KUBLER
di
Patrizio Vigna
Personaggi:
Renato Kubler - attore anziano
Piero - Primo inserviente
Margherita - moglie di Renato
Daniele - Secondo inserviente
(Sul palco si accende una luce sul fondale, un uomo anziano, Renato, vestito di tutto punto si sistema il farfallino per qualche secondo, si pettina come guardandosi allo specchio e si avvia verso la quinta. Si spengono le luci, dopo qualche secondo si illumina il palco dove Piero pulisce per terra, presenti solo un secchio e dei sacchi delle pulizie. Una sedia defilata in proscenio, un tavolino. Renato entra in scena)
RENATO KUBLER
Ma che diavolo è questo mondezzaio?
PIERO ( spostando il carrello )
Ah è già qui…mi scusi Sig. Kubler, prego passi pure… ho quasi finito.
RENATO
No mi perdoni, ma non ho alcuna intenzione di esibirmi con queste attrezzature sul palco! Tolga tutto!
PIERO
Dai su non faccia troppo il difficile, sono prove! 5 minuti ho finto!
RENATO
Ma come sarebbe a dire non faccia il difficile…sono prove… ma lei lo sa con chi sta parlando?
Senta le va bene che sono in ritardo e ho i minuti contati. Tolga almeno la spazzatura per dio!
PIERO
Tolta…
RENATO
E che diamine… (guadagnando la ribalta)
Grazie… grazie… troppo buoni.
Ed eccomi finalmente, dopo tanto viaggiare, nella città dove tutto è cominciato.
Arrivai qui dalla campagna, coi calzoni corti e le tasche vuote ma piene di sogni. eh si…ero solo un ragazzo, il classico giovanotto di provincia. (sorride ricordando)
ah… le mie prime particine… 100 lire mi dava il buon Peppino per fargli da spalla…poi le prime parti e poi partii per il mio viaggio che oggi, finalmente, mi riporta a Milano! quella che io chiamo CASA!
Ahhh.. che meraviglia, vi trovo splendidamente Signore e Signori, così come questa magnifica città, che ammetto trovo decisamente migliorata rispetto a qualche tempo fa. Ehm, vedo qualcuno storcere il naso? ( sorride)
Chiaramente il mio ormai è un’occhio per così dire, turistico, avendo avuto la fortuna di replicare ormai da diversi anni nei più importanti teatri italiani ed europei… modestamente parlando si intende…
PIERO senza interrompere fa un gesto del tipo ‘ esagerato… ‘ e continua a spazzare
RENATO (si accorge ma continua )
Mhm… dove eravamo rimasti…ah, dicevo che questa per me è un’occasione speciale in un luogo speciale… e in queste situazioni è buona educazione non presentarsi mai a mani ‘vuote’, giusto? Quindi ho lavorato col mio prezioso regista e amico Visconti a un’edizione speciale del mio spettacolo che…
PIERO (sussurra e sghignazza leggermente, sempre spazzando per terra con la scopa.)
si moh… Visconti…bah…
RENATO (stavolta si interrompe per qualche secondo scocciato)
Scusate… dicevo ho lavorato col mio regista a uno spettacolo mai proposto in precedenza… un inedito solo per voi pubblico in cui…
PIERO (commenta e ridacchia spalle a Renato, continuando nel suo lavoro, smorfie)
RENATO (monta la rabbia)
Ehm, senta, probabilmente deve aver perso un passaggio.
PIERO
Scusi? Dice a me? ( senza guardarlo )
RENATO
Cercherò di essere più chiaro. Deve aver perso un passaggio! La sua pur rispettabile, ma decisamente umile mansione, unita al suo atteggiamento rozzo e invadente, mi fanno dedurre che lei sia talmente ignorante (!!!) da non capire che queste sono le prove generali per il mio spettacolo di stasera!!! E le prove generali sono sacre in teatro almeno quanto lo spettacolo! Ha capito! Continui a.. spazzare… lei faccia il suo mestiere e mi lasci fare il mio…
PIERO
La mia umile mansione mi fa venire voglia di dirle che lei è davvero un gran cafone!!!
