Doppia Coppia... Senza Inganno
di
Alessandro Martorelli
Personaggi:
Simone
Uomo sui 35-40 anni, piacente, ironico e con i piedi per terra.
Laura
Donna sui 30-35 anni, molto carina, delicata e solare.
Walter
Uomo sui 35-40 anni, di bell’aspetto, curato nel look e determinato.
Andrea
Donna sui 30-35 anni, affascinante e sicura di sé nei comportamenti.
All'apertura del sipario sulla scena si può vedere un divano centrale con a sx una poltroncina, un mobiletto frontale, con una caraffa d'acqua e dei bicchieri, ed uno laterale con delle foto di Simone e Laura. In fondo a sx c'è un mobile bar completo in stile moderno con due sgabelli davanti. Al lato dx un mobile rialzato dove c'è lo stereo e qualche libro.
Walter è seduto su uno degli sgabelli del mobile bar. Ha una camicia a maniche corte, calzoncini corti e infradito.
Walter
- Non sono convinto... Mi dispiace, ma non sono convinto. Poi sai benissimo che io sono molto esigente per queste cose. Mica mi accontento tanto facilmente. Ehhh caro mio. Tu ti sei sistemato bene. Hai fatto la tua scelta, e sono felice per te. Ma io ho un palato fine, mica posso accontentarmi di quello che passa il convento. O nello specifico, casa tua. No, amico mio non sono assolutamente convinto.
Simone esce dal mobile bar con una bottiglia. Indossa una t-shirt e dei jeans.
Walter
- Oh, finalmente ce l'hai fatta a trovarla! Credevo fossi sparito in qualche botola segreta.
Simone
- Certo come no, la uso sempre per fuggire quando arrivano i cattivi. (si alza, verso Walter) O quando non ce la faccio più a sentire certe stronzate. É che la roba migliore la tengo tutta in fondo. (apre la bottiglia e versa da bere ad entrambi) Che stavi dicendo?
Walter
- Vedi che quando parlo non mi senti?
Simone
- Tu prova a dire qualcosa di intelligente e vedrai che lo farò.
Walter
- (facendogli il verso)... E invece dovresti ascoltarmi, se vuoi imparare a vivere bene e a gestire il tuo futuro.
Simone
- No grazie, preferisco affidarmi all'oroscopo di Paolo Fox, c'azzecca di più. Insomma si può sapere cos'è che non ti convince?
Walter
- (sorseggiando con fare esperto) Ahhh allora mi ascolti! E ammettilo dai. Dillo,sono il tuo guru spirituale.
Simone
- (freddo) "Sono il tuo guru spirituale". L'ho detto, contento?
Walter
- (scimmiottandolo) "Contento?"... Ma vai va! Comunque, cosa non mi convince? Ma è ovvio, no?
Simone
- Forse per te. Io non ti seguo. É solo una cena, che problemi ti fai?
Walter
- (sorseggiando) Mmm... Ottimo. E invece me li faccio sì i problemi. Bello mio, sai benissimo che non sono come te. Io, in fatto di donne ho degli standard precisi da rispettare, delle regole ben chiare alle quali non transigo. Ne va della mia dignità.
Simone
-(ghignando) La tua dignità? Perché sai cos'é la dignità?
Walter
- (scimmiottandolo) "Sai cos'è a dignità..." Ma smettila. E comunque ti dico che percepisco che questa cosa già è partita male.
Simone
- Ma come fai a dire che è partita male se ancora non è partita. Non l'hai nemmeno vista e già spari sentenze.
Walter
- Non mi serve vederla per sapere che non funzionerà.
Simone
- E da che cosa hai capito che non funzionerà?
Walter
- Facile. Il nome.
Simone
- (stupito) Il nome? Che cos'ha che non va il suo nome?
Walter
- (allibito) E me lo chiedi? Mi hai detto che si chiama Andrea!
Simone
- E quindi? Andrea è un nome anche da donna!
Walter
- Certo. (serio) Ma è infido. É doppia faccia. E chi porta quel nome di sicuro nasconde qualcosa.
Simone
- Ma falla finita per favore!
Walter
- Ripetimi ancora da dove è spuntata fuori questa "Andrea" e com'è che ti sei messo in testa di organizzare questa cena.
Simone
- (si alza e va a sedersi sul divano) Ancora? O santiddio... Allora, ti ho detto che Andrea è una vecchia amica di Laura. Si conoscevano ai tempi del liceo e si sono perse di viste. Poi, un paio di mesi fa si sono ritrovate e da allora sono inseparabili. Io l'ho conosciuta per caso la settimana scorsa. Quando io e Laura eravamo al supermercato, e parlando del più e del meno l'abbiamo invitata da noi...
Walter
- E tu hai pensato bene di fare una cena a quattro.
Simone
- Innanzitutto non è una cena, ma un aperitivo cenato. E se le cose vanno bene faremo anche una cena. E poi guarda che Andrea è molto bella! E molto intelligente. É una ginecologa. E poi tu sei single da troppo tempo e...
Walter
- (interrompendolo) Ehi ehi ehi! Io sono single per scelta!
Simone
- (ironico) Certo, per scelta loro.
Walter
- Ma quanto sei idiota.
Simone
- Ah, io idiota? Ma se non sei riuscito a tenerti una ragazza per più di quindici giorni.
Walter
- Per forza, non soddisfacevano i miei target.
Simone
- I tuoi di target? Ma se non le davi il tempo nemmeno di conoscerti!
Walter
- Non capisco cosa vuoi dire.
Simone
- Voglio dire che non appena la cosa si fa un tantino più seria, tu le scacci via con le scuse più assurde.
Walter
- Non mi sembra.
Simone
- Ah no? Vogliamo parlare di Elena?
Walter
- Perché cos'ho fatto ad Elena?
Simone
- L'hai lasciata perché non sopportavi il fatto che la sera quando veniva a casa tua si addormentava sul divano.
Walter
- Beh? Ti sembra normale che stai con me e ti addormenti?
Simone
- Ma Dio Santo, fa l'infermiera professionale nel reparto pediatrico e si alza ogni giorno alle quattro per stare alle sei in clinica.
Walter
- (stupito) E ti sembra normale che si faccia in quattro per stare con dei bimbi e poi quando siamo insieme casca addormentata come sotto anestesia?
Simone
- E Clarissa?
Walter
- Ahhhh... ancora con questa Clarissa!
Simone
- Si, ancora! E ancora mi vergogno io per te!
Walter
- E non dovresti.
Simone
- L'hai lasciata perché aveva del rossetto sui denti!
Walter
- (serio) Assolutamente! (rabbrividendo) Sembrava sempre che avesse appena mangiato della marmellata!
Simone
- Ma non potevi farglielo notare e basta?
Walter
- (sbuffando e alzandosi) Io? Ma è lei che doveva farci attenzione. Si vede che non le interessavo più di tanto. (sospirando) Senti. Per me la donna deve avere tutte le qualità che la rendono donna! Qualità fisiche, certo, ma anche caratteriali. E non intendo soprassedere.
Simone
- Lo sai che potrai restare solo per tutta la vita?
Walter
- Oh no bello mio! Sta pur certo che prima o poi la troverò! E sarà la mia donna! E se non la dovessi trovare sarò il vecchietto più figo della terra.
Simone
- (ghignando) E se invece tu la trovassi e lei non vorrà stare con te?
Walter
- (fulminandolo con lo sguardo) Per favore. Non diciamo stronzate. Per favore.
Simone
- (ridendo) Io credo di sapere quale sia la donna giusta per te.
Walter
- E sarebbe?
Simone
- Quella che non solo ti dice di no. Ma che ti insulta e che ti mena.
Walter
- (sarcastico) Ah-ah-ah. Quanto mi fai ridere. Ma mi hai visto? E poi dico, da quanti anni ci conosciamo? Non ci sarà mai una donna a cui permetterò di farmi queste cose.
Simone
- Lo so, ma non sai quanto mi piacerebbe!
Walter
- Amico mio. Non accadrà mai e lo sai bene. Ed è inutile che insisti. Io sarò così fino a quando non troverò la Donna con la "D" maiuscola. Non intendo accontentarmi come fanno tutti.
Simone
- Mi stai dicendo che io mi sono accontentato?
Walter
- (ironico) No. O meglio, non esattamente. Tu sei stato fortunato ad incontrare Laura, che ammettilo, è al di sopra delle tue potenzialità. In questo caso diciamo che è stata lei ad accontentarsi.
Simone
- Ah si? Veramente lo pensi?
Walter
- Si. E non solo io. Ma hai le tue qualità. Dai Simone, sei simpatico, gentile, un bravo ragazzo... E sicuramente lei si è innamorata di questo.
Simone
- E io invece ti dico che si è innamorata anche del mio aspetto fisico.
Walter
- (serio, lo osserva) Dimmi che non ci credi veramente. Per favore. Dimmelo.
Entra da dx Laura. Indossa un abito estivo leggero e porta delle buste della spesa.
Laura
- Ecco i miei ragazzi! Che fate di bello?
Simone
- A-ha! Giusto in tempo. Adesso lei lo confermerà!
Laura si avvicina a Simone e gli da un bacio.
Laura
- Cosa dovrei confermare?
Walter
- Il tuo fantastico uomo è convinto che tu ti sei innamorata di lui grazie al suo aspetto fisico.
Simone
- Per favore diglielo così la smette di prendermi in giro (poi osservando Laura che resta in silenzio). Allora perché non dici nulla?
Walter
- (solenne) A volte il silenzio dice di più di mille parole.
Laura
- (in imbarazzo) Beh... diciamo che non è stata questa la tua qualità primaria ad attrarmi.
Walter
- (c.s., sollevando il bicchiere come un calice) Amen sorella. Amen!
Simone
- Cosa? E me lo dici adesso? Dopo 5 anni che ci conosciamo e 4 di convivenza? Non ci posso credere...
(fa per andarsene)
Laura
- (ridendo) Ma dove vai scemo! Ti sto prendendo in giro. Certo che mi piaci! Ti ho trovato subito carino.
Simone
- (finto offeso) Solo carino?
Laura
- (avvicinandosi) Senti, forse non sarai Brad Pitt, ma non è questo che mi ha colpito di te. Tu sei un ragazzo fantastico, simpatico, buono e sempre gentile con tutti. E soprattutto mi vuoi bene veramente. (lo abbraccia) Vieni qui! E non pensare alle stupidaggini che dice quell'idiota del tuo amico.
Walter
- Idiota io? E per favore potete smetterla? Sto avendo un attacco iperglicemico!
Simone e Laura restano abbracciati per qualche secondo. É Laura che stringe forte Simone.
Dopo un po' Simone si stacca e guarda negli occhi Laura.
Simone
- Lo sai che ti amo tantissimo vero?
Laura
- (abbracciandolo di nuovo, più forte) Lo so. Ed anche io ti voglio bene. Tanto.
Walter alla battuta di Laura la osserva per qualche instante interdetto, poi scuote la testa come per rimuovere un pensiero fastidioso.
Simone
- Dai basta così, altrimenti facciamo rosicare troppo il nostro caro single.
Walter
- (versandosi ancora da bere) Non sperarci troppo. Ma passiamo alle cose serie. Allora Lauretta, com'è questa tua amica?
Laura
- Andrea dici? Beh non so come descriverla...
Simone
- Uffa! Ma non ti fidi proprio! Ti ho già detto che è molto bella, e molto molto femminile. E per quanto poco ho potuto parlarle è anche molto intelligente. Ti ho già detto che è ginecologa?
Walter
- Ancora? Ma mica devo farmi visitare! E poi voglio sentire un giudizio più critico da chi la conosce meglio. (verso Laura) Allora?
Laura
- (leggermente imbarazzata) Beh... sì. É molto bella. Ed è seria. Ma non so se può piacerti.
Walter
- E perché? Ha cattivo gusto nel vestire?
Laura
- No anzi! E molto attenta ai particolari.
Walter
- Ha una voce o una risata fastidiosa?
Laura
- No, no.
Walter
- Non ha senso dell'umorismo?
Laura
- No, è molto simpatica.
