Anatomia della morte di:
Carlo, Michele, Giovanni, Luca, Lino, Laura, Drufus, Thomas, Linda, Hoi Chi Juan, Fernando, Sanchez, Ayala, Manuel, Michele, Henry, Giocasta, Woody, Martin, Francois, Akira, Emmanuel, Tommaso, Aulin, Yo Fu Tan, Enrico, Giulia, Manuale, Kirk, Melania, Franco, Pasquale, Salvatore, Klaus, Marcello, Concetta, Ermenengarda, Rachele, Giulio, Giada, Gino, Michele, Gianni, Pino, Pinotto, Franco, Vito, Federico, Camillo, Arcadio, Francesco, Chicco, John, Johnny, Dermott, Leonard, Leo, Ciccio, Peggy, Sue, Susan, Susanna, Cico, Evaristo, Pola, Paola, Gaia, Gianmaria, Gianluca, Giancarlo, Herbert, Sandra, Alessandra, Giuliano, Carlo, Alessandro, Peter, Sandro, Paolo, Sissy, Santuzzo, Calogero Bianca, Donato, Lollo, Cuono, Elisa, Sandrino, Paulito, Riccardo, Alessia, Massimo, Castrese, Calì, Ifigenia, Giacobbe, Azzurra, Albania, Selvaggia, Rossa, Vera, Priscilla, Annunziata, Veronica, Teresa, Alba, Edoardo, Aurora, Aura, Nunzia, Africa, Hans, Gustav Adolf, Gustavo, Adolfo, Gerardo, Aulide, Giobbe, Rosario, Serafino, Maria, Benedetta, Callisto, Placido, Abramo, Daniele, Emanuela, Ambrogio, Federica, Edwige, Elisabetta, Ignazio, Luca, Sabrina, Santuzza, Daria, Matteo, Elsa, Adele, Adelina, Orsola, Orsolina, Germano, Giovanni, Luigi, Fausto, Evaristo, Delia, Dante, Borromeo, Simone, Lucilla, Tuttisanti, Santo, Fabia, Zaccaria, Xante, Giudeo, Ernesto, Goffredo, Luciana, Oreste, Leone, Siro, Martino, Osvaldo, Renato, Silvia, Diego, Cristina, Ambrosio, Alberto, Elia, Lisa, Faust, Edmondo, Cecilia, Aurelio, Clemente, Flora, Fauna, Simon, Caterina, Rossana, ANNA, Gunter, Ginko, Delfina, Virgilio, Elda, Roberto, Dante, Tommaso, Rosa, Gea, Saturnino, Linda, Billie, Lucilla, August, Francois, Pierre, Sabine, Sigourney, Eligio, Adolphe, Antonine, Piero, Istvan, Fjodor, Nicholas, Rossy, Rossella, Gabriella, Adelaide, Rosanna, Viviana, Saverio, Salima, Barbara, Nicola, Immacolata, Concetta, Titti, Venanzio, Rolando, Loreto, Valentina, Daniele, Damaso, Damasco, Lucia, Cristiana, Fabiana, Giuda, Daniele…
di
Marcello Cotugno - Ó - 1999
personaggi
daniele sui venticinque anni
anna sua madre, sulla cinquantina
giuliano suo padre, circa cinquantacinque anni
FEDERICO amico di Daniele, sulla trentina
michele amico di Daniele, circa venticinque anni
ester fidanzata di Daniele, circa 22 anni
L’azione si svolge nei primi giorni del gennaio del 2000 in una città italiana.
prologo
Un grande schermo collegato al computer permetterà al pubblico di vedere in tempo reale tutti i movimenti di ‘mouse’ e tastiera che gli attori effettueranno su di esso, inclusi i collegamenti ad internet. Sarà quindi attivata una linea telefonica, dedicata, preferibilmente veloce.
All’aprirsi del sipario, in scena ci troviamo nella camera da letto di un trentenne di oggi: molti Cd, uno stereo, poster musicali alle pareti, disordine sparso. Un letto alla francese con un comodino basso, un armadio e, dall’altra parte, un tavolo lungo con computer, scanner stampante televisione, tutto ultimo modello, sedia compresa.
Entra Daniele, circa venticinque anni, è un ragazzo normale, né bello né brutto, sguardo un po’ torvo, ma gioviale, un abitante medio della media borghesia in una tipica città italiana. E’ appena tornato dalla festa del capodanno del 2000.
Toglie la giacca, la sistema con cura nell’armadio, poi accende il computer collegandosi a Radio Millenium. Una voce festosa annuncia l’inizio del nuovo millennio. Daniele, nel frattempo compirà delle azioni in giro per la stanza.
Voce della radio
Finalmente ci siamo! Siamo nel 2000! La popolazione ha raggiunto i 6 miliardi! La maggior parte di questi crede che internet sia una rete speciale per
prendere certi pesci. Del restante mezzo miliardo, 200 milioni sono troppo bassi per raggiungere la tastiera e 200 milioni si sono addormentati. (jingle)
Il 99,6 % dei rimanenti è completamente indaffarato nel mandarsi avvertimenti via e-mail contro ipotetici virus informatici. Ma i 400.000 che restano sono qui, adesso ad ascoltare il nostro meraviglioso programma. (jingle) E noi non vogliamo deluderli… quindi apriamo subito con una notizia boom! (jingle) Il tanto temuto Millenium Bug si è rivelato un terribile scherzo! Sembra incredibile, vero? All’ora zero del 2000 c’erano più di 150 milioni di utenti davanti alla scatoletta magica in tutto il mondo, forse il più grande share di utenze che un essere informatico possa mai aver sognato… ed ecco che il computer a mezzanotte… boom! Si è spento! tutti i computer sono andati in black out… ma vediamo la registrazione dell’evento, resa possibile dalla Web Software Cameras di Minneapolis che ha piazzato 5.000 telecamere del nuovo tipo jp520, le cosiddette hidden eye. Telecamere che si nascondono su internet e mentre navigate vi riprendono per mandarvi in rete, è un po’ come quella vecchia trasmissione "specchio segreto" tutto reso legale dagli hackers informatici della Secret Gristle. Bene cliccate su Millenium Bug a fine pagina e state a vedere...
Daniele si riavvicina al computer e clicca sul pulsante a fine pagina. Sul filmato che scorre continuiamo a sentire le parole dello speaker.
VOCE DELLA RADIO
…Suppongo che a questo punto tutti avranno cominciato a premere ctrl+alt+canc o chissà cos’altro… niente da fare, avevano voglia di cercare di inserire dischetti di ripristino, file di debug, antivirus dell’ultima ora o dischetti di avvio… ! Ma dopo 1 minuto e 34 secondi è apparsa, contemporaneamente su ogni computer, Mac, Ibm, portatile o palmtop, questa scritta (sullo schermo vedremo delle immagini e la scritta: "Te la sei fatta sotto vero?") E subito dopo è partito in Autorun, criptato sotto Windows 2000Ó con linguaggio proprietario, quello che i critici di tutto il mondo hanno acclamato come "Il video del secolo", pronto come una bomba ad orologeria per scoppiare a mezzanotte. Stiamo parlando di "Hell is round the corner", e stiamo parlando di lui, di Tricky!…
A questo punto parte il video di Tricky. Dopo una trentina di secondi di musica, lo speaker riprende a parlare Daniele scarta una busta di farmacia dentro la quale c'è una boccettina.
VOCE DELLA RADIO
… e parliamone di questo capodanno, la maggior parte dei ragazzi di qui l’ hanno passato al mega internet rave ROM 2000, alla fine di via Tiburtina, nella vecchia scuola abbandonata, il Rave "Opera Mundi", organizzato dai Legendary Velvet Marks, ovvero multimedialità interattiva con incontri organizzati in diretta in rete con artisti da tutte le parti del mondo….
Daniele spegne il computer,si siede sul letto e ingoia le pasticche nella boccetta, si sdraia,spegne la luce. Riaccende la luce e punta la sveglia rispegne la luce per l'ultima volta. Musica.
Scena prima
La sveglia ora sta suonando. Suona a lungo, ma Daniele non accenna a svegliarsi. Dopo un po’ Anna, sua madre, dall’aspetto sereno e con l’aria di chi ha vissuto questa scena centinaia di volte, entra nella stanza chiamata dal trillo con una tazza di caffè in mano.
ANNA
Daniele, sono le quattro e mezzo ti vuoi svegliare?… Daniele?! (Apre la finestra, un sole invernale invade la stanza) Daniele! Ti ho portato un po' di caffè, anzi buon anno eh! Su dai alzati. Ti sei presa la solita sbronza stanotte eh? Sai che anche papà si è sbronzato col Grand Marnier. Dai che è pronto. Tanto lo so che sei sveglio.Dai non far arrabbiare papà il primo dell'anno. Va beh, noi ti aspettiamo di là. ( fa per andare ma nota sulla scrivania del computer una carta della farmacia allora si guarda nella stanza e vede un tubetto vuoto sul comodino.Va verso Daniele e incomincia scuoterlo)
Lo scuote ma vede che lui non accenna a muoversi.
ANNA
Eh dai, muoviti… … Daniele cosa c'è Daniele ti senti male, Daniele dai rispondi Daniele… (si avvicina al letto e lo scuote) Daniele!… mio Dio, Daniele! Daniele!!!(chiama) Giuliano! (continua a scuoterlo invano) Giuliano!!!
…ma Daniele non si sveglierà più: è morto.
Scena seconda
Nella stanza di Daniele si è riunita la famiglia. Insieme ai genitori ci sono anche Michele e Federico, amici intimi di Daniele. C’è un lungo momento di silenzio.
