CONFITEOR

di

Roberto Russo




Personaggi

Thomas Gomulka
Un Prete


(Due sedie in scena. Presso quella di destra, si nota un inginocchiatoio. Presso quella di sinistra, a terra, c’è un bicchiere. Il Prete, al centro della scena, versa, dalla brocca, dell’acqua in un altro bicchiere; osserva compiaciuto attraverso il vetro e, poi, beve a lunghe sorsate. Fa il suo ingresso, da sinistra, un uomo con passo incerto. Sembra alquanto impacciato. Il Prete nota la sua presenza….)

PRETE Prego, si accomodi pure…Padre Nicolaj m’ha detto che voleva parlarmi…

(L’uomo, intimidito, fa qualche altro passo verso il centro)

THOMAS Non vorrei disturbarla…
PRETE Non si preoccupi. Certo, dovrà accontentarsi di quello che vede…è una sagrestia un po’ spartana…
THOMAS Si figuri…Lei è stato così gentile…
PRETE …ma di acqua ne abbiamo quanta ne vuole…

(Gli mostra bottiglia e bicchiere ma Thomas sorride e fa un cenno di diniego. Il Prete si versa un altro bicchiere)

PRETE Io, invece, mi sto ingozzando come un cammello..Fa molto caldo dalle vostre parti!

(Poggia bicchiere e bottiglia per terra, presso il primo bicchiere. Si siede sulla sedia di destra)

PRETE Ho il treno tra…(controlla il proprio orologio)
…un’ora e 25 minuti. Allora, mi dica…
THOMAS Mi chiamo Gomulka. Thomas Gomulka…
(Il Prete gli indica la sedia vuota)

PRETE Si sieda, signor Gomulka..
THOMAS Grazie, preferisco restare in piedi. Da qualche tempo ho dei problemi alle articolazioni….
PRETE Sa qual è il problema? La vita sedentaria.
THOMAS (sorridendo) E’ vero. Proprio ieri riflettevo sulla quantità di tempo che passo seduto…
PRETE Non me lo dica! Lei fa l’impiegato?
THOMAS Si.
PRETE Siamo sulla stessa barca, caro signore! Da seminarista pensavo che un prete si fermasse solo per andare a dormire. Poi, mi sono reso conto, che la responsabilità di una parrocchia è tutta un’altra storia…Passiamo tre quarti della giornata, seduti, ad ascoltare i problemi degli altri. Innalziamo lo Spirito, mortificando le nostre ossa…E dov’è impiegato?
THOMAS Lavoro al Dipartimento del Ministero degli Interni…un tipico “scalda seggiole”…
PRETE ….e certamente starà molto in macchina…
THOMAS Almeno due ore al giorno, fra andata e ritorno dall’ufficio…per non parlare della televisione…!
PRETE Non possiamo prendercela con nessuno, signor Gomulka. Siamo schiavi delle comodità e del nostro ozio..
THOMAS (improvvisamente rigido)….che, come mi può insegnare, è il padre di tutti i vizi!

(Il Prete ha notato, con sorpresa, il cambio di tono del proprio interlocutore e lo osserva con più attenzione)

PRETE Posso chiederle il motivo di questo incontro?
THOMAS Padre Nicolaj m’aveva avvertito che lei sarebbe venuto in visita alla nostra comunità…ho pensato che dovevo parlarle. Lei è un sacerdote cattolico…
PRETE Mentre, lei, è ortodosso, immagino….(Thomas fa cenno di si)
Vede, se è per una confessione, non saprei cosa dirle….Padre Nicolaj potrebbe prenderla a male…
THOMAS No, non sono qui per confessarmi…non proprio…Vorrei solo rivolgerle una richiesta…

(Il Prete si sta per alzare per prendere la bottiglia. Thomas, veloce e servizievole, lo anticipa)

THOMAS Non s’incomodi…

(Raccoglie la bottiglia da terra, versa dell’acqua in un bicchiere, lo porge al Prete)

THOMAS Posso…?
PRETE Certamente.