Walter
- Non dirmi che ha una passione per i nani e i ciccioni. Allora non potrei competere...
Laura
- Ma che dici?
Walter
- Ha qualche difetto fisico? Braccia, gambe... sono le sue?
Laura
- (in tono di rimprovero) Walter!
Walter
- E allora non capisco perché non dovrebbe piacermi! Ha qualche disturbo invalidante? Non soffrirà mica di meteorismo!
Laura
- (allibita) Cosa?
Walter
- Voglio dire non avrà mica quel disturbo che la fa scoreggiare ogni due minuti!
Laura
- (arrabbiata) Ho capito cosa dicevi! Ma che diavolo ti dice la testa?
Simone
- (ridendo) Ma tu sei proprio un idiota.
Walter
- Va beh...(a Simone) Allora vedi che avevo ragione io? C'è qualcosa che non mi convince in questa storia. (si alza e si avvia all'uscita di dx) Comunque di certo non voglio farvi fare brutta figura. Vado a preparami. A proposito che tipo di ragazza è? Amante del casual, sportivo? Voglio catturarla subito con il mio stile.
Laura
- Ma no figurati! É una ragazza acqua e sapone, un po' timida, una tipa tranquilla. Non devi metterti in ghingheri.
Walter
- Ho capito! Casual con una spruzzata di humor utile per rompere il ghiaccio. Sarò stupendo, come sempre. Ma poi non vi arrabbiate con me se lei si innamorerà perdutamente, e non sarà contraccambiata. (plateale mentre esce) Odio distruggere cuori innocenti! (esce)
Simone
- (ridendo ancora) É incredibile. Certe volte sembra uscito dal teatro dell'assurdo. Meteorismo... Solo lui può pensarci.
Laura
- Però tesoro, anche io non è che sia molto convinta...
Rientra Walter di corsa.
Walter
- (esaltato) Ho capito! Ho capito! E no, cari miei non mi fregate! Io con quelli così non ci voglio avere nulla a che fare.
Simone
- Ma di chi parli?
Walter
- (c.s.) Adesso si spiega perché si chiama Andrea!
Laura
- Walter, ma cosa stai dicendo?
Walter
- (c.s.) Voi volevate fregarmi! Voi proprio! Tu (a Simone) tradito dal mio migliore amico e tu (a Laura)... tu... beh... non credevo fossi in grado di fare una cosa del genere.
Simone
- Ma ti calmi? Si può sapere di cosa stai parlando?
Walter
- (c.s.)Senti bello mio a me piacciono le donne! Le donne vere! Non un surrogato!
Laura
- Surrogato di cosa? Non capisco.
Walter
- Sto dicendo che a me piacciono le donne, quelle che nascono senza una cosa da una parte e con altre cose da un'altra parte. E non ho la minima intenzione di passare la serata con chi è nato con queste parti invertite.
Laura
- Eh?
Walter
- (agitato)Può anche essersi operata ed aver distribuito in diversa maniera la carne in eccesso. Ma per me non sarà mai una donna.
Simone
- Carne in eccesso? (illuminandosi) Ho capito! Ma tu sei veramente stupido! Pensi veramente che Andrea sia un transessuale?
Walter
- Senti, io non ho nulla contro di loro, ognuno fa quello che vuole. Ma non sono interessato, ok?
Laura
- Ma cosa ti salta in mente? Andrea è una donna fatta e finita!
Walter
- (calmandosi, ma incerto) E come fai ad esserne sicura?
Laura
- (leggermente imbarazzata) Perché la conosco da quando eravamo al liceo. E fidati. Facevamo educazione fisica assieme.
Walter
- (ricomponendosi, come nulla fosse successo) Perfetto. Perdonate il mio ardire, ma era necessaria una conferma. Ed ora, se mi permettete, vado ad indossare... il mio charme. (esce)
Simone
- Questo ragazzo comincia veramente a preoccuparmi.
Laura
- Eh... a chi lo dici.
Simone
- Ma cos'hai? Cosa volevi dirmi prima?
Laura
- Sì, ecco... per quanto riguarda stasera... presentare Andrea a Walter... non credo sia una buona idea.
Simone
- Ma dai stai tranquilla, lo sai com'è fatto. Sicuramente la rincoglionirà di parole, ma alla fine non la offenderebbe mai.
Laura
- Ma no, non è per quello.
Simone
- E allora cos'è che ti preoccupa? Non crederai mica che Andrea si innamori di Walter e che lui le spezzi il cuore? Non la conosco molto, ma da quello che mi hai detto, mi sembra una ragazza molto in gamba.
Laura
- Ah sì. É molto in gamba.
Simone
- E allora di certo non si farà abbindolare... e poi cosa ne puoi sapere, magari invece si piacciono e si innamoreranno perdutamente.
Laura
- (secca) Non credo proprio!
Simone
- Anche io ci spero poco, però potrebbe accadere.
Laura
- (c.s.) Non accadrà!
Simone
- (stupito) Ok... come dici tu... ma non ti arrabbiare...
Laura
- (addolcendosi) No, scusa, non volevo essere brusca. É che... insomma ci tengo molto a lei e mi dispiacerebbe se... cioè, quello che voglio dire è che Walter...
Simone
- (abbracciandola) Ho capito tesoro. Non devi aggiungere altro. Ma ti assicuro che impedirò in ogni modo che Walter possa offendere o far soffrire la tua amica. Fidati, lo conosco da quando siamo bambini e so quando dirgli che sta esagerando.
Laura
- (dubbiosa) Ok...
Simone
- (sciogliendosi dall'abbraccio) A che ora arriva Andrea?
Laura
- Dovrebbe essere qui a momenti. Le ho chiesto di passare una mezz'ora prima così (in difficoltà)... potevamo stare insieme e magari tu avresti potuto... conoscerla meglio...
Simone
- Ottima idea. Allora ci conviene preparare qualcosa da mangiare.
Laura
- Puoi pensarci tu? Io vorrei darmi una rinfrescata e vorrei cambiarmi.
Simone
- Va bene, nessun problema.
Laura esce a sx.
Simone prende le buste ed esce a sx.
Suona il citofono.
Simone
- (rientrando) Eccomi... eccomi... (risponde al citofono) Chi è? Ah, ciao Andrea, sali sali! Terzo piano. (poi verso sx) Amore, è Andrea, sta salendo su.
Laura
- (da fuori scena) Finisco di prepararmi e arrivo. Per favore falla accomodare.
Simone
- (c.s.) Va bene. Tranquilla, sarò un perfetto padrone di casa.
Suona il campanello della porta.
Simone
- Andrea, ciao. Prego accomodati.
Entra Andrea. Indossa un abito molto elegante e scarpe con il tacco. Il suo atteggiamento riflette una elevate sicurezza di sé e consapevolezza della sua bellezza.
Andrea
- Ciao Simone, come stai?
Simone
- Bene, grazie. (osservandola) Wow! Scusami se mi permetto Andrea, ma sei veramente molto elegante!
Andrea
- (sorridendo compiaciuta) Grazie. Mi piace prendermi cura di me.
Simone
- E ci riesci benissimo! Mi sento quasi in difficoltà ad essere vestito così...
Andrea
- (interrompendolo) Non dire assurdità Simone. Sei a casa tua. Non devi sentirti a disagio. Stai molto bene anche tu. Non far caso a me.
Simone
- (tra sé) Caro Walter, credo proprio che sei fregato.
Andrea
- Cosa?
Simone
- Oh nulla, pensavo ad alta voce. Prego accomodati, Laura si sta cambiando e arriverà subito. Ti porto qualcosa da bere nel frattempo.
Andrea
- Non ti preoccupare. Prendo dell'acqua.
Simone le versa dell'acqua dalla caraffa sul tavolino.
Simone
- Allora, da quanto tempo vi conoscete tu e Laura?
Andrea
- Beh... ci siamo conosciute qualche tempo fa in palestra.
Simone
- (dubbioso) In palestra? Ma Laura ha detto che avete fatto il liceo assieme!
Andrea
- (in difficoltà) Ah... sì... certo. Volevo dire che ci conoscevamo dai tempi del liceo. Ma che ci siamo conosciute "veramente" in palestra.
Simone
- Ah ecco... (c.s.) Strano non mi ricordo che mi abbia mai parlato di te... A parte questi ultimi tempi, dico...
Andrea
- (c.s.) Beh... forse l'ha fatto e non lo ricordi...
Simone
- (ci pensa su) Già! Di sicuro è così! Infatti Laura si lamenta sempre della mia scarsa memoria!
Andrea
- (ridendo sollevata) Eh, voi uomini siete un po' fatti così...
Simone
- Sì, lo ammetto... (pensandoci ancora su) Anche se io non ricordo proprio che...
Andrea
- (tagliando corto) E invece tu e Laura quando vi siete conosciuti?
Simone
- (illuminandosi) Ah, beh, in maniera molto insolita. Ero stato trascinato a forza da alcuni amici in un locale dove c'è musica latino-americana. Ora, io sono sempre stato negato per il ballo. Un vero e proprio ciocco di legno. Quindi ero fermo al bancone del bar ad annoiarmi e a bere quando ho notato questa splendida ragazza proprio di fianco a me che sorseggiava il suo drink ed osservava la pista. Era veramente stupenda, ed io mi sono fatto avanti chiedendole perché non ballasse. Lei si è voltata verso di me, pensavo mi dicesse di sparire e invece con aria quasi imbarazzata mi fa "non so ballare". Ora non so cosa mi abbia detto il cervello in quel momento. Di certo l'alcool mi ha aiutato. Ma io le ho risposto "Ti insegno io"... (ride)
Andrea
- Ma mi hai detto che non sapevi ballare!
Simone
- Appunto! Tempo quindici secondi e ha capito il mio bluff. Però non si è arrabbiata, anzi. Abbiamo ballato, male, tutta la sera. Ma ci siamo divertiti tantissimo... (tornando in sé) E poi da lì, sai com'è, da cosa nasce cosa...
Andrea
- É una bella storia.
Simone
- Già. E diciamo che sono stato proprio fortunato. Sai quando tutte le cose si incastrano e vanno per il verso giusto?
Andrea
- Credo di averne una vaga idea. Sei molto innamorato di lei vero?
Simone
- Si vede così tanto? (imbarazzandosi) Sì... molto...
Entra Laura.
Anche lei indossa un abito molto elegante con scarpe con i tacchi, ha i capelli sciolti sulle spalle ed è leggermente truccata.
Simone
- (notandola) Wow! Ma non mi avevi detto che era una cena di gala!
Laura
- (compiaciuta) Ma che dici? É lo stesso vestito che indosso quando usciamo.
Simone
- Non credo proprio tesoro! Sei... sei... bellissima!
Andrea
- Lo credo anche io. Ciao Laura.
Laura
- Oh, ciao Andrea. Scusami, questo scemo qui mi ha messo in imbarazzo.
Andrea si alza e le due si salutano baciandosi sulle guance.
Laura
- Ma anche tu sei uno schianto! Come al solito del resto!
Andrea
- Ma no dai! Ho messo la prima cosa che mi è capitata a tiro.
Simone
- Certo che voi donne vi divertite proprio ad essere ipocrite. Sembrate uscite da una sfilata di Versace e vi ostinate a far credere che vi siete messe solo due straccetti presi a caso dall'armadio. Sapete cosa vi dico? Mi sento in difficoltà. Vado a cambiarmi.
Laura
- Ma non fare lo scemo. Stai benissimo così.
Simone
- Eh non tesoro, almeno una camicia voglio indossarla. Mi state mettendo in soggezione.
Esce a sx
Andrea
- Allora?
Laura
- Allora cosa?
Andrea
- Come allora cosa?
Laura
- Ah, intendevi quella cosa...
Andrea
- E cos'altro scusami? Mi hai fatto venire qui per questo!
Laura
- Si, ma abbiamo un piccolo problema. Stasera non si può.
Andrea
- Come non si può! Che significa?
Laura
- Non siamo solo noi.
Andrea
- E chi altro c'è?
Laura
- Perdonami Andrea, volevo avvisarti ma non ho fatto in tempo. Ho fatto di tutto per distoglierlo dall'idea, ma non ci sono riuscita.