Entra Ester, la ragazza di Daniele. Si avvicina ad Anna seduta vicino al computer e le dice piano
.ESTER
Le ho preparato della camomilla, signora… venga con me di là, si riposi un po’, non ha neanche dormito.
Anna non sembra neanche averla sentita. Ester non sa se ripeterglielo o no.
Sta lì, come imbambolata, di fianco a lei, alza gli occhi verso Giuliano. Lui si avvicina alla moglie e si siede accanto a lei.
GIULIANO
Anna, vai con Ester.
ANNA
(strappata ad un pensiero) Cosa…?
GIULIANO
Ester.
ANNA
Ester, Ester, Ester (Scoppia a piangere)
ESTER
(riacquistando coraggio) Ho… preparato una camomilla. Venga un po’ con me. Sono ore che non si muove da qui.
anna
(Guarda il marito, come cercando un assenso. Giuliano annuisce e lei si alza, come un automa) Neanche una parola.
Anna esce accompagnata da Ester. Giuliano, senza alcuna intenzione di spiegare il senso delle parole della moglie, lo fa completando la sua frase.
GIULIANO
Se n’è andato… senza dire neanche una parola.
michele
Neanche una parola… questa è la cosa più brutta, voglio dire, specialmente per i genitori…
Federico lo blocca, facendogli capire che non è il caso.
FEDERICO
Senta ma è sicuro che non ha lasciato qualcosa, che so… una lettera, un biglietto…
GIULIANO
No
Federico davanti al computer, nota che le luci della tastiera sono accese
FEDERICO
Era acceso.
GIULIANO
Ha sempre odiato il capodanno
FEDERICO
L'ha lasciato acceso.
Rientra Ester.
ESTER
Ora sta dormendo un po’. Ieri sera sembrava così felice.
Il padre scoppia in una crisi di pianto, anche Ester .
Buio. Ester e Michele escono.
Scena terza
Federico, dopo aver acceso il computer, cerca alla rinfusa nelle cartelle dell’hard disk di Daniele, per vedere se l’amico abbia lasciato un ‘testamento spirituale’.
FEDERICO
La ricerca sull'acqua minerale imbottigliata, il curriculum in inglese…i soliti file di Daniele.
Giuliano si avvicina a Federico con qualcosa in mano
GIULIANO
Federico, ho trovato questo. Porge un biglietto a Federico leggendone l'intestazione.E' per te.
FEDERICO
Un Black Lotus.
GIULIANO
Che cosa è?
FEDERICO
Una carta di Magic molto rara, nella bustina della carta Federico nota una ricevuta postale E questa…è una ricevuta postale..mittente Daniele Drago destinatario Daniele Drago. Vi è arrivato un pacco negli ultimi giorni?
GIULIANO
Non mi sembra…
FEDERICO
Può controllare?
Giuliano esce. Federico si avvicina al computer, lo spegne, poi si siede accanto al letto dove giace Daniele,lo guarda.
Entra Giuliano.
GIULIANO
C'era questo. La data è di quattro giorni fa..E’ pesante…
FEDERICO
(Dopo aver guardato bene la busta) Ho un sospetto. (Giuliano apre la busta) Un western digital scsi da 22 giga… … (federico cerca di vedere qualcosa sull'hard disck che Giuliano tiene tra le mani ) L’ha firmato… è di Daniele!
GIULIANO
Che vuol dire la firma?
FEDERICO
Daniele aveva questa mania, firmava tutto il suo hardware… (Giuliano lo guarda con intenzione) voglio dire i pezzi che compongono il computer…
GIULIANO
Stava sempre davanti a quel computer ore ed ore, la notte soprattutto si collegava ad internet….Una cosa ha lasciato…e non era per me.
Federico ora è solo seduto vicino al letto di Daniele, con l'hard disck in mano, guarda Daniele intensamente, poi l'hard disck, si alza e decide di iniziare una ricerca nel computer, inserisce il secondo hard disck poi riavvia il computer cercando cosa esso può contenere.
Scena quarta
FEDERICO
Allora riproviamoci…un solo file?!… che cos’è questo?… Daniele punto esse-esse-ics… proviamo ad aprirlo… si apre con word… cazzo… ha messo una password… proviamo con Daniele… si, vabbè… Ester… troppo facile… Proviamo con le date, allora 3/6/74… no… Ester è nata riconosco Daniele, la sfida.… forse la chiave è nella stanza, oppure… (si precipita tra i libri di Daniele) … (guarda Daniele poi si gira per cercare nella stanza, prende dei libri e li porta vicino al computer digitando i titoli come password) "Pendolo di Foucault ?" "No" (prende un altro libro poi mio cugino il gastroenterologo, lo sfoglia legge l'inizio e digita il nome dell'autore) Quanto gli piaceva questo libro "Viaggiavo verso Las Vegas per dire a mia sorella che avevo fatto spegnere il polmone d’acciaio della mamma", ma il titolo è troppo lungo… proviamo con l’autore, Leyner… niente… cosa può essere…
Il suo gruppo preferito… i Future Sound of London…. (esegue) niente… gli Underworld… Massive Attack… niente... il gruppo storico, i Genesis… niente…(siede affranto)
Pausa.
Il telefono squilla nella stanza di Daniele…
FEDERICO
Pronto!… Carla… ma che ore sono? Le quattro?!… ma perché mi chiami a quest’ora? Avevi paura… li avrai svegliati… senti Carla, non ti preoccupare, non c’è nessun bisogno che tu venga, né domani nè dopodomani, è uguale, non ti preoccupare… … ma no lo capisco, magari domani fai una telefonata, io dico solo che prima o poi ne dovrai vedere uno, allora meglio quello di un amico che, che ne so, il mio, oppure quello di tuo… senti sto facendo dei discorsi idioti… come vuoi che stiano… sono distru…
Nel dire quest’ultima parola, Federico si è voltato, e, guardando involontariamente verso il computer trasale: infatti non si era accorto, (ma il pubblico sì) che allo squillo del telefono il file con estensione[ .ssx] si era miracolosamente aperto!
FEDERICO
… il telefono… lo squillo del telefono! Carlina ti chiamo domani… ti devo lasciare (riattacca e si avvicina lentamente al pc) …
Vediamo sul grande schermo sul file aperto le seguenti parole che Federico leggerà ad alta voce.
federico (leggendo)
Ciao Federico, sapevo che ce l’avresti fatta. Ti starai chiedendo come ho fatto… beh, ti ricordi degli esperimenti di Jobs e Wozniac, forse i primi hackers, o meglio phreakers, della storia, e la loro blue box per telefonare gratis? Era la metà degli anni ’70, ma qualche trucchetto che usavano può essere utile anche adesso, non credi? Beh, mi sono ispirato a loro… leggi bene…
FEDERICO
Ma che devo leggere non c'è niente. Ah! Un collegamento a Real Video.
Appare sullo schermo l'icona di un collegamento ad un file multimediale "Real video". Federico clicca attivando un breve filmato musicale, supportato dalla voce di Daniele che commenta le immagini.
Nick Drake, il cantautore inglese, si ammazza e lascia come testamento a sua madre il Mito di Sisifo di Albert Camus: "Gli uomini si persuadono di quanto siano profonde le tue ragioni solo dopo la tua morte. Finchè vivi il tuo resterà un caso dubbio". Senza motivo…
Jeff Buckley, a distanza di 20 anni dalla morte del padre Tim, morto per overdose? ha forse voluto emulare il padre? Ufficialmente è annegato prima che fosse pubblicato il suo secondo disco. Un altro genio sprecato. Senza motivo…
Ian Curtis, cantante dei Joy Division, la Divisione della Gioia delle SS, suicidatosi per cause sconosciute, qualcuno dice per depressione dovuta alle sue continue crisi di epilessia… lo sapevi che riusciva a provocarsi delle crisi epilettiche davanti al pubblico? Senza motivo…
Luigi Tenco, ma tu ci credi che uno che scrive "Vedrai vedrai" si ammazza perché non ha vinto il Festival di Sanremo? Ah, dopo dieci anni, la sua donna, Dalidà se ne va anche lei… Ciao amore ciao amore ciao amore ciao amore ciao amore ciao ciao ciao…
Federico distrutto per ciò che ha visto nel computer comincia a piangere, poi riprendendosi torna al computer e scorre altre parole scritte.
