tinto di quei capelli da coiffeur. Maschere? Alibi? Chi dice il vero? Chi mente? Chi si inganna e su cosa? Dove finisce il dramma e comincia la farsa? Visi contratti. Controllo vigile di ogni sguardo. Silenzi pesanti. Parole come montagne, da non scalare. Domanda e risposta. S. No. Forse. Guardarsi ignorandosi. Parlarsi senza ascoltarsi. E nel vuoto siderale di una stanza assistere al lento riaffiorare di discorsi perduti, occasioni mancate, incroci estremi per strade diverse. Due mondi separati, alieni, distanti. Pianeti lontani anni luce, fra i quali scorrono fiumi di parole non dette. La gabbia di un appuntamento sempre rimandato. La gabbia ferrea di sbarre reali o immaginarie. Sbarre che incastrano, fuori e dentro.
dramma
italiano
2005
1
Da 31 a 60 minuti
0
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2
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no
si