Una Storia Assurda

di

Alessandro Martorelli




Personaggi:

Attore1
Uomo sui 35-40 anni, ha un aspetto curato, quasi signorile.
Attore2
Uomo sui 30 anni, di bell’aspetto, sportivo.
Direttore
Uomo sui 40-45 anni, elegante.



All'apertura del sipario la scena è quasi vuota. Ci sono solo otto sedie uguali posizionate una accanto all' altra, in modo da formare una fila da quattro a centro scena, e un'altra fila da quattro, posizionata perpendicolarmente al proscenio, sul lato dx. Il lato dx funzionerà anche come ingresso e vetrata.

L'Attore1 è già in scena seduto su una sedia della fila centrale. Indossa un cappotto nero, sopra un vestito beige.
Entra l'Attore2,in jeans, maglietta e giubbino di pelle. Si gira verso il fondo scena, fa finta di premere dei pulsanti, poi si gira controllando il foglietto che ha in mano (nda che aveva già in precedenza), si blocca e sbuffa.

Attore1
- (che ha seguito la scena) Eh già... anche io ho pensato la stessa cosa...

Attore2
- Come? Ah... si...

Attore1
- Di solito vengo qui perché c'è sempre poca gente... E invece stavolta...

Attore2
- Già, anche io vengo qui per lo stesso motivo. E' la prima volta che mi accade una cosa del genere...

Attore1
- Si, anche a me. Che numero ha?

Attore2
- 27.

Attore1
- Ah, io ho il 25. Quindi le conviene sedersi. Ci saranno almeno quindici persone prima di lei.

Attore2
- (si siede sbuffando) E' che non ho tutto questo tempo da perdere qui dentro. A mezzogiorno ho un impegno improrogabile.

Attore1
- La capisco, (facendo un ampio gesto con le braccia) anche noi vorremmo impiegare il nostro tempo in un altro modo.

Attore2
- No, non volevo dire quello... cioè intendevo...

Attore1
- Non si preoccupi, la sua reazione è più che legittima. Può provare a venire domani. Magari sarà più fortunato.

Attore2
- No, non è possibile, questo bonifico lo devo fare assolutamente oggi.

Attore1
- Beh... allora...

Attore2
- Devo rassegnarmi. E aspettare il mio turno.

Attore1
- Esatto. Prima o poi arriverà il turno di tutti... (rivolgendosi a dx, verso un interlocutore invisibile) vero signora? Che numero ha lei? 18? Beh su, è quasi arrivata. (poi verso Attore1, sottovoce) E da quanto vedo è quasi arrivata... definitivamente (ride)

(Nda: gli attori spesso si rivolgeranno verso altri clienti "inesistenti" nella banca, interagendo con loro. Nelle note di regia tale azione sarà indicata con i termini "verso gli altri" o "ai clienti" ecc. oppure si indicherà semplicemente "a sx", dove si intende la sinistra dell'attore. I movimenti invece verso l'uscita e la vetrata e oltre le casse saranno indicati invece con "a dx/ a sx", ossia rispettivamente alla destra e alla sinistra del pubblico.)

Attore2
- Non capisco...

Attore1
- Nel senso che è arrivata alla fine... non l'ha capita?

Attore2
- Adesso si. Ma non fa ridere.

Attore1
- Ahhhh ho capito. Lei è non è tipo da umorismo inglese. Lei preferisce più la comicità grezza. Da "cinepanettone" per capirsi.

Attore2
- (confuso) Ma io veramente...

Attore1
- (ad alta voce alla sua sx,verso l'altra fila di sedie vuota, imitando malamente l'accento romano) A nonné, se nun te sbrighi me sa che i sordi della pensione de sto mese li damo tutti ar cassamortaro! (ride sguaiato)

Attore2
- (allibito) Lei è davvero un maleducato!
Attore1
- (ricomponendosi) Neanche così l'ho fatta ridere?

Attore2
- No. E non solo a me. Non ha riso nessuno

Attore1
- Quel ragazzo lì giù sì. Ancora sta ridendo.

Attore2
- E siete due maleducati allora.

Attore1
- (mortificato) Ha ragione. E' che certe volte quando mi annoio divento un po' idiota.

Attore2
- Solo un po'?

Attore1
- Già... Mi scusi. (a sx) Mi scusi signora. Sono stato un gran maleducato. Mi perdoni. (ad Attore2) Crede mi abbia perdonato?

Attore2
- Ho i miei dubbi.

Attore1
- La prego, non si faccia trarre in inganno da questo inconveniente. Io sono una persona rispettabile.

Attore2
- Anche su questo ho i miei dubbi.

Restano in silenzio per qualche secondo.

Attore1
- Lei che lavoro fa?

Attore2
- (cominciando a seccarsi) Sono nella polizia.

Attore1
- (ride sguaiatamente) Come ha detto?

Attore2
- (serio)Le fa ridere la cosa?

Attore1
- (continuando a ridere) No... mi scusi... è che... non me lo aspettavo! Ma come le è venuto in mente?

Attore2
- (c.s.) Penso che adesso stia esagerando.

Attore1
- (ricomponendosi) Si... mi scusi... Non volevo ridere... Cioè non volevo ridere della sua professione. Che è nobilissima.

Attore2
- Ma lo ha appena fatto.

Attore1
- Si. No. Cioè, è che non mi aspettavo lo dicesse... Ma non mi permetterei mai di ridere della polizia.

Attore2
- Allora ride di me? La faccio ridere perché sono un poliziotto?

Attore1
- No. Si. Cioè, non rido di lei. Ma non pensavo che uno come lei potesse...

Attore2
- (incalzante) Perché cosa ho di diverso dagli altri?

Attore1
- Niente, niente per carità. Di sicuro lei è un ottimo poliziotto.

Attore2
- Certo che lo sono. E sa perché? Perché metto dentro quelli come lei.

Attore1
- Beh adesso non deve insultarmi però.

Attore2
- Non la sto insultando. Dico solo la verità.

Silenzio. Dopo un po'.

Attore2
- E sentiamo. Lei invece che lavoro fa?

Attore1
- Poeta.

Attore2
- (sarcastico) Ahhhh... allora i miei rispetti "Maestro".  

Attore1
- Mi sta per caso prendendo in giro?

Attore2
- Io? Ma cosa le salta in mente?

Attore1
- Pensa che essere poeta non è un mestiere?

Attore2
- (c.s.) No no! Fare il poeta è sicuramente un bellissimo mestiere.

Attore1
- (stizzito) E allora questa volta è lei che pensa che io non possa essere un poeta? Crede non ne abbia le capacità?

Attore2
- (trattenendo le risa) Ma si figuri! Nessuno mette in dubbio le sue capacità qui! (agli altri) Vero? (sottolineando) Ma non pensavo che uno come lei potesse essere un poeta.

Attore1
- (c.s.) Il suo sarcasmo è fuori luogo. E comunque lo avrebbe potuto capire che sono un poeta no?

Attore2
- E da cosa, mi scusi?

Attore1
- Beh, da come sono vestito, dal mio modo di esprimermi... e poi... insomma è lei il poliziotto no?

Attore2
- (sarcastico) Ma sono fuori servizio ora. Le mie capacità deduttive le ho a casa assieme alla pistola. Mi spiace. Comunque se è davvero un poeta, ci declami una sua poesia (rivolgendosi a sx) La vorremmo sentire tutti no?

Attore1
- Ma io non so se...

Attore2
- Andiamo... voi poeti siete anche degli attori no? Siete sempre in ricerca di un pubblico no? Guardi qui quanto ce n'è!

Attore1
- (imbarazzato)  Ma non voglio annoiare queste brave persone. E poi non ho il mio taccuino con me...

Attore2
- (fintamente enfatico) Ma qui non annoia nessuno! Noi non aspettiamo altro! Noi desideriamo che le sue altisonanti parole illuminino le nostre teste e ci aprano la nostra misera mente! La prego, vuole toglierci questo piacere?

Attore1
- (c.s.) Ma adesso così su due piedi... Non credo di ricordare...

Attore2
- (calmo ma minaccioso) E invece deve farlo. Anche per scusarsi con me e con la signora lì in fondo per il suo deprecabile comportamento. E anche perché ormai tutti qui sono in trepidante attesa dei suoi versi (a sx) Vero?

Attore1
- E... va bene... Se proprio insistete...

Attore2
- Insistiamo.

Attore1
- Un componimento breve però...

Attore2
- Brevissimo. Ma ce lo faccia sentire.

Attore1
- Si sta... come d'autunno... in fila... allo sportello.

Silenzio. Attore2 fissa Attore1 che lo guarda sorridendo imbarazzato. Dopo un po'.

Attore2
- (fa partire un lento applauso) Ma i miei complimenti. Mi ha fatto venire la pelle d'oca.

Attore1
- Veramente le è piaciuta?

Attore2
- (duro) Secondo lei?

Attore1
- Messaggio recepito. Grazie.

Attore2
- (tirando fuori il cellulare dalla tasca) Poeta... ma per piacere.

Attore1 cerca di ricomporsi dopo l'imbarazzo, Attore2 continua a fissare il cellulare. Lentamente Attore1 comincia a fissare interessato il cellulare di Attore2  da dietro la sua spalla.

Attore1
- E' la sua ragazza?

Attore2
- Come scusi?

Attore1
- Chiedevo se quella lì sullo schermo è la sua ragazza.

Attore2
- E a lei cosa gliene importa, scusi?

Attore1
- Nulla, nulla. Per carità. Chiedevo. Così solo per fare conversazione. Comunque è molto bella.

Attore2
- (seccato rimettendo il cellulare nella tasca) Già. Ma non è la mia ragazza se è questo che voleva sapere.

Attore1
- E la cosa le dispiace, dica la verità...

Attore2
- Ma cosa sta dicendo?

Attore1
- Dico che lei è molto bella, e dal modo in cui la osservava, ho intuito una forma di desiderio nei suoi occhi.

Attore2
- Un forma di desiderio? Ma come parla?

Attore1
- Volevo dire che...

Attore2
- (a denti stretti) Ho capito benissimo cosa voleva dire. E non è come crede. Non c'è nessun desiderio! E' solo una foto di una ragazza.

Attore1
- Ah, capisco. (dopo qualche secondo di silenzio, ironico) E allora chi è?

Attore2
- (stizzito) Non credo siano affari suoi.

Attore1
- Vero. Giusto. Mi scusi. Non volevo offenderla. E' che è veramente bella. (dopo qualche secondo di silenzio) Però le piace, dica la verità.

Attore2
- Ma per favore...

Attore1
- Allora perché la guarda?

Attore2
- Ma la smette?

Attore1
- Si si scusi. (illuminandosi) Ahhh... Adesso ho capito.

Attore2
- Cosa avrebbe capito?

Attore1
- Lei l'ha lasciata vero? Cioè lei nel senso della ragazza ha lasciato lei, lei. Stavate assieme e poi lei l'ha lasciata. Ma lei ancora le vuole bene. Mi sbaglio?

Attore2
- (furioso) Si sbaglia di grosso caro signore! E adesso se non le dispiace stia zitto!

Attore1
- E mica c'è bisogno di arrabbiarsi in questo modo! Va bene, ho sbagliato, adesso si calmi però (silenzio. Dopo poco rivolgendosi verso sx quasi sottovoce) Non ho sbagliato. E'ancora cotto di lei.

Attore2
- Ma che diavolo sta dicendo?

Attore1
- Niente, niente. Parlavo con la signora laggiù. (verso gli altri, sarcastico quasi sottovoce) Un piccolo cuore infranto. (silenzio, poi come sopra) Comunque lei è troppo per lui.