FEDERICO
Ti prego, dimmela tu, a me, la verità, sulla morte di (segue una lista di 1000 e più nomi, che scorreranno sullo schermo del computer)
Carlo, Michele, Giovanni, Luca, Lino, Marcello, Laura, Drufus, Thomas, Linda, Hoi chi Juan, Fernando, Sanchez, Ayala, Manuel, Michele, Henry, Woody, Martin, Francois, Akira, Emmanuel, Tommaso, Yo fu Tan, Enrico, Manuale, Kirk, Melania, Franco, Pasquale, Salvatore, Klaus, Concetta, Ermenengarda, Rachele, Giulio, Giulia, Giuliano, Gino, Michele, Gianni, Pino, Pinotto, Franco, Ciccio, Francesco, Chicco, Cico, John, Johnny, Dermott, Leonard, Leo, Peggy, Sue, Susan, Susanna, Evaristo, Pola, Paolo, Paola, Paulito, Gaia, Giada, Vito, Carlo, Gianmaria, Gianluca, Giancarlo, Herbert, Sandra, Alessandra, Alessandro, Sandro, Sandrino, Sissy, Santuzzo, Calogero, Calì, Donato, Lollo, Cuono, Riccardo, Alessia, Massimo, Castrese, Ifigenia, Aulide, Aulin, Federico, Camillo, Arcadio, Azzurra, Selvaggia, Rossa, Bianca, Priscilla, Nunzia, Annunziata, Veronica, Vera, Alba, Albania, Aurora, Aura, Africa, Hans, Gustav Adolf, Gustavo, Adolfo, Gerardo, Placido, Daniele, Rosario, Benedetta, Abramo, Daniele, Giobbe, Giacobbe, Emanuela, Serafino, Edoardo, Callisto, Teresa, Federica, Edwige, Elisabetta, Ignazio, Luca, Matteo, Adele, Adelina, Orsola, Orsolina, Giovanni, Luigi, Daria, Evaristo, Delia, Dante, Simone, Giuda, Giudeo, Germano, Lucilla, Tuttisanti, Santo, Santuzza, Silvia, Zaccaria, Xante, Borromeo, Ernesto, Goffredo, Oreste, Leone, Martino, Osvaldo, Renato, Diego, Cristina, Maria, Ambrosio, Ambrogio, Alberto, Elia, Elisa, Elda, Elsa, Lisa, Faust, Fausto, Edmondo, Cecilia, Aurelio, Clemente, Flora, Fauna, Caterina, ANNA, Gunter, Delfina, Virgilio, Roberto, Dante, Tommaso, Rosa, Gea, Saturnino, Giuda…
Alla fine dello scroll, che durerà circa un minuto, il mouse si fermerà sull’ultimo nome:
…e
Daniele.Scoprilo tu, Federico, sei sempre stato più bravo di me.
buio
Scena quinta
La mattina dopo. Ci troviamo nella cucina. Michele è tornato a trovare la famiglia Drago ed è in cucina a preparare del caffè. Federico non si è mai mosso dalla camera di Daniele, sta stampando i fogli trovati nel computer per farli leggere ai genitori e a Michele.
I genitori sono distrutti.
GIULIANO
Dai Anna…
anna
No, no, no. Io voglio mettermi in contatto con lui…
giuliano
Anna, ti prego… è assurdo…
anna
Lucia, quando perse il figlio in un incidente d’auto, ha fatto le sedute spiritiche e c’ha parlato con Luca e io…
giuliano
Sono cose inutili… per farti gettare soldi…
anna
Io lo voglio fare lo stesso…
giuliano
Anna ti prego… facciamocene una ragione… insieme… io e te…
michele
Signora, cerchi di farsi forza…(le porge il caffè)
Anna prende il caffè, Giuliano lo rifiuta . Michele raggiunge Federico nella stanza di Daniele..
FEDERICO
Ciao Michele…
MICHELE
Ciao…ti ho portato il caffè.
FEDERICO
Sì grazie…
MICHELE
Allora come va.
FEDERICO
Era proprio come pensavo, in quell’altro disco c’erano delle tracce… dei filmati di gente che si è suicidata… credo che lui mi stia sfidando a cercare qualcosa…
michele
Perché non controlli nei dischetti, ne ha una marea.
FEDERICO
Perché non ne ha, lui era come me, saranno anni che non usiamo più i dischetti, non sono affidabili… ad ogni modo io sono sicuro che la chiave di tutto sia nella rete.
Infatti sto cercando di visitare i suoi vecchi siti.
michele
Quale rete?
FEDERICO
Internet… a proposito leggi questi (gli porge dei fogli stampati)
Federico raggiunge i genitori in cucina .Michele si siede davanti al computer.
FEDERICO
(A Giuliano) Dia uno sguardo a questi… (gli porge i fogli)
GIULIANO
(Ad Anna) Anna…Daniele
Giuliano le mostra i fogli, Anna comincia a leggere.
Michele esce.
Scena sesta
Federico, di nuovo nella camera, solo, davanti al computer, comincia a navigare. Visita il sito di Daniele… www.danydrake.it Un sito tecnologico, pieno di gadget ed animazioni divertenti. Spicca la fotografia animata di un omino: è Sisifo, condannato dagli Dei a spingere perennemente un sasso su una montagna.
FEDERICO
Dove sei… dove sei…
La ricerca di Federico è senza sosta. Cerca disperatamente in tutte le pagine del sito di Daniele: niente. Poi si sposta sui ‘siti da lui consigliati’ senza risultato ed infine nei suoi siti Preferiti, ma non trova nulla.
Naviga per i siti consigliati da Daniele, poi ritorna sul sito di Daniele e trova un link
Per Federico Alesi
Ho una cosa a tutti nota
di giorno piena
e di notte vuota...
Daniele Drago
FEDERICO
La scarpa, la scarpa. Sì, ma adesso che faccio con questa scarpa? Ragioniamo. Vado a cercare nelle scarpe. Sì vado a vedere nelle scarpe.
Si dirige dove Daniele tiene delle scarpe. Rovista lì in mezzo e dentro una scarpa trova un biglietto.
FEDERICO
(legge)
www.thundy/joy.com… mi sa che ci sono!
Scena settima
Federico clicca sul link: si apre un sito tutto nero, in fondo c’è un bottone per scaricare un file: primofile.doc, Federico in poco tempo l’ ha scaricato.
Gli spettatori vedranno le seguenti scritte scorrere sullo schermo, mentre Federico alternerà la lettura ad alta voce alla semplice lettura.
FEDERICO
"Bravo, Federico, l’ hai trovato, facile, no?…. Sapevo che ce l’avresti fatta. O il PC o la rete, non esiste altro, vero? (A parte gli indovinelli) Ora però rifletti un attimo. Se io non avessi voluto, non saresti mai riuscito a trovarmi. Lo so che sei più bravo di me, ma non si può trovare qualcosa se non esiste. E se qualcuno scrive qualcosa e ci mette anche trecento password e la cripta un milione di volte ci sarà sempre un testa di cazzo capace di scoprirlo. E quello sei tu. Ma dall’altra parte ci deve essere un altro stronzo che nel suo intimo più profondo, voglia che quello che lui ha scritto venga letto, e questo sono io. Lui vuole solo che chi sia intenzionato a leggere sia ben disposto, che sia veramente interessato. E questo sei di nuovo tu. Sono stato in un posto sai…
A questo punto, sul fondo a destra, si vedranno cumuli di matite e penne ed un piccolo archivio con un cassetto semiaperto con schede che fuoriescono. Un uomo entra, effettuando le azioni descritte dalla voce di Daniele.
VFC DANIELE
…ti ricordi di quando dicevamo che c’è un posto dove sono riunite tutte le penne e le matite che la gente perde ogni giorno? Centinaia di milioni di matite e penne… una specie di ufficio ‘oggetti smarriti’. Beh, io ci sono stato e c’erano veramente tutte le matite che avevo perso, insieme a montagne di altre, penne, Mont Blanc, Aurora, Parker e matite ‘fila’ lunghe nuove, con la gomma, mozziconi, ho trovato anche Mi’ Pri’ la mia prima matita delle scuole elementari, quella col pupazzetto sopra… ad un certo punto sul fondo della sala vedo un mobiletto, un piccolo archivio a tre cassetti, mi sono avvicinato, l’ ho aperto e dentro c’erano centinaia di migliaia di schede… nomi, cognomi, tutto. Ed era tutta gente morta suicida. Ad ogni scheda c’era attaccato un foglio, con una cinquantina di righe, tu non ci crederai, ma c’erano tutti i motivi per cui quella gente si era tolta la vita! Non posso parlartene, anche perché credo ti annoieresti a sapere perché Yo Fu Tanh si è impiccato il 22 settembre scorso a Taiwan, provocando il rincaro delle RAM DIMM a 128 pin, ma non sai quanto sarei tentato di dirti, per esempio, che fine ha fatto Jim Morrison, o perché Nick Drake se ne andò, quella strana mattina, lasciando solo quel libro di Camus che tu conosci così bene. Mai quanto me, FEDERICO. Mai - Quanto – Me - Ma il fatto è che non posso. Sai ho fatto anche un sogno… non so se riuscirò mai a parlartene. Ma questo sogno forse mi ha aiutato a decidere. Nella cartella di Acrobat Reader, un programma che, come tu sai, tutti hanno ma che quasi nessuno usa, c’è un file ‘invisibile’. Leggilo.
Daniele.
Scena ottava
FEDERICO VFC
Ecco, andiamo nella cartella di Acrobat, mostra tutti i file, eccolo …era una sera come tutte quelle di mercoledì da quattro anni ad oggi, te la ricordi vero Federico, io e Michele attorno a quel tavolo a giocare a Magic…
Stanza di Daniele
La scena si anima ed entrano Daniele e Michele. Vengono in proscenio, dove ci sono alcuni cubi, che, composti, saranno utilizzati come tavoli e sedie. Intorno al tavolo giocano Daniele e Michele, mentre Federico è al computer, ma adesso è parte integrante della scena nel ‘presente passato’ del flashback e sta consultando l’enciclopedia di Magic, guarda le carte, commentandole di tanto in tanto.
DANIELE
Fase di mantenimento, pesco, passo.
MICHELE
Stappo e pesco, tappo due terre e metto giù falchetto dello zefiro ti attacco con lucertola delle caverne e passo.
DANIELE
Ma quella è passapalude o passamontagna?
MICHELE
Passamontagna.
DANIELE
Mi becco i danni.
MICHELE
Passo.
FEDERICO
Oh, questa enciclopedia è bellissima, ci sono tutte le carte, guarda qua il famigerato Black Lotus: aggiungi tre mana in colore alla tua riserva, costo di attivazione zero, ma vi renderte conto.
DANIELE
Passo.
FEDERICO
Pensa che se vinco il torneo di Domenica me ne danno uno...
MICHELE
Ma che è sto Black Lotus?
FEDERICO
Te l’ho detto un milione di volte... è una carta che vendono a 600.000 lire se la trovi perché è rara..
MICHELE
E se la vinci che ci fai?