(Thomas versa dell’acqua nell’altro bicchiere, lo osserva)

THOMAS L’acqua e il vino….Gli elementi fondamentali delle nostre Liturgie..L’Eucaristia!
PRETE Mi perdoni, ma sono il Pane e il Vino…
THOMAS “Questo è il mio Corpo…questo è il mio Sangue”…ma l’acqua è, comunque un dono di Dio, purifica dai peccati!
PRETE Lei sta facendo un po’ di confusione fra Battesimo ed Eucaristia, ma và bene lo stesso…

(Thomas beve, schiocca la lingua. Appare molto soddisfatto)

THOMAS Di questi tempi, è l’ideale per l’arsura…Oggi abbiamo tutto ma, una volta, proprio l’acqua, ed il pane, erano per giorni il nostro solo nutrimento.
PRETE Lei si riferisce alla guerra, ovviamente.
THOMAS Io la guerra l’ho fatta in montagna. A quei tempi eravamo in molti ad andarci…Bei tempi! Difficili, senza dubbio, ma pieni di entusiasmo perché agivamo! Proprio allora ho iniziato ad avere problemi alle articolazioni per quell’incidente del quale vorrei parlarle…
PRETE Signor Gomulka, non so se sono la persona adatta…
THOMAS Lo è. Io apprezzo molto le iniziative del Primate per l’incontro fra le varie religioni….cristiane, ovviamente!

(Il Prete, adesso, non sa nascondere una punta di imbarazzo e di fastidio)

PRETE Io pensavo che lei volesse parlarmi di un problema personale..
THOMAS (accorato) Sono qui per esprimerle la mia Anima…è un mio problema personale…Ho molta simpatia per voi, preti cattolici, e per tutti coloro che professano la Vera Fede…la divisione fra voi, e noi, ortodossi, è solo politica…
PRETE (dandogli sulla voce) ….mi piacerebbe intrattenermi con lei su questi argomenti dottrinari ma, vede, ho un treno fra poco più di un’ora…
THOMAS …treno che la riporterà a Mostar…
PRETE Glielo ha detto padre Nicolaj ?
THOMAS E’ questo il motivo della mia visita…Mostar..
PRETE La conosce ?
THOMAS …così bene che, le posso assicurare, i giornali, hanno scritto molte inesattezze…
PRETE A cosa si riferisce?
THOMAS Permette se mi sgranchisco un po’ le gambe? Non posso rimanere troppo tempo seduto, e non posso restare nemmeno troppo in piedi…sempre a causa di quell’incidente…
PRETE Prego…
THOMAS Gentilissimo…

(Thomas inizia a camminare, lentamente, da destra a sinistra. Ogni tanto copie un accenno di piegamento sulle ginocchia. Fa una smorfia di dolore. Sorride, sdrammatizzando)

THOMAS Un souvenir dei bei tempi andati….Ne ho fatte di cose in gioventù! Ma negli ultimi anni ho messo la testa a posto..
PRETE E’ sposato?
THOMAS …ed ho due figli. Un comportamento ineccepibile, mi creda, sia per un cattolico che per un ortodosso. Tutta un’altra storia rispetto al passato…
PRETE Perché, prima, oltre a nutrirsi di pane ed acqua, cosa faceva?
THOMAS Molte cose. C’erano delle necessità, degli obblighi…Non vorrei sembrarle scortese ma, gente come me, allora, ha dimostrato di essere più “osservante” di quelli come lei.
PRETE Mi scusi, mi sfugge il senso…Più “osservante”?
THOMAS Più credente, più religioso, più Cristiano!
PRETE Può darsi, dipende da ciò che ha fatto ma, non vorrei deluderla, non mi risulta che esista un campionato di “Cristianità”…
THOMAS Lei è italiano?
PRETE Si, e da due anni svolgo la mia attività pastorale a Mostar. Non siamo in molti, ma si lavora.
THOMAS E lo sa che, mentre voi vivevate tranquilli, dall’altra parte del Mar Adriatico, qui, i nostri ideali e le nostre stesse vite erano in pericolo!?
PRETE (grave) E’ stata un’immane tragedia, lo sappiamo…
THOMAS Forse abbiamo fatto cose discutibili ma, lei mi insegna, che la volontà di Dio segue sentieri imperscrutabili…Vengo al dunque ma, prima, vorrei raccomandarle che qualsiasi notizia dovesse raccogliere su quanto le dirò, anche la peggiore, mi venisse comunicata..
PRETE Non so di quali notizie stia parlando ma, comunque…
THOMAS …Padre Nicolaj potrà fare da tramite. Non le chiedo delicatezza, ma chiarezza.
PRETE Va bene, ma mi faccia capire. Non conosco ancora il tenore della sua richiesta ma, immagino, che la sua anima sia gravata…Se vuole, anche se a padre Nicolaj potrà non far piacere…
THOMAS Vuole confessarmi?
PADRE Se crede…sono un sacerdote…

(Thomas annuisce e và verso l’inginocchiatoio. Faticosamente si inginocchia. Il Prete si fa il segno della Croce al quale fa seguito quello di Thomas, alla ortodossa.)