RENATO
Che insolenza! Mai vista una cosa del genere prima d’ora! Ma dico lei lo sa chi ha davanti?
Ora basta, la faccio allontanare. STAFF! STAFF! cortesemente si intervenga allontanando questo personaggio!!!
PIERO
Chiami, chiami, tanto sono tutti in pausa… Sono rimasto qui solo io.
RENATO SI SIEDE SULLA SEDIA (un pò vinto dall’ insolenza di Piero, un pò di stanchezza, poi rimonta la rabbia)
E’ lecito conoscere il motivo della sua presenza qui sul palco quest’oggi? Posso sapere cosa vuole da me???
Perchè di tutta questa insolenza. Ma lei ha capito con chi sta parlando???
Io sono Renato Kubler!!!
PIERO
Kubler…Kubler...ma aspetti… ‘QUEL’ Renato Kubler???
RENATO
In persona.
PIERO
Non ci credo!!! Renato Kubler!!! Che stupido che sono… mi avevano detto di preparare il palco ma non credevo…sono davvero desolato…
Ma lo sa che mia mamma a casa parlava sempre di lei!!! (pausa). Quanto amava il teatro la mia mamma, così tanto che attaccò anche a me questa passione, ogni tanto recito anche io lo sa?
(pausa)
Lei Kubler le piaceva molto come attore! Davvero.
( pausa)
Anche se in realtà diceva di preferire Gassmann. (Fa un gesto di sfida, compiaciuto)
RENATO
Gassman?? Roba da non credere. Non c’è mai stato alcun paragone tra me e Gassman!!
Sono sempre stato io il protagonista, io la prima scelta, io… il più grande! Le briciole! A lui ho sempre lasciato le briciole! Quello che io rifiutavo, lo donavo a Gassmann… si può dire che egli abbia vissuto alle mie spalle!
Non avete soldi a sufficienza? Chiamate Gassman !
Quante repliche? 2 ? chiamate Gassman !
Che si sappia! Che il sottoscritto Renato Kubler non ha mai fatto marchette! Mai!
Solo ruoli di prima fascia e 6 zeri a replica e 20 milioni…solo per prendere in mano il copione!
(pausa) (va verso Piero)
Ma lei mi sta provocando volutamente…pensa di andare avanti in eterno?
PIERO
Nonononononono la prego no!!!! Non si scaldi non si scaldi… ora mi taccio giuro giuro giuro…. (finchè RENATO non si calma) E’ che si scherza a volte sa… Eh che sarà mai! Non si agiti… non la disturberò più!
RENATO
(Sorride) Guardi, oggi mi trova particolarmente benevolo e ho deciso di sorvolare sulla sua insolenza. Ho capito il suo gioco da perditempo e non cadrò ulteriormente in provocazioni.
Io vado alla toilette, e… visto che anche lei è un attore…o direi più un giullare! ( sogghigna), lascio a lei il palco così potrà esercitarsi un pò!
Quando avrà finito, salirò io e terminerò le mie…dannate… prove.
( esce di scena ridendo… )
PIERO
(si prende la scena mentre pulisce lo spazio e si rivolge alla platea sincerandosi che Renato non senta)
(ride) Madò che carattere.. e che sarà mai… sì sei il grande Renatone Kubler, lo abbiamo capito, ma anche meno…
Io di qua, io di là, con questo vocione…rilassati…
Però debbo dire che non si sta poi male quassu… anzi mi piace proprio. Io ho sempre sognato di recitare, anzi, a dire il vero io sono venuto a Milano proprio per inseguire il sogno di recitare…poi le cose ( guarda la scopa ) non hanno ancora preso il verso giusto, ma è solo una questione di tempo! Lo sento!
Vabbè dai… mi sono divertito un po’ a stuzzicarlo… e che vuoi che sia, per passare il tempo…ha quel tono arrogante, è così pieno di sè e poi…a dire il vero…anche io ho sempre preferito Gassman, ma non glielo dico altrimenti mi aggredisce sul serio.