FEDERICO
E se la vinco la aggiungerò alla collezione.
DANIELE
Metto giù la palude.
FEDERICO
Purtroppo non si può usare nei mondiali, è troppo potente come carta, sbilancia tutto il gioco, certo che se ci fosse un torneo classic.
DANIELE
Passo.
MICHELE
Che cazzata i mondiali di Magic.
FEDERICO
Si una cazzata da trecentomila dollari.
DANIELE
Beh allora mica male...
MICHELE
Stappo, pesco e ti attacco con falchetto dello zefiro
DANIELE
Questo vola cazzo
MICHELE
Sono anni che vola, e con lucertola delle caverne, passamontagna.
DANIELE
Mi becco i danni.
MICHELE
Vai a 11 a questo punto potrei passare...
DANIELE
No. eh....
MICHELE
e invece mi abbatto su di te come una mannaia tappo le terree metto giù Angelo di Serra e passo.
FEDERICO
Mettono certe frasette che mi fanno impazzire...
DANIELE
Tappo due montagne e una palude e metto giù Muro di Lava
MICHELE
Che paura.
FEDERICO
Senti questa..
DANIELE
Va beh passo.
FEDERICO
Fanteria di Benalia " il miglio ricordo che conservo della fanteria è quando me ne sono andato- Gerard della Cavalcavento" ma non è fantastico?
MICHELE
Ti attacco con Angelo di Serra col Falchetto e con Lucertola delle caverne.
DANIELE
Ma che vola pure Angelo di Serra?
MICHELE
Sì tutto vola.
FEDERICO
Certo fate progressi.
MICHELE
Perdi 5 punti e vai a 4, potrei passare però ti tiro la palla di fuoco..
FEDERICO
Ti casto la palla di fuoco!
MICHELE
Ti tiro , ti casto è la stessa cosa. Tappo 5 terre ti faccio 4 danni e zac sei un mago morto.
DANIELE
Certo che ce ne hai di culo mamma mia.
MICHELE
Sono troppo forte Federico ho vinto il muro di spade.
FEDERICO
Ce ne ho solo 22.
MICHELE
Federico credo che sono pronto per giocare con te.
FEDERICO
T’ ho già spiegato che non c’è gioco, io posso utilizzare tutte le carte della mia collezione e tu no, Mox compresi.
michele
Che so’ sti mox?
FEDERICO
Lascia perdere, non capiresti.
MICHELE
Allora comprati un mazzo nuovo e due bustine e facciamo un sealed deck.
FEDERICO
Lo sai che mi rompo le palle.
michele
Peggio per te… posso dire di essere il più forte giocatore di Magic ‘sealed deck’…
Daniele
Certo, so’ soddisfazioni…
MICHELE
Beh ho vinto!
DANIELE
Anch’io quando avevo diciott'anni ero il più forte d’Italia a Subbuteo però… (fa un cenno con la mano)
Michele
Però che?…
Daniele
(fa cenno con le mani come a dire ‘non sei buono’)
Con le donne…
michele
Ma che cazzo dici…
daniele
Sì, vabbè… dai presentaci la tua fidanzata
Michele
Sei proprio uno stronzo…
DANIELE
Ma che è sto Black Lotus?
FEDERICO
Ecco te lo faccio vedere,
DANIELE
Senti ma è vero che si vincono 300.000 dollari?
FEDERICO
A guarda questo, Michele senti:"Zombi mangiacarogne – Raccogli una conchiglia sulla mia riva mare e avvicinala all’orecchio. Il suono che sentirai non è il fragore del mare, ma il sussurro dei morti – Crovax" (Ride da solo) A me mi fanno impazzire…
michele
(Serio a Daniele)Ritira quello che hai detto.
daniele
Non ci penso proprio.
michele
Solo perché stai con una carina, ma sai che l’amore non è eterno…
daniele
Tra noi credo proprio di sì, mister magic…
michele
Se fossi in te non sarei così sicuro di lei… magari te lo fa alle spalle.
daniele
Sì…
michele
Allora avanti, facciamo una scommessa, visto che fai tanto il superiore.
Daniele
Sentiamo…
FEDERICO
Michele, dai, stai esagerando. Senti questa: "Motrice di Urza – Uomini e macchine lavorando insieme possono essere davvero temibili – Arcum Dagsson Ingegnere di Soldevi"…
Ma il suo entusiasmo cade nel vuoto in un’atmosfera di crescente tensione.
Michele
Tu ti senti così sicuro, di te, di Ester, di quanto ti ama…
Daniele
No, no, hai capito, io mi sento così sicuro che tu sei una mezza sega con le donne…
FEDERICO
Dateci un taglio, sembra di stare alle medie…
michele
Ritira quello che hai detto!
FEDERICO
Dai, ammettilo Michele, non c’è niente di male…
Michele
Ti ci metti anche tu?… Vi sentite sicuri tutti e due eh? Allora la facciamo ‘sta scommessa? Con tutti e due…
Daniele
Sentiamo…
michele
Io adesso chiamerò le vostre ragazze, prima Ester e poi Carla e le faccio lo scherzo del maniaco sentimentale, scommettiamo che ci stanno tutte e due?
Daniele
Tu sei fuori di testa.
FEDERICO
Per me chiama chi ti pare.
Daniele
Sì, ma dov’è la scommessa, tu chiami Ester e pure Carla… e siamo d’accordo… e io e Federico a chi chiamiamo, a tua madre ?
Michele
Coglione, la mia scommessa è che loro non saranno così fedeli come voi dite. E che io riuscirò ad ottenere...
daniele
Che cosa?
michele
Oh, non ti scaldare… che è te la fai addosso?
FEDERICO
Chiama, dai.
Daniele appare un po’ contrariato dal gioco.
Daniele
Per me sei pazzo, comunque chiama.
Federico si è girato a guardare. Michele compone un numero di telefono.
Michele
(camuffando un po’ la voce)
Pronto, Carla sei tu?… non mi conosci… ti ho vista ieri per strada… so tutto di te… no, aspetta non sono un maniaco… ho ventott’anni… sono uno studente universitario… io ti amo… perché non ci vediamo… io non posso vivere così… pronto! Pronto!
Federico e Daniele scoppiano a ridere.
FEDERICO
Sei una vera testina di minchia. Hai fatto la tua figura.
Daniele
Che gioco del cazzo, senti, andatevene a casa che c’ho da fare, ci vediamo domani per la rivincita.
Michele
Aspetta devo chiamare anche lei…
Daniele si blocca.
Michele
…Ester…
FEDERICO
Dai, Michele adesso mi sembra che tu stia esagerando.
MICHELE
Esagerando il cazzo.
FEDERICO
Lo scherzo te l’abbiamo fatto fare adesso tornatene a casa, magari fattici su una sega e vedrai che doma…
Michele
IO NON SONO UN COGLIONE CAPITO?!
DANIELE
Eh dai..
MICHELE
E tu stai zitto. Adesso ti siedi lì e io chiamo Ester… e tu stai pure a sentire.
Daniele
Vuoi fare un’altra figura di merda? Avanti, fallo, chiamala…(cambiando tono di voce) La trovi al cellulare, a quest’ora è appena uscita dalla palestra 0347 567492.
Michele
(compone il numero) Pronto Ester… ciao… no, tu non sai chi sono… un ammiratore segreto… no, non attaccare, ti prego, non sono un maniaco…
sono uno che ti conosce… tu mi piaci da morire, sono anni che non penso che a te… no, non attaccare… il campo è disturbato..(rivolgendosi agli amici)
Daniele
Ha attaccato… sei un coglione …
Michele
(fa cenno all’amico di tacere)
Sei ancora lì?… no, non sono un pazzo né un serial killer, ho 28 anni e faccio l’università… io credo di amarti..no, il nome non te lo posso dire… non posso fare a meno di guardarti passare sotto la mia finestra… tutti i giorni, abito vicino casa tua… no, non mi hai mai visto… non sto scherzando… quando ti vedo passare sotto il mio palazzo mi sento di morire… vorrei sempre fermarti ma non trovo mai il coraggio…io non posso vivere senza di te.
Daniele
Oh?!?…
michele
… Sei fidanzata?… ah, nemmeno io (Michele guarda Daniele che è sbalordito) Senti… io vorrei solo… conoscerti, vederti… anche una sola volta… così… perché non ci vediamo?… ma no, dai così… di giorno, così non avrai paura… ti giuro che… magari domani? Sì… alle cinque?… beh ci potremmo vedere… sotto la statua di Minerva in Piazza dei Fori… non ti preoccupare, sarò io a riconoscerti… grazie… ciao... ciao.
Attacca. Daniele sta seduto in silenzio. Michele ride.
Michele
Hai visto coglione, mi ha dato un appuntamento la tua coniglietta!
FEDERICO
Ma sì, dai, per scherzo.
Michele
Potrei anche andarci… che ne dite…posso andare all'appuntamento con Ester Pagano….
Daniele
Sei un bastardo uomo di merda!
Gli si avventa contro, Federico interviene a dividerli. I due continuano ad insultarsi
FEDERICO
Ma che siete scemi?
Daniele
Stronzo, sei un pervertito impotente!
Federico li ha divisi. Daniele siede da una parte, Michele dall’altra. Pausa.
Federico seduto tra i due, vicino a Daniele.
FEDERICO
(Prende una carta dal tavolino e legge) "Ciclope della rocca insanguinata – E’ grosso e stupido e sempre pronto a combattere. Somiglia un po’ al nostro Testacornuta" (guardando Daniele)Dai ragazzi fate pace.
Pausa.Federico si alza e fa dei cenni a Michele cercando di fare appacificare i due.
Michele
Ok… dai scusa, forse ho esagerato… però cazzo dacci un taglio ai tuoi scherzetti.