PRETE “In Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”…dimmi figliolo….
THOMAS Padre, ho peccato…10 anni fa, a Mostar, ho compiuto un’azione molto cattiva…Ero un ragazzo, un patriota, e ho partecipato alla conquista della città…
PRETE Essere sordi alla Voce di Dio reca guerra ed odio…
THOMAS E cos’è la Voce di Dio? Come la definirebbe?
PRETE (sorpreso dall’interruzione) Amore…solo Amore..
THOMAS “Amore”!? (si accosta al Prete e gli dice piano) ….vada oltre il velo, padre, c’è qualcosa che non vede….

(Il Prete lo guarda perplesso. Thomas si alza e si sgranchisce le gambe)

THOMAS Sa cosa pensavo all’epoca? Che la sua Mostar fosse una città assolutamente incomprensibile…Ammettere che dei cristiani potessero convivere con dei musulmani mi risultava del tutto inconcepibile!

(Il Prete si alza, deciso, brusco)

PRETE Caro signore, questi discorsi non li tollero e, visto che non vuole più confessarsi…
THOMAS Con tutto il rispetto, padre, chi gliel’ha detto? Mi sono alzato per via dei dolori alla gamba, ma sono nella Confessione..
PRETE Non ho mai fatto una Confessione itinerante e, poi, non mi piacciono le cose che dice.
THOMAS Le vengono a raccontare delle barzellette nel confessionale!? Non credo. Lei è legato al segreto e alla sua funzione, inoltre ha promesso…
PRETE Cosa avrei promesso!?
THOMAS …di farmi avere notizie…
PRETE Non so di cosa stia parlando!
THOMAS Lo capirà se terminerà il suo Ufficio…

(molto contrariato il Prete si siede nuovamente)

PRETE Per piacere, si sbrighi..

(Thomas riprende a passeggiare avanti ed indietro)

THOMAS Mostar….mi chiedevo come fosse possibile consentire che, nel cuore dell’Europa, nei paraggi della Grande Serbia, esistesse una specie di dependance di nazioni sottosviluppate come la Turchia o come la Siria…
PRETE Io rifiuto ogni parola che sta pronunciando!
THOMAS Lei è nella Confessione. E’ l’orecchio di Dio, ma non è Dio…
PRETE Io ho capito da che parte stava lei e, le dico subito, che non era la mia. La Confessione presuppone un pentimento. Lei è pentito?
THOMAS Completamente! Per quello che le confesserò, sono amaramente pentito!
PRETE Il suo tono è ambiguo ma prendo atto del pentimento…D’altronde, è il minimo! Vi macchiaste di crimini orrendi!
THOMAS Intende quella che definirono “pulizia etnica”?
PRETE Un obbrobrio!
THOMAS Parla delle, cosiddette, stragi?
PRETE (trasale) “Cosiddette”!?
THOMAS …e, ovviamente, si riferisce a noi che, a sentire i giornali, eravamo “aggressori che massacravano dei poveri disgraziati”…
PRETE Si! Parlo di gesti, per i quali, il perdono di Dio dovrebbe essere negato!

(Thomas si avvicina al Prete con fare benevolo e paziente)

THOMAS Non bestemmi, sarebbe il colmo per un prete e, soprattutto, sollevi il velo, e guardi…Tutto ciò che lei intendeva, nella realtà…(lentamente, scandendo) N o n è a n d a t a c o s ì….
PRETE Vorrebbe forse negare…!?

(Thomas, a fatica, si inginocchia nuovamente)