Attore2
- Adesso mi sta proprio seccando. Si faccia un po' i fatti suoi! Ma tu guarda che mi tocca sentire. (dopo qualche secondo) E per quale motivo poi lei sarebbe troppo per me?

Attore1
- (soddisfatto) Ahhhh! Allora ammette che era la sua ragazza! (agli altri) Che vi avevo detto?

Attore2
- Non ho detto questo. Ho chiesto solo perché non dovrei essere all'altezza di una ragazza così.

Attore1
- E la sua domanda, mio caro signore, ha già la risposta dentro.  Comunque, con tutto il rispetto, se posso, si vede chiaramente che non siete fatti l'uno per l'altra.

Attore2
- Ah si? (duro) E per quale motivo, se posso chiederglielo?

Attore1
- Beh, andiamo... Ho visto solo una foto, ma è chiaro che lei è di un altro livello.

Attore2
- (c.s.) Un altro livello, addirittura?

Attore1
- No, la prego non si scaldi, non voglio offenderla...

Attore2
- Sicuro? Perché a me pare che ci sta riuscendo benissimo!

Attore1
- Assolutamente. Si fidi. Quello che volevo dire è che siete due mondi differenti. Lei mi sembra una brava persona con la testa sulle spalle. La ragazza invece, mi sembra un po'... come dire... un po'...

Attore2
- Un po'?

Attore1
- Un po'... frifrì!

Attore2
- Un po' "frifrì"? E che diavolo significa?

Attore1
- Oh, ecco... Su caro signore. Si vede chiaramente che lei è un bravo ragazzo, con i piedi per terra, uno di cui ci si può fidare... (verso gli altri) anche perché è poliziotto! (verso Attore1) Mentre la ragazza mi sembra uno di cui tipi che è abituata a vivere nella mondanità, nel lusso. (verso gli altri) Insomma non è la classica ragazza da due cuori e una capanna.

Attore2
- (accusando il colpo, ma con sarcasmo) E tutto questo l'ha capito da una semplice foto?

Attore1
- Eh beh... Diciamo che è una mia specie di dote.

Gli Attori si voltano entrambi verso sx ascoltando un commento inesistente proveniente da quella direzione.

Attore1
- Si signora, ha proprio ragione. Meglio essere lasciato che essere rovinato.

Attore2
- (infuriato) Rovinato? Io sarei rovinato? Ma voi che ne volete sapere eh? Che cosa ne sapete della mia vita? Fatevi gli affari vostri (ad Attore1, duro) Tutti quanti!

Attore1
- Ma caro signore, si calmi, per favore! Nessuno qui ha detto che lei è rovinato. La signora diceva così per dire...

Attore2
- La signora dovrebbe imparare a farsi gli affari suoi!

Attore1
- Mi scusi ma non credo la signora intendesse offenderla, o invadere la sua vita privata!

Attore2
- E invece l'ha fatto! Stupida pettegola!

Attore1
- Adesso sta esagerando. Non può permettersi di offenderla in questo modo! Non le ha detto nulla di male.

Attore2
- (cercando di calmarsi) Io... è che...

Attore1
- Guardi, non deve giustificarsi. E' sufficiente chiedere scusa.

Attore2
- (fissando prima con durezza Attore1 e poi rivolgendosi alla signora) Mi scusi signora. Sono stato un gran maleducato. Non era mia intenzione offenderla. Mi deve scusare. (a tutti, sincero) Scusatemi tutti per il mio deplorevole comportamento. Scusate veramente.

Attore1
- Non si preoccupi. A nome di tutti è perdonato. D'altronde si vede che questa faccenda le fa ancora male.

Attore2
- Ma quale...

Attore1
-(interrompendolo) Non ci dica altro, per favore. Abbiamo tutti capito che si trova in un momento difficile.

Attore2
-Ma veramente io...

Attore1
- (c.s.) D'altronde quando si è innamorati, si compiono delle azioni ingiustificate, di cui poi ci si vergogna.

Attore2
- Guardi che io non sono...

Attore1
- (c.s.) Ma non deve vergognarsene, tutti noi abbiamo passato, chi più chi meno, quello che sta passando lei. Quindi comprendiamo la sua frustrazione (a tutti) Vero?

Attore2
- Non credo di...

Attore1
- (c.s.) Non ci ringrazi. Non serve. Sono sicuro che davanti a lei, a partire da oggi, si aprirà un nuovo futuro, pieno di novità e soddisfazioni. A partire dall'amore.

Attore2
- (attonito) Mah...

Dopo qualche secondo, Attore1 si gira verso sx fissando dei nuovi ipotetici clienti che entrano.
(NdA: Queste battute seguenti devono essere recitate come se i due parlassero solo tra di loro, quasi senza farsi sentire dagli altri, se non i clienti più prossimi)

Attore1
- (ad Attore1) Vede? Che le dicevo?

Attore2
- Cosa?

Attore1
- Le ha viste quelle due ragazze che sono appena entrate?

Attore2
- Si l'ho viste, e quindi?

Attore1
- Ha visto come sono carine? (indicandole con lo sguardo)

Attore2
- Si... sembrano essere molto carine. E quindi?

Attore1
- Ma come "e quindi"? Non capisce che è un segno?

Attore2
- Non credo di seguirla.

Attore1
- Le ho appena detto che a partire da oggi la sua vita avrà un cambiamento. E subito dopo sono entrate due ragazze molto carine. Se non è un segno questo...

Attore2
- Ma cosa diavolo sta dicendo?

Attore1
- Oggi è una giornata fondamentale per la sua vita. Lo sento. E' uno punto di svolta. Questo è il momento in cui la sua esistenza mediocre, finalmente si librerà ad un livello di eccellenza.

Attore2
- Mediocre? Ma come si permette? Io avrei una vita mediocre?

Attore1
- (sbrigativo) Su, su, non si nasconda dietro ad un dito. (ammiccando verso gli altri) Ormai lo hanno capito tutti.

Attore2
- Ma io non ci posso credere...

Attore1
- E invece dovrebbe cominciarci a credere. (guardando verso la sua dx) Ecco, la ragazza bionda la sta guardando. Le faccia un sorriso.

Attore2
- Ma a chi? Ma che assurdità dice?

Attore1
- Le faccia un sorriso. Le dico che la sta fissando. L'ha notata. Non lo vede come è carina?

Attore2
- (guardando imbarazzato verso sx) Si... è carina, ma mica posso sorridere come un idiota.

Attore1
- Ma se l'ha fatta appena due minuti fa la figura dell'idiota davanti a tutti, una in più che le cambia! E poi non la farebbe. Avanti, su, sorrida.

Attore2
- Ma roba da pazzi...

Attore1
- Si fidi di me. Sorrida. E' la volta buona che dimentica quella sciacque... ehm ragazza, della foto.

Attore2
- Ancora? Io non devo dimentic...

Attore1
- (interrompendolo) Ci stanno fissando entrambe, su sorrida, non mi faccia fare brutta figura.

Entrambi gli attori si girano verso dx. Attore1 fa un largo sorriso. Attore2 lo imita goffamente.

Attore2
- Perfetto. Si sono girate dall'altro lato. Bella figura di merda.

Attore1
- Strano. Eppure si erano incuriosite (si volta verso Attore1) E per forza si sono voltate.

Attore2
- Perché?

Attore1
- Ma si guardi. Esprime disperazione da ogni poro della pelle.

Attore2
- Ma io non sono disperato.

Attore1
- Questo è quello che dice la sua bocca, ma non corrisponde a quello che dice la sua faccia. Peccato. Poteva essere un ottimo inizio per la sua nuova vita.

Attore2
- Ma quale nuova vita?

Attore1
- Ancora? Quella che inizierà oggi. A mezzogiorno in punto.

Attore2
- (sarcastico) Ah beh, se lo dice lei!

Attore1
- Ho detto che deve fidarsi di me. E se le dico che a mezzogiorno la sua vita cambierà drasticamente, ed in meglio, deve fidarsi.

Attore2
- Ma lei è completamente matto!

Attore1
- Può darsi amico mio. Ma può darsi anche di no. Il tempo mi darà ragione.

Attore2
- Roba da pazzi...

I due restano qualche secondo in silenzio.
Attore2 comincia a sbuffare. Attore1 resta impassibile.

Attore2
- Non capisco perché non aprono gli altri sportelli.

Attore1
- Bella domanda. Probabilmente neanche loro erano preparati ad un tale afflusso di gente.

Attore2
- O forse, saranno a corto di personale.

Attore1
- Mah, se cominciano a licenziare anche in questi posti, siamo proprio messi male.

Attore2
- Già, non è un buon periodo per nessuno. Nemmeno per chi ha un contratto a tempo indeterminato.

Attore1 e Attore2 si girano entrambi verso sx, ascoltando un commento inesistente proveniente da quella direzione

Attore1
- Ma certo! Ovviamente chi ha la Partita Iva è più danneggiato da questa situazione.

Attore1 e Attore2, come sopra

Attore2
- Si, va bene, ma non è che il problema del "nero" sia nato ora.

Attore1
- Non nascondiamoci dietro un dito, noi italiani siamo sempre stati dei maghi a far circolare soldi "inesistenti". Che poi con la crisi questo fenomeno sia aumentato può essere... però...

Attore2
- Mah... a mio avviso siamo finiti proprio dentro un tunnel senza fine.

Attore1 e Attore2, c.s.

Attore2
- Dici? Guarda lo spero proprio, soprattutto per te.

Attore1
- Io invece sono d'accordo con il ragazzo. Io la vedo la luce in fondo al tunnel.

Attore2
- Io vedo solo nero.

Attore1
- E sbaglia. Io invece credo sia necessario vederla! Anche se non c'è. Bisogna comunque cercare di essere ottimisti no? E sono contento di sentir parlare un ragazzo così giovane in questo modo. Mi dà fiducia.

Attore2
- Mah... che le devo dire. Spero tanto di sbagliarmi...

Attore1
- Da quanto ho capito lei non è ottimista eh? Perciò anche in questo caso, non pensa che riusciremo ad uscire da questa situazione...

Attore2
- No. Non credo che ci riusciremo, e se mai accadrà non sarà in breve tempo.

Attore1
- Amico mio, lei è irrecuperabile sa? E quindi? Dice che andremo sempre peggio, fino ad un punto di non ritorno?

Attore2
- Guardi, se non ci siamo arrivati al punto di non ritorno, ci siamo vicini. Basta osservare quello che sta succedendo...

Attore1 e Attore2 , c.s.

Attore2
- Appunto, mi riferivo proprio a quello.

Attore1
- Ma dai, i truffatori ci sono sempre stati. Così come i ladri o i criminali... Non esageriamo...

Attore2
- Ma adesso di più!

Attore1 e Attore2, c.s.

Attore1
- Mi dispiace signore, ma non sono d'accordo. Non ci credo e non ci voglio credere

Attore2
- (sorridendo sarcastico) E invece dovrebbe...

Attore1
- Ma cosa dice? Se uno è una brava persona, cresciuto con dei sani principi morali, non è sufficiente una crisi economica per farlo diventare un ladro o un truffatore.

Attore2
- (c.s.) Ehhh... e invece è proprio così...

Attore1
- (scaldandosi) Ah si? Allora visto che è così caustico, mi dica la verità. Tra tutte le sue conoscenze c'è stato uno che per colpa della crisi è diventato un criminale?

Attore2
- No, ma...

Attore1
-(verso gli altri) E voi? Ne conoscete qualcuno? (silenzio) Come immaginavo... smettiamola di parlare a sproposito per favore.