Daniele
Ok… scusa…
Michele
Oh, io scherzavo, non crederai che sarei andato all’appuntamento…
Daniele
(sorride)
Ma che sei matto?…
Si abbracciano, poi Daniele si stacca dall’abbraccio e viene in proscenio.
SCENA NONA
daniele
, la troia. Lui non c’era, aspettai quindici minuti e me ne andai. Di Michele ero sicuro, della sua fedeltà, era una testa di cazzo, ma mi voleva bene. Ma Ester, la mia ragazza… da tre anni, mi aveva fatto questo, non lo sopportavo. Ma non riuscii a dirle niente né a lasciarla.Fu una serata del cazzo… quando vidi Ester, non sapevo come comportarmi, che fare, che dirle. Lei se ne stava lì, normale, come se niente fosse accaduto. Facemmo l’amore. Fu maledettamente eccitante, mi dà sui nervi dirlo ma fu così. Quella notte non dormii. Ero agitato, avrei voluto dirle tutto, avrei voluto lasciarla, smascherare il suo gioco… ma il mio cervello perverso stava elaborando qualcosa di più complesso... Il giorno dopo la seguii, lei non andò al lavoro… andò all’appuntamento. Alle 17,00. Anche in anticipo arrivò
Daniele esce.
SCENA DECIMA
Stanza di Daniele. Presente. Federico è al computer, legge ad alta voce
FEDERICO
"Te la ricordi vero Federico? Fu una brutta storia. Non ci vedemmo per un pezzo. Poi facemmo pace. Per quanto ti riguarda Federico, non è un caso che sia tu a leggere queste cose. Forse sei l’unica persona pulita di questa storia.
La sera prima di uccidermi l’ ho incontrato… Michele… sai cosa?… lui mi ha guardato e… non mi ha salutato… ho pensato a Camus e alla telefonata dell’amico che non arriva e a te che ti uccidi, è stato un attimo. Perché Michele aveva fatto finta di non vedermi? Non lo so, ma non mi sono ucciso per quello.
Adesso sei pronto per aprire il secondo file.
Dove balla il nano di twin peaks
FEDERICO
Nella loggia nera.
Federico cerca il file Loggia nera e trova un documento .
2° File: I MIEI GENITORI.
Lo apre e legge.
FEDERICO (leggendo)
Mia madre mi ha sempre protetto. Mio padre mi ha sempre voluto bene. Forse hanno sbagliato in tante cose con me…
Animazioni sullo schermo.
Scena undicesima
Entra in scena Daniele ballando freneticamente, da adesso in poi parlerà lui, al pubblico, anzi per meglio dire, al mondo.
GIULIANO
Basta con questa rottura di timpani!
DANIELE
…tutti i genitori sbagliano un casino di cose con i propri figli. Lo fanno inconsapevolmente. Per loro i figli non crescono mai.
E io a questa cosa ho sempre reagito male perché… volevano sapere a che ora tornavo… cosa facevo, cosa pensavo, chi frequentavo… ma io non glielo dicevo perchè… mio padre andava in giro in bicicletta, come facevo a spiegargli che io volevo andare su internet con l’ISDN? Eh? Poi un giorno sono tornato a casa gli sono passato davanti e non so perché, mi sono fermato, li ho guardati e li ho visti, li ho visti e da quel giorno ho visto un sacco di cose che prima non vedevo. Mio padre è sempre stato un solitario… io entro nel suo studio, mi siedo accanto a lui… non succede niente… silenzio… qualche fugace domanda che gli faccio, seguita da risposte, neanche a tutte le domande, brevi e concise. Ma se io ho pazienza e aspetto quel quarto d’ora… ecco che qualcosa si smuove e lui comincia a parlarmi, a farmi vedere qualcosa, qualche libro che ha comprato su una bancarella a diecimila lire, o uno dei suoi film preferiti.
Ora stiamo guardando "Un uomo tranquillo" di John Ford, con John Wayne, è il suo film preferito. Ed io sto lì a guardarmelo e sono felice che lo sto guardando con lui. Si forma come un triangolo tra me lui ed il televisore, e dentro ci sono tutte le parole che non ci siamo mai detti, perché? Non lo so. E mia madre che sta lì a stirare, montagne di panni, per tutte le settimane del mondo, mentre guarda le televendite: perché le guardi mamma?
Niente, niente, capacità di dimostrare i propri sentimenti: zero!Quando ero piccolo non mi costava niente dire: "papà, mamma, vi voglio bene". Oppure rientrare a casa da scuola e abbracciare mio padre, mia madre. "Papà ti voglio bene". "Mamma ti voglio bene". E poi un giorno, improvvisamente, non so perché, e neanche loro lo sanno, io ho semplicemente smesso di dirglielo, di abbracciarli. E anche loro hanno smesso.E’ solo accaduto. Ho cercato di fare qualcosa, cercavo di coinvolgerli in qualche uscita, ma si erano organizzati, si erano adattati, nella vita ti abitui a tutto… mia nonna, gli ultimi dieci anni della sua vita lei sola, sola. E allora che cosa facevo?… me ne stavo a volte da solo lì nello studio a guardare "Un uomo tranquillo" con John Wayne. L’uomo tranquillo era mio padre e mia madre era l’eroina che a un certo punto si accorgeva che lui era il più grande uomo che esisteva sulla terra e se lo sposava. Per tutta la vita. E non è una cosa bella? E dove sta adesso? Se io mi guardo intorno cosa vedo tutte queste possibilità infinite tutte pronte, incasellate in un foglio elettronico excel 8.0. Sì lo so sono patetico, me lo dicono tutti, però che cazzo! Passiamo una ventina d’anni a cercare di capire i sentimenti e il resto della vita a dimenticarceli. E chi più dimentica vince. Chi più dimentica vince.
Daniele esce mentre gli schermi dissolvono dai colori all’animazione 3d della scritta:
DANIELE FADES TO BLACK
Buio.
Scena dodicesima
FEDERICO VFC
Nella mia decisione, di ‘commettere suicidio’, per dirla all’inglese, sono stato egoista, questo lo so. Perché i problemi, in questi casi, sono sempre per quelli che restano. Tutto è banale. Anche in un suicidio. Ne avrò letti a centinaia sui giornali. "Giovane fotografa americana abbandona volontariamente la vita…" Eppure non mi hanno mai fatto niente.
Camera del morto. Anna , Giuliano, Ester, Michele seduti vicino al letto, Federico legge dei fogli che ha stampato per darli ai genitori e ad Ester.
FEDERICO (fa un cenno a Giuliano e insieme si allontanano da Anna)
Ho trovato altre cose, sono cose che vi riguardano da vicino... forse è meglio che per adesso le legga solo lei... la signora è troppo sconvolta...…
GIULIANO
No, anche lei deve sapere. Non preoccuparti Federico, gliele leggerò io. Domani. Siamo stanchi adesso… abbiamo bisogno di riposare…
FEDERICO
Io vado, anch’io ho bisogno di riposare. Tornerò domani mattina.
GIULIANO
Grazie Federico. (Raggiunge la moglie e sollevandola dalla sedia la porta via con se.Anna andiamo.
Saluta Ester, lei gli risponde con un cenno del capo.
Federico guarda i fogli riguardanti Ester, fa per avvicinarsi a lei per darglieli.
Pausa lunga.
FEDERICO
Ester io volevo dirti.
Ester alza lo sguardo distrutta
FEDERICO
Decide di non darglieli. Riposati un po'…. esce salutando Michele Notte
MICHELE
Notte
ESTER
Io quasi quasi vado...Fa per uscire
Michele prende una sedia e si avvicina al letto, crede che ester sia uscita. Comincia a parlare a Daniele, ma Ester è ancora nella stanza e si ferma ad ascoltarlo.
Michele
Daniele… io… c’è una cosa che devo dirti, prima che tu muoia per sempre.
… quella volta… sì dopo la partita a Magic….. io ci andai all’appuntamento con Ester. (Pausa. Ester piange sommessamente.) Mi ero nascosto, ti avevo seguito e mi ero nascosto. Aspettai che tu te ne andassi, sapevo che non avresti aspettato più di dieci minuti, perché tu in realtà volevi sapere se Ester fosse andata all’appuntamento perché tu non avresti mai pensato che io, Farani Michele, uno dei tuoi migliori amici, ci sarebbe andato. Non potevi saperlo,ed io lo sapevo che tu non potevi saperlo. Fu più forte di me. Sentii che ci dovevo andare. Non dormii quella notte, pensavo a lei, Ester, il sogno proibito di tutti noi. Ed ora era lì. Beh, il fatto in sé di andarci all’appuntamento non era niente, ma a telefono lei sembrava così interessata… ecco la prima cosa che voglio dirti è questa, mentre parlavo con lei, io dicevo la verità… "ti amo… non riesco a vivere senza di te…" ero emozionato perché quello stupido gioco, mi dava la possibilità di dire la verità, davanti a te senza che tu potessi dirmi niente… è stata una delle esperienze più forti di tutta la mia vita… Lo so che sono una merda… ma forse la mia vita non è stata così bella come la tua… (Pausa.)sono davvero un coglione… io che sto qui a dire a te che hai avuto una bella vita… Ma da sempre tu eri quello fortunato ed io quello sfigato, soprattutto con le donne… io non lo so se eravate in crisi… so solo che per una volta nella mia vita pensai a me… ero sempre stato lì a consolarvi ed intanto voi eravate sempre lì a sbaciucchiarvi davanti a me, stavate sempre a casa mia… ed io stavo sempre da solo… andò così.