THOMAS Mi ascolti, le faccio un esempio: mettiamo che lei torni a casa. Apre la porta, accende la luce, e proprio nella sua anticamera, della sua casa, vede un cane randagio che, chissà come, è entrato. Cosa fa?
PRETE Che razza di domanda è !?
THOMAS Non faccia domande, risponda..
PRETE Ma che ne so…cercherei di convincerlo ad uscire…
THOMAS Perfetto. Senza violenza, con affetto…sono d’accordo ma, se poi, il cane fa resistenza? E se le morde la mano fino quasi a staccargliela!?
PRETE Ma che risposta vorrebbe che le dessi!?
THOMAS Nessuna. E sa perché? Quello delle risposte, sono io.
(serrato) Userà le maniere forti. Calci, pugni…
Noi eravamo i padroni di casa. Loro, gli intrusi.
La loro sola presenza era una provocazione.
Lei è un prete. Ha dedicato tutta la sua vita al Signore. E’ d’accordo che l’Unica, Vera, Fede è la Nostra?
PRETE Lei fa confusione!
THOMAS Non cambi discorso! L’Unica Vera Fede è la Nostra!?
PRETE Non così! Non in questo modo!
THOMAS E’ la Nostra. Solo Gesù ha detto “ Sono Figlio di Dio”!
PRETE Non nomini il Cristo, la prego!
THOMAS Non ho una grande cultura ma il nemico l’ho conosciuto bene! L’Islam si è diffuso con le guerre. La Nostra, è la religione dell’Amore!
PRETE Si rende conto che è assurdo distinguere fra un Bene e Male!?
THOMAS Davvero!? E allora il diavolo non esisterebbe! E se non ci fosse lui, probabilmente, non esisterebbe nemmeno il suo contrario! E allora a chi, lei, avrebbe dedicato tutta la sua esistenza!?

(Il Prete si alza, gelido)

PRETE Mi ritengo esonerato dal mio Ufficio. Lei parla di politica, e di cose che non condivido. Non è una confessione.

(Anche Thomas si alza, appare contrito e poggia una mano sulla spalla del prete)

THOMAS Mi perdoni. Forse ho tergiversato, ma cercavo di farle sapere chi ha di fronte.
PRETE Penso di averlo capito…
THOMAS Non sia così duro con me, padre! Vivo un grande rimorso e non so darmi pace per la terribile azione che ho commesso!

(Il Prete, di fronte a questo accorato appello, esita, Thomas con una leggera pressione sulla spalla lo fa nuovamente sedere e, a sua volta, si inginocchia)

THOMAS Ha presente il ponte di Mostar? Quello che facemmo saltare? Sulla destra, nella zona cristiana, quasi al confine, c’era la bottega di una sarta. La donna era vedova e viveva assieme alla figlia, Olga…Olga Dzajic…
PRETE Siamo in tanti a Mostar…comunque ho individuato la zona.
THOMAS Faccia mente locale, è importante! Olga era bionda, minuta, occhi azzurri…All’epoca non ero sposato e l’avevo adocchiata. Passavo davanti al negozio, salutavo ma lei e la madre, appena scorgevano la mia uniforme, sbarravano la porta…Le sembra giusto!? Comunque..a Mostar giravo spesso con un commilitone, si chiamava Dragan, è stato anche in Kossovo, oggi vive a Budva, in Montenegro..Anche lui aveva notato Olga e mi diceva spesso: “ Thomas, è una truffa! I negri, li vedi, li riconosci. Avresti mai pensato, invece, che una come quella Dzajic, bianca, e con i capelli biondi, fosse una cagna musulmana!?”
PRETE Lei mi vuole per forza far entrare nei sotterranei della sua anima..
THOMAS Vorrebbe rinunciare? Lei potrà anche negarmi l’assoluzione per quanto le dirò, ma consideri che sono pentito…
PRETE Finora non ho sentito un solo accenno di pentimento…ma sono vincolato alla promessa e al segreto.
THOMAS Bravo. Un uomo di Dio si confronta sempre con l’Inferno del peccatore.
PRETE Andiamo avanti, vengo sul suo terreno…Olga era musulmana, e lei e Dragan eravate nemici dell’Islam..
THOMAS Assolutamente si. Io e Dragan eravamo molto religiosi…
PRETE E allora….perchè? Perché adocchiaste proprio una musulmana?
THOMAS (ride) Perché era bellissima! Lei è davvero un sant’uomo! Eravamo in montagna da mesi…senza poter dar sfogo alla natura…A cos’altro sarebbe mai servita una musulmana, una bellissima musulmana, secondo lei?
PRETE (duro) Non lo chieda a me, e non mi coinvolga. Io sono, esattamente, all’opposto rispetto al suo modo di pensare!
THOMAS (ironico) Davvero!? Lei crede!?
PRETE …e non le consento di metterlo in dubbio! Lei non si rende conto che usa argomenti religiosi a sproposito!? Lei e Dragan vi definivate “cristiani”. Capisce che è una bestemmia!?
THOMAS Non ho mai bestemmiato in vita mia!
PRETE Un vero cristiano non sfoga i suoi istinti su di un altro essere umano!
THOMAS Lei mi delude…continua a non voler sollevare il velo, ad avere pregiudizi…Le ho detto che Olga Dzajic era musulmana! A quei tempi eravamo certi che un islamico non fosse un essere umano!
PRETE Ma oggi, dico, si è pentito di quegli orrendi pensieri!?
THOMAS Sono qui per confessarmi, davanti a lei, perché ho una grave colpa…
PRETE Continua a non rispondermi…
THOMAS Non mi faccia infiocchettare le parole…io e Dragan l’avevamo notata per “scaricarci” e, difatti, quando ci giunse l’ordine, pensammo subito ad Olga.