Che poi è certamente bravo, ( sussurrando al pubblico) ma sono più di 20 anni che è in totale declino. Tutto iniziò, anzi finì, dal suo arresto per possesso di droga…una brutta storia che gli distrusse la carriera a fine anni ‘80…Mi ha raccontato la qualcosa il Dottor Parioli, il mio capo, che gli ha messo a disposizione la sala per le sue prove e mi ha mandato qui a sistemare (scuote la testa e sorride).
• Però in effetti sono stato un po’ troppo maleducato mhm… sì… ho esagerato…
Sig. Kubler! Signor Kubler!
RENATO
Ha terminato?
PIERO
Sì signor Kubler, volevo però domandarle scusa per prima, sono stato eccessivamente invadente. La prego di scusarmi, continui le sue prove, non la disturberò più.
RENATO
Ah.. Bene! Qualcuno capace di chiedere scusa a questo mondo esiste ancora! ( pausa )
Bene! Concluderò le mie prove e… farò finta che sia successo nulla… le ho detto che è fortunato ad avermi trovato di luna giusta oggi. E stia tranquillo che di questo incidente non farò parola con Parioli.
PIERO
Grazie. ( esce di scena )
RENATO
Bene, come dicevo, questo spettacolo vuole essere una sorta di raccolta del meglio del mio meglio di tutti i monologhi celebri che ho recitato nella mia carriera dove ho avuto l’onore di interpretare, tra gli altri, un sontuoso Antonio, tratto da Antonio e Cleopatra di William Shakespeare.
Entra una musica malinconica, un solo di piano.
(inizia a recitare il monologo di Antonio e Cleopatra, con moltissima generosità e trasporto. Piero da una, quinta, si scorge per ascoltare rapito)
Tutto è perduto.
Quest’infame egiziana mi ha tradito.
La mia flotta si è arresa al nemico,
e laggiù buttano in aria i berretti
e sbevazzano assieme come amici
ritrovatisi dopo tanto tempo.
Tre volte fedifraga puttana, tu
mi hai venduto a questo novizio,
e il mio cuore fa guerra solo a te.
Di’ a tutti di fuggire. Perché quando
mi sarò vendicato di questa ammaliatrice
avrò finito tutto. Digli di fuggire, va’.
(Irrompe bruscamente l’elettricista parlando al telefono a voce alta, la musica si interrompe)
RENATO
Ma che diavolo!!! che succede ora!!!
ELETTRICISTA
Si… scusa un attimo… ti richiamo.. ti richiamo… ok…
Prego?
RENATO
Qui si stanno svolgendo delle prove!!! Lei non può entrare così!!!
ELETTRICISTA
(disorientato) Ma.. in realtà ero d’accordo con il Dottore di venire oggi a sistemare 2 luci…
RENATO
Questo è totalmente assurdo !! Questa sera vado in scena e ora ho le mie dannate prove!!!
ELETTRICISTA
Eh… Senta io chiamo il dottore e mi dirà lui che fare. Non saprei…
RENATO
Chiami chiami! Roba da non credere… si siede nervosissimo…
ELET
Ehm… si Dottore buonasera sono Agresti l’elettricista. Salve. Eh senta io sono qui ma Renato non vuole farmi intervenire perché dice che ha delle prove da fare…
Mhm…
Si…
Mhm…
Ah ok… tutto chiaro… gli dico se può sospendere un’oretta e trovarsi qualcosa da fare… ok… (Renato sente ma esce dai gangheri )
RENATO
Come sarebbe c’è qui Renato?? Sono forse suo fratello? (furibondo) Io sono il grande Renato Kubler!!! E Nessuno, in 20 anni di carriera, si è mai permesso di interrompere le mie prove generali !! Mai!!! Ho calcato i palcoscenici più importanti d’Italia ed Europa, dal Farnese di Parma al Massimo di Palermo! Nessuno si rivolge a me in questo modo a meno che non sia scritto su un copione!!! E’ chiaro!!!!
(strappa il telefono dalle mani dell’elettricista )
E tu…Silvio … brutto idiota di un Dottore come ti fai chiamare adesso, dovresti portarmi rispetto solo per i soldi che ti ho fatto fare e alle donne che ti ho fatto conoscere solo perché ti concedevo l’onore di mangiare al mio stesso tavolo. Sarebbe anche interessante sapere cosa ne pensa tua moglie al riguardo. Come osi disturbare così il mio lavoro!!!