Tu stavi accanto alla cabina telefonica, io ero dietro di te, non potevi vedermi, col mio solito maglione a collo alto, gli occhiali scuri e il cappelletto della Stream. Ero appoggiato vicino alla Banca. Ero lì e tu guardasti verso di lei che arrivava… si cominciava a guardare intorno. E ti girasti verso di me. Ma non mi vedesti. Fu in quel momento, quando vidi i tuoi occhi, che capii che dovevo andare via, sparire da quel sogno assurdo, dimenticare tutto… magari in una ‘sega liberatoria’. "Ti distruggo con una sega" ti ricordi?
Ma non lo feci.
Aspettai come quel killer che per un attimo si pente davanti alla sua vittima, ma che ha un cuore troppo duro, e quindi l’ammazza lo stesso. Perché era troppo una vita di merda che faceva, quel killer. E la mia pure. Non vedevo una donna da troppo tempo, ero ingrassato, ed ero lì. A dieci metri tu, a trenta Ester.
Io scelsi Ester. Te ne andasti incazzato e di lì a poco sentii squillare il cellulare. Eri tu. E io non risposi quando vidi luccicare il tuo numero ISDN sul display. Spensi quell’affare. Poi però lo riaccesi e pensai. Se Ester vede che l’uomo misterioso sono io, le possibilità si dimezzano, o meglio si azzerano. Dovevo escogitare un piano…. Allora la chiamai.
Ester dal suo angolo comincerà a parlare come se la scena stesse avvenendo in tempo reale, ma i toni ed il colore della voce sono quelli del momento tragico in cui la scena sta realmente accadendo.
ester
Dove sei?
michele
Ti vedo…
ester
Non ti credo… come sono vestita?
michele
Hai un cappottino bianco e le scarpe nere e un vestitino da sballo. Ok… senti, ho un’idea, alle tue spalle, c’è una strada, è via Doria, fai trecento metri e prendi una camera al "Sorriso"… io arriverò subito…
ester
Ma io ho paura… non ti conosco…
michele
Ti sei fidata finora… fidati fino in fondo no?
Michele torna a raccontare.
michele
La trovai alla camera numero 23. Quando mi vide trasalì. Voleva andarsene. Ma oramai era venuta fin lì. Perché? Le domandai.
Ester
N..Non lo so…
Michele
Questo mi disse lei… non lo so… e fu dopo il suo non lo so che io l’afferrai e la baciai… all’inizio lei mi oppose resistenza, ma la resistenza era così dolce che io continuai, a baciarla e… ci feci l’amore. Non so cosa successe a lei, cosa successe a me, a voi due… (improvvisamente si gira verso Ester) so solo che da quel giorno, evitai accuratamente di incontrarti, non ti vidi più Ester… so solo che… ti ho amata ancora di più dopo…
Michele apre la porta. Esce.
Ester si avvicina a Daniele e si siede accanto a lui in una disperazione silenziosa.Buio.
Scena tredicesima
E' passato un giorno, Il letto nella stanza di Daniele è vuoto. Anna entra nella stanza,prende ul album di fotografie di Daniele si siede sul letto ed incomincia a sfogliarlo.Entra Giuliano, come se la stesse cercando da tempo per la casa.
ANNA
Adesso ho capito cosa volevano dire quando dicevano che il duemila avrebbe portato la fine del mondo…
giuliano
Potremmo trasferirci sulla Cassia, sulla Giustiniana, ci sono delle belle villette, potremmo prendere un cane.
anna
Ti ricordi di come aveva paura i cani. Ma perché? (Silenzio) Io me lo ricordo da piccolino, a undici anni, in quella foto col setter di Niki.
GIULIANO
Non ti tormentare
ANNA
Era il periodo in cui mi chiedeva se sarebbe mai andato in Paradiso… io gli dicevo certo… glielo dissi una sola volta, e lui mi chiese se io l’avrei accompagnato e allora io gli dissi di no, che io l’avrei aspettato lì, perché sicuramente ci sarei andata prima di lui… sbagliai anche allora…
Scena quattordicesima
Federico seduto in proscenio con le gambe penzoloni, in silenzio, a pensare.
FEDERICO
Eppure c’è qualcosa che non mi torna… c’è sempre stato qualcosa che non capivo di Daniele… il suo amore per le correnti d’aria. improvvisamente scompariva per giorni… Ma dove andava? Ogni volta che glie lo chiedevo non rispondeva mai, credo che non lo dicesse a nessuno. Lui aveva una teoria, pensava che i segreti non si dovevano dire a nessuno nemmeno al suo migliore amico perché ognuno ha una persona di cui si fida e allora il tuo segerto sarà sulla bocca di tutti come il rossetto di una puttana così diceva. … e poi quella frase alla fine "Daniele fades to black" Daniele si dissolve nel buio, come se fosse un segnale, qualcosa di nascosto… La sua analisi è chiara, Michele, Ester, Anna, Giuliano… ha salvato solo me… Anna e Giuliano, anche loro, sono stati strani, in effetti… Daniele più di una volta ha accennato ad un episodio accaduto con i suoi genitori quando aveva venticinque anni, evidentemente l'aveva scosso.Io l’ ho chiesto a Giuliano, ma lui non mi ha voluto rispondere… perché?… cosa potrebbe essere successo di tanto terribile… … e adesso che ci penso c’era un’altra cosa… lui una volta mi raccontò che aveva tradito Ester, perché non parlarne alla resa dei conti, ..e se ci fosse qualcosa che non ho considerato..
Federico esce.
Scena quindicesima
Ester da sola.
ESTER
Da molto tempo faccio un sogno, sempre lo stesso, l'ho fatto anche stanotte. mi trovavo in un prato, di notte, con Daniele. poi arrivava un ambulanza. scendevano due infermieri e lì c'era un deposito rifiuti e loro stavano scaricando dall'ambulanza dei barattoli di vetro e dentro c'erano dei piccoli corpicini informi…loro scaricavano tutto nel fosso, capite? E poi rimettevano i barattoli vuoti nell'ambulanza. riciclavano i barattoli.(pausa) poi l'ambulanza si allontanava, io mi voltavo e anche Daniele non c'era più, allora io prendevo coraggio e mi avvicinavo al fosso. E più camminavo e più la paura cresceva, però continuavo, non lo so perché, ma continuavo. Quando sono arrivata al fosso mi sono sporta per guardare e lì ogni volta mi svegliavo. due anni fa. E' successo due anni fa. (Pausa) Io ho abortito. (Pausa)Daniele non l'ha mai saputo. ero al secondo mese e quindi sono riuscita a non fargliene accorgere. Sono stata brava in questo. Ho fatto tuto da sola. Mi ricordo che la sera prima dell'intervento, ero lì col dottore, mi venne in mente una cosa terribile. " Dottore dove vanno a finire gli aborti? Dove li mettete?" " Non glie lo posso dire. posso solo assicurarle che non ne faremo esperimenti, ma non glielo posso dire."(pausa) Mi sono portata dentro tutto questo per due anni. E se glielo avessi detto a Daniele? io ero sicura che non l'avrebbe voluto, figuriamoci, Daniele…ma se glielo avessi detto? Se avessi cercato di… Forse le cose sarebbero andate in un altro modo. (Pausa) Lui si è ammazzato ed io non so perché. Io non so perché. alle volte lo guardavo e non lo riconoscevo. "Daniele a che pensi? " " A niente". Ma che cosa c'era dentro quel suo niente? io non so cosa lui sapesse di me e di quello che avevo fatto, e non so perché l'avevo fatto. Io scrutavo nei suoi occhi un indizio ogni volta che lo vedevo. alle volte diceva qualcosa che mi preoccupava, che mi faceva intendere che sapesse tutto, e più di una volta sono stata lì lì per dirglielo. ma non ce l'ho fatta mai. Io non ce la faccio. Mai.
SCENA SEDICESIMA
Stanza di Daniele. Federicoè seduto davanti al computer. Michele entra.
michele
Ciao. Come Và?
FEDERICO
Ho trovato solo un pezzetto di fumo, nero, fade to black… era il fumo…
MICHELE
Senti, mi poso prendere queste…
FEDERICO
Eh?
MICHELE
Le carte di Magic (leggendone una) Ciclope della rocca insanguinata, è grosso e stupido ed è sempre pronto a combattere, ti ricordi.
FEDERICO
Hai letto la pagina su Ester…
MICHELE
Sì… .
FEDERICO
Io non ci avevo più pensato. La vita è strana… mi sto scervellando per capire cosa manca…dunque, lui ha scritto questa frase Daniele fades to black".
Appare la scritta sullo schermo:
MICHELE
E che vuol dire?
FEDERICO
Daniele si dissolve nel nero… (a Michele) Però stavo pensando.. spegni la luce…
MICHELE
Che cazzo dici…
FEDERICO
Tu fallo. (Michele esegue.)
MICHELE
Spegniamo la luce.E allora?
FEDERICO
Niente… non lo so… VEDI PER ESEMPIO, LA COSA STRANA è CHE C'HE SCRITTO PURE SULLO SCREEN SAVER, COME SE FOSSE UN SEGNALE,MA DI CHE NON LOSOcome se fosse un segnale
MICHELE
Come la canzone dei Rolling Stones
FEDERICO
Quello è Paint it black, comunque ci deve essere qualcosa che mi sfugge.
michele
Allora posso riaccendere la luce…
FEDERICO
La scritta è gialla… il colore standard di qualcosa…
michele
Dell’evidenziatore!…
FEDERICO
Non dire cazzate!… (Pausa.) aspetta però… se io evidenzio… tutto diventa giallo…
michele
E allora?