(Il Prete china il capo e inizia a pregare a bassa voce. Thomas si alza e narra in modo secco, senza alcun particolare emozione)

THOMAS Il ponte, fra la città cristiana, e quella musulmana, era un simbolo: doveva crollare, chiudere ogni rapporto fra noi e loro. Crollato il ponte, dovevamo cominciare a fare pulizia. Questi erano gli ordini. Io e Dragan ci dirigemmo subito verso la bottega delle Dzajic.
Sfondammo la porta.
Urlavano.
Si strappavano i capelli.
Ci tiravano addosso quanto avessero sotto mano.
La madre impugnò un coltello, e cercò di scannarsi da sola…
(Cambia tono. E’ scandalizzato, dispiaciuto. Si rivolge al prete che è piegato su stesso, in preghiera e lo scuote per le spalle)
Capisce l’enormità, padre!? Voleva uccidersi! Per un cristiano sarebbe stato un peccato gravissimo! Dragan ci rimase molto male e mi disse: “ Hai visto!? Per loro la vita non vale niente!”

(Il Prete si libera dalla stretta ed è deciso, duro)

PRETE Non è possibile…Lei mi sta prendendo in giro…
THOMAS Le giuro che è vero! Sono una persona seria!
PRETE …racconta questi orrendi avvenimenti con una semplicità…..Lei è pazzo, signor Gomulka!
THOMAS E perché!? Perché ho fatto la guerra!? Perché ho obbedito a degli ordini!? E, se pure lo fossi, se pure tutto ciò che abbiamo vissuto e in cui abbiamo creduto, fosse stata una follia, cosa sarebbero tutti coloro che hanno….“assistito”!?

(Il Prete si alza, e fronteggia a muso duro Thomas)

PRETE Di chi sta parlando!?
THOMAS Lei è molto ostinato…Se io picchio una donna per strada, se la violento, sarò un pazzo, o un criminale…Ma se tutto questo avviene nel bel mezzo di una folla…quella folla di spettatori, come si potrà definire? Il gioco era chiaro a tutti…
PRETE Di quale “gioco” sta vaneggiando!?
THOMAS Non vuole conoscere la fine della storia? La ragione per cui sono qui? Vede? Ha già dimenticato Olga…
PRETE (appare confuso) Già, la ragazza…cosa ne è stato?

(Thomas fa sedere, nuovamente, il prete. Narra nello stesso tono netto e conciso)

THOMAS Olga cercò di colpirmi con un lungo ago.
Le feci volare l’arma con un calcio.
La stordii con una testata.
Lei cadde.
(infervorandosi) Che momento! Ci fu una sospensione…un silenzio! Dragan aveva disarmato la madre di Olga che era svenuta. Mi sembra di sentirlo ancora addosso il suo sguardo d’invidia…A me, era toccata la giovane. A lui, invece, era capitata la madre, sanguinante, mezza scannata, e che certamente era già in menopausa….

(Il Prete si prende il capo fra le mani come a tapparsi le orecchie)

PRETE Basta, signor Gomulka…

(Thomas, con violenza, gli toglie le mani dalle orecchie)

THOMAS Deve sentire, altrimenti non potrà aiutarmi!
(incalzante, mentre il prete cerca di sottrarsi)
Deve sapere che…mentre stavo per gettarmi su Olga, per adempiere al mio dovere, quella strega mi colpì con la pianta del piede proprio sotto al ginocchio! Da allora ho problemi alle articolazioni!
(Il Prete cade a terra, Gomulka gli è sopra, urlante)
Deve sapere che…reagii! La colpii 10, forse 15 volte, con il calcio del fucile in piena faccia…ma mi accertai subito che non fosse morta! Non si può ingravidare un cadavere!

(Il Prete riesce a liberarsi. Gomulka cade, poi si rialza. Affanna.)