Andrea
- Mi spieghi di cosa diavolo stai parlando?
Laura
- Simone... si è messo in testa di presentarti un suo amico.
Andrea
- Cosa?
Laura
- Sì. Si chiama Walter, è il suo migliore amico ed abita al piano di sotto.
Andrea
- Ma sei impazzita?
Laura
- Io? E cosa c'entro? Mica stata una mia idea!
Andrea
- Beh, almeno potevi dirgli che non era il caso.
Laura
- L'ho fatto! Ma lui pensava fosse una buona idea, ed io non potevo insistere. Avrei dovuto dargli una spiegazione quantomeno plausibile.
Andrea
- Potevi dirgli che già ho un ragazzo, o che sono sposata, o che ho una famiglia!
Laura
- Impossibile. Quando gli ho parlato di te, ho detto che eri single.
Andrea
- Cavolo Laura! E adesso che facciamo? Lo sai che sono qui per un motivo ben preciso!
Laura
- Niente, che vuoi fare? Cerchiamo di stare serene, passiamo la serata in tranquillità.
Andrea
- (scettica) Ma almeno questo tizio com'é? Non sarà mica uno di quegli sfigati di mezza età che ancora vogliono fare i giovani?
Laura
- Macché! Anzi e tutto l'opposto. É il classico single incallito che ne cambia una a settimana. Le seduce e le abbandona con delle scuse improbabili.
Andrea
- (maliziosa) Conosco il soggetto. E va bene. Vorrà dire che stasera ci sarà da divertirsi...
Laura
- In che senso "ci sarà da divertirsi"?
Entra Simone
Simone
- Chi è che vuole divertirsi?
Laura
- (allarmata) Oh, tesoro... Stavo appunto dicendo ad Andrea che passeremo una bella serata... (in difficoltà) Sai è proprio curiosa di conoscere ... Walter...
Andrea
- (in difficoltà) Già, infatti... stavo appunto chiedendo a Laura che tipo fosse...
Simone
- Ah, guarda, non perché sia un mio amico, ma ti assicuro che Walter è un tipo molto divertente. Ma ama il divertimento composto. Infatti è un tipo preciso e serio. Devo dire che è veramente una persona matura.
Entra Walter.
Indossa dei bermuda jeans, scarpe da ginnastica, una camicia aperta e una t-shirt dei Simpson. Ha una bottiglia di spumante in mano. Si porta sul proscenio senza guardare gli altri.
Walter
- (urlando) É arrivato Mr Buonumore!
Si volta e vede che tutti lo fissano stupiti. Lui si rende conto di come sono vestiti, guarda sé stesso e resta congelato. Nello stesso momento parte il tappo della bottiglia.
Walter
- (imbarazzatissimo) Buo-buonasera. (poi ad Andrea, porgendole la mano).
Simone
- (imbarazzato) Ed ecco Walter! Il mio amico burlone. (si avvicina a lui e sottovoce) Ma come diavolo ti sei vestito?
Walter
- (sottovoce) E quella sarebbe una ragazza un po' timida, acqua e sapone... Sembra la sorella più bella di Charlize Theron. É stupenda! Perché non me l'hai detto!
Simone
- (c.s.) Ti ho detto che era una bella ragazza! Ma perché sei entrato... così?
Walter
- Perché volevo fare qualcosa di divertente per rompere il ghiaccio... (sarcastico) visto che lei è così timida!
Simone
- E per fare il divertente ti comporti e ti vesti come un idiota?
Walter
- Volevo solo essere spiritoso! E tu invece perché non mi hai detto che dovevo vestirmi elegante? Sembrate... i figli del papa!
Simone
- (c.s.) Del papa? Ma che dici?
Andrea divertita dalla situazione si alza dal divano nonostante Laura cerchi di farla desistere, e si avvia lentamente verso Walter, con fare seducente. Si posiziona tra i due uomini.
Andrea
- (con voce calda) Buonasera. (a Simone) E così lui sarebbe il tuo amico. A quanto vedo (a Walter) un tipo... eccentrico. Piacere, Andrea (e gli porge la mano)
Walter
- Wa- Walter...
Walter resta imbambolato ad osservarla. Poi guarda come è vestito e imbarazzato mormora uno "Scusate un secondo". Sorridendo indietreggia e arrivato in prossimità della porta di dx esce di corsa.
Simone resta allibito dalla scena.
Andrea si rivolge a Laura e le ammicca divertita. Laura contraccambia con una risata trattenuta.
Simone
- (imbarazzato) E quello era Walter... Il mio amico burlone...
Laura osserva Andrea e scoppiano a ridere.
Laura
- Oh mi Dio, non credo di averlo mai visto così in difficoltà davanti ad una donna.
Andrea
- Perdonatemi, ma non potevo non farlo. Era troppo divertente.
Simone
- (imbarazzato) Perdonami Andrea, non so cosa gli abbia detto il cervello. Ti assicuro che di solito non fa queste cose. Anzi...
Andrea
- No, perdonatemi voi. É solo che Laura mi ha accennato a che tipo di persona è, e io amo mettere in difficoltà questo genere di ragazzi.
Laura
- (ancora ridendo) Effettivamente se lo merita.
Simone
- Ma dai, non è vero... (poi ripensandoci, comincia a ridere) No, credo tu abbia ragione. Una lezione se la merita. Anche se è il mio più caro amico. (illuminandosi) E allora, se siete d'accordo... potremmo divertirci un pochino stasera.
Laura
- E cosa avresti in mente?
Simone
- Lo capirete tra poco.
Rientra Walter.
É vestito in smoking con tanto di cravattino ed una bottiglia di vino. Appena entra in scena si dirige direttamente verso Andrea con aria spavalda e impostata.
Walter
- Credo sia il caso di ricominciare da capo. Buonasera. Io sono Di Leo. Walter Di Leo. (le fa il baciamano)
Andrea
- (fintamente affascinata) Vettriano. Andrea Vettriano.
Walter
- Ah, come il famoso pittore?
Andrea
- (fintamente stupita) Si intende d'arte, Signor Di Leo?
Walter
- (c.s.) Walter... mi chiami Walter. E sì, nel mio piccolo posso dire che io amo... (la osserva da capo a piedi) le opere d'arte.
Andrea
- E lei mi può chiamare Andrea. E visto che siamo in casa di amici potremmo anche darci del "tu".
(Nda: Ogni tanto Andrea si rivolge con lo sguardo a Simone e Laura in cerca di consenso. Simone le risponde annuendo con cenni del capo, facendole capire che è così che deve comportarsi)
Walter
- (c.s.) Questa mi sembra un ottima idea.
Simone
- (interrompendo l'idillio) Bene... ora che ci siamo tutti possiamo iniziare a stuzzicare qualcosa?
Walter
- (senza distogliere gli occhi da Andrea) Amico mio. Mio buon Simone. Sono assolutamente d'accordo con te. Ma se permettete avrei pensato di stappare questa bottiglia per l'occasione. (porge la bottiglia a Laura)
Laura
- (afferra la bottiglia e legge l'etichetta) Wow! Non ne capisco molto di vini, ma questo ha l'aria di essere molto costoso.
Walter
- (emettendo una risata grave) Mia piccola Laura... Adoro la tua ingenuità. Questa bottiglia ha il valore di un mese del tuo stipendio. E può essere apprezzato (ad Andrea) solo da chi ha delle labbra... adatte.
Andrea
- (fissandolo con intensità negli occhi) Spero che le mie... non lo offendano.
Laura
- Ehm... Ok... Allora vorrà dire che lo gusteremo con attenzione. (poi, dietro indicazione di Simone) Andrea, vuoi accompagnarmi in cucina a preparare il tutto per favore?
Andrea
- (a Laura) Certo. Arrivo. (a Walter) Tornerò il prima possibile. (fa l'occhiolino ed esce con Laura a sx)
Simone
- Accidenti amico! Nonostante la gaffe iniziale, ti sei ripreso alla grande!
Walter
- (con aria di sufficienza) Avevi qualche dubbio? Vedi, amico mio, le donne io le capisco al volo. Mi basta uno sguardo e già so cosa desiderano da me. L'importante e dare a loro ciò che vogliono.
Simone
- Però di' la verità. É una bella ragazza eh?
Walter
- (perdendo l'aplomb) Bella ragazza? Ma sei impazzito? Così la svilisci! Quella donna è assolutamente fantastica! Emana fascino e femminilità da ogni cellula! Ma hai visto che eleganza? Che classe? Che stile? E che voce sensuale?
Simone
- (divertito) Ho il vago sospetto che ti piaccia.
Walter
- No, amico. Mi fa letteralmente impazzire. E poi c'è qualcosa in lei di misterioso, che ancora non ho ben capito, ma che mi fa ribollire il sangue.
Simone
- E tu hai capito tutte queste cose in tre minuti che vi siete parlati?
Walter
- (riassumendo il tono da superiore) Ma come faccio con te? Perché sei così misero? Non è quello che ci siamo detti, ma quello che non ci siamo detti...
Simone
- Non credo di capire.
Walter
- Ovvio. Tu non hai mai capito le donne. Hai avuto quelle quattro storielle in croce in passato, ed una botta di fortuna con Laura. Quindi non sai cosa significhi conquistare veramente una donna. Adesso ti do una lezione importante. Prendi appunti: le donne non parlano con la bocca, ma con gli occhi. E tu devi conoscere quel linguaggio se vuoi farle tue.
Simone
- (mentre fa finta di scrivere) Grazie Maestro. Ah, e per curiosità, cosa ti ha detto con gli occhi Andrea?
Walter
- (ridendo con tono di sufficienza) Ha detto che era da tutta la vita che aspettava un uomo così sexy, di classe e affascinante. E che ora la sua ricerca è finita.
Simone
- (divertito) Wow! E hai capito tutto questo solo guardandola negli occhi? Ma sei un mago del rimorchio! (pausa) Anche se...
Walter
- "Anche se" cosa?
Simone
- No niente... É che sto ripensando a ciò che mi ha detto prima che venissi, riguardo al suo uomo ideale, e stona un po' con quello che hai detto di aver capito tu.
Walter
- A cosa ti riferisci?
Simone
- (avvicinandosi) Guarda. Sicuramente io non capisco le donne come te. Sono proprio negato, come dici tu. Ma prima stavamo parlando del più e del meno, sugli uomini in generale... e lei si è lasciata sfuggire che ama quelli che sono affascinanti, e di classe... Ma quelli che proprio la fanno impazzire sono gli avventurieri.
Walter
- Gli avventurieri?
Simone
- Si, insomma, quelli che viaggiano tanto, magari che vanno in posti esotici e misteriosi con solo uno zaino. Che conoscono le lingue e gli usi di popolazioni che sono quasi sparite dalla faccia della terra...
Walter
- Ma dici sul serio?
Simone
- Eh beh... questo è quello che ho sentito io. Ma non so che dirti, d'altronde io non sono un esperto di donne...
Walter
- (riflettendo) In effetti c'era qualcosa che non ho afferrato bene nei suoi messaggi. Qualcosa di poco chiaro...
Simone
- E sarà questo no?
Walter
- (illuminandosi) Caro Simone grazie della dritta. Adesso ho capito tutto. (fa per uscire)
Simone
- Ma dove vai?
Walter
- (epico) A prepararmi per la ricerca del Sacro Graal! (esce)
Entrano Laura ed Andrea. Laura porta un vassoio con quattro bicchieri e la bottiglia di vino.
Simone sta ridendo.
Laura
- Perché ridi? E Walter?
Simone
- Ah non lo so. É uscito dicendo che andava a prepararsi per il Sacro Graal.
Laura
- Il Sacro Graal?
Simone
- Credo che si riferisse ad Andrea. Gli ho detto che ti piacciono i tipi avventurosi.
Andrea
- (divertita) Dici davvero?
Simone
- Sì! E ora non ho idea di cosa voglia fare.
Laura
- Ma dai, non hai paura che si offenda?
Simone
- Chi, lui? No, figurati. E poi è solo un gioco. (ad Andrea) Comunque, l'hai steso! Hai fatto veramente colpo.
Laura
- (leggermente infastidita) Addirittura, così, a prima vista?