FEDERICO
Non lo so… ragiono ad alta voce…
michele
Sì, ma lui dice dissolvere a nero… caso mai… i colori si uniscono tutti e si dissolvono nel bianco, non nel nero…
FEDERICO
Questo è interessante (esegue) ora è tutto nero… scritte bianche…. su nero…
Entra Ester.
ester
Ciao, come va.
MICHELE
Abbastanza male grazie.
ESTER
Federico, hai trovato qualcos'altro nel suo computer?
FEDERICO
Guardandola No, però….
MICHELE
Federico fai una pausa, così ti rilassi un attimo. Sono tre giorni che non ti stacchi da quello schermo.
FEDERICO
Questa è l'ultima notte che posso restare domani anna e Giuliano se ne vanno
MICHELE
Beh, non ti scaldare.
FEDERICO
Si trasferiscono in campagna pe un po'. Sono a pezzi.Anzi, poerchè non restate qui stanotte, così mi date una mano.
ESTER
Va bene.
MICHELE
Ok.
FEDERICO
Allora ascoltatemi, lui ha scritto questa frase. "Daniele fades to black…" Daniele si ..
FEDERICO
Lo sa, si sta laurenado in lingue.
FEDERICO
Ah scusa..allora credo che dietro questa frase ci sia qualcosa ora ho scritte bianche…. su nero… niente. però se io… che stupido… il buio…
michele
Allora spengo.
FEDERICO
No pensavo il buio nel computer, facendo un ragionamento assurdo,è il bianco,perché se faccio tutte le scritte bianche non vedo piùniente,no?Scritte bianche su sfondo bianco. però se io do dinuiovo la luce…cioè il nero…capite? Io cambio colore dal nero al bianco e poi di nuovo al nero…ecco lo sapevo…aveva lasciato un altro indirizzo internet f.teardrop…(clicca e si connette. Cliccando su link nel sito Parte un filmato con Daniele)
Un pulsante collega ad un filmato video di Daniele.
DANIELE
Non credevo che saresti arrivato fino a qui. Bravo, hai vinto un… lo sai cosa, no?
ESTER (nel video, accanto a lui)
Che cosa stai facendo?
DANIELE
sto registrando il mio testamento.
ESTER
Stupido,allora voglio che lasci tutto a me, tranne le carte di magic... Ciao io vado…
DANIELE
(Riprendendo a parlare da solo)Mi fa piacere che le mie parole abbiano avuto un peso, e che tu abbia indagato riguardo a quello che successe quando avevo venticinque anni con mamma e papà… tutto forse iniziò da lì. Ma sentirai altre cose e credo che non sarai il solo a sentirle… le sentiranno tutti, ma è questo che voglio. Beccati questo file. (Mostra un dischetto)
Ester durante il filmato distrutta tocca lo schermo come per accarezzare Daniele poi scoppia a piangere.
Daniele
Solo non so come fartelo arrivare, prova a prenderlo… (Daniele lo lancia contro lo schermo e ride. Poi lo raccoglie.)Il dischetto è nel computer , è sempre stato lì, vedi alle volte l'ago sta proprio lì, all'inizio del pagliaio.
Federico prende il dischetto lo guarda lo rinserisce nel computer …
C’è un solo file, in formato Word 2000:
ultimo file: me stesso mio
Vediamo il file apparire sullo schermo
FEDERICO (leggendo)
Forse tutto ebbe inizio da lì… avevo vent’anni… e i miei genitori mi martellavano dalla mattina alla sera perché facevo sempre tardi… non studiavo e blah blah blah… ma soprattutto mi rimproveravano il fatto che non ‘comunicassi’ a loro i miei veri problemi… …
Scena diciassettesima
In cucina Giuliano e Anna sono seduti per il pranzo.
GIULIANO
L'hai chiamato?
ANNA
Si certo che l'ho chiamato. Si è messo anche la sveglia a mezzogiorno
GIULIANO
E allora? Sono le due.
ANNA
E allora che devo fare?
GIULIANO
Sei sempre troppo permissiva, e questo è il risultato.
Entra Daniele
GIULIANO
Bene alzato.
Pausa.Daniele si siede senza dire una parola.
GIULIANO
No dico buongiorno.. attendendo una risposta Ma si può combinare qualcosa in una giornata che comincia adesso? Però a chiedere sei sempre pronto e 150.000 a settimana e il motorino, e il casco.. basta ti taglio i viveri! Io mi sono stufato, ti taglio i viveri, ti taglio i viveri. Si alza
ANNA
Devi studiare di più… la paghiamo noi l’università lo sai?
GIULIANO
Da quanto tempo è che non dai più un esame, che non combini un cazzo all'università!
ANNA
Giuliano!
GIULIANO
Ma va..
ANNA
E poi, comunque vedi, quello che a tuo padre e a me più ci fa male è che… non ci racconti mai niente di te, della tua vita… di quello che fai veramente… le tue ragazze… sei fidanzato?
Daniele le lancia un’occhiata assassina.
GIULIANO
Voglio dire, ti abbiamo cresciuto con tutto quello che ti serviva e poi paf… improvvisamente diventi un estraneo, a stento ci saluti e ci tratti come se fossimo i tuoi carcerieri. Porca puttana
ANNA
Giuliano perfavore.
GIULIANO
Sì sì continua così. Continua a giustificarlo
ANNA
Quello che papà sta cercando di dirti Dani, è che noi ti vogliamo bene, e che magari ti farebbe bene anche a te sfogarti con qualcuno più grande con più esperienza… Daniele… allora perché non cominci adesso?… Eh?… Che cos’hai fatto ieri notte? Daniele… su…
GIULIANO
Ecco, sì… forse è questo che cercavo di dirti… dicci qualcosa… noi siamo le persone più adatte a capirti… e poi non dormire fino a così tardi,il mattino ha l'oro in bocca. ti s’annebbia il cervello. Parla, di qualcosa, parla…
Daniele
(in un’esplosione di rabbie represse)
Porca puttana, porca troia… voi volete sapere cosa ho fatto ieri notte, volete proprio saperlo, volete capirmi? Volete davvero? Ok, allora strizzatevi bene le orecchie e statemi a sentire. Ieri sera, giovedì, ore 20,30 mi vedo con i miei amici. Non Michele e Federico, altri, Spizzo, Glu e Tina Bum. Ok, si va al solito posto del giovedì, lo sfascio delle macchine.
GIULIANO
(Fingendo di capire.) Ecco perché per esempio vi dovete riunire in quel postaccio…C'è piazza Euclide dove andavo io da ragazzo,che è ancora molto bella
ANNA
Giuliano, zitto fallo parlare… continua Daniele…
Daniele
Continuo … ci siamo fatti una canna, uno spinello …
GIULIANO
No le canne no avevamo detto le sigarette ma le canne..……
ANNA
Lascialo parlare, Giuliano.
DANIELE
Ma non marjuana, olio, più forte, ecco ve lo faccio vedere… (tira fuori un pezzetto di carta oleata e mostra ai due che sono atterriti) si gratta qui, vedete, (esegue) e si mischia al tabacco. Una figata. Abbiamo fatto questo, per un’oretta e ci siamo sballati di brutto. Poi siamo andarti in discoteca, a ballare, al Travers 2001 e lì c’ abbiamo dato sotto con l’estasi, sì. Ne avrete sentito parlare da qualche coglione in TV… una droghetta psichedelico eccitante, ed abbiamo avuto le visioni… ballavo e vedevo a zio Giovanni davanti a me, guardarmi e passeggiare, come faceva sempre, con le mani dietro la schiena… ed io ballavo e mi strippavo… si sono fatte le undici e mezzo. Un paio di birre, un’altra canna e poi mi si era alzata su una mazza spaventosa… ah, traduco, scusate… mi ero iper eccitato sessualmente… e mi sono detto EH NO! Cazzo e stasera non voglio tornare a casa e spararmi la solita sega, se non me la faccio non mi addormento, e sporcare le lenzuolina pulite della mamma, allora, che faccio? Vado a Puttane! (I genitori sono sempre più allibiti. Se ne stanno immobili con lo sguardo assente a subire la scena.) Mi metto nella Ritmo tua papà, quella con cui porti il ragioniere al lavoro, e mi dirigo a Via Geri, a cercare "la migliore",. Vedo una cazzo di bionda, mi fermo e quella dice trentamila. Cazzo, mi dico, è poco, pensa che di solito si prendono cinquanta, come minimo, quelle buone, voglio dire una di colore, brutta viene anche per ventimila, ma quelle dopo cinque minuti vogliono tornarsene. Mi carico quella puttana in macchina, brasiliana, dice, arriviamo al suo posto, un lurido parcheggio dove ci sono altre tre macchine vicino alla nostra, posso vedere gli altri mentre trombano… un orgia automobilistica, figo… ok… dice "pompino o dietro"… dico, "cazzo voglio scopare", ma quello è un uomo… capisci ma’, un uomo, e allora ero lì e mi son detto, cazzo sono qui… e allora vai col pompino! Niente da fare, non funzionava… allora me lo scopo, ma non mi s’arrizzava e allora vaffanculo. Lui dice che deve tornare. Io gli ho dato cinquanta e lui dice che adesso mi deve portare il resto di venti. Aspetto sulla strada, che vada a prendere il resto. Aspettano insieme a me due travestiti. Uno di questi, carino con le tette, mi sale in macchina e comincia a stuzziacarmi, "cazzo vuoi" gli faccio e comincia a cercare di eccitarmi… e ci riesce… io però non voglio spendere altri soldi e allora cazzo… cerco di togliermelo di dosso, e lui lì a toccarmi a fare. Alla fine gli ho detto prenditi i soldi che mi deve dare il tuo amico e fammi un pompino, ma quello niente… allora mi rompo i coglioni e me ne vado. Stamattina mi sveglio, e mi metto le mani al collo, dove c’avevo la collanina, sì quella con la medaglietta, me l’hai regalata tu ti ricordi? Sparita. Il secondo frocio se l’era fatta. Ed il primo si è fatto cinquanta carte. E io mi sono fatto la solita sega. Ah, non fare subito il letto, è un po’… capito no? E tutto questo grazie alla bella educazione borghese del cazzo che ho avuto. Buon appetito.