Attore2
- Ma che c'entra? Lei mica può basarsi su un piccolo campione di dieci persone...

Attore1
- E invece si! E' sempre un campione, anche se ridotto. E' questo il nostro problema. Stiamo sempre lì a sparar sentenze, a sputare veleno e a dare la colpa agli altri aspettando al manna dal cielo che ci risolva le situazioni.

Attore2
- Io credo che nessuno qui stia aspettando la manna dal cielo. E comunque di certo si trova in una situazione in cui non ci si è ficcato da solo.

Attore1
- Su questo ho i miei dubbi. Se ci troviamo ad essere in questo stato non è solo per colpa degli "altri". Che poi chi sarebbero questi fantomatici "altri"? I politici? I potenti?

Attore2
- Va bene, adesso però non trascendiamo nel qualunquismo...

Attore1
- Ma i vostri discorsi lo sono! Qui possiamo fare solo una cosa per risolvere questa situazione.

Attore2
- E quale sarebbe?

Attore1
- Rimboccarsi le maniche! Tutti assieme! Ognuno di noi deve cercare di trovare una soluzione per i propri problemi e poi condividerla con gli altri.

Attore2
- Bene. Perfetto. Approvo. (silenzio) Lei ce l'ha la soluzione per i suoi problemi?

Attore1
- (imbarazzato) Io... diciamo... diciamo... che ci sto lavorando... Un'idea ce l'ho.

Attore2
- (sarcastico) Perfetto. Allora quando ce l'avrà sicuramente la condividerà con noi. Vero?

Attore1
- Ovviamente. Lo saprete subito, non appena avverrà. (stizzito) E così farà anche lei no?

Attore2
- (divertito) Certo. Io ho già un'idea concreta. E quando la metterò in pratica di sicuro la condividerò con voi.

Attore1
- Bene. Me ne compiaccio.

Silenzio

Attore2
- Mi sa dire l'ora?

Attore1
- Mancano 20 secondi alle 12.

Attore2
- Come fa ad essere così preciso?

Attore1
- (indicando con la testa davanti a sé) L'orologio elettronico sul muro.

Attore2
- Ah.

Silenzio.

Attore2
- (guardando in alto) Ma lei va via? Ah...

Attore1
- (come Attore2) Eh già, d'altronde se il suo turno finisce alle 12, mica si può trattenere... E non attende l'arrivo dell'altra guardia giurata? Niente, così... tanto per dire. Buona giornata.

Attore2
- Buona giornata.

Attore1 e Attore2 seguono il personaggio immaginario fino all'uscita. Poi entrambi fissano l'orologio davanti a loro.

Attore2
- 5...

Attore1
- 4...

Attore2
- 3...

Attore1
- 2...

Attore2
- 1...

Attore1 e Attore2 si alzano di scatto contemporaneamente estraendo le pistole e puntandole verso i clienti.

Attore1
- Bene Signore e Signori, ecco a voi la nostra soluzione alla crisi!

Attore2
- State calmi e vedrete che non vi succederà nulla.

Il dialogo che segue sarà molto concitato, con gli Attori che si sposteranno sul palco.
Attore2 è più agitato, mentre Attore1 è controllato e i suoi movimenti sono quasi rilassati.

Attore1
- Stai giù ragazzo. Non vorrai mica che il tuo futuro finisca qui dentro?

Attore2
- Sbrigati! Abbiamo 2 minuti per uscire da qui.

Attore1
- Stai tranquillo, abbiamo tutto il tempo che ci serve.

Attore2
- (voltandosi di scatto) Attento a quello lì. Bloccalo!

Attore1
- (con calma puntando la pistola) Mi scusi, lei dove pensa di andare eh? Per cortesia, si metta giù. (Verso tutti) Signore e signori ve lo chiedo per favore, siate collaborativi e nessuno si farà male.

Attore2
- Esatto. Il mio socio qui ha ragione. Non abbiamo nessuna voglia di farvi un fottuto buco in fronte, perciò per favore fate i buoni e nel giro di due minuti sarà tutto finito.

Attore1
- (ridendo) Oh Dio mio! Ma ti senti?

Attore2
- Che c'è da ridere?

Attore1
- (c.s.) "Non abbiamo nessuna voglia di farvi un fottuto buco in fronte"

Attore2
- (innervosendosi) Beh? E la cosa ti fa tanto ridere?

Attore1
- Ma per favore! Ma sembri uscito da un film americano degli anni settanta. "Fottuto buco in fronte"...

Attore2
- Ma che diavolo stai dicendo? Falla finita!

Attore1
- (verso un ostaggio) Ma l'ha sentito signore? Non è ridicolo? Lo scusi sa, è cresciuto vedendo troppa tv spazzatura (puntando la pistola e imitando i vecchi gangster) "Amico, resta fermo dove sei, se non vuoi assaggiare un po' di piombo del mio cannone" (ride)

Attore2
- Smettila!

Attore1
- (c.s.) "Su, forza, dammi un motivo per farti saltare la testa" (ride)

Attore2
- Ma la finisci di fare il coglione?

Attore1
- No no aspetta... com'era quella frase dell'ispettore Callaghan? "Coraggio... fatti ammazzare!"

Attore2
- (urlando e puntando la pistola verso Attore1) Adesso ti ammazzo io se non la fai finita!

Attore1
- (ricomponendosi) Ok... ok... basta che ti calmi. (verso gli altri) Scusatelo signori è ancora alle prime armi. Non ha stile. Parla per citazioni.

Attore2
- Falla finita cazzo!

Attore1 alza le mani in segno di resa. Sorride. Poi si volta verso un altro ipotetico cliente, e assume un aria feroce.

Attore1
- Tu, mettiti in ginocchio! (puntando la pistola) Ho detto mettiti in ginocchio!

Attore2
- (allarmato) Oh! Che vuoi fare?

Attore1
- "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te."

Attore2
- (c.s.) FERMO!!!!

Attore1 resta per qualche secondo in silenzio. Attore2 è spaventato.
Poi Attore1 sorride e si volta verso Attore2

Attore1
- (euforico) Ezechiele 25:17! Questa si che è una citazione! Samuel L. Jackson in Pulp Fiction!

Attore2
- (furioso) Ma tu sei completamente matto! Sei proprio fuori! Ma che cazzo ti dice la testa eh?

Attore1
- Non hai mai visto questo film? Che ignorante... (soddisfatto di sé, verso il cliente) Questa sì che fa effetto, eh signore? (stupito) Ops... Signore scusi, quella macchia scura che si sta allargando sui suoi pantaloni è quello che penso? (dispiaciuto) Oh... mi scusi... sono veramente mortificato, volevo solo dare una dimostrazione al mio collega qui... Mi scusi davvero...

Attore2
- Ma tu non stai bene! Ma ti sembra il momento di giocare a fare l'attore! Qui stiamo facendo una rapina l'hai capito o no? Ma come cazzo ti è venuto in mente di fare questa pagliacciata?

Attore1
- (calmo) Beh visto che tu stavi usando citazioni banali, ho voluto farti vedere come si fa. (indicando l'ostaggio) E a quanto pare sono stato piuttosto bravo. Vero? Mi scusi ancora signore, non pensavo che potesse... (verso gli altri) Qualcuno può accompagnare il signore in bagno in modo che possa darsi una cambiata?

Attore2
- (urlando) Nessuno va da nessuna parte! State tutti giù. (Ad Attore1 furioso) E tu... Tu smettila di fare il coglione altrimenti quanto è vero Dio "ti faccio assaggiare un po' di piombo dal mio cannone"!

Attore1
- (sarcastico) Ok...capo...

Attore2
- Piuttosto, controlla che la porta sia bloccata. Tra poco arriva il vigilantes del cambio turno.

Attore1
- Tranquillo, non arriva.

Attore2
- Che significa "non arriva"?

Attore1
- Significa che non verrà, ma comunque credo sia il caso di cominciare a ritirare i soldi.

Attore2
- (perplesso) Ok. (verso le casse) Avanti, avanti voi due! Tirate fuori i soldi e metteteli in questa... (si apre il giubbino ma non trova nulla) Oh cazzo!

Attore1
- (notando la scena, quasi divertito) Non ci credo! Sei incredibile. Hai dimenticato la borsa!

Attore2
- (continuando a cercare) Non dire stronzate!

Attore1
- (c.s.) Due cose dovevi portarti dietro. La pistola e la borsa e ne hai dimenticate la metà!

Attore2
- (agitato) Non l'ho dimenticata! Ce l'avevo ripiegata proprio qui, sotto la camicia.

Attore1
- Ah si? E adesso dove è finita?

Attore2
- Non lo so! Mi sarà caduta mentre venivo!

Attore1
- Cioè fammi capire, avevi un borsone di tela ripiegato sotto la camicia e non ti sei accorto che ti è caduto?

Attore2
- (innervosendosi) Si! Perché non può essere?

Attore1
- No che non può essere! Come fai a non essertene accorto! Avresti dovuto sentire che ti mancava qualcosa no? Di' piuttosto che l'hai dimenticato!

Attore2
- (c.s.) Ho detto che non l'ho dimenticato! L'ho perso! E' caduto da qualche parte va bene?

Attore1
- Già, come no... Vabbé facciamola finita, prendi qualcos'altro.

Attore2
- E che prendo?

Attore1
- Ah non lo so! (sarcastico) Vai al negozio di fronte e compra una valigia. (verso tutti) Noi ti aspettiamo qui, vero?

Attore2
- Non fare il coglione!

Attore1
- Io? Sei tu il coglione che ha dimenticato di portarsi dietro la borsa!

Attore2
- (infuriato) Ho detto che non l'ho dimenticato!

Attore1
- Va bene, va bene... (armeggiando dentro il cappotto) Tieni, prendi questa (tira fuori una buste di tela per la spesa ripiegata)

Attore2
- (stupito) Cioè hai una buste nella tasca e lo dici solo ora?

Attore1
- Perché quando te lo dovevo dire? Non avrei nemmeno dovuto dirtelo se è per questo.

Attore2
- E perché te la porti dietro? Che ci fai?

Attore1
- La uso per il supermercato, mi sembra ovvio.

Attore2
- (confuso) In che senso?

Attore1
- Ma come in che senso. Signora glielo spiega lei per favore? Non abbia paura, glielo dica.

Attore1 e Attore2 restano qualche secondo in silenzio in ascolto della signora.

Attore1
- Sentito? Grazie signora. Devi sempre fidarti delle signore di una certa età. E a parte il discorso economico, c'è anche quello ambientale. Meno buste di plastica in giro no?

Attore2
- (attonito) E sentiamo... Quando avresti avuto intenzione di fare la spesa?

Attore1
- Appena finito qui.

Attore2
- Ma io non riesco a credere a quello che sento. Tu sei veramente fuori di testa!

Attore1
- Perché, adesso se uno fa la spesa è fuori di testa? Boh, io non ti capisco. (agli altri) Certa gente è proprio strana vero?

Attore2
- Ma sono io che non capisco te! Ma tu ti rendi conto o no di quello che stiamo facendo?

Attore1
- Certo che lo so! E con questo? Ma devo pensare anche a dopo. E devo fare la spesa altrimenti non ho nulla da mangiare. E poi adesso dovrò pure pagare la busta grazie a te!

Attore2
- Io non riesco a crederci! Abbiamo i secondi contati e tu pensi alla tua cazzo di busta della spesa!

Attore1
- Senti. Non rompere ok? Sei tu quello che sta facendo casini. E io ci sto mettendo una pezza. Ora per favore, vuoi farti riempire la busta da quei gentilissimi impiegati che ti stanno aspettando con tanto amore dietro le casse? Mica possiamo restare qui a sentire i tuoi sproloqui. (a tutti) Sbaglio?