(l’elettricista si riappropria del telefono, Renato va a sedersi affaticato)
ELET
Sì dottore dica. Mhm.. ok ok chiaro… passerò domattina.
(esce di scena)
RENATO
Oh… che fatica oggi…un detto diceva.. non c’è pace per gli artisti? Eccolo dimostrato!!!
Dunque, dov’ero rimasto… ah sì.. va bè, poco importa. Vedo che la memoria non mi ha abbandonato!
Renato Kubler è un professionista serio… E un professionista serio non dimentica mai le battute!
(entra Piero)
PIERO
Sig. Kubler, scusi il disturbo…
RENATO
Più che un palco questo sembra un porto di mare!
Dica… però noto che per una volta irrompi nel momento giusto, vedo che stai migliorando.
PIERO
Mi scusi ma c’è una persona che cerca di lei
RENATO
Per me ? E chi è? Una qualche ammiratrice?
PIERO
No, dice di essere sua moglie, è proprio qui.
RENATO
Margherita!!
(entra Margherita, indossa una borsa, e un soprabito)
MARGHERITA
Renato!
RENATO
Oh Margherita! Qual buon vento ti porta qui? Hai visto la locandina?
MARGHERITA
Sì Renato…in città non si parla d’altro!
RENATO
Ne ero certo! Sapevo che la gente non mi avrebbe dimenticato! E noto con piacere che anche tu non mi hai dimenticato… nonostante tutto…
MARGHERITA
Sai che il tempo lava tutte le ferite… mi hai fatto soffrire, ma il mio cuore non ha mai smesso di battere per te…
RENATO
Ci sarai stasera? Ti riservo un posto speciale
MARGHERITA
No purtroppo no Renato, ho un treno tra 2 ore, vado da mia madre a Roma per qualche giorno, viaggio già programmato da tempo
RENATO
Tua madre? E’ ancora viva?
MARGHERITA
Renato!!!
RENATO
Era una burla… (sorride) e’ comunque un vero peccato che tu non ci sia stasera, sento che sarà un ritorno sontuoso.
MARGHERITA
Lo sarà certamente. anzi ti ho sentito prima, sei sempre molto bravo.
RENATO
Oh grazie Margherita! devo dire che mi sento in splendida forma, nonostante queste prove un pò turbolente…
MARGHERITA
Ma ti vedo accaldato, stai bene? bevi un po’ d’acqua!
RENATO
Oh brava, ti ringrazio Margherita, mi è venuta una sete! Aspetta, non vorrai mica avvelenarmi??? ( ride)
MARGHERITA
(ride) C’ho pensato in passato… ma non farmi tornare in mente strane idee… bevi va..
Scusami ma sono davvero di fretta, è ora che vada Renato, altrimenti perderò il treno.
RENATO
A presto Margherita… e grazie per essere passata. (sospira)
MARGHERITA
A presto Renato! ( abbraccio e M esce di scena)
RENATO
Ehm…ragazzo. E’ ancora qui?
PIERO
Sì Sig. Kubler, sono qui, ha bisogno?
RENATO
Non ricordo il suo nome…
PIERO
Veramente non me l’ha mai chiesto…mi chiamo Piero.
RENATO
Oh, benissimo Piero, dica un pò.
PIERO
Mi dia pure del tu Sig. Kubler
RENATO
Bene, Piero, si trova sempre al solito posto il camerino? ( confuso )
PIERO
Certo sig. Kubler!
Venga che le faccio strada!
RENATO
No, non c’è bisogno grazie. Conosco la strada. Credo che andrò a riposare. Queste prove mi hanno sfinito.
Questa sera voglio essere in forma strepitosa! Il mio ritorno…il ritorno di Renato Kubler!!! (ad alta voce mentre esce di scena)
(Piero sistema le ultime cose, entrano Daniele e Margherita che appoggia la borsa e toglie il soprabito, fa per cambiarsi.)
