Data pubblicazione
09-10-2006 02:00:00
Petronilla Graie
Francesco Suriano
Petronilla Graie una donna che racconta la storia di una necessit, la necessit di trovare una vita possibile. La racconta partendo da un paese immaginario dell'est europa o del sud europa. La racconta come donna diversa dalle altre donne, sia perch extracomunitaria e sia perch come dice Petronilla: "non ci hanno lasciato vivere nel nostro paese, quello che ci spettava per diritto di nascita... ci siete venuti a chiamare". Vive nel suo orto, vicino a una ferrovia dove non passa mai nessun treno, dove nel casottino degli attrezzi c' anche una madre. La sua terra da conquistare l'Italia. "Dio ci liberi da chi ha un solo pensiero" inizia cos l'epica minore di Petronilla. E dio la dovrebbe liberare forse dal suo pensiero ossessivo di fuga e da quello di sua madre, Mamuska. Il pensiero ossessivo di Mamuska che Petronilla si sposi prima che lei muoia, forse "il suo sguardo da Graia fa impietrire gli uomini". Nei racconti che fa alla madre, narra le sue "gesta" cercando di farla felice, di farla sentire fiera di avere una figlia cos coraggiosa. Racconta del suo primo viaggio in un camion di cocomeri di cui cercher di cibarsi perch possiede due denti lunghi e aguzzi, proprio come una delle Graie, racconta del suo viaggio nel mare di Tunisi, nel mar Ionio, nel mare dell'antica Grecia e nel canale di Sicilia, della sua morte e del resuscitare, solo come potrebbero Stimo, Euriale o Medusa. Racconta della sua prostituzione, del divenire, proprio per quella sua lingua lunga, la portatrice di tutte le lingue di tutti i paesi del mondo. Racconta le sue storie usando proverbi, modi di dire, venati da una macabra ironia, duettando con Mamuska, calandosi nei personaggi che ha incontrato nei suoi viaggi. Come un Peer Gynt femminile Petronilla Graie racconta di una ricerca su di s, metafora di una ricerca collettiva di tanti cittadini del mondo, che chiedono di essere ascoltati in una terra divenuta improvvisamente piccola.
dramma
italiano
2004
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