THOMAS Rimanemmo a Mostar altri due mesi. Dovevamo essere certi che “la colla avesse preso”…
PRETE Lei è disgustoso! Gente come lei, e come Dragan, è perduta!
THOMAS Vuol dire che, per noi, non ci sarà il perdono di Dio?

(Il Prete gli si avvicina, fronteggiandolo, con forza)

PRETE E’ questa la tragedia, capisce!? Ci sarà comunque! E lei resterà impunito in questa, e in quell’altra vita! Non c’è nessuna consolazione, nessuna speranza di giustizia!
THOMAS Il Nostro Dio è Infinito Amore…
PRETE Per piacere! Non pronunci più il Nome di Dio! Detto da lei, sembra la cintura di castità di una puttana!
THOMAS Lei è uno strano prete…
PRETE Le sembro volgare? Si tenga il suo turbamento e ora, se non le dispiace, il nostro colloquio finisce qui…
THOMAS Io non ho ancora finito!
PRETE La prenda come vuole…Vengo meno al mio Ufficio, e sarò anche un prete indegno ma io non l’assolvo. Ci penserà Lui. Per oggi ho sentito abbastanza. La saluto.

(Il Prete si avvia verso l’uscita. Gomulka non lo ferma ma, mentre il Prete sta quasi per uscire, gli si rivolge)

THOMAS Buon viaggio…..“Camerata”…

(Il Prete si blocca. Si volta, è molto turbato)

PRETE Come mi ha chiamato!?
THOMAS In un modo qualsiasi, ma avrei potuto chiamarla anche “Compagno”, “Commilitone”, “Compare”…
PRETE Fra me e lei, non c’è nessun punto in comune!

(Thomas unisce le mani e inizia a pregare con un tono di voce crescente)

THOMAS “Confesso a Dio Padre Onnipotente, e alla Beata Sempre Vergine Maria, di aver molto peccato…”
PRETE (con rabbia) Non bestemmi il Confiteor!
THOMAS (più forte) “…in parole, pensieri, opere ed omissioni….per nostra colpa, nostra massima colpa”…Omissioni, padre! Quando eravamo a Mostar per gettare un seme in quelle bestie, per far crescere un cristiano, un serbo, lì, c’era anche lei!
PRETE Non è vero!
THOMAS (incalzante) “Omissioni”!
Eravamo dei missionari, dei Crociati che rendevano possibile ciò che, molti fra voi, volevano, ma che nessuno osava chiedere!
“Omissioni”!
Anche oggi, quando vedete le loro moschee sorgere nelle vostre città…!
Quando li osservate mentre pregano sui vostri marciapiedi…!
Quando rifiutano la nostra cultura…!
Quando rifiutano la Croce nelle nostre scuole…!
Non provate fastidio!? Non pensate che sarebbe meglio se non ci fossero!? Non diventa odio la paura che provate verso di loro!?
Lei, a Mostar, c’è stato quanto me! “Omissioni”, padre!
PRETE Sono tutte assurdità!

(Thomas, con rabbia, lo prende per il collo)
THOMAS Compare, ti avevo detto di sollevare il velo e di guardare, ma tu non lo vuoi fare…E allora, te lo spiattello alla grande! A voi, sacerdoti, papi, autorità di tutte le Chiese e di tutti i poteri di Occidente, tocca fare la teoria. Ma la pratica, il lavoro sporco, in ogni secolo, lo fanno quelli come Thomas Gomulka! Ma si commettono errori e gravi peccati…e qui mi dovrai aiutare!
PRETE Non muoverò un dito per lei!
THOMAS La ragazza, dopo 9 mesi, fece un maschio e, da allora, non so più niente! Quando partorì eravamo già andati via…

(Lascia la presa e si inginocchia davanti al Prete che è immobile, raggelato)

THOMAS Dammi pace, prete! Il rimorso avvelena i miei giorni e le notti! Lo confesso! Ho abbandonato mio figlio, e voglio notizie! Tu sei di Mostar. Puoi cercarla, o parlare con qualcuno che la conosce…
E’ terribile vivere nell’incertezza…un figlio deve essere l’orma del padre! Aiutami! Dimmi che mio figlio è come me! Dimmi che pensa, vive e si comporta come un vero serbo, come un cristiano!
La mia opera si è compiuta ? Il seme ha dato frutti ma…ho fatto il mio dovere!?

(Restano immobili)



BUIO