Studio Medico MAX HALLER aperto anche a ferragosto
COMMEDIA BRILLANTE
Atto Unico di
Giuliano Angeletti
PERSONAGGI:
GEPPINA SPICA (paziente)
DANILO BERTUCCI (paziente)
IL DOTTOR MAX HALLER ( dentista)
LEONARDO ABATUCCI (odontotecnico)
1 SCENA
( GEPPINA SPICA – DANILO BERTUCCI)
( sala d’aspetto dello studio medico dentistico Max Haller: Danilo entra prende
il numero, siede, entra Geppina con il sacchetto della spesa)
(Geppina si siede ma non prende nessun numero)
GEPPINA SPICA: buona sera
DANILO BERTUCCI: buona sera
GEPPINA SPICA: perché si tiene la guancia
DANILO BERTUCCI: perché mi fa male un dente
GEPPINA SPICA: e allora è per questo che è venuto dal dentista?
DANILO BERTUCCI: e dove dovevo andare dal fornaio
(Geppina si alza dalla sedia si avvicina alla finestra ed indica dove si trova
il forno)
GEPPINA SPICA: il forno è dietro l’angolo di fronte al negozio di scarpe a lato
dell’edicola: ha capito dove si trova il fornaio? Certo che lei ha una bella
testa!
DANILO BERTUCCI: e perché dovrei avere una bella testa
GEPPINA SPICA: (ride) ha mal di denti e pensa al fornaio, cosa si vuole comprare
una pizzetta
DANILO BERTUCCI: ma guardi che io ho detto fornaio in senso lato
GEPPINA SPICA: il fornaio in effetti è nell’altro lato della strada
DANILO BERTUCCI: per favore può fare silenzio ho mal di denti
GEPPINA SPICA: certo che il mal di denti è brutto
DANILO BERTUCCI: non me lo dica … non me lo dica
GEPPINA SPICA: il dente pulsa … e il dolore si propaga … arriva fino alla testa
DANILO BERTUCCI: basta per favore
GEPPINA SPICA: va bene … ma anche lei moderi i termini …
(breve pausa)
GEPPINA SPICA: mi scusi …
DANILO BERTUCCI: si
GEPPINA SPICA: lei è entrato in questa sala d’aspetto e ha preso il numero
DANILO BERTUCCI: si ho preso il numero
GEPPINA SPICA: come nella macelleria del supermercato
DANILO BERTUCCI: si
GEPPINA SPICA: certo che è una bella invenzione quella dei numeri, si accende la
luce e tac esce il numero 20 e il 20 entra prima del 21, perché se entra per
primo il 21 gli altri pazienti dicono … dove va lei
DANILO BERTUCCI: lei è un’ esperta in numerologia
GEPPINA SPICA: no sono una donna di esperienza
DANILO BERTUCCI: era meglio che l’esperienza se la faceva in un altro campo
(breve pausa)
GEPPINA SPICA: (prende il sacchetto della spesa se lo mette sulle ginocchia e
tira fuori dei cioccolatini, ne prende uno e lo passa a Danilo) Vuole un
cioccolatino … lo prenda sono buoni
DANILO BERTUCCI: ma non lo vede che ho mal di denti
GEPPINA SPICA: (ne apre uno e lo mangia) peccato sono buoni … non sa cosa si
perde … ne prenda uno …
DANILO BERTUCCI: ma la vuole finire
GEPPINA SPICA: ho capito … lei è a dieta … vuole una noce (la tira fuori dal
sacchetto) però non ho la schiaccianoci
(Danilo non risponde, Geppina lo guarda … breve pausa)
Se vuole può schiacciarla con i denti … (Danilo fa un gestaccio)
GEPPINA SPICA: no ho capito non le piacciono le noci
DANILO BERTUCCI: mi lasci perdere per favore
GEPPINA SPICA: va bene … va bene … basta dirlo
(rivolta verso il pubblico) ma questo è proprio un tipo strano
(breve pausa)
GEPPINA SPICA: mi scusi … c’era qualcuno prima di lei
DANILO BERTUCCI: prima di me , si due persone
GEPPINA SPICA: un uomo e una donna
DANILO BERTUCCI: si
GEPPINA SPICA: un uomo sulla sessantina magro, con una giacca verde
DANILO BERTUCCI: si
GEPPINA SPICA: e una donna vestita di nero con i capelli lunghi
DANILO BERTUCCI: una bella donna
GEPPINA SPICA: e come si chiama
DANILO BERTUCCI: io non posso sapere come si chiama, ma scherziamo
GEPPINA SPICA: visto che eravate in sala d’attesa assieme, e lei è una bella
donna: come minimo avete fatto conoscenza
DANILO BERTUCCI: se io voglio fare conoscenza con una donna non vado in uno
studio dentistico
GEPPINA SPICA: questo non si può dire … (ride) a volte lo studio è galeotto
DANILO BERTUCCI: in galera mi ci mettono a vita … se lei non la smette di
parlare
GEPPINA SPICA: ma lei è veramente nervoso
DANILO BERTUCCI: ho un dente che mi fa impazzire
(breve pausa)
GEPPINA SPICA: è un molare o un canino
DANILO BERTUCCI: un molare
GEPPINA SPICA: doloroso ehh!
DANILO BERTUCCI: mi fa talmente male che
GEPPINA SPICA: non ci pensi e vedrà che le passa: anzi canti e vedrà che le
passa. Provi (canticchia “ quant’ è bella lei mamma tu non lo sai “) lei sarei
io (ride)
DANILO BERTUCCI: io preferisco cantare (canticchia “ Vincenzo io ti ammazzerò
sei troppo stupido per vivere”)
GEPPINA SPICA: ma è una canzone triste
DANILO BERTUCCI: sarà triste per lei, il momento in cui perderò la pazienza!
GEPPINA SPICA: la pazienza … certo che la pazienza è una grande virtù … un
proverbio dice: la pazienza è la virtù dei forti
DANILO BERTUCCI: nei forti ci fanno la cacca i soldati
GEPPINA SPICA: ne conosce lei di soldati
DANILO BERTUCCI: se ne conoscessi mi farei dare una bomba a mano
GEPPINA SPICA: e cosa ne farebbe di una bomba a mano
DANILO BERTUCCI: la tirerei sotto la sedia di una persona
GEPPINA SPICA: ma lei è pazzo, farebbe una strage
(sorridendo)
Certo che questa persona deve averle fatto tanto male
DANILO BERTUCCI: non ancora ma potrebbe farmelo
GEPPINA SPICA: ma allora lei è un massimalista
(breve pausa) un massimalista che fa processi alle intenzioni
DANILO BERTUCCI: ho mal di denti … per favore mi lasci in pace
GEPPINA SPICA: va bene … basta dirlo!
(breve pausa)
( Danilo tra se geme per il dolore)
GEPPINA SPICA: certo che lei … ha la soglia del dolore molto bassa (sorride) io
resisto molto più di lei
DANILO BERTUCCI: se non la smette ci penso io alla soglia del suo dolore
GEPPINA SPICA