Andrea
- (tranquillizzando con lo sguardo Laura) Conosco i miei polli. Ma sicuro che non farà nulla di... troppo bizzarro?
Simone
- Chi, Walter? Noooo... É comunque un tipo con la testa sulle spalle. Di sicuro starà cercando qualche libro o oggetto per fare colpo su di te.
Entra Walter.
Indossa una camicia bianca con sopra un giubbetto di pelle. Dei pantaloni alla zuava (nda: o per limiti di tempo dei bermuda marroni che indossava sotto i pantaloni precedenti), stivali, un cappello a falda larga e una frusta.
Walter
- Salve bellezze. Perdonate di nuovo la mia assenza.
Simone, Laura e Andrea lo osservano allibiti.
Walter
- (ad Andrea, con tono quasi distaccato) Assalamo aleikum! É un saluto in lingua Urdu. Scusami piccola. Ma io non riesco a stare in ghingheri per troppo tempo. Il mio spirito selvaggio dopo un po' si ribella.
Andrea
- (cercando spiegazioni a Simone che le fa cenno di stare al gioco) Il suo...spirito... selvaggio?
Walter
- Beh, si lo so. Lo nascondo bene. Ma d'altronde la società attuale non ama persone come noi.
Laura
- Come noi?
Walter
- Ma sì, Laura, so che per te può essere qualcosa di strano, perché l'ho sempre tenuto nascosto. Ma il mio vero animo è questo.
Simone
- (ghignando) Seguire le orme di Indiana Jones?
Walter
- Quanto sei sciocco. Tu sai benissimo che sotto la mia corazza da "persona normale" si nasconde l'animo d'avventuriero.
Laura
- Eh?
Simone
- (guardando Laura e facendole un cenno di assenso) Ma sì Laura! Non te l'ho mai detto? Walter ha sempre avuto la passione per l'avventura.
Andrea
- Ma davvero? E dimmi hai vissuto situazioni pericolose di recente?
Walter
- (ridendo e guardando Simone) Se ho vissuto situazioni pericolose? (ad Andrea) La mia vita è in costante pericolo, piccola. Ma purtroppo non posso parlarne, sai è tutta roba top-secret, lavoro per il governo.
Simone
- Ma dai! Su, raccontacene una. Fallo per la nostra ospite. Tanto non lo diremo a nessuno.
Laura
- (che sta al gioco) Ma sì, per favore. Raccontaci la tua ultima avventura! (tra sé) Sono proprio curiosa di sentire da dove la tiri fuori.
Andrea
- (con malizia) Per favore. Fallo per me. Io amo le storie pericolose...
Walter
-(dopo aver finto esitazione) E va bene. Lo faccio solo per te, ma non spaventarti... (si schiarisce la voce, poi con solennità) Mi trovavo in Cambogia. In uno splendido tempio ormai in rovina. Dovevo recuperare una statua simbolo della fertilità preziosissima che si trovava sopra una specie piedistallo. Ma c'era un problema. Mi sono accorto che il piedistallo era collegato ad un congegno a peso. Se avessi tolto la statua, questo sarebbe scattato e qualcosa sarebbe successo. Qualcosa di brutto.
Andrea
- (finta) Oh mio Dio!
Durante il racconto Simone non può fare a meno di ghignare. Ma ogni volta viene fatto tacere con lo sguardo da Walter.
Walter
- Già, è la stessa cosa che ho pensato io. Ma non c'era tempo per le preghiere. Esaminando la statua ho cercato di capirne il peso. Quindi ho riempito un piccolo sacco che avevo con me con delle pietre. La mia idea era di sostituire velocemente la statua con il sacco, in modo che il peso sarebbe stato lo stesso e non sarebbe scattato nessun congegno. Dovevo essere veloce. Dannatamente veloce...
Andrea
- (fintamente agitata) E cosa è successo?
Simone
-(alzando al mano) Io lo so! Se vuoi posso continuare!
Walter
- (a Simone) No grazie! Non credo tu possa saperlo (ad Andrea, con enfasi) Insomma ero lì. I secondi duravano ore, e il sudore mi copriva gli occhi. Non avevo una seconda occasione. É accaduto tutto in una frazione di secondo. Ho alzato la statuetta e messo velocemente la sacca al suo posto...
Simone
- (invitandolo a continuare) E poi...
Walter
- (fulminandolo con lo sguardo) E poi niente. Ha funzionato!
Simone
- (divertito)Sicuro? Non è che stai saltando un pezzo? Non che per caso invece il peso non corrispondeva, il congegno è scattato, tutto il tempio è cominciato a crollare, ed una pietra gigantesca ha cominciato a rotolare contro di te e tu sei riuscito ad uscire da quel posto per il rotto della cuffia?
Walter
- (duro) No. Il peso era esatto. Ho preso la statua che ora si trova in museo com'è giusto che sia.
Simone
- (tra sé) O forse ti sei appisolato durante il film...
Laura
- (finta) Walter! Ma è una storia assurdamente fantastica!
Simone
- Soprattutto assurda.
Andrea
- (fintamente eccitata) Accidenti, Walter. Ho il cuore che batte a mille. Sei... sei... Oh mio Dio. Credo di aver bisogno di una rinfrescata.
Simone
- Oh, certo Andrea. Ci credo. Anche io non riesco a capacitarmi di ciò che ha appena detto di aver fatto. Vieni ti accompagno.
Andrea e Simone escono a sx
Laura
- (avvicinandosi con calma) Walter. Stai andando alla grande. Forse hai un tantino esagerato con la storia copiata da Indiana Jones, ma stai facendo colpo.
Walter
- Tesoro mio. Sto solo dando alla tua amica ciò che vuole da un uomo. Da un vero uomo. Simone mi ha detto che le piacciono gli avventurieri e allora...
Laura
- Oh... Certo. (pausa) É bella la mia amica eh? Ti piace?
Walter
- Devo dire che è notevole. Veramente notevole. E sarà mia.
Laura
- (leggermente infastidita) Però... devo dirti che Simone ha sbagliato con il fatto dell'uomo avventuroso.
Walter
- In che senso?
Laura
- Nel senso che ha frainteso. Andrea si riferiva agli uomini che sono al di fuori delle righe. Che hanno dei comportamenti non legati alla morale comune. Uomini che emergono per la loro diversità, anche nel modo di vestire. E che fanno del mistero una loro caratteristica.
Walter
- Ma dici sul serio?
Laura
- Ma certo! Andrea è una mia amica e saprò bene quali sono i suoi gusti.
Walter
- E quindi cosa devo fare secondo te?
Laura
- Beh, l'hai detto tu. Dalle ciò che vuole.
Walter
- (esaltato) Grazie Laura! Tu si che sei un'amica. Sapevo che di Simone non ci si può fidare. Allora torno subito (esce a dx)
Rientrano Simone ed Andrea. Stanno ridendo.
Simone
- Dov'è andato?
Laura
- Credo a preparare una nuova sorpresa per Andrea. (ride)
Andrea
- (ridendo) Cavolo, ma hai visto come era conciato! E quella storia assurda? Ma veramente si comporta così con le donne?
Simone
- Ti assicuro non a questi livelli.
Andrea
- Devo piacergli veramente molto.
Laura
- (dura) Però non esageriamo! (poi vedendo gli altri che la fissano dubbiosi) Cioè, volevo dire, cerchiamo di non esagerare con Walter... in fondo è un nostro amico.
Simone
- Ma quale esagerare! Lo conosco, e di certo è una persona che capisce quando non deve mettersi in ridicolo.
Entra Walter. Indossa dei bermuda a fiori, infradito, una pelliccia smanicata sul petto nudo e dei grandi occhiali da sole.
Gli altri tre restano allibiti.
Walter si dirige verso il tavolinetto prende la bottiglia del vino e ci si attacca. Poi resta in disparte verso la quinta di dx. Dopo un po' di silenzio e qualche occhiata divertita degli altri Simone parla per primo.
Simone
- Bene, Walter. Vedo che hai indossato qualcosa di più comodo.
Walter resta in silenzio.
Laura
- Hai un aspetto decisamente... particolare...
Walter c.s.
Andrea
- E anche molto interessante.
Walter
- (voltandosi di scatto, con arroganza) Interessante? Io non ho intenzione di essere interessante. Io sono fatto così. Quello che mi passa per la testa faccio. Non seguo le convenzioni sociali, io! Non mi uniformo al pensiero comune. Io sono ciò che mostro. Io sono io!
Simone
-(quasi tra sé) ... e voi nun sete un cazzo!
Gi altri si voltano verso Simone.
Simone
- Scusate. Una citazione... Mi è uscita spontanea.
Laura
- (a Walter) E... quindi... come dobbiamo interagire con te?
Walter
- (c.s.) Come volete. Ma non è detto che io interagisca con voi.
Laura
- Capisco. Va beh, perché non facciamo così, mentre io e Simone finiamo di preparare gli stuzzichini, tu puoi... non interagire con Andrea, se sei d'accordo.
Walter emette uno sbuffo di sufficienza e si attacca di nuovo alla bottiglia.
Simone e Laura escono.
Andrea si avvicina lentamente a Walter sempre con finta malizia. Quest'ultimo, durante la prossima battuta mantiene all'inizio un'aria arrogante e distaccata, poi comincia a cedere.
Andrea
- Sai, mi piace il tuo look... É così... contro tendenza. E io adoro chi è contro il comune pensare. (si avvicina ancora di più, esagerando la malizia) Sei un tipo silenzioso eh? Ti piace fare il misterioso? Chissà quante donne ti ronzano attorno. (Andrea gli è praticamente incollata all'orecchio. Walter comincia a cedere) Ma tu sei un duro vero? Tu non ti concedi facilmente (Andrea c.s., Walter c.s.) Tu vuoi tenere le redini del gioco. Vuoi mantenere le tua preda sotto controllo... e poi azzannarla quando è il momento giusto. (Andrea esagera accarezzandolo, e Walter fatica a trattenersi) E scommetto che una volta che l'hai fatta tua, lei ti prega di non fermarti. Ti supplica di mandarla in estasi. Ti implora di farla sentire donna! (Andrea c.s., Water c.s.) E ancora... ancora...di più... di più... Dimmi che è così. Dai, dimmi che è proprio così!
Walter
- (sbottando, con eccitazione verso Andrea) SIIIIII!!!! É tutto vero! É così. Le donne le azzanno e poi le porto in paradiso. Ma solo se lo voglio io. Perché io sono il loro dio!!!
Andrea
- (freddissima) Ah. Peccato.
Walter
- (spiazzato) Come peccato?
Andrea
- Eh sì. É un peccato. Perché cominciavi ad interessarmi. Sai, tutta questa tua eccentricità mi stava intrigando. Ma poi hai rovinato tutto.
Walter
- (spiazzato e su di giri) E quando? Come? Cioè, cosa ho rovinato?
Andrea
- (con sufficienza) Ma sì, dai. Tutta questa storia che tu azzanni le donne... che sei il loro dio... non fa per me.
Walter
- (incredulo) M-ma come non fa per te... Prima sembrava che tu...
Andrea
- Eh, lo so. Ti ho messo alla prova. Scusa, ma vedi (con aria maliziosa) Io sono una dominatrice. A me piace comandare. Mi eccita dare ordini e farli eseguire. (fredda) E non posso andare d'accordo con un altro dominatore.
Walter
- (fuori di sé) Ma io mi faccio dominare! La mia è solo una finta, in realtà io adoro essere uno zerbino! Ti prego pulisci i tuoi piedi sopra di me!
Andrea
- (titubante) Non lo so... Non mi sembri il tipo giusto. E poi sei così casto. Non osi. Non metti in mostra... le tue qualità. Hai l'aria di un ragazzetto da seminario.
Walter
- (colpito nell'orgoglio) Ragazzetto da seminario! Io? (esce di corsa a sx) Adesso te lo faccio vedere io il ragazzo casto e timido. (urlando da fuori scena) Non ti muovere! Resta lì.
Rientra di corsa.
Indossa solo un paio di slip colorati. Ha tutto il corpo spruzzato d'acqua e si atteggia a culturista.