Attore2
- (sconcertato aprendo le busta, verso gli impiegati) Avanti voi due riempite le buste! Veloci!

Attore1
- (verso gli altri) Signori e signore, mi dispiace avervi fatto assistere a questa ignobile pantomima. Purtroppo il mio collega come già avrete intuito non è molto esperto in materia, ed esprime una certa agitazione quindi siate comprensivi per favore.

Attore2
- (sempre verso le casse) Dai dai! Svuota tutto qui dentro. Veloce. Così bravo, anche tu!

Attore1 lo guarda quasi con curiosità.
Poi Attore2 si volta e comincia a correre verso l'uscita di dx.

Attore2
- Bene, andiamo, dai dai! Usciamo da qui!

Attore1 continua a guardarlo in silenzio, con curiosità.

Attore2
- Oh, ma che sei sordo? Andiamo cazzo!!!

Attore1
- (con calma) E dov'è che vai?

Attore2
- (con furia) Come dove vado?

Attore1
- Non capisco dove stai andando.

Attore2
- Ma sei scemo? Fuori di qui! Abbiamo quello che ci serve... Andiamo, sbrigati!

Attore1
- "Abbiamo quello che ci serve"? Continuo a non capire.

Attore2
- (mostrando la busta) I soldi! Abbiamo i soldi! Eccoli!

Attore1
- (c.s.) Abbiamo i soldi? Ma di quali soldi stai parlando?

Attore2
- (mettendogli la busta sotto il viso) Di questi, idiota! Di questi!

Attore1
- (c.s., sarcastico) Wow! Allora siamo ricchi!

Attore2
- Ma che stai dicendo?

Attore1
- Ti sto dicendo che (sottolineando) TU, sei un idiota!

Attore2
- Ma che...

Attore1
- (guardando dentro la busta e interrompendolo) Sentiamo, intelligentone, secondo te quanti soldi sono questi qui?

Attore2
- Ma che ne so! 40-50 mila euro! Dai che arriva...

Attore1
- 40-50 mila euro!!! Potrebbe essere... se esistessero banconote da mille euro.

Attore2
- Ma si può sapere che diavolo dici?

Attore1
- Dico che sei un cretino! Qui dentro ci saranno sì e no 10000 euro!

Attore2
- Ma se hanno svuotato le casse!

Attore1
- Certo che l'hanno svuotate. Mica sono scemi! (indicando gli impiegati) Ma i signori sanno benissimo che la maggior parte dei soldi sono dentro la cassaforte sotto le loro postazioni. Dico bene?

Attore2
- Ma quale cassaforte?

Attore1
- (sbuffando e alzando gli occhi al cielo) Oh Signore mio! Ma che male ti ho fatto per avere questo qui tra i piedi?

Attore2
- Guarda che sono io che glielo vorrei tanto chiedere!

Attore1
- (stupito) Ah, sei credente?

Attore2
- (sbottando) Ma si può sapere che cazzo di domande fai?

Attore1
- Chiedevo solo se sei credente.

Attore2
- No! Nooooooo!!! Non credo a niente! Ma sono pronto a credere a qualsiasi cosa se adesso arriva un fulmine e ti cancella dalla faccia della terra! (quasi supplicando) Andiamocene via prima che arrivi la polizia.

Attore1
- Allora punto 1: se non sei credente che motivo hai di voler parlare con Dio. Punto due: la polizia non arriverà, puoi starne tranquillo. E punto 3:  non ce ne andiamo da qui fino a quando (urlando) NON TI FARAI SVUOTARE QUELLA DANNATA CASSAFORTE DEL CAZZO!

Attore2
- (intimorito) Ma non capisco di cosa parli. Del caveau?

Attore1
- Il caveau? IL CAVEAU? Ma ti rendi conto di cosa significhi svaligiare un caveau? (verso gli altri) E' arrivato Mr Ocean! Se il film si chiamava Ocean's Eleven un motivo c'era no? Siamo 11 noi? No. E tu sei un genio dell'informatica? O un manipolatore di esplosivi?

Attore2
- No... ma...

Attore1
- E anche se lo fossi, non sarebbe sufficiente. Stiamo facendo una banale rapina in banca, non il furto del secolo! (agli altri) Poi dicono che la televisione non influenza le menti. Questo mi parla del caveau!

Attore2
- (sarcastico) Mi scusi tanto Signor Arsenio Lupin! Allora può gentilmente dirmi a quale cassaforte si riferisce?

Attore1
- Anche se era un commento sarcastico ti ringrazio di avermi paragonato a Lupin. Comunque... Nelle casse delle banche c'è solo una piccola parte di denaro contante. Ma se devi fare un prelievo un po' più "sostanzioso" gli impiegati devono aprire una cassaforte che hanno sotto la loro postazione e che contiene una bella sommetta.

Attore2
- (di corsa verso le casse, puntando la pistola) Forza allora aprite la cassaforte! Che avete da guardare? Apritela subito!

Attore1
- (alzando gli occhi al cielo) Oh santa ignoranza! (ad Attore2) Ha una combinazione a tempo. Impiega alcuni minuti per aprirsi.

Attore2
- Cosa? Ma non abbiamo tutto questo tempo!

Attore1
- Ce l'abbiamo. Fidati. (verso gli impiegati) Per cortesia, potete aprire la cassaforte prima che il mio amico dia di matto? Grazie.

Attore1 e Attore2 fissano in ascolto verso le casse

Attore2
- La doppia chiave? E che significa?

Attore1
- Che la cassaforte si apre con la loro chiave e quella di qualcun'altro che di solito è il Direttore della banca. Vero?

Attore2
- E allora fate venire il Direttore! (dopo qualche secondo) Che significa non c'è? Chiamatelo! (scaldandosi) Sbrigati cazzo! Fallo venire subito! Anche se è alle Maldive digli di correre qui!

Attore1
- Stai calmo! Calmo! Stanno mentendo. (verso le casse) E sono sicuro che questi gentiluomini non hanno la minima voglia di rischiare la loro vita per salvare dei soldi che sono comunque assicurati. Vero? Dove si trova il Direttore, amici miei?

Attore1 e Attore2 ascoltano in silenzio la risposta

Attore1
- Grazie. Gentilissimi. (ad Attore2) Va a vedere dove si è cacciato.

Attore2 esce a sx.

Attore1
- Bene signori, io vi chiedo scusa anche a nome del mio compare, che come avete visto non è propriamente uno con i nervi saldi. Devo dire che sta creando un po' troppa tensione. Ed io odio la tensione. Perché le tragedie accadono proprio quando c'è troppa tensione nell'aria. E al giorno d'oggi, direi che siamo un po' tutti stufi delle tragedie vero? Quindi, che ne dite di alleggerire questo strato di nervosismo che aleggia qui dentro? Eh? Che ne dite? Qualcuno vuole raccontare una barzelletta? Eh? Nessuno? Ok, allora la racconterò io. Allora, due rapinatori entrano in una banca, si avvicinano al cassiere e dicono: "o ci dai i soldi o spariamo!" e il cassiere...

Entra Attore2. Davanti a lui con la pistola puntata dietro la schiena e con le mani alzate c'è il Direttore, vestito in completo blu scuro, camicia bianca e cravatta.

Attore2
- Guarda un po' chi ho trovato chiuso dentro al cesso?

Attore1
- Ma tu guarda... Nascosto nel cesso. (sarcastico) Signor Direttore... Non dico che dovesse fare l'eroe per difendere la sua banca, ma almeno una parvenza di dignità!

Attore2
- (strattonandolo) Avanti, dagli la chiave della cassaforte! Sbrigati!

Il Direttore ha un esitazione.

Attore2
- Ho detto di muoverti cazzo! O ti sparo e me la prendo da solo.

Attore1
- Io farei come le dice Direttore. Sa, il mio amico già ha dato dimostrazione di un certo nervosismo. Lo chieda ai suoi clienti. E nessuno qui vorrebbe che perdesse la calma in maniera definitiva.

Il Direttore esita e poi fa per mettersi una mano dentro la giacca.

Attore2
- Lentamente! Tira fuori la chiave lentamente!

Direttore
- Pensa veramente che io abbia una pistola dentro la giacca?

Attore1 guarda Attore2 con aria di scherno.

Attore2
- Ok, forza dammi questa dannata chiave.

Il Direttore consegna la chiave ad Attore2 che la tira verso le casse.
(NdA: in termini puramente scenici questa azione è solo simulata)

Attore2
- Avanti, adesso aprite la cassaforte. (al Direttore) Quanto tempo ci vuole prima che si apra?

Direttore
- 7 minuti.

Attore2
- (allarmato) Così tanto? (poi verso Attore1) E adesso che facciamo?

Attore1
- E che vuoi fare? Aspettiamo.

Attore2
- Ma tu sei matto? Secondo te restiamo 7 minuti qui dentro? Aspettiamo che arrivi la polizia e poi dividiamo con loro?

Attore1
- (ridendo) Buona questa. Vedi che se vuoi riesci ad essere divertente?

Attore2
- (infuriato) Vuoi smetterla di essere cosi coglione? Che cazzo trovi di così divertente nel farti arrestare?

Attore1
- (rabbuiandosi) Allora, prima cosa stai calmo, perché la tua agitazione sta cominciando ad innervosirmi, ed io odio innervosirmi. Secondo, se ti dico che non arriverà nessuno, devi credermi.

Attore2
- (c.s.) Ma come fai ad essere così sicuro? Come fai ad essere così sicuro? EH? ME LO DICI?

Attore1
- (infuriato, puntandogli la pistola contro) FALLA FINITA, CAZZO! (cercando di trattenere la rabbia) Ho detto che lo so e deve bastarti! Adesso te lo chiedo per favore... Cerca di darti una calmata, perché mi stai veramente urtando i nervi.

Attore2
- (calmandosi) Ok. Va bene. Manteniamo al calma. (verso il Direttore) E di lui che ne facciamo?

Attore1
- (serafico) Ammazzalo.

Attore2
- (incredulo) C-come?

Attore1
- Ho detto di ammazzarlo.

Attore2
- Ma... ma... che cazzo di risposta è?

Attore1
- No, amico mio, la tua che cazzo di domanda è! Ma secondo te cosa ne dobbiamo fare? Fallo sedere assieme agli altri!

Attore2
- E allora perché mi hai detto di ammazzarlo?

Attore1
- Perché alla tua domanda idiota ho dato una risposta idiota. Ma guarda questo... (verso gli altri) Sta diventando insopportabile vero?

Attore2
- (in imbarazzo verso il Direttore) La prego, si sieda insieme agli altri.

Il Direttore si siede nella fila di sedie centrale.

Attore1
- (verso tutti) Allora signori, come vogliamo impiegare questi (guarda verso l'alto) quattro minuti e mezzo restanti? Visto che prima siamo stati interrotti, che ne dite se proseguo con la mia barzelletta? Va bene per tutti? Perfetto. Allora come dicevo, due rapinatori entrano in una banca, si avvicinano al cassiere e dicono: "o ci dai i soldi o spariamo!" e il cassiere risponde...

Attore1 viene interrotto da una luce blu lampeggiante che proviene da dx (alla sx degli attori) ed illumina la scena. Tutti i personaggi si voltano verso la luce. Si sentono anche sirene della polizia.
Attore1 comincia a camminare nervosamente lungo tutta la scena.

Attore1
- Cazzo cazzo cazzo! E questi che ci fanno qui?

Attore2
- (agitato) Che succede eh? Che sta succedendo?