I genitori stanno lì, impietriti.
anna
E’… è uno scherzo, vero?
giuliano
Chiedi scusa a tua madre. Chiedi subito scusa a tua madre.
Daniele
Mi faccio una cinquantina di canne a settimana, scopo con chi mi capita, non metto quasi mai il preservativo, tanto non è vero un cazzo che l’Aids si trasmette col sesso, l’ ho letto sul libro di Duesberg "AIDS il virus inventato. Ho ammazzato un gatto, l’ ho buttato dal sesto piano quando Roberta mi ha lasciato. Ho fatto un sacco di cose brutte.
ANNA
Ci farai morire così…
Daniele
Sì, in effetti, desidero spesso che voi moriate tutti e due, avete settant’ anni a testa, forse un po’ meno, però e che cazzo! Non sarebbe triste, sarebbe naturale, oh, neanche gli elefanti stanno in giro tutto ‘sto tempo. Lo sapete che penso, che dovreste ammazzarvi. La tragedia è quando è morto quel povero cristo di Giorgio, a trentaquattro anni, o quando Lilly, quella mia amica fotografa ha perso la vista a vent’ anni, questa per me è una tragedia, ma la morte di mio padre e di mia madre, sessanta quasi settanta a cranio, nessuna malattia notevole, nessuna sofferenza di riguardo, se loro si togliessero dai coglioni, beh, per me sarebbe alquanto naturale.
Viene avanti Come se si rivolgesse al pubblico
ANNA
Non demmo troppo peso a queste sue dichiarazioni. Conoscevo mio figlio, voglio dire, voleva solo spaventarci,provocarci con quel linguaggio così volgare ,certo a casa nostra non l'ha mai sentito. Si sa, i figli oggi sono un po’ ribelli… ma poi se li guardi dentro… dentro sono tutti ragazzini. E lui era un ragazzino,era un ragazzino, e in più era cresciuto davanti alla televisione… con tutti quegli spari.
GIULIANO
(C.s.) Io lo avrei messo in collegio, ma era troppo tardi… lo avrei voluto ammazzare di botte… ma quando raccontò la storia sulla nostra morte… rimasi allibito. Perché… cazzo era esattamente quello che io avevo pensato quando era morta mia madre a ottantasette anni. Avevo trovato dentro di me una strana felicità. Non so perché. E adesso quello stronzetto me l’aveva spiegato. La natura aveva fatto il suo corso nel migliore dei modi. Non come quando Stefano, il mio amichetto della scuola elementare era morto sotto un tram, o quando Carlo, il mio amico del cuore era morto a cinquant’anni anni, così, all’improvviso. Quella sera a tavola mi sono detto, cazzo, questo è mio figlio.
Daniele si alza e viene in proscenio. Una sedia e un flebile sagomatore che lo illumina.
EPILOGO
Daniele (come se stesse continuando a parlare con Federico dal video)
Greg, tutto risale al fatto di Greg. Però, prima devo spiegarti una cosa.
Quando Ester andò a quell'appuntamento io avevo un'amante già da un anno.
Si chiamava Margherita.Sì Maggie. Era bellissima. Aveva qualcosa di speciale. Con Maggie facevamo di tutto a letto insieme, e proprio come succede con la droga, quando ci dai troppo dentro, non sapevamo più che fare. Allora iniziò una serie di dispettucci sempre più cattivi. Un po’ mi vergogno, ma insomma, a questo punto, Maggie ha una figlia. Giulia. Tredici anni. Una sera, Maggie mi aveva chiesto di restare a casa perché lei… insomma, mi ritrovo da solo con Giulia. Giulia era davvero carina, ben fatta anche se piccolina, lo so, era minorenne. Ma fu più forte di me. Lei che mi guardava come fossi un Dio, ed io che le dicevo ti accompagno in camera tua. E io che le chiedo se c’ ha il ragazzino, e quella sua gonna che fa vedere lo slip, e il suo odore fresco, e il cuore che mi batteva a duemila giri, e lei che dice ho baciato uno con la lingua. E io non so perché le dico fammi vedere come e lei me lo fa vedere come e mi bacia, e inaspettatamente me lo tocca, e allora non ho saputo resistere ho perso il controllo e l’abbiamo fatto. E’ stato dolce e non credo di averle neanche fatto male. Le dissi di non raccontarlo a nessuno, la baciai e le assicurai che adesso era veramente pronta per il suo fidanzatino.
Poi però, una sera, dopo una scopata assai pigra, lei mi disse che sapeva tutto di quello che avevo fatto a Giulia. E non si limitò a questo. Disse che aveva già provveduto. "A fare che?" Dissi io. E allora lei mi racconta questa storia.
Margherita aveva fatto un incidente ed era andata da Mirko, il carrozziere. Con lui lavora suo figlio Gregorio, che per tutti è Greg. Greg ha trentasei anni suonati, ma il poverino è un po’ ritardato. Nel senso che non so che cazzo ci ha, ma non capisce un cazzo. Suo padre lo tiene sempre lì e lui fa il "ragazzo di bottega" nel senso che passa gli attrezzi, pulisce ecc. Greg non è pazzo, è gentile e ti sorride sempre, mostrando i denti giallastri e senza espressione.
Erano circa le due del pomeriggio. L’officina sembrava deserta. Maggie chiamò Carlo, Mirko, ma non ebbe risposta. Poi, mentre stava per andarsene una voce, sgraziata e tremolante, arrivò dal fondo dell’officina "Posso ess-sersi utile?" dice Greg, "Cercavo Mirko… o Carlo, ho un problema all’auto" dice la signora Margherita.
Fu un lampo. Margherita guardò intensamente quegli occhi vuoti, che non avevano mai sentito un "ti amo" o uno "scopami" o, che cazzo ne so cosa le passò per la mente in quel momento. Si slaccia la camicetta. Il poverino, che una volta era stato a puttane col padre, e che era venuto quando lei gli aveva sbottonato il pantalone rimase a bocca aperta. E lei gli si avvicina, lo prende per la mano e se lo porta nel retro, in mezzo ai rottami. E lui non viene subito, né quando lei gli sbottona i pantaloni né quando se lo comincia a scopare. Margherita mi disse che Greg le aveva confessato balbettando ogni sillaba, che si era appena masturbato, lì nel retro. E Maggie mentre me lo raccontava, rideva, come cazzo rideva, quella puttana, e voleva farmi credere che le era anche un po’ piaciuto.
Ero sconvolto. Fu come se qualcosa si rompesse dentro di me. Come se l’imene della mia coscienza si fosse spappolato all’improvviso.
Il giorno dopo passai dall’officina, Greg se ne stava seduto in un angolo, aveva in mano una lattina d’olio, e la guardava, nei suoi occhi vuoti non c’era nessun segno di quello che era successo il giorno prima, nessun segno lampante, voglio dire. Eppure, quando lo salutai e lui mi guardò per un istante io vidi qualcosa in quel suo occhio sinistro che m’intenerì ed allo stesso tempo mi riempì d’orrore. La voce del padre che lo chiamava "Greg, ma che diavolo hai oggi! Portami la chiave inglese, dai!" E lui che anche se non aveva le lacrime agli occhi, sembrava che piangesse, che urlasse per quel dono cattivo che gli era stato fatto e che lui sapeva che non sarebbe tornato mai più. Era come se un tizio fosse venuto da un paralitico a dire: "…si metta questi pantaloni e cammini…" e lui se li fosse messi ed avesse iniziato a camminare, per la prima volta in una lunga vita fatta d’anni d’immobilità. Però poi questo tizio gli avesse detto: "…oh, mi scusi tanto, ci siamo sbagliati, torni pure nella sua merda, sulla sua sedia a rotelle". E Greg era tornato sulla sedia. Quello che Maggie aveva fatto era al di là delle mie aspettative. Volevo ucciderla.
Quella notte feci uno strano sogno: ero a casa, da solo, mi svegliava il campanello della porta, andavo ad aprire e c’era una busta, lasciata lì, per terra. Dentro c’era una videocassetta. Io la mettevo dentro il videoregistratore e la guardavo. Esaminava la mia giornata tipo: la sveglia la mattina, mia madre che mi portava il caffè a letto.E non mi riconoscevo. Mi vedevo dall’esterno. Mentre facevo l’amore con Ester e pensavo a Diana, o a Barbara o a Valentina per poter venire, o tutte le palle che le dicevo, o io nel bagno a masturbarmi pensando a qualunque donna avessi incontrato quel giorno, l’ultima, che ti restava più impressa sulla pellicola di merda che tenevo nel cervello. Oppure vedevo i miei pensieri di morte per i miei genitori, la voglia di prendere prendere prendere… ed ero un estraneo per me. Ed alla fine, entrava Greg, non nel video, ma a casa mia e mi chiedeva se doveva portare o no la chiave inglese al padre.
Mi sono svegliato tutto sudato, urlando.
E Margherita che rideva. Ed Ester che era andata a quell’appuntamento. Ed io con la mia vita così. Ed i miei genitori che non capivano un cazzo. Eravamo tutti marci.Io dovevo uccidere qualcosa. Loro o io?… (Pausa)
Daniele si allontana verso il fondo della scena. Le luci dissolvono con lentezza esasperante, la musica sale mentre Daniele, scompare dissolvendosi nel buio, incontrastato.
Cala la tela