Walter
- E adesso che mi dici, eh? Ti sembro ancora un ragazzetto da seminario?
Andrea
- (che a stento cerca di trattenere le risate) Si. Adesso sei il tipo di uomo che osa. (maliziosa) Ma sei anche in grado di eseguire gli ordini?
Walter
- (solenne si inginocchia) Sono ai tuoi ordini mia padrona!
Nella battuta seguente Andrea comincerà a dare degli ordini a Walter sempre più assurdi e concitati che lui cercherà di eseguire con difficoltà, e sempre con maggior trasporto. (Nda: questa scena può essere interpretata a soggetto e per il tempo che si desidera)
Andrea
- E allora giù. A quattro zampe. (Walter esegue) Abbaia. (Walter c.s.) Ma a me i cani non piacciono. Io amo i tacchini. Fammi vedere come sei un tacchino! (Walter c.s.) No! Sei un orango tango (Walter c.s.) No, non mi piacciono gli animali. Sei un albero. Anzi sei la mela sull'albero. No sei una banana. Anzi no una papaya! (Walter cerca di eseguire ma è in difficoltà) Non mi stai ubbidendo. Non ti impegni! Basta con la frutta! Adesso sei il Colosseo! No, sei un gladiatore nell'arena! No... ci sono! Sei Berlusconi! (Walter imita malamente Berlusconi) No troppo vecchio. Sei Gianni Morandi! (Walter c.s.) No. Sei Buffon (Walter si tuffa sul divano) No sei...
Walter
- (esagitato) OHHHHHH!!! Piano! Non mi ricordo nemmeno più chi cazzo sono io!
Andrea
- (dura) Stai rovinando tutto! Ed io sai cosa faccio a chi rovina i miei giochi? (maliziosa) Perché tu sei stato cattivo vero?
Walter
- (succube) Si... sono stato cattivo. Molto!
Andrea
- Sei un bimbo cattivo. E meriti di essere punito vero?
Walter
- (c.s. imitando la voce da bimbo) Sì, è vero, me lo merito! Per favore puniscimi!
Andrea
- (con tono sdolcinato) Devo proprio picchiarti! (dura) E tu vuoi essere picchiato. Lo so che lo vuoi!
Walter
- (urlando esasperato) Sì! Lo voglio! Ti prego picchiami!!! PICCHIAMI!!!
Walter gira attorno al divano, giunto dietro di esso si piega in avanti con la testa sui cuscini ad angolo retto.
Andrea gli si mette dietro e si copre le mani con la faccia per trattenere le risate.
Walter
- Picchiami! Fammi male! Sculacciami! Oh mia padrona, sono il tuo schiavo, fai di me quello che vuoi. Sono stato cattivo. Picchiami! Picchiami!
Mentre Walter recita questa battuta, entrano Simone e Laura con gli stuzzichini. Appena vedono la scena Laura fa cadere il vassoio, ed entrambi restano praticamente congelati nelle loro posizioni. Dopo qualche secondo:
Simone
- Ma... che... cazzo... sta succedendo?
Walter si interrompe, e alza la testa verso il pubblico.
Walter
- (sollevandosi in evidente imbarazzo, osserva il cibo per terra) Ah... Finalmente si mangia! Stavo giusto avvertendo una certa fame. Avevo dei crampi allo stomaco e... cercavo di farmeli passare in questo modo. Ve lo consiglio. (comincia rimettere il cibo sul vassoio e a mangiarlo)
Laura
- Ma perché sei nudo?
Walter
- E perché? (ad Andrea) Perché sono nudo? Innanzitutto non sono nudo nudo. Ho gli slip. E poi... Ma com'è che fa così caldo in questa casa? Eh? Ci saranno 50 gradi! Ma dico io...
Laura
- (seria) Andrea, per favore, puoi venire un attimo con me in cucina?
Laura e Andrea, escono a sx.
Simone
- Ma si può sapere che diavolo stai facendo?
Walter
- (esaltato) É lei! É lei!
Simone
- Ma lei chi? Ma di che parli?
Walter
-(c.s.) Andrea! É la donna perfetta! Ti rendi conto? É lei?
Simone
- Walter, calmati. Stai dando i numeri?
Walter
- (c.s.) No amico mio! No! Dopo tanti anni di ricerca finalmente l'ho trovata! É lei la donna della mia vita! La devo avere. Lo so, lo sento! Siamo fatti l'uno per l'altra! Deve essere mia!
Fa uno scatto verso l'uscita sx, ma Simone lo blocca.
Simone
- Ma dove vai? Fermati! Sembri un maniaco sessuale.
Walter
- (c.s.)Ma non capisci? Io devo farmi picchiare da lei! Voglio essere preso a calci, a schiaffi, a cazzotti in faccia! Finalmente ho scoperto cos'è il vero amore! Io voglio che mi faccia questo per tutta la vita!
Simone
- Ma tu sei completamente rincoglionito! Calmati!
Walter
- (cercando di divincolarsi) Non posso! Io la voglio! (verso sx, urlando) Andrea! Vieni a darmi una ginocchiata sul naso! Dammi un pugno sul rene destro!
Simone
- Sul rene destro? Ma falla finita! Basta! Andiamo, ti porto a casa! Ti faccio fare una doccia fredda!
Walter
- (c.s.)No, non posso. Lei andrà via! Non posso!
Simone
- Ascoltami! Per favore ascoltami (Walter si ferma) Ti giuro che non la farò andare via. Ma tu non puoi restare così. Devi vestirti. Se non vuoi farlo per me, almeno farlo per Laura. Non è bello che resti a casa nostra in mutande. Adesso andiamo a casa tua. Ti fai una doccia, ti vesti, ti calmi e poi torniamo qui.
Walter
- (disperato)Mi giuri che Andrea resta qui?
Simone
- Te lo giuro! Andiamo. (si incamminano verso l'uscita dx)
Walter
- E poi le dici se può tirarmi un calcio in faccia?
Simone
- Un calcio in... eh? Ma certo, certo, in faccia, allo stomaco... dove vuoi tu.
Walter
- Grazie Simone. Sei un amico.
Simone
- Figurati. Per così poco... Se vuoi poi te li do anche io un paio di calci nel culo, così, giusto per amicizia.
Walter
- Grazie...
Escono a dx. Ma Simone rientra subito dopo.
Simone
- Walter è andato proprio. Fammi prendere qualcosa di forte, così lo metto a nanna.
Gira attorno al mobile bar e si sparisce dietro di esso.
Entrano Laura ed Andrea e si posizionano davanti al divano.
Laura
- Capisco che ti stavi divertendo, ma hai esagerato.
Andrea
- Lo so. Perdonami. Non so cosa mi è preso. Ma è stato divertentissimo.
Laura
- Potevi evitare di farlo spogliare almeno.
Andrea
- Cosa c'è? Sei gelosa?
Laura
- Ma che dici? E comunque è sempre un amico di Simone.
Andrea
- Senti, sai benissimo che questa serata non doveva andare così. L'amico del tuo ragazzo non era previsto. E questo incontro aveva uno scopo ben preciso.
Laura
- Ti ho già detto che non ho potuto evitare. Per dire certe cose ci vuole il giusto momento.
Simone, incuriosito, si affaccia da dietro il mobile bar, cercando di ascoltare senza farsi vedere.
Andrea
- (seccata) Laura. La stai tirando troppo per le lunghe questa storia. Stai solo trovando scuse su scuse per rimandare.
Laura
- (sedendosi) Ma cosa credi che sia facile per me? É pur sempre il mio ragazzo. E stiamo insieme da più di cinque anni.
Andrea
- Lo so, ma non puoi continuare a mentire a te stessa. E nemmeno a lui, se gli vuoi bene.
Laura
- Lo so! Ma mi dispiace tanto lo stesso. Io gli voglio bene veramente. Tanto.
Andrea
- (sedendosi e prendendole le mani, con tono dolce) Laura, non puoi andare avanti così. É giusto che lui sappia. Non puoi continuare a fare questa doppia vita! Ormai è un anno che va avanti.
Laura
- Hai ragione. Devo lasciarlo, perché non è giusto per lui, e non è giusto per me. Ma ho così tanta paura di ferirlo. Non se lo merita. É sempre stato così buono con me, premuroso, gentile. E poi mi fa tanto ridere! E provo tanto affetto nei suo confronti. Credimi.
Andrea
- Si, provi affetto. Ma non lo ami.
Laura
-(rassegnata) Si... É vero. Non lo amo. O meglio prima credevo di amarlo. E fino ad un anno fa credevo che il sentimento che provavo per lui fosse "l'amore" con la "A" maiuscola... ma poi...
Andrea
- Ma poi?
Laura
- Poi ho incontrato te.
Laura e Andrea si danno un bacio leggero. Mentre Simone osserva la scena a bocca spalancata.
Laura
- Va bene. Oggi è andata così. Ma domani glielo dirò. Devo farlo. Ma tu sarai vicino a me?
Andrea
- Certo. Sarò sempre al tuo fianco.
Si alzano.
Laura
- (osservandola con amore) Mio Dio, vestita così, sei... sei stupenda!
Andrea
- Anche tu. E Comunque l'ho fatto per te. Avevo timore che avessi qualche ripensamento.
Laura
- (abbracciandola) Ma quanto sei scema! Come potrei ripensarci? Io ti amo per quello che sei non per cosa indossi.
Andrea
- Anche io ti amo!
Laura
- (sciogliendosi dall'abbraccio lentamente) Adesso andiamo in cucina, aiutami a preparare qualcos'altro da mangiare, visto che vedendo quel deficiente ho rovinato tutto.
Andrea
- Si, ma possiamo mettere del Roipnol nel cibo di Walter? Mi è sembrato troppo su di giri.
Escono ridendo a sx
Simone si alza con la faccia stravolta. Ha una bottiglia in mano. La apre e ci si attacca bevendo con foga.
Buio
Sipario
Fine Primo Atto
Secondo Atto
All'apertura del sipario Simone è disteso sul lettino.
Per terra ci sono un paio di bottiglie vuote e dei fazzoletti accartocciati.
A tutto volume si sente "All by myself" di Eric Carmen
Quando la canzone giunge al ritornello, Simone, visibilmente ubriaco la canta a squarciagola singhiozzando.
Entra Walter. É allarmato.
Walter
- Che succede? Al telefono non ho capito niente!
Simone
- (non accorgendosi di Walter) Laura! Laura mia! Perché?
Walter
- (spaventato corre verso Simone) Simone! Ma che è successo a Laura? Che succede? Parla!
Simone
- (vedendolo gli butta le braccia al collo e singhiozza) Amico mio! Amico mio vero! Ti voglio bene! (continua a biascicare parole senza senso)
Walter
- (c.s.) Non ti capisco! Ma dove si spegne lo stereo? (preme un pulsante sullo stereo e la musica si interrompe) Mi stai facendo preoccupare! Che è successo? Dov'è Laura? (esce verso sx gridando il nome di Laura)
Simone
- Ma come ho fatto a non capire? Come ho fatto?
Walter
- (rientrando e scuotendo Simone) Simone insomma, dov'è Laura?
Simone
- (mettendosi seduto) Laura non c'è... è andata via... Laura non è più cosa mia...
Walter
- Ma ti sembra il momento di metterti a cantare? Allora vuoi dirmi cosa diamine è successo?
Simone
- Amico mio! Amico mio! Non puoi capire... nessuno può...
Walter
- Ma la fai finita? Cristo Santo Simone rispondimi. Dov'è Laura? Sta bene?
Simone
- Si... (sottolineando) Lei si!
Walter
- (rasserenandosi) Oh meno male. Mi hai fatto prendere un accidenti! Allora si può sapere cosa è successo? E perché tu sei ubriaco alle dieci di mattina?
Simone
- (tra sé) Ma come ho fatto dico io? Come ho fatto a non capire? (prende la bottiglia e fa per attaccarsi ma Walter lo blocca)
Walter
- Smettila di bere! E vuoi dirmi cosa è successo?