MARGHE: è andato?
PIERO: Sì sì, starà già dormendo. (finisce di sistemare e si siede, accende una sigaretta)
Sai che mi sento un pò in colpa?
MARGHERITA: Per cosa?
PIERO: Mah.. forse ho esagerato un pò stasera…
MARGHERITA: A chi lo dici… dovresti vedere come mi guarda ogni volta…
(Pausa)
PIERO: Ma ormai da quanto è che va avanti questa storia MARGHERITA ? (ride)
MARGHERITA: (ride) sciocco…guarda… saranno almeno 6 mesi… non sapevamo più cosa inventarci per fargli prendere la galantamina…poi un giorno Elisa è arrivata dicendo di essere Margherita e lui si è sciolto come non l’avevamo mai visto. Lo conoscete ormai, con questa scorza, questi modi…ma quel giorno magicamente è tornato morbido…da allora lo usiamo un pò tutte quando siamo di turno e funziona…triste eh, ma funziona…incredibile come sia ancora innamorato di lei…
DANIELE: Povero però… anche se non pensavo si incazzasse così.
PIERO: no Dani guai! Se ho capito una cosa è che puoi toccargli tutto ma non le sue prove! Infatti sono sbiancato quando ti ho visto!
DANIELE: Me l’ha detto Parioli! ‘Ma sì Agresti le dica di fermarsi un attimo…’ Col cazzo! è impazzito! a momenti mi mangia!
(ridono)
DANIELE: Che brutta fine però
PIERO: già… mi raccontava Parioli che la sua carriera decennale venne distrutta in poche settimane, quando tutta Italia lo processò e condannò senza appello…
(Pausa)
MARGHERITA: No ragazzi voi siete giovani e non potete ricordarlo bene, ma io quando era da quando ero una bambina che sentivo Kubler di qua, Kubler di là, Sanremo, Rai… quello che racconta è tutto vero! Riempiva teatri da solo !
Si impegnavano le fedi per andarlo a vedere!
Era sempre fotografato accanto ad attrici bellissime, su yacht, nei migliori hotel…
DANIELE: Ma non era sposato?
MARGHERITA: sì… con la più cornuta d’Italia! (Ridono) l’attrice Margherita Orlandi, che un bel giorno l’ha mandato al diavolo per sempre…poi quello scandalo. La gente strappava le sue foto, in prima pagina come un mostro…lo fanno adesso, figurati 40 anni fa. Quando era ancora in lui ci raccontava che era stato trattato ‘come un brutto spettacolo da cancellare immediatamente dal cartellone e dalla memoria’... venne scagionato da quella storia, decise comunque di sparire dalle scene, ma lentamente rimase sepolto dai suoi vizi, poi dai debiti, depressione.. finchè un bel giorno me lo sono trovato qui.
(Pausa)
DANIELE: Ma ogni tanto passa qualcuno a trovarlo? La moglie? I figli?
MARGHERITA: in 15 anni che sono qui… Nessuno. Solo con il suo ego, qualche barlume di memoria, il ruolo di Antonio e Cleopatra… e la sua prova generale…l’ultima cosa che secondo noi lo fa ancora alzare dal letto.
(Pausa)
DANIELE: Ma non recitava prima?
MARGHERITA: Sì io me lo ricordo che mandava qaualcosa a memoria ogni tanto… glielo dissi più volte “ Renato perchè non torna a fare qualcosa ?” e lui… “ MAI! come diceva Charlie Chaplin, MAI concedere il bis a un pubblico che non lo merita !”
DANIELE: Vero…
PIERO: Giusto…
MARGHERITA: Dai ragazzi, vado…che mi aspettano per cena. A domani ! (Esce)
DANIELE: Vado anche io… a domani! (esce)
(Piero da solo, sistema l’ultimo asciugamano e il carrello, parla tra sè…)
PIERO: MAI concedere il bis a un pubblico che non lo merita…
(Si avvia all’uscita, guarda verso dove è uscito Renato)
Dorma bene Sig. Kubler. Che domani si va in scena…
Rientra il solo di piano.
(Piero esce di scena, si abbassano le luci)