Attore1 continua a camminare ignorandolo

Attore1
- Non è possibile! Non è possibile!

Attore2
- (strattonandolo) Che succede? Vuoi dirmi cosa cazzo sta succedendo?

Voce Fuori Campo
- (lentamente) Sono il commissario Fiorenzi. Sappiamo che siete lì dentro. Ed è inutile che vi dica che abbiamo circondato tutto l'edificio.

Attore1
- (sarcastico verso Attore1) Adesso hai capito o ti serve un disegnino?

Voce Fuori Campo
- Sentite, sappiamo che avete delle persone con voi. Per favore. Non fate sciocchezze, ormai non avete via di fuga. Arrendetevi e tutto si risolverà per il meglio.

Attore2
- (isterico, camminando da una arte all'altra) Cazzo! C'hanno fregato! Siamo fregati! 'Fanculo! SIAMO FREGATI!

Attore1
- Datti una calmata.

Attore2
- DATTI UNA CALMATA? E' finita coglione ed è colpa tua! Avevi detto che non sarebbe arrivato nessuno! AVEVI DETTO CHE NON SAREBBE ARRIVATO UN CAZZO DI NESSUNO!

Attore1
- (cercando di trattenere la rabbia) Ho detto che devi darti una calmata.

Attore2
- (continuando a camminare e scimmiottando Attore1) "Quelli non sono nemmeno 10000 euro, fatti aprire la cassaforte"

Attore1
- (c.s.) Falla finita. Per favore!

Attore2
- (c.s.)  "Non arriva nessuno, fidati" E già. Come no. Perché a lui 10000 euro non bastavano. Lui voleva fare il colpo del secolo!

Attore1
- (sbottando e puntandogli la pistola contro) HO DETTO CHE DEVI FARLA FINITA!

Attore2
- (sostenendo lo sguardo) Perché altrimenti che fai? Mi spari?

Attore1
- (ghignando) Hai qualche dubbio in proposito?

I due attori restano per qualche secondo in silenzio fissandosi.
Si sente un suono di uno scatto metallico.

Attore1
- (con calma) Salvato dal gong... La cassaforte si è aperta. Riempi la borsa.

Attore2
- (stupito) Cosa?

Attore1
- Ho detto che devi riempire la borsa con i soldi.

Attore2
- Non stai dicendo sul serio.

Attore1
- Non lo so. Secondo te?

Attore2
- Ma non ha senso. Ormai c'hanno preso.

Attore1
- (con calma diabolica)Riempi la borsa. Da qui non me ne vado senza i miei soldi.

Attore2
- (cedendo, dopo qualche secondo) Tu sei matto...

Attore2 raccoglie la borsa e comincia a riempirla
(NdA: aprirà la borsa e mimerà di riempirla)

Direttore
- (timoroso)  Signori... scusate se mi intrometto... ma credo che il Commissario abbia ragione. A questo punto è inutile continuare a...

Attore1
- (puntando la pistola verso il Direttore) Chi ti ha detto che puoi parlare?

Direttore
- No... mi scusi... E' che io...

Attore1
- (furioso) E' che tu, cosa? Eh? Tu non puoi proprio parlare adesso. Devi stare zitto!

Attore2
- Ok, ok... Calmati adesso però.

Attore1
- Hai preso i soldi?

Attore2
- Si.

Attore1
- Portameli qua. (verso i cassieri) E voi, sedetevi assieme agli altri!

Attore2 gli consegna la borsa.

Attore2
- Senti, quello che stai facendo non è logico. Arrendiamoci. Facciamola finita.

Attore1
- E' finita quando sarà finita. (guardando dentro la borsa) Oh, adesso si che si ragiona. (posa la borsa accanto alle sedie centrali)  E adesso stai zitto che devo pensare.

Attore2
- A cosa?

Attore1
- (duro) A come uscire da qui idiota! Zitto adesso. E siediti! Per favore.

Attore2 si siede per terra, timoroso. Attore1 cammina e parla tra sé.

Attore1
- Non doveva andare così... Non doveva...

Voce Fuori Campo.
- Sentite. Vi propongo un patto. Fate uscire gli ostaggi e poi vediamo come risolvere la questione tra di noi.

Attore1
- (corre verso dx, urlando) ZITTO CAZZO! STAI ZITTO! QUI NON SI MUOVE NESSUNO FINO A QUANDO NON TROVO UNA SOLUZIONE! CHIARO? (poi verso gli ostaggi) Chiaro anche per voi?

Attore1 continua a camminare nervosamente e a parlare tra sé.

Direttore
- Senta, signore. Non voglio innervosirla, ma io credo che la soluzione del Commissario sia più che ragionevole.

Attore1
- (calmo) Perdonami. Non ti avevo detto che tu eri il primo a non poter parlare?

Direttore
- Si, ma...

Attore1
- (scagliandosi contro) E ALLORA DEVI STARE ZITTO! CAPITO ZITTO!

Attore1 comincia a colpire il Direttore facendolo cadere dalla sedia.
Attore2 si alza di scatto e lo blocca con fatica.

Attore2
- Fermati! Fermati! Ma che cazzo ti dice la testa?

Attore1
- (con gli occhi spiritati) Glielo avevo detto che non doveva parlare.

Attore2
- E quindi hai deciso di ammazzarlo di botte così non parla più?

Attore1
- Ma hai capito che fuori c'è la polizia?

Attore2
- (confuso) Lo so che c'è la polizia, ma che c'entra?

Attore1
- (furioso) E hai capito che non doveva esserci?

Attore2
- (c.s.) Ho capito, ma non capisco te!

Attore1
- E questo stronzo qui si permette pure di parlare!

Attore1 fa per scagliarsi di nuovo contro il Direttore, ma viene bloccato da Attore2.

Attore2
- Fermati cazzo! Perché te la stai prendendo con lui?

Attore1
- (infuriato) Perché è lui che me l'aveva garantito!

Attore2 fissa stupito il Direttore in silenzio.

Direttore
- (in difficoltà) Signore... ma cosa sta dicendo?

Attore1
- Finiscila! Mi avevi assicurato che i sistemi di allarme sarebbero stati disattivati.

Direttore
- (c.s.) Ma di cosa sta parlando? E perché le avrei assicurato una cosa del genere? Lei vaneggia.

Attore2
- Ma che stai dicendo?

Attore1
- Oh... niente di particolare, sto solo costatando (duro verso Direttore) che qualcuno non ha svolto il proprio lavoro come doveva!

Direttore
- Signore. Per favore, la smetta con questa storia. Io non so a cosa si stia riferendo!

Attore2
- (verso Attore1) Tu non stai bene! Che c'entra lui in questa storia?

Attore1
- Che c'entra lui? (ride) Sei tu che non stai bene amico mio! Lui c'entra eccome. Anzi più di noi se proprio vuoi saperlo. Pensaci un attimo... Noi siamo entrati in una banca, armati, a volto scoperto, senza nemmeno che ci sia la guardia di sorveglianza. Secondo te come ci saremmo potuti riuscire?

Attore2 guarda il Direttore
Quest'ultimo dopo qualche secondo si solleva da terra e comincia ad applaudire sarcasticamente.

Direttore
- E bravo il coglione!

Attore2
- Ma che diavolo...?

Direttore
- (ad Attore1) Non ce l'hai proprio fatta a stare zitto eh?

Attore1
- Sei tu che c'hai ficcato dentro questo guaio!

Direttore
- E quindi hai pensato bene di trascinarmici dentro!

Attore1
- (sarcastico) Beh... siamo una squadra no?

Direttore
- No, non siamo una squadra e tu sei un idiota!

Attore2
- Ma si può sapere che cosa sta succedendo? Di che state parlando?

Direttore
- Succede che il tuo amico non sa stare zitto e ha deciso che dobbiamo finire in galera tutti quanti.

Attore1
- (duro) Non sarebbe successo se avessi disattivato i sistemi di allarme.

Direttore
- Guarda che ho fatto tutto quello che dovevo. Videosorveglianza, metal detector, e sistemi di allarme... tutto disattivato.

Attore1
- Ah si? E quelle tute blu lì fuori chi li ha avvisate? L'uccellino di Biancaneve?

Direttore
- Per quanto ne so, è possibile anche che sia stata tua madre, stronzo.

Attore1
- Uhhhh... qui si va sul pesante. (duro) Sai, mi eri più simpatico quando stavi zitto.

Attore2
- Fatela finita voi due! Qualcuno mi può spiegare cosa cazzo sta succedendo? (ad Attore1) Perché non mi avevi parlato di lui? Perché non mi hai detto che c'era un basista?

Attore1
- (ridendo) Basista? Oh Santo Dio, tu seriamente hai visto troppi film americani! Ma da dove vieni fuori?

Attore2
- (urlando) Smettila di ridere! (puntandogli la pistola contro) Sono stanco di essere preso in giro! Quindi cerca di darmi una spiegazione convincente sennò quanto è vero Iddio premo il grilletto!

Attore1
- (sarcastico) Ma non avevi detto che non eri credente?

Attore2
- (c.s.) Falla finita cazzo! Non sto scherzando!!!

Attore1
- (alzando le mani) Va bene, va bene... Che problema c'è? (verso Direttore) Posso dirgli tutto?

Direttore
-(sarcastico) Perché, c'è ancora dell'altro?

Attore1
- (ad Attore2) Senti, io non voglio insultare la tua intelligenza, però dai, ammetterai anche tu che non sei propriamente il partner ideale per fare una rapina no?

Attore2
- E perché?

Attore1
- Come perché? Ma perché non sei un professionista. Sei solo rincoglionito dall'amore!

Attore2
- Ma che cazzo stai dicendo?

Attore1
- Senti falla finita. Lo sappiamo entrambi benissimo che questa storia della rapina è nata perché sei al verde! E so per certo che la colpa è di quella "signorina" che hai sul cellulare e che fissi con tanto amore e che sta facendo vivere al di sopra delle tue possibilità. Non sono affari miei, amico, ma sei proprio un coglione.

Attore2
- Hai detto bene non sono affari miei! Ma poi che ne sai tu di me? Eh? E anche se fosse? A te che te ne frega? Lascia perdere me e spiegami che c'entra lui in tutto questo?

Attore1
- Ma non ci arrivi da solo? Ma secondo te per riuscire in questa cosa mi mettevo nelle tue mani?

Attore2
- Perché, non mi ritieni in grado di fare una rapina?

Attore1
- Certo che no! Sei venuto da me chiedendomi aiuto. E io ho accettato, (verso il Direttore) ma solo dopo aver preso le mie precauzioni. E come avrai capito lui non è solo un Direttore di banca.

Direttore
- (sarcastico) Ma grazie a te, ormai sono solo un carcerato.

Attore2
- Ma se non ritenevi che fossi all'altezza perché hai accettato di aiutarmi?

Attore1
- Perché mi sei sembrato subito un povero disperato. Uno che, cito le tue parole, "non vede la luce in fondo al tunnel". E quindi uno di cui puoi fidarti ciecamente, perché non ha altre vie d'uscita se non quella di seguirti e affidarsi. E poi perché i soldi non mi fanno schifo. (verso il Direttore) E ovviamente neanche a lui.

Attore2
- (cedendo) E perché non mi hai detto del gancio che avevi qui dentro?

Attore1
- Perché poi saresti stato troppo tranquillo. E avevo bisogno della tua adrenalina per tenere alta la concentrazione.

Direttore
- (laconico) Ma tanto alla fine è andato lo stesso tutto a puttane.

Voce Fuori Campo
- Signori, allora, se volete trattare con noi dovete prima liberare gli ostaggi.