Simone
- (farneticando, ubriaco) Cosa succede amico mio? Vuoi sapere cosa succede? Te lo dico io! Succede che quando pensi che la vita scorra in modo lineare e pacioso, essa d'un tratto arrivi e ti presenti il conto per tanta immeritata tranquillità, mettendoti davanti all'ineluttabile imprevisto che sconvolge risolutivamente il corso dei tuoi eventi futuri, annichilendo e svilendo quelli passati che ritenevi eterni e reali. (pausa) Hai capito cosa è successo ora?
Simone fissa Walter in attesa di risposta. Quest'ultimo che lo ha ascoltato fissandolo immobile senza capire nulla resta in silenzio per qualche secondo. Poi:
Walter
- Certo.
Simone
- E ora dimmi, come potrò mai riconquistare la fiducia di un soleggiato domani dopo la nefasta sorte che si è accanita su di me con i suoi aguzzi canini?
Walter
- (c.s. poi con estrema calma) Simone. Ma si può sapere cosa cazzo stai dicendo? (scuotendolo per le spalle) Mi vuoi dire cosa è successo?
Simone
- Laura mi tradisce.
Walter
- (calmandosi) Ohhhhhh! E ci voleva tanto. Per dire tre parole mi hai recitato la Divina Commedia. Laura- mi -tradisce. (rendendosi conto) Cooooosa? Laura ti tradisce?
Simone
- (annuendo)...e vuole lasciarmi! (fa per bere ma viene bloccato da Walter)
Walter
- Ma che dici? E con chi?
Simone
- Con Andrea (fa per bere ma viene bloccato da Walter)
Walter
- Andrea l'istruttore della palestra? Quel pallone gonfiato di steroidi! Fa tanto l'amico e poi...
Simone
- Non quell'Andrea.
Walter
- Andrea Fioravanti il commercialista? Ma è un vecchio!
Simone
- Non lui!
Walter
- E allora Andrea chi? Non conosco nessun'altro che si chiami così.
Simone
- "Altro" no, ma "altra" sì.
Walter
- (congelato) Oh.
Walter prende la bottiglia dalle mani di Simone e ci si attacca.
Walter
- (dubbioso) Andrea... Andrea?
Simone
- Andrea, Andrea.
Walter si attacca di nuovo alla bottiglia
Walter
- (dopo qualche secondo) Noooo. Ma che dici? Figurati! Ti stai sicuramente sbagliando. Voglio dire, Laura è una ragazza fantastica. E non ha mai dato l'impressione di essere... insomma capito no? E poi Andrea è la femminilità fatta persona! É bellissima, affascinante e sono convinto che c'è del feeling tra noi. Ieri sera ho proprio fatto colpo.
Simone
- (ridendo) Cosa hai fatto ieri? Non credo di aver mai visto una persona umiliarsi in quel modo.
Walter
- Io non mi sono umiliato. Stavo solo giocando con lei. Poi sei arrivato tu e hai rovinato tutto.
Simone
- Ti stavamo prendendo per il culo! Idiota! Eravamo d'accordo. É per questo che ti abbiamo detto tutte quelle cose stupide che tu, da vero stupido hai fatto. Fino a raggiungere il culmine quando la imploravi di picchiarti!
Walter
- (resta in silenzio per un po'. Poi cercando di rimediare) Ma guarda che l'avevo capito. Figurati se non l'avevo capito. (ride forzatamente) Stavo al gioco per farvi divertire. (tagliando corto)Comunque a parte questo, quello che dici non può essere vero. Io conosco le donne e ti dico che tra me ed Andrea si è acceso il fuoco della passione.
Simone
- Come no! Un fuoco fatuo! Ti sei innamorato della persona sbagliata! E a quanto pare anche io.
Walter
- Senti, finiscila con questa storia! Ti stai facendo un film per una stronzata. Hai le prove di quello che dici?
Simone
- Certo. Si sono baciate davanti ai miei occhi.
Walter
- (serio, in tono neutro) Non ho capito.
Simone
- Ero dietro il mobile bar, loro non mi hanno visto. Parlavano del fatto che Laura avrebbe dovuto dirmi la verità sulla loro storia e poi si sono date un bacio.
Walter
- (bevendo, con voce leggermente tremolante) Dove?
Simone
- Ma che domanda è?
Walter
- (beve, comincia ad immaginarsi la scena e ad agitarsi) E invece è importante. Adesso descrivimi bene la scena che hai visto.
Simone
- Ma che ti devo dire? Erano sedute lì dove eri tu, parlavano tra loro e poi...
Walter
- (interrompendolo) Lentamente. Descrivilo lentamente.
Mentre Simone parla Walter assume un'espressione seria.
Simone
- (lentamente) Erano sedute, parlavano, poi si sono dette che si amavano e si sono baciate. Labbra contro labbra. Un vero bacio da innamorate. Appassionato e coinvolgente
Walter
- (dopo qualche secondo, serissimo) Scusa Simone c'è dell'acqua?
Simone
- Eh? Ah sì, lì sul mobile.
Walter si alza, con calma si avvicina al mobile, si riempie un bicchiere con dell'acqua e se lo getta sul viso.
Simone
- Ma che fai?
Walter
- (c.s.) Fa molto caldo qui dentro. (si risiede sul divano, con voce rotta) Quindi le due ragazze. Bellissime, mi permetto di dire, si sono... baciate. E poi?
Simone
- E poi hanno detto che oggi sarebbero tornate così Laura avrebbe potuto parlarmi. (piangendo) E lasciarmi!
Walter
- (bloccandolo) Non tergiversare con il piagnisteo. Torniamo al fatto che due ragazze si sono baciate proprio qui, su questo divano. Dopo, cosa è successo?
Simone
- Ma cosa vuoi che altro sia successo?
Walter
- Oh... (con espressione sognante)Magari qualcosa che sto immaginando adesso...
Simone
- (non ascoltandolo) Sono andate via e io sono uscito dal mobile bar. Poi quando ci siamo visti ho finto di stare male perché avevo bisogno di stare solo per capire. E allora Andrea è andata via.
Walter
- Ah! E perché a me hai detto che Andrea era dovuta andare via all'improvviso?
Simone
- Perché non ti volevo tra i piedi! Eri troppo stupido ieri sera.
Walter
- Ancora con questa storia? Va beh, lasciamo perdere. E Laura cosa ti ha detto?
Simone
- Nulla. Ho detto che mi sentivo malissimo. Lei è andata a letto e io sono rimasto qui sul divano a fissare il soffitto e a bere tutta la notte.
Walter
- (sarcastico) Ottima scelta.
Simone
- E cosa avrei dovuto fare? Non capisci che mi è crollato il mondo sotto i piedi? Non sapevo come reagire, cosa fare!
Walter
- Va bene, va bene, calmati. Analizziamo la situazione.
Simone
- Guarda che non c'è nulla da analizzare! Laura e Andrea stanno assieme. E io sono cornuto. E non c'è competizione. Voglio dire Andrea è una donna! Come faccio a competere con una donna?
Walter
-(sognante) E pure parecchio sexy. (riprendendosi) Ehm... una bellissima donna.
Simone
- E stanotte ho ricollegato i puntini! Quando diceva che faceva tardi perché era a cena da Andrea! Quando si svegliava la mattina dicendo che andava a correre con lei! E quella volta che hanno passato un week end assieme in una SPA! E io come un deficiente qui! Tutto tranquillo! Mentre loro se la spassavano tra un massaggio ayurvedico e una doccia emozionale.
Walter
- (c.s., agitato)In piscina... Nella sauna... accaldate... (si alza di scatto) Vado un secondo in bagno.
Simone
- (ignorandolo) E io che non mi sono accorto mai di nulla! Neanche un segnale... un indizio... Che ne so... un profumo particolare addosso a lei... Va beh... come avrei potuto accorgermi di un profumo da donna... E chissà da quanto tempo va avanti questa storia...
Walter rientra con la testa completamente bagnata.
A Simone che lo fissa incuriosito.
Walter
- Oh, ma tu non lo senti il caldo che fa qui dentro?
Simone
- No.
Walter
- Forse mi sta venendo l'influenza. Comunque tornando a noi. Non è detto che questo sia un male. Anzi potresti essere un uomo fortunato!
Simone
- Ma che diavolo dici?
Walter
- (serio) Ascolta! Se giochi bene le tue carte, tu potresti essere l'uomo più felice della terra! Faresti l'invidia del genere umano maschile!
Simone
- Non capisco.
Walter
- Ma come non capisci? (con calma) E facilissimo! Qual è il sogno erotico di ogni uomo?
Simone
- Ma che c'entra... (illuminandosi) Ma tu sei un malato mentale!
Walter
- Non fare il moralista adesso! So benissimo che sei come tutti quanti gli altri! Fare il sultano dell'harem è il sogno segreto di tutti gli uomini! E tu puoi realizzarlo! (epico, prendendolo sottobraccio) Ti rendi conto dell'occasione che hai? Saresti il ragazzo più rispettato della comunità. Gli altri maschi nel vederti si darebbero di gomito per indicare te: uno dei pochissimi eletti che ce l'ha fatta! Saresti il loro Guru spirituale. Ed io il primo dei tuoi apostoli!
Simone
- (fissandolo) Tu sei un coglione. Davvero.
Walter
- Ma non capisci che...
Simone
- (interrompendolo) Ma non capisci tu! Io sono innamorato di Laura! Lei è la mia vita! E Andrea per me è solo la stronza che se l'è portata via! Avrebbe potuto essere anche Angelina Jolie. Sempre stronza restava. E tu stai qui a descrivermi una sorta di film pecoreccio come quelli della Fenech.
Walter
- Non ti permetto di offendere la mia dea.
Simone
- Falla finita cazzo! Puoi essere serio per un minuto? Sei il mio migliore amico e questo è il massimo che puoi offrirmi in questo momento di dolore?
Walter
- Non scaldarti tanto! Anche io sono stato ferito da questa storia!
Simone
- Ah sì? E in che modo?
Walter
- Prima di tutto anche il mio cuore è andato in pezzi. (affranto in modo esagerato) Andrea era il mio unico e vero amore. Già la immaginavo in abito bianco accanto a me. E invece mi ha illuso.
Simone
- Ma per piacere! E poi?
Walter
- E poi ti rendi conto che non potrò mai più vedere un filmato sexy con due ragazze?
Simone
- (allibito) Eh?
Walter
- Quelli sono i miei filmati preferiti! E sono belli perché irreali. Andiamo su, di solito quando parli di lesbiche la prima immagine che ti viene in mente è una ragazza che sembra un uomo. Tozza, coi capelli corti e una camicia larga a quadri senza maniche.
Simone
- Ma che stai dicendo?
Walter
- (scaldandosi) Dico la verità! Invece due donne bellissime che fanno l'amore le vedi solo in certi filmati! E sai che è tutta roba finta, fatta apposta per maschietti come noi! E proprio perché è finta pensi che non ti potrà accadere mai! E invece adesso so che è reale! É possibile! Ed ora ogni volta che vedrò un filmato con due donne bellissime avrò sempre in mente Andrea... e la tua fidanzata! E avvertirò per sempre i sensi di colpa! Ti rendi conto? Laura ha distrutto il mio sogno erotico per eccellenza!
Simone
- (allibito) Io ti prendo a calci in faccia veramente. E poi voglio vedere se ti piace...
Walter
- Amico, ti sto solo dicendo che in questa storia c'abbiamo rimesso tutti e due. Quindi non possiamo fargliela passare liscia così!
Simone
- (c.s.) Tutti e due?
Walter
- Si! Tutti e due! E dobbiamo ripagarle con la stessa moneta!
Simone
- La stessa moneta?
Walter
- Sì! Dobbiamo comportarci come hanno fatto loro!
Simone
- (imbarazzato)Senti Walter... io ti voglio bene... ma non così bene da venire a letto con te.
Walter
- (sconcertato) Eh? Ma che sei matto? Intendevo un'altra cosa!
Simone
- Cosa hai intenzione di fare?
Walter
- (ghignando) Vedrai. Fammi prendere alcune maglie a casa e risalgo. Fidati di me.
Simone
- Chissà perché non ci riesco.
Walter fa per uscire poi si blocca come se avesse visto un fantasma.
Simone
- Beh? Che ti succede?
Walter
- (allibito) Andrea...
Simone
- Eh, e quindi?
Walter
- É pure ginecologa!!!
Buio.
Quando si riaccendono le luci, in scena non c'è nessuno.
Entrano Laura ed Andrea. Indossano abiti casual. Laura è visibilmente agitata.
Laura
- Oddio Andrea, non so se ce la faccio.
Andrea
- Stai tranquilla. Ci sono io. (le stringe la mano) Andrà tutto bene.
Laura
- Speriamo. (verso sx) Simone? Simone ci sei?
Simone
- (da fuori scena) Un secondo, arrivo.
Laura guarda Andrea. Quest'ultima la invita a farsi coraggio con un cenno della testa.
Entra Simone. Indossa una maglia a maniche corte molto aderente. É solare. Le due donne si lasciano rapidamente la mano.
Simone
- Ecco le mie ragazze! (da un bacio rapido a Laura e un bacio sulla guancia ad Andrea) Allora come è andato lo shopping?
Laura
- (in imbarazzo) Oh... bene. (poi notando la maglia di Simone) Ma questa maglietta?
Simone
- Ti piace? Non trovi che mi metta in risalto i pettorali?
Laura
- (confusa) I pettorali? Non capisco...
Simone
- (tagliando corto) Ma dai accomodatevi per favore. Prendo qualcosa da bere.
Laura
- Senti Simone, in realtà io sono venuta qui per dirti una cosa.
Simone
- E devi dirmela per forza in piedi? Dai sedetevi che prendo il vino (esce a sx)
Laura
- (ad Andrea) Ma l'hai visto? Io non ce la faccio! É così felice!
Andrea
- Laura, non puoi più rimandare, e lo sai.
Laura
- Già... Ma ti prego stammi vicina. (cercandole la mano)
Andrea
- Sono qui (le afferra la mano).
Entra Simone, ha una bottiglia di vino e quattro calici che poggia sul tavolino. E si siede sulla poltroncina.
Laura
- Allora Simone, ecco, io sono venuta qui con Andrea per dirti...
Simone
- (interrompendola, con aria seria) Laura, ascoltami. Prima che tu cominci a parlare, fammi dire una cosa.
Laura
- Che faccia seria. Ma è successo qualcosa?
Simone
- Beh... É qualcosa che devo dirti da un po' di tempo. E solo ora ne ho il coraggio. E sono contento che ci sia anche Andrea. (sottolineando) La tua amica Andrea.
Laura
- Simo, mi stai facendo preoccupare.
Andrea
- (notando i bicchieri) Quattro bicchieri. Ma aspettiamo qualcuno?
Entra Walter da dx. Indossa una camicia molto sgargiante e dei pantaloni attillatissimi.
Walter
- Si. Me.
Laura
- (confusa) Ciao Walter... (a Simone) Ma cosa sta succedendo?
Walter si posiziona dietro la spalliera della poltroncina.
(Nda: cerca di assumere un'aria meno mascolina. L'attore che lo interpreta non deve però eccedere in atteggiamenti esagerati e finti)
Walter
- (a Simone poggiandogli una mano sulla spalla) Grazie per avermi aspettato.
Simone
- (a Walter) Non avrei mai potuto senza di te.
Laura
- Si può sapere cosa state dicendo?
Simone
- Hai ragione tesoro mio. É presto detto. Vedi, non sai quanto mi crei sofferenza quello che sto per dirti. Perché so che rimarrai scioccata. Ma è necessario. Io non posso più andare avanti in questa pantomima. Non posso più nascondermi.
Walter
- Bravo. Sono fiero di te.
Laura
- Fiero di te? Andrea, ma tu ci capisci qualcosa?
Andrea
- Un' idea me la sto facendo, ma non voglio crederci...
Simone
- E invece devi Andrea. Soprattutto perché Laura avrà bisogno di una vera amica al suo fianco. (a denti stretti) E il fatto che sia tu, non può che rendermi felice.
Laura
- (sbottando) Ma la smetti? Si può sapere cosa stai dicendo?
Walter
- Per favore Laura, non complicare le cose. Quello che sta facendo Simone merita tutto il tuo rispetto e la tua attenzione.
Laura
-(c.s.) Ma ti ci metti pure tu?
Simone
- Ok, ok... Stai calma tesoro mio. Hai ragione, la sto tirando per le lunghe. Quello che devo dirti è che... in tutti questi anni che siamo stati assieme... io... ti ho mentito.
Laura
- Cosa?
Andrea
- Simone, credo tu debba essere più chiaro.
Walter
-(serio) Andrea, per favore... Lascialo fare, ma con i suoi tempi.
Simone
- Si tesoro mio. Non sono stato sincero con te, né con me stesso. Ma ti assicuro che il mio affetto per te è reale. Ti ho voluto e ti voglio veramente bene!
Laura
- (dura) Simone taglia corto! Mi stai dicendo che hai una storia con un'altra?
Simone
- (osservando Walter) Ecco, più o meno...
Laura
- (arrabbiata) Più o meno? E da quando?
Simone
- Beh... da più di dieci anni.
Laura
- (sconvolta) Da più di dieci anni! Mi stai dicendo che questa relazione è andata avanti anche durante il nostro rapporto?
Simone
- (solenne) Si...
Andrea
- (dubbiosa) Simone, sei sicuro di quello che dici?
Simone
- Certo.
Walter
- Da più di dieci anni. Confermo.
Laura
- (furiosa, a Walter) E tu lo sapevi e non mi hai detto nulla? Che gran figlio di puttana! (a Simone) E chi è questa? La conosco?
Simone
- (guardando prima Walter che annuisce e poi Laura) Si, anche molto bene. Mi dispiace tesoro...
Laura
- (furiosa) Ti dispiace? Ti dispiace? Mi hai mentito per cinque anni e l'unica cosa che sai dire è mi dispiace? Ma ti rendi conto? E chi è? Avanti dimmi questo cazzo di nome!
Simone guarda Walter, e avvicina la mano a quella di lui che è di nuovo sulla spalla.
I due si stringono le mani e si guardano con amore.
Laura li osserva senza capire, mentre Andrea sbotta in una sonora risata.
Andrea
- Ma per piacere!
Walter
- Cosa c'è signorina? Ti brucia perché adesso hai capito che tra me e te non ci potrà mai essere nulla?
Andrea
- E quando mai avrei pensato di avere una storia con te?
Walter
- Stellina, ti ho visto come mi guardavi ieri sera. Ardevi di desiderio.
Andrea
- (ridendo) Ardevo di desiderio? Davvero?
Walter
- Si. E questa squallida reazione che hai ora, mi dimostra che ho ragione.
Laura
- Qualcuno per favore mi spiega cosa sta succedendo?
Andrea
- Ma non hai capito? Questi due simpaticoni ti stanno facendo credere che stanno assieme.
Laura
- (a Simone) Che cosa?
Simone
- Si è così, e per favore Andrea, non prenderti gioco del nostro amore, noi stiamo insieme davvero. (a Laura) Perdonami tesoro se te l'ho tenuto nascosto per tutti questi anni. Ma potrai capire quanto per me... per noi, sia stato difficile. Abbiamo sempre dovuto nasconderci.
Walter
- Uh... Non puoi capire che fatica farmi passare per un playboy. Tutte quelle donne dentro il mio letto che mi facevano cose abominevoli, (a Simone) mentre io non volevo altro che stare accoccolato al mio Simone.
Andrea ride di gusto. Laura si siede sul divano frastornata.
Laura
- (calma) Simone. Mi stai prendendo in giro? Dai falla finita.
Simone
- No tesoro. É la pura verità. Quindi capirai che adesso che abbiamo deciso di uscire allo scoperto, sono costretto a lasciarti.
Laura
- Tu lasci me?
Simone
- Si, ma per favore, non facciamo scene madri. Io sarò sempre tuo amico. Andremo a fare shopping insieme ogni volta che vorrai.
Andrea
- (sempre ridendo) Oh mio Dio siete fantastici!
Walter
- (ad Andrea) Ma si può sapere perché stai ridendo?
Andrea
- Semplice. Perché non credo ad una sola parola di quello che state dicendo.
Walter
- Ah sì? Questo ragazzo ha fatto outing dopo anni di frustrazioni, sofferenze e finzioni, e tu non gli credi? Hai un cuore di pietra. Sei un'aguzzina.
Andrea
- Ok. Allora se è veramente così voglio una prova.
Walter
- Cioè?
Andrea
- Datevi un bacio.
Walter e Simone si irrigidiscono.
Andrea
- Andiamo, è solo un bacio. Se veramente vi volete così bene, non dovreste avere problemi.
Laura
- (che ha cominciato a comprendere la finzione) Infatti, cos'è un bacio per voi?
Simone
- (guardando Walter, in difficoltà) E già... e cos'è un bacio?
Walter
- (guardando Simone, in difficoltà) E se proprio ci tenete...
I due si avvicinano lentamente e con molta difficoltà. Dopo vari tentennamenti si sfiorano le labbra e si allontanano rapidamente.
Simone
- Ecco! Avete avuto il vostro bacio.
Walter
- Bello e intenso, come sempre d'altronde.
Andrea
- (ammiccando a Laura) Eh beh... Quindi voi due siete una coppia di fatto.
Simone
- (sorridendo) Già.
Laura
- Siete veramente gay?
Walter
- (sorridendo soddisfatto) Gay è riduttivo. Siamo donne in corpi da uomo. Mi dispiace.
Andrea
- (fintamente dispiaciuta) Accidenti che sfortuna!
Simone
- In che senso?
Andrea
- (guardando Laura) Pensi che a questo punto posso dirgli lo stesso la nostra idea?
Laura
- (stando al gioco) In teoria ormai è inutile... Ma va bene...
Walter
- Quale idea?
Andrea
- (fingendo imbarazzo) Beh, vedete... Noi siamo venute qui con uno scopo preciso... (molto maliziosa, con voce sensuale) Avevamo intenzione di proporlo solo a Simone, ma visto che ci sei anche tu...
Simone
- Propormi cosa?
Laura
- (fintamente dispiaciuta) Ormai nulla che possa interessarvi.
Walter
- (frettolosamente) E chi l'ha detto che non ci interessa? Voglio dire, sentiamo prima la proposta, no?
Andrea
- Ecco... magari... visto che io e Laura siamo amiche... e abbiamo un certo feeling... Avevamo pensato di divertirci un po'...Di fare qualcosa fuori dall'ordinario, giusto per mettere un po' di pepe nelle nostre giornate...
Simone
- Cioè?
Andrea
- Ecco, avevamo pensato a un giochino divertente da fare in tre (guardando Walter) o in quattro...
Walter
- (agitandosi) E che genere di... giochino avevate in mente?
Laura
- Eh, ma ormai, non credo sia più il caso.
Walter
- (concitato) Non saltare a conclusioni affrettate. Prima spiegateci meglio.
Andrea
- (con malizia, avvicinandosi a Laura) Beh... avevamo pesato che... magari prima avremmo potuto giocare un po' noi... e poi...
Walter stringe la mani attorno alle spalle di Simone che emette un urlo.
Simone
- (in difficoltà) Ah... ho capito. Ma non si può. Perché tanto a noi non piacerebbe. (duro a Walter) Vero tesoro?
Walter
- (con voce strozzata) Eh già, non ci piacerebbe proprio. Ma per niente.
Andrea
-(c.s.) Magari possiamo fare una prova, che ne dite? Magari qualcosa succede.
Simone
- Fidati, non succede nulla. Diglielo anche tu Walterino.
Walter
- (dopo qualche secondo di silenzio, con foga) Ma possiamo provare! Tentar non nuoce no? Giusto per vedere, così... Magari per farci due risate sopra...
Simone
-(a Walter duro) Non credo sia il caso!
Walter
- (a Simone, agitatissimo) Fidati. É il caso! Magari succede un miracolo... Che ne puoi sapere?
Laura
- (con malizia) E chi lo sa? Tanto non c'è nulla che ci possa far male.
Walter
- (esagitato) Nulla! Non ci fa male nulla! Nulla! Provate. Per favore ve lo chiedo! Provate! (e tappa la bocca a Simone che sta per replicare, poi tra sé guardando in cielo) O Diosantissimo ti ringrazio!