I tre si guardano in silenzio per qualche secondo.

Attore2
- Cazzo mi ero quasi dimenticato di loro!

Direttore
- (ad Attore1) Che facciamo?

Attore1
- Lasciami pensare!

Voce Fuori Campo
- Vi abbiamo già concesso troppo tempo, quindi avete un altro minuto e poi agiremo.

Attore2
- Hai sentito? Dobbiamo arrenderci.

Direttore
- Mi spiace ammetterlo, ma ha ragione lui. Arrendiamoci.

Attore1
- (riprendendo a camminare nervosamente) Zitti! Qui non si arrende proprio nessuno. Fatemi pensare!

Direttore
- Senti, adesso ci sono dentro come voi. E ti dico che non dobbiamo peggiorare le cose. Chiudiamo qui questa storia.

Attore1
- Sto pensando... Per favore!

Attore2
- Ma a cosa vuoi pensare. A quest'ora ci sarà la polizia per tutto il quartiere! Non abbiamo via di fuga!

Attore1
- (nervoso) Ho detto che sto pensando! Non ce la fate proprio a stare zitti due minuti?

Voce Fuori Campo
- Il minuto sta per scadere.

Attore1
- (urlando e correndo verso dx) IL MINUTO SCADE QUANDO LO DECIDO IO! (agli ostaggi) E VOI STATE IMMOBILI A TERRA! CHIARO?

Direttore
- Credi che se urli se ne andranno?

Attore2
- (indicando gli altri) Almeno facciamo uscire tutti loro.

Attore1
- Facciamo uscire loro? Ma lo vedi che sei proprio stupido? Sono loro la nostra garanzia! Cosa pensi accadrà dopo che resteremo solo noi tre qui dentro?

Direttore
- Questa volta è lui ad aver ragione.

Attore2
- (sarcastico) E allora che facciamo? Usciamo sparando?

Attore1
- (sempre più nervoso) Stai zitto, cazzo! Fammi ragionare!

Attore2
- (agitato) Ma su cosa vuoi ragionare? Hai capito o no che non abbiamo più possibilità?

Attore1
- (furioso) Lo decido io se non abbiamo più possibilità ok?

Direttore
- "Lo dico io... lo decido io...", e da quando saresti il capo?

Attore1
- Da sempre. Soddisfatto? (duro) E adesso mi fate il piacere di stare zitti?

Direttore
- (sfidandolo) No. Per niente. Io non ho capi e parlo quanto mi pare.

Attore1
- (puntandogli la pistola contro) Prova a dire un'altra parola. Solo un'altra parola.

Direttore
- (lentamente) "un altra parola"...

Attore1
- (urlando) IO T'AMMAZZO QUANTO E' VERO IDDIO! T'AMMAZZO!

Attore2
- (cercando di bloccarlo) FERMATI CAZZO! FERMATI!

I due iniziano una breve colluttazione che termina con Attore2 che in qualche modo ha il sopravvento su Attore1. Il Direttore li guarda quasi con indifferenza.

Attore1
- Lasciami! Lasciami!

Attore2
- Solo quando ti sarai calmato.

Attore1
- Lasciami. Sono calmo!

Attore2
- Non mi sembra!

Attore1
- (ricomponendosi, e parlando con calma) Te lo giuro. Sono calmo. Adesso puoi lasciarmi.

Attore2 lo lascia lentamente con diffidenza.

Attore1
- (verso Direttore) Figlio di puttana. Te la faccio pagare. Per tutto. TUTTO!

Direttore
- Certo. Quando saremo in carcere ti pagherò con le sigarette.

Attore1
- E' colpa tua se siamo così adesso! E' solo colpa tua.

Direttore
- Mi stai facendo innervosire con questa storia. Ho detto che ho disattivato tutti i sistemi d'allarme.

Attore1
- (sarcastico) Quanto vorrei crederti... Ma i mitra che quelli lì ci stanno puntando contro, me lo impediscono...

Direttore
- (affrontandolo) Vorrei proprio vedere come funzionano, perché non glieli fai usare su di te?

Attore1
- (affrontandolo) Chiediglielo tu, visto che li conosci bene.

Direttore
- (c.s.) Stai attento. Sto perdendo la calma.

Attore1
- (c.s.) Io già l'ho persa.

Attore2
- Fatela finita!

Per qualche secondo i 3 restano nelle posizioni in silenzio. Poi:

Voce Fuori Campo
- Il minuto è scaduto!

Attore1, furioso, corre dx.

Attore1
- (ringhiando, e puntando la pistola verso terra) Tu! Alzati! ALZATI HO DETTO! (continua a puntare la pistola ad altezza volto) Vai alla vetrina! HO DETTO VAI! (si posiziona parallelo alla quinta e urla verso dx) IL MINUTO FINISCE QUANDO LO DECIDO IO HO DETTO! SE CONTINUATE A ROMPERE LE PALLE LO AMMAZZO! GIURO CHE LO AMMAZZO QUI DAVANTI A VOI!

Voce Fuori Campo.
- Lascialo stare! Posa giù l'arma e lascialo andare!

Attore1
- LO LASCIO SOLO SE STATE ZITTI! NON DOVETE PIU' ROMPERE! VE LO DIRO' IO QUELLO CHE DOVRETE FARE, E DECIDERO' IO QUANDO DIRVELO. SE SENTO ANCORA UNA VOLTA LA TUA VOCE DEL CAZZO AMMAZZO LUI E TUTTI GLI ALTRI! HAI CAPITO? SE HAI CAPITO ABBASSA QUEL CAZZO DI MEGAFONO. (dopo qualche secondo) Bravo soldatino... (verso l'ostaggio)Tu rimettiti assieme agli altri. Sei stato fortunato. Per questa volta.

Attore2
- (allibito) Tu sei completamente pazzo.

Attore1
- (calmissimo) Lo ritengo un complimento, detto da un idiota come te.

Attore2
- Ci farai ammazzare tutti! Ma che ti è saltato in mente?

Attore1
-(c.s.) Almeno adesso abbiamo guadagnato un po' di tempo.

Attore2
- (verso il cliente) Come stai ragazzo? Calmati adesso, non ti ucciderà nessuno.

Attore1
- Non ne sarei così sicuro.

Attore2
- Finiscila idiota! Potevi evitare di fare questa sceneggiata. Guarda come l'hai spaventato.

 Attore1
- (guardando verso il cliente) Ma non era lui quello ottimista verso il futuro? Non dovrebbe aver paura.

Attore2
- E' solo un ragazzo.

Attore1
- Meglio, così impara subito che la vita è dura. Ma poi che cos'è tutto questo interesse nei suoi confronti? E' amico tuo?

Direttore
- Sentite...

Attore2
- Tu non sei normale. Tu hai qualche problema mentale.

Attore1
- E chi lo sa. Può darsi. Avresti dovuto prendere maggiori informazioni su di me, prima di chiedermi di aiutarti.

Direttore
- Ascoltatemi...

Attore2
- Chiamare te è stato l'errore più grande della mia vita.

Attore1
- O la fortuna più grande. Dipende dai punti di vista.

Direttore
- Ma la finite? Sembrate marito e moglie!

Attore1
- Invidioso del nostro fantastico rapporto?

Direttore
- (sarcastico) Si, molto. Ma ne parliamo quando saremo fuori di qui.

Attore2
- Come no. Magari quando saremo tutti e tre nella stessa cella.

Direttore
- Forse possiamo evitarlo...

Attore2
- In che senso?

Direttore
- Ho un'idea.

Attore1 e Attore2 si avvicinano al Direttore interessati.

Attore1
- Che genere d'idea?

Direttore
- La polizia non sa di me no? (indicando gli ostaggi) Solo loro sono al corrente del mio coinvolgimento.

Attore2
- E quindi?

Direttore
- E quindi potremmo uscire tutti e tre, facendo finta che mi state sequestrando. Direte che lasciate liberi gli ostaggi ma tenete me. E che mi libererete solo quando sarete al sicuro. In questo modo sono obbligati a lasciarci andare.

Attore2
- (verso gli ostaggi) Ma loro li avviseranno subito che stai con noi.

Direttore
- Si, ma noi usciremo prima, lasciando loro qui dentro. Sicuramente glielo diranno, ma noi saremo già lontani. Che ne dite?

Attore2
- Beh... non so. Detta così potrebbe funzionare. Tu che ne pensi?

Attore1 comincia a camminare lentamente assorto nei pensieri.

Direttore
- Allora? E' un ottimo piano no?

Attore1
- (c.s.) Si... si... E' proprio un ottimo piano...

Direttore
- Bene allora adesso...

Attore1
- (puntando la pistola contro il Direttore) Per farci arrestare tutti!

Attore2 e Direttore fissano Attore1 allibiti.

Direttore
- Ma che dici?

Attore1
- Se prima avevo qualche dubbio, adesso ho la certezza che sei stato tu a fregarci!

Attore2
- Ma di che cazzo parli?

Attore1
- Sei furbo. Devo ammettere che quasi mi stavi fregando.

Direttore
- Quasi ti stavo fregando? In che senso?

Attore1
- Falla finita! Ottima idea la tua. Usciamo solo noi tre, la polizia ci lascia andare e poi ci ritrova grazie a te. Come minimo hai nascosto un localizzatore da qualche parte.

Attore2
- Ma che diavolo stai dicendo?

Attore1
- Ma non hai capito? Sto dicendo che è sua la colpa di tutto questo!(al Direttore) Prima non hai disattivato l'allarme, e adesso ci consegni direttamente alla polizia!

Direttore
- Ancora con questa storia? Ti ho detto che ho disattivato tutto quello che si doveva disattivare! Ho mandato a casa anche la vigilanza cazzo! Non so come hanno fatto quelli lì a sapere della rapina!

Attore1
- (teatrale, ad Attore2) Vostro Onore! La difesa dell'imputato fa acqua da tutte le parti! (puntando la pistola contro il Direttore) Chiediamo l'immediata condanna a morte!

Direttore
- (ad Attore2) Senti diglielo tu! Fallo ragionare!

Attore2
- (ad Attore1) Dai, andiamo, non abbiamo prove di quello che stai dicendo!

Attore1
- (calmo, abbassando al pistola) Ha ragione Vostro Onore. (pausa) E allora troviamole. (al Direttore) Spogliati!

Direttore
- Eh?

Attore1
- Ho detto di spogliarti.

Attore2
- E per quale motivo?

Attore1
- Perché così avremo la certezza che non ha microfoni o aggeggi per la localizzazione da qualche parte. Spogliati!

Direttore
- Te lo scordi!

Attore2
- Se non hai nulla da nascondere che problema c'è?

Attore1
- Giusto Vostro Onore. Convengo con lei.

Direttore
- Non ho nessuna intenzione di spogliarmi. Io ho disattivato tutto. Andate a controllare e vediamo se ho ragione o no!

Attore2
- Ok. Ammettiamo che tu abbia disattivato allarmi e videosorveglianza. Questo non prova che tu sia innocente. Sapevi che oggi a mezzogiorno avremmo messo in azione il piano, quindi potevi aver avvisato i nostri amici già da tempo.

Direttore
- Adesso ti ci metti anche tu?

Attore1
- Ottima osservazione Vostro Onore! Perciò l'unico modo per migliorare la tua posizione é far vedere che non hai nascosto nulla lì sotto.

Direttore
- (duro) Ho detto che non mi spoglio!

Attore2
- Stai solo peggiorando la tua situazione.

Attore1
- Vostro Onore, visto che l'imputato non intende collaborare, propongo l'uso della forza. (plateale) Che venga denudato in pubblica piazza!

Attore1 punta la pistola verso il Direttore. Attore2 si avvicina a lui, ma appena sta per toccarlo il Direttore fa un balzo all'indietro ed estrae una pistola che aveva dietro la schiena e comincia a puntarla verso entrambi. Attore2 alza la pistola contro Direttore.

Direttore
- (urlando) Stammi lontano! Non ti avvicinare o ti sparo in faccia!

Attore2
- Ah, allora ce l'avevi la pistola!

Attore1
- (ridendo) Ed ecco la confessione!

Direttore
- Confessione un cazzo! Non l'ho avvisata io la polizia, in che lingua te lo devo dire?

Attore2
- E allora spogliati!

Direttore
- 'Fanculo! Spogliati tu!

Attore2
- Io? E per quale motivo?

Direttore
- (ad Attore1) Senti, da quanti ci conosciamo io e te? Eh?

Attore1
- Che c'è, la metti sul sentimentale?

Direttore
- Rispondi cazzo!

Attore1
- Sono tanti anni, e allora?

Direttore
- E tu non ti fidi di me, (indicando Attore2) mentre ti fidi di uno che conosci appena! Per quanto ne possiamo sapere lui potrebbe essere un infiltrato!

Attore2
- Io non sono un poliziotto!

Direttore
- E chi ce lo assicura? A quanto ne so, sei sbucato dal nulla. Su di te non si trova nulla.

Attore2
- E questo significherebbe che sono della polizia? Ma che razza di ragionamento è?

Direttore
- Tutti lasciano una traccia. Tu invece sembri nato ieri.

Attore2
- Ma perché sono solo uno che non conta nulla! Sono un signor nessuno pieno di debiti! (ad Attore1) Per favore glielo dici anche tu?

Attore1 ha fissato la scena in silenzio. Poi come se parlasse tra sé.

Attore1
- Però hai detto che eri un poliziotto.

Attore2
- Cosa? Non ho sentito.

Attore1
- (a voce alta) Hai detto che eri un poliziotto.

Direttore
- (entusiasta puntando la pistola verso Attore2) A-ha! Lo sapevo!

Attore2
- Non capisco a cosa ti riferisci.

Attore1
- Prima, quando stavamo facendo il teatrino, hai detto che facevi il poliziotto.

Attore2
- Ma che c'entra! Stavo recitando! Ti sei anche messo a ridere quando l'ho detto!

Attore1
- Si, perché in quel momento mi sembrava assurdo che avessi scelto proprio di dire che facevi il poliziotto. Ma adesso, a pensarci bene, tutto sembra quadrare.

Direttore
- Quadra. Eccome se quadra!

Attore2
- Tutto sembra quadrare? Ma che stai dicendo? E tu allora? Hai detto che eri un poeta, e non mi sembra che tu lo sia.

Attore1
- E tu che ne sai? Invece ho proprio l'hobby della poesia, guarda un po'.

Attore2
- Ma io ho solo detto la prima cosa che mi è venuta in mente!

Attore1
- E perché è stata proprio quella la prima cosa che ti è venuta in mente? (gli punta la pistola contro)

Attore2
- (in difficoltà) Ma... ma... non lo so!

Direttore
- Lo so io! Perché sei davvero un poliziotto! Hai visto? E tu che te la prendevi con me! Volevi anche farmi spogliare.

Attore1
- (spostando la pistola verso il Direttore) E sto ancora aspettando.

Direttore
- Ma che diavolo ti salta in mente?

Attore1
- (calmo) Non mi fido nemmeno di te! Spogliati! (ad Attore2) E spogliati anche tu!

Attore2
- (puntando la pistola contro Attore1) Non ci penso nemmeno! Spogliati tu! Neanche io mi fido di te!

Direttore
- (puntando la pistola contro Attore2) Ha ragione lui. Tu non la racconti giusta.

Attore2
- (puntando la pistola contro il Direttore) Tu stai zitto! Io di te non mi sono mai fidato!

A questo punto i tre attori si puntano le pistole addosso a vicenda, spostandole nervosamente da un soggetto all'altro. Tutta la scena è concitata ma si svolge in silenzio. Dopo qualche secondo:

Voce Fuori Campo
- Lasciate liberi gli ostaggi se volete negoziare!

Attore1 con uno scatto improvviso raggiunge la dx della scena. Gli altri due lo guardano allarmati ma continuando a puntarsi la pistola contro.

Attore1
- QUI NON ESCE NESSUNO FINO A QUANDO NON LO DECIDO IO! E SE ROMPETE ANCORA I COGLIONI LI AMMAZZO TUTTI COME CANI! CAPITO? COME CANI!

Voce Fuori Campo
- (più tranquilla) Stai calmo! Non vogliamo che nessuno si faccia male! Stai calmo!

Attore1
- E ALLORA STAI ZITTO! DEVI STARE ZITTO! SE SENTO ANCORA UNA SOLA PAROLA LI AMMAZZO TUTTI!

Voce Fuori Campo
- (c.s.) Ok. Va bene. Ma tanto lo sappiamo entrambi che non lo faresti mai.

Alla fine di questa frase Attore1 si volta verso gli altri due fissandoli con un espressione incredula e infuriata.

Attore2
- Che hai intenzione di...

Attore1
- Non lo farei mai? (verso gli ostaggi) Voi due alzatevi! HO DETTO DI ALZARVI! Bene, mie belle signorine, alla vetrina. FORZA!

Direttore
- Lasciale stare.

Attore1
- Zitto tu! (alle ragazze) Bene, brave così. Fatevi vedere bene. Scommetto che vi è sempre piaciuto mettervi in mostra! Vero? (verso fuori) LE VEDI? LE VEDI BENE? ADESSO COME LA METTIAMO EH? DICI ANCORA CHE NON LO FAREI MAI? (agli altri due) Secondo voi lo dice ancora? (alle ragazze) E voi che dite? Credete anche voi che non lo farei mai? (verso fuori) ANDATEVENE O COMINCIO AD AMMAZZARLI TUTTI UNO AD UNO. E INIZIO DA LORO!

(NdA: L'attore comincerà a muovere la pistola in direzione delle ragazze, spostandola da un lato all'altro alternativamente. Gli altri due attori restano nelle loro posizioni quasi imbambolati dalla scena.)

Voce Fuori Campo
- (allarmata) Ok, ok! Abbiamo capito che potresti farlo. Potresti ucciderli tutti. Ci credo! Adesso però lasciale andare!

Attore1
- LE LASCERO' SOLO QUANDO VE NE SARETE ANDATI! DOVETE SPARIRE!

Voce Fuori Campo
- (c.s.) Senti. Facciamo così. Lasciale andare e accetteremo le tue richieste.

Attore1
- Allora non sono stato chiaro. LA MIA RICHIESTA E' SOLO UNA. SPARITE! E POI LE LASCERO' ANDARE. LASCERO' ANDARE TUTTI! ANDATEVENE O LE AMMAZZO. DEVO SOLO DECIDERE CHI E' LA PRIMA!

Voce Fuori Campo
- (c.s.) Ho capito! Ma non è così semplice. Senti perché non lasci libere le ragazze e prendi me come ostaggio?

Attore1 con molta lentezza comincia a cantilenare la conta "Ambarabàciccicoccò" alternando la pistola da una ragazza all'altra.

Attore1
- Ambarabà...ciccì...coccò...

Direttore
- Non farai sul serio!

Attore1
- Tre civette sul comò...

Attore2
- Non fare cazzate!

Attore1
- Il dottore si ammalò...

Voce Fuori Campo
- Calmati! Dammi tempo!

Attore1
- Ambarabà...

Direttore
- Non farlo!

Attore1
- Ciccì...

Attore2
- Fermo!

Attore1 si volta verso gli altri due e li guarda sorridendo per qualche istante. Poi:

Attore1
- Coccò! (spara verso l'ostaggio)

A seguito dello sparo la scena seguente sarà parecchio concitata. Attore2 e il Direttore accavallano le loro battute. Attore2 si muove con disperazione da un lato all'altro della scena, agitando la pistola quasi a caso. Il Direttore è fermo, incredulo su ciò che ha appena visto e parla quasi tra sé. Attore1 mantiene una calma relativa.

Attore2
- NOOOOOOOOOOO!

Direttore
- Che cazzo hai fatto? Che cazzo hai fatto?

Attore2
- TU SEI PAZZO! TU SEI UNA MALEDETTO PAZZO!

Direttore
- C'hai ucciso tutti. Idiota del cazzo c'hai ammazzato tutti...

Attore1
- (quasi giustificandosi) Ma mi ha praticamente costretto a farlo!

Attore2
- TU SEI UN MALATO MENTALE!

Direttore
- Ma che hai fatto?

Attore1
- (c.s.) Perlomeno adesso sanno che facciamo sul serio. E abbiamo guadagnato tempo.

Attore2
- (allibito) ABBIAMO GUADAGNATO TEMPO? (puntandogli la pistola contro) HAI AMMAZZATO UNA DONNA, STUPIDO COGLIONE! TE NE RENDI CONTO?

Attore1
- (c.s.) Lo so. Ma fidati non avevamo altre alternative?

Attore2
- NE AVEVAMO ALMENO UN ALTRO MILIONE!

Attore1
- (sarcastico) Ah si? E quali? Eh? Dimmene una!

Attore2
- (affrontandolo) TU SEI UN PAZZO! SEI COMPLETAMENTE FUORI DI TESTA!

Attore1
- (innervosendosi) Avanti, su. Se avevi tante altre soluzioni perché non le hai tirate fuori prima?

Attore2
- Vaffanculo, malato mentale!

Attore1
- Ma perché tutta questa sceneggiata per una che nemmeno conosci?

Attore2
- Tu in galera ci devi morire!

Attore1
- Allora è vero che sei un poliziotto!

Attore2
- IO T'AMMAZZO BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA! T'AMMAZZO!

Attore1
- Davvero? E dai allora! Fallo! Fammi vedere come fai! (afferra la canna della pistola di Attore2 e se la punta in testa)

Attore2 resta in quella posizione per qualche istante poi fa un passo indietro.

Attore2
- (frustrato) ARGHHHHH! VAFFANCULOOOOOOO!!!

Attore1
- (puntandogli la pistola contro) Non lo farai, perché non puoi. E allora sai che faccio. Ammazzo io te! E poi ammazzo lui.

Direttore
- (tornando in sé) E che c'entro io?

Attore1
- Perché pure tu c'entri! Tu sei d'accordo con lui! Mi hai venduto alla polizia!

Direttore
- Ma che cazzo stai dicendo? Tu sei veramente pazzo!

Attore1
- (puntando la pistola verso il Direttore) Mi avete veramente rotto con questa storia che io sia pazzo. E invece credo di essere il più intelligente qui dentro!

Direttore
- (puntando la pistola contro Attore1) Va bene come vuoi tu, ma ti ricordo che io sono stato il primo a volerlo ammazzare!

Attore1
- Ma non l'hai fatto!

Direttore
- E allora lo faccio adesso! (punta la pistola verso Attore2)

Attore2
- (puntando la pistola contro Attore1) E io invece ammazzerò  te! E' tua la colpa di tutto questo!

Attore1
- Oh che bella scena "tarantiniana". E adesso?

I tre Attori si trovano nella classica posizione di "stallo alla messicana".
Durante la scena seguente, i tre resteranno fermi nelle loro posizioni. La tensione deve essere accentuata dalle espressioni degli attori e da un crescendo musicale.
Alla fine del crescendo, la scena piomba improvvisamente nel buio e si sentono tre spari ravvicinati, quasi sovrapposti.