Laura e Andrea si avvicinano lentamente e con molta sensualità l'una all'altra. Walter trattiene il fiato seguendo il tutto con vivo interesse. Ha le mani sulle spalle di Simone e praticamente lo stritola. Appena però le ragazze si sfiorano con le labbra, non regge la tensione e cade a terra esanime.
Simone
- Oddio! (esamina Walter e guarda le ragazze) É svenuto.
Andrea
- (sarcastica) E come mai?
Simone
- (in difficoltà) Eh... perché... Perché lui non può vedere queste cose. Gli fanno ribrezzo. Ogni volta così. Pensate che una volta stavamo in un locale e...
Laura
- E a te non fanno ribrezzo?
Simone
- A me? Figurati. Non sono mica sensibile come Walter. Mi siete totalmente indifferenti.
Andrea
- Addirittura indifferenti?
Simone
- Si, non mi suscita nessun effetto. É così da quando sono ragazzino. Le donne non mi interessano.
Laura
- (dura) Non mi sembra di esserti stata molto indifferente in questi anni.
Simone
- (in difficoltà)Ho sempre fatto finta. E poi mi sono... aiutato... con le pasticche... Non immagini che strazio...
Laura
- (quasi offesa) Ah si? Non me ne sono mai accorta. Sei stato un bravo attore.
Simone
- (c.s.) Modestamente... anni e anni di pratica...Quando ci si nasconde devi imparare a saper gestire le situazioni.
Andrea
- Quindi ci stai dicendo che puoi venire qui in mezzo a noi senza alcun problema.
Simone
- Certo. Ma non ne ho voglia.
Laura
- E dai. Di cosa hai paura? Mica ti mordiamo. (maliziosa) Facciamo due chiacchiere... tra amiche.
Simone
- (cedendo) Solo... due chiacchiere. Ok?
Andrea
- Due chiacchiere contate. La cosa ti crea qualche problema?
Simone
- (c.s.) Nessunissimo.
Simone si siede in mezzo alle ragazze che cominciano a provocarlo accarezzandolo.
Simone
- (in evidente difficoltà) Avevamo detto due chiacchiere...
Andrea
- Infatti. Chiacchieriamo e basta. Tanto tu non senti nulla, no?
Simone
- (c.s.) Io? Niente. Nientissimo.
Laura
- D'altronde se sei veramente gay...
Simone
- (c.s.) Io... si... molto più che gay... sono frocissimo...
Le due ragazze lo stuzzicano per qualche secondo con carezze e baci sul collo. Simone sembra stia per cedere quando si alza sbottando.
Simone
- Basta! Basta! Non ce la faccio! Fermatevi!
Andrea
- (esultando) A-ha! Lo sapevo che era tutta una messa in scena!
Laura
- (furiosa) Adesso mi spieghi perché mi hai detto tutte queste stronzate!
Simone
- (osservando Walter che è ancora per terra) É stata una sua idea!
Laura
- Non avevo dubbi! Ma perché ti sei prestato a questa pagliacciata?
Simone
- (in difficoltà) Perché dovevo metterti in difficoltà... Non volevo che la passassi liscia così!
Laura
- La passassi liscia su cosa?
Simone
- (deciso) Sul fatto che mi stai lasciando per stare con lei.
Laura accusa il colpo e guarda Andrea.
Laura
- (mortificata) Quindi sai già tutto? Chi te l'ha detto?
Simone
- Voi. Ieri sera. Ero dietro il mobile bar quando parlavate del fatto che dovevi lasciarmi.
Andrea
- Colpa mia... (a Laura) Scusami...
Laura
- Non fa nulla. Non è colpa tua. (a Simone) Mi dispiace che tu l'abbia saputo così.
Simone
- (arrabbiandosi) Ti dispiace che io l'abbia saputo così? E basta? Non hai altro da dirmi? (affranto) Perché Laura? Eh? Perché?
Laura
- Non lo so! Come faccio a spiegartelo? Non lo so! É successo e basta.
Simone
- (c.s.) E questo dovrebbe bastarmi? Dopo cinque anni che stiamo assieme? Da quanto tempo va avanti questa storia?
Laura
- Da quasi un anno...
Simone
- (c.s.) Cristo Santo! Da quasi un anno!
Andrea
- Simone, non prendertela solo con lei. É anche colpa mia.
Simone
- (duro) Certo che è anche colpa tua! Ma il problema è che io sono innamorato di lei! Ed è lei che mi ha ferito! Posso essere libero di incazzarmi con la mia fidanzata? O meglio la mia ex fidanzata?
Andrea
- Certo però non devi...
Simone
- (interrompendola) Non devo cosa eh? Invece devo! Tu hai idea di come ci si senta nello scoprire che la persona che ami ti tradisce? E non con un uomo, cazzo! Con una donna!
Andrea
- No... non lo so.
Simone
- Te lo dico io! Ci si sente veramente dei coglioni! Perché non l'hai minimamente intuito. Perché non riesci a capire come ciò sia stato possibile. Ma soprattutto ti senti sconfitto perché non c'è competizione. Se tu fossi stata un uomo avrei anche provato riconquistarti, cercando di capire cosa ci fosse di sbagliato in me, ma così...
Laura
- Ma tu non hai nulla di sbagliato!
Simone
- (furioso) Non ho nulla di sbagliato tranne il fatto che ho la barba, i peli e soprattutto un...
Laura
- (interrompendolo, in lacrime, furiosa) Smettila! Non è colpa mia! Lo capisci? Non è colpa mia! E nemmeno colpa tua! É capitato e basta! Ma cosa credi che per me sia stata un passeggiata? Credi che abbia fatto la mia scelta a cuor leggero? Che ne sai tu della mia sofferenza, della mia frustrazione nello scoprire qualcosa di me che non conoscevo, che nemmeno sospettavo! Riesci solo ad immaginare quanto sia stato difficile per me accettare tutto questo a questa età? Ci riesci?
Simone
- (sconfitto) No. Non ci riesco. (si siede sulla poltroncina)
Andrea
- (abbracciando Laura) Simone, è vero, non dovrei intromettermi, ma lasciami dire una cosa. So quanto ami Laura, e so quanto lei voglia bene a te. Ma non può darti di più. Lei non riuscirebbe mai ad amarti veramente, te e rendi conto? Simone, il vostro rapporto è basato su una menzogna. Inconsapevole, certo. Ma pur sempre una menzogna. Laura con te, anche con tutto l'amore di cui la ricoprivi, si sarebbe sentita sempre incompleta. E infelice. E come vedi, la sua ricerca della felicità, la sta pagando a caro prezzo. Perciò, se la ami veramente, non aumentare il suo già enorme senso di colpa. Non può opporsi alla sua vera natura, né tu potrai mai cambiarla. Perciò Simone, lasciala andare e fai in modo che sia felice.
Simone
- (dopo qualche secondo di silenzio, rassegnato) Andate via. Andatevene. Lasciatemi solo.
Andrea porta fuori Laura che sta piangendo.
Simone resta seduto assorto nei suoi pensieri. Dopo qualche secondo Walter si solleva di scatto e parla verso il divano vuoto.
Walter
- Visto? Nessuna reazione! Ve l'ho detto che sono gay... (a Simone) Ma dove sono andate? (poi osservando l'espressione di Simone comprende tutto, gli mette una mano sulla spalla) Mi dispiace amico mio...
Walter esce a dx.
Simone si alza, afferra la bottiglia di vino ed esce a sx.
Buio.
Alla riaccensione delle luci la scena è vuota. Parte la musica Returned degli Airbag.
Entra Laura da dx. Fa pochi passi dentro la stanza, poi esce e rientra con un trolley.
Si posiziona davanti al divano e osserva la sala con malinconia.
Esce Simone da sx, si sta arrotolando le maniche di una camicia.
Vede Laura e si blocca.
Simone
- (stupito) Oh... Non ho sentito la porta.
Laura
- (imbarazzata) Scusa, pensavo non fossi in casa. Ho ancora le chiavi e...
Simone nota il trolley dietro di lei.
Laura
- (c.s.) Ecco... Sono venuta a prendere un po' di roba... (cercando di sorridere) Sai, non ho soldi per rifarmi un guardaroba...
Simone
- (sorride triste) Certo... capisco... Beh, è ancora tutta al suo posto... Non l'ho venduta...
Laura
- (c.s.) Già...
Laura ha qualche tentennamento e poi esce con il trolley a sx.
Simone la osserva con tristezza. Rimane per un po' in piedi dietro il divano, con lo sguardo fisso nel vuoto.
Laura rientra con trolley al seguito.
Simone
- Hai fatto subito.
Laura
- Si, ho preso solo qualche cosa per questi giorni, poi per il resto... mi organizzerò meglio. (gli porge le chiavi) Tieni.
Simone
- No, tienile tu. Almeno potrai venire a prendere la tua roba quando non ci sono.
Laura
- Capisco...
Simone
- Beh, come stai?
Laura
- Bene. Per quello che può significare. E tu?
Simone
- (sorridendo) In piedi. Per quello che può significare...
Laura
- (sorride triste) Sono contenta.
I due restano in silenzio ad osservarsi per qualche secondo.
Pochi istanti prima del crescendo musicale Laura si rivolge a Simone.
Laura
- Simone...
Simone
- Dimmi.
Laura
- Posso abbracciarti?
Simone
- (sorride triste) Certo.
Laura si lancia da Simone e i due si abbracciano con foga, scambiandosi qualche leggero bacio sulle labbra.
Restano così fino alla fine del crescendo musicale. Poi:
Simone
- Adesso capisco perché mi dicevi che ti dava fastidio la barba...
Laura
- (sorridendo e asciugandosi una lacrima) Che scemo che sei...
I due si staccano. Laura prende il trolley.
Laura
- Beh, allora... ciao.
Simone
- Ciao. (sincero) E salutami Andrea.
Laura
- (sorride e fa per uscire, poi si blocca e osservandolo) Io ci sarò sempre per te.
Simone
- Lo so... lo so.
Laura esce asciugandosi le guance.
Simone, rimasto solo, si siede sul divano e prova a trattenere le lacrime.
Alla fine della canzone entra Walter.
Walter
- (discreto) Ciao roccia...
Simone risponde con un cenno della mano.
Walter
- (lievemente imbarazzato) Ho incontrato Laura qui fuori... Come stai?
Simone
- (sorride triste) Adesso... seduto.
Walter
- Bene, vedo che stai ricominciando a dire cazzate. Buon segno.
Simone
- (sorridendo) Eh già...
Walter
- (scuotendosi) Oh, allora sei pronto?
Simone
- Senti Walter, c'ho pensato... Non credo sia ancora il caso.
Walter
- No! Te lo proibisco! Mi hai promesso che l'avresti fatto! E poi sono dieci giorni che stai rintanato qui dentro a disperarti e mangiare schifezze. Sembri Bridget Jones.
Simone
- Ma non me la sento...
Walter
- Ascolta! Ricordi cosa ti ho detto quando Laura se ne è andata?
Simone
- Si che me lo ricordo. (imitandolo) "Per dieci giorni non ti romperò le scatole, ma poi si fa a modo mio". Ma io...
Walter
- (alzandolo di forza dal divano) Nessun ma. É ora di rimettersi sul mercato. Lì fuori è pieno di donne... (sottolineando) a cui piacciono gli uomini, che ti aspettano!
Simone
- Si, come no. E poi neanche mi ricordo come si fa. Sono da troppo tempo fuori dal giro.
Walter
-(entusiasta) E l'amico tuo che ci sta a fare? Ho già organizzato un'uscita a quattro. E sono bellissime fidati. E pure simpatiche.
Simone
- (sarcastico) Ah si? E come lo sai che non stanno assieme pure loro?
Walter
- Quando sei idiota! E comunque su questo puoi star sicuro. Sono sorelle!
Simone
- (sorride) Sei incredibile... Va bene, basta che la fai finita. Facciamo quest'uscita in doppia coppia.
Walter
- Esatto! Però... questa volta, è una doppia coppia... senza inganno!
Escono a dx.
Buio.
Fine