La scena si re-illumina con una luce soffusa tendente al rosso.
I tre attori sono a terra, vicino alle loro posizioni assunte in precedenza. Il Direttore, al centro scena è immobile, supino, con la testa verso il fondo scena e le gambe scomposte verso il proscenio. Attore1 è a dx in posizione semiseduta e si tiene una mano sullo stomaco. Mentre Attore2 è a sx sdraiato lateralmente su un fianco, con il volto verso il fondo scena.

Attore2 si muove lentamente, lamentandosi.

Attore1
- (a fatica) Mi hai fatto male...

Attore2
- (stringendosi il petto e tossendo) Dovevi morire...

Attore1
- (guardandosi la ferita) Mi sa che ci sto riuscendo... (ride e tossisce).

Attore2
- Te lo sei meritato. (tossisce)

Attore1
- Già. Ma credo proprio che tu mi seguirai a ruota.

Attore2
- Non credo... Stronzo...

Attore1
- (ridendo a fatica) Invece credo proprio di si...

Attore2
- (cercando di sollevarsi e guardandosi attorno) Siamo rimasti soli?

Attore1
- Sono fuggiti tutti...

Attore2
- (con difficoltà) E perché ancora non vengono a prenderci?

Attore1
- Boh... Staranno aspettando che crepiamo... oppure già siamo morti e questo è l'inferno.

Attore2
- Cazzo... io non voglio passare l'eternità con uno squilibrato...

Attore1 comincia ridere e tossire, seguito da Attore2.
Lentamente  le risate si spengono. Dopo qualche secondo di silenzio:

Attore2
- Non sono un poliziotto.

Attore1
- Lo so.

Attore2
- (indicando il Direttore) Allora è stato veramente lui a chiamare...

Attore1
- No.

Attore2
- (stupito) Come lo sai?

Attore1
- Il ragazzo... quello che credeva nel futuro... (ridendo e indicando accanto a sé) gli è caduto il cellulare mentre fuggiva... Ha scritto un messaggio alla madre...

Attore2
- E' stato scaltro. E noi due... idioti... Quel ragazzo avrà un futuro... (ride più forte e tossendo)

Attore1
- (ridendo più forte) Già... e tu che non ci credevi...

Le risate si spengono lentamente.

Attore2
- (con estrema fatica) Senti... ma come finisce... la storiella... che stavi raccontando?

Attore1
- Ah... Allora... i rapinatori dicono... "o ci dai i soldi... o spariamo!" ...e il cassiere risponde... "sparite, sparite pure"...(ride)

Attore2
- (ridendo si sdraia lentamente a terra, poi a fatica) Che... stronzata... è proprio... assurda...

Attore2 si abbandona inerme a terra.

Attore1
- (ridendo e tossendo a fatica) Già... è proprio... una... una... storia... assurda....

Attore1 restando sempre seduto, reclina il capo verso il basso.

Buio.

Sipario.


Ambarabà...ciccì...
Spin-Off de "Una Storia Assurda"

L'attrice entra in scena e si siede su una sedia e sembra essere sovrappensiero
Si desta di colpo come se qualcuno avesse pronunciato il suo nome

Si? Oh scusa, ero distratta. Perdonami.
Come? (pausa come se ricevesse una domanda) Io? Ma... veramente non ho nulla da raccontare. Preferirei ascoltare se per voi va bene.
(pausa c.s.) Ah, non si può. E allora se proprio devo...
Però, sinceramente, non ho molta voglia di parlare.
Cosa? Oh... Si, si certo. Hai ragione, che maleducata che sono.
Io sono Alice. Piacere di conoscervi.
Come scusa? (pausa c.s.) In che senso non è la formula corretta? (pausa c.s.) Oh...Devo dirlo per forza?
Ok ok! Se è la prassi....
Allora, io sono Alice... e anch'io ho problemi con l'alcol. Va bene così?
Che poi, veramente, io non ho problemi con l'alcol. Non so nemmeno perché sono qui. Cioè, io sinceramente neanche dovrei esserci qui. Cioè voglio dire, io non sono proprio come voi...
Scusate, non voglio offendere nessuno, ma non penso di aver bisogno di tutto... tutto questo.
E' stato Samuel, mio marito, ad insistere. Secondo lui ne ho bisogno.
Mi ha detto di provarci... Oddio, veramente è diventato petulante da qualche giorno. "Per favore provaci, non puoi andare avanti così... e che ti costa, e fallo per me... vai almeno una volta..."
Io neanche lo sentivo più, glielo ripetevo che si stava fissando con questo fatto dell'alcol.
Cazzo, per un bicchiere che mi faccio ogni tanto ne ha fatto una tragedia. (pausa c.s.)
Come mi ha convinto? Facile, ha fatto leva sui sentimenti il bastardo. "Fallo per  Davide"... m'ha detto... "Fallo per lui"...(pausa c.s.)
Si si, è il mio splendido ometto. Ha quasi tre anni e doveste vedere che tipetto sveglio. Pure troppo secondo me. E' da poco che parla ma, oh, non sta zitto un attimo quando ci si mette.
L'altro giorno si era fissato con la filastrocca delle civette sul comò e il dottore... Avete presente no?
Io avevo un mal di testa da guinnes dei primati, e cercavo di riposare un po'... Ma niente lui continuava con "Ambarabàciccìcocò tre civette sul comò..." E non la smetteva. Era come un disco rotto "Ambarabacciccicocò...", un trapano, qui, dritto in fronte... Io gli chiedevo di smetterla, ma lui continuava. Io lo imploravo di smetterla, ma lui non smetteva. Gli urlavo di smetterla, ma lui continuava con quelle cazzo di civette sul comò... sembrava lo facesse apposta. Insomma...è stato un attimo, mi sono alzata e gli ho mollato un ceffone. Lui ha perso l'equilibrio e ha sbattuto la testa allo spigolo del tavolinetto.
Samuel è arrivato di corsa e ha cominciato ad urlare come un disperato! Ha cominciato a sbraitarmi contro, diceva che ero una pazza, una scema, una madre... aspetta com'è che ha detto? Ah si, snaturata... una madre snaturata. E soprattutto una alcolizzata di merda.
E tutto questo perché avevo bevuto un goccio di cognac. Cavolo erano veramente due dita, giusto per farmi calmare quel cavolo di mal di testa... Volevo solo dormire un po'...
Tutto bene per carità. Due punti e forse una piccola cicatrice sul sopracciglio, ma niente di che... Ma si sa come sono fatti i bambini a quell'età no? Certe volte ti possono far salire il sangue al cervello...  Gli avevo detto di stare zitto cavolo. Cosa dovevo fare? Mettergli una patata in bocca?
Comincia a ridere e lentamente la risata si trasforma in un pianto trattenuto a forza
Dio santo! Dio santissimo... Se penso solo a quello che... Un centimetro più al lato e... Ma lui non c'entra niente... E' tutta colpa loro... Che poi, io neanche dovevo andarci in banca...
Smette di piangere, poi parla quasi con distacco
E' successo due anni fa.
Ed è da allora che ho cominciato a bere. Perché solo così riesco a far sbiadire per qualche ora quelle immagini che si sono marchiate a fuoco nella mia mente. Solo così riesco ad annebbiare il ricordo e ad allontanarlo per un po' da me... Ma poi lui ritorna, più forte e più limpido di prima. Ma io combatto! Dovete credermi! Io ci provo a combatterlo, o almeno a sopportarlo... Ma non ce la faccio... Non ce la faccio più...
Pausa
Quel giorno l'ho incontrata fuori al supermercato. Roberta. Non ci vedevamo da un po'... All'università era stata la mia coinquilina. La più casinara, ma la più divertente sicuramente. Andavamo d'accordo.
Insomma ...abbiamo cominciato a parlare dei vecchi tempi, delle novità e sapete come vanno queste cose no? Si perde la cognizione del tempo. Lei doveva andare in banca prima che chiudesse, ma voleva ancora chiacchierare con me, quindi mi ha pregato di accompagnarla.
E l'ho fatto... con ancora le buste della spesa in mano...
Siamo entrate nella banca senza aver smesso per un attimo di chiacchierare.
C'era un po' di fila. Era tutto normale. Un giorno normale, in una banca normale, con delle persone normali. O almeno questo era quello che sembrava...
Non me ne sono nemmeno accorta.
Ma posso dire con sicurezza che fino a quel momento stavano parlando normalmente tra loro e con gli altri.
Poi ho sentito le urla e li ho visti. Erano in piedi, a volto scoperto e ci puntavano le pistole contro.
Non riuscivo a capire cose stesse succedendo. O meglio lo avevo capito, ma non riuscivo a crederci.
Veramente stava accadendo tutto questo? Veramente stava accadendo a me?
Quello più giovane è venuto verso di noi e ci ha urlato di sdraiarci a terra. Ce l'ha dovuto ripetere due volte, perché non riuscivamo a credere che uno con la faccia così da bravo ragazzo potesse dire sul serio.
L'altro invece aveva la faccia strana. Gli occhi scattavano continuamente da una parte e dall'altra. Parlava con calma e quasi si scusava di quello che stava accadendo. Ma era chiaro che si stava divertendo...
Avevo una paura tremenda. Roberta si era praticamente stretta a me. Sentivo il suo corpo tremare... ma poteva essere anche il mio...
Poi quello con la faccia buona ha cominciato a dire ai cassieri di consegnargli i soldi, mentre l'altro ci raccomandava di restare sdraiati a terra... Ho cominciato a piangere e a pregare che finisse tutto presto.
Invece qualcosa deve essere andato storto. Perché dopo un po' è arrivata la polizia. Da terra vedevo il bagliore blu lampeggiante delle sirene.
Quello giovane passeggiava nervosamente in silenzio. Mentre l'altro si è completamente trasformato. E' come impazzito all'improvviso. E non la smetteva di urlare.
Diceva ai poliziotti che se non fossero andati via ci avrebbe ammazzato tutti come cani.
Io chiudevo gli occhi e pensavo al mio Davide, a Samuele e pregavo Dio che mi facesse tornare da loro. Neanche sentivo la mia amica che sempre attaccata a me mi diceva di avere paura...
Anche io ce l'avevo! Ma che potevo fare? Le dicevo di stare calma, di non farsi sentire...
E invece l'hanno sentita.
Quello con la faccia strana ci ha obbligate ad alzarci. Però la sua non era solo una faccia strana. Era quella di un pazzo. Lo vedevo nei suoi occhi che erano neri come la follia.
Ci ha scaraventate contro la vetrina. Lui era dietro di me, sentivo il suo fiato caldo e rancido sul mio collo. Ha cominciato ad urlare ai poliziotti che se non andavano via ci avrebbe ammazzato entrambe, doveva solo scegliere da chi cominciare. Spaventata mi sono girata verso Roberta...ma lei non piangeva più, e non parlava. Nei suo occhi c'era solo... terrore muto.  Io invece continuavo a piangere, ad implorare di lasciarci andare.  Piangevo e lo supplicavo di non farmi del male. Gli dicevo che avevo un figlio, che era piccolo, che non poteva lasciarlo senza madre. E poi pregavo, urlavo, bestemmiavo verso il Cielo, verso Dio, maledicendolo perché permetteva tutto ciò...
Ed è in quel momento che lui ha cominciato la sua conta:

"Ambarabà...ciccì...cocò..." (pausa) " Il dottore... si ammalò... ambarabà...cicci..."

L'attrice pronuncia la frase finale mimando una pistola che si alterna tra la sua testa e quella dell'ipotetica amica. E' fondamentale che alla fine della conta, la pistola sia puntata verso la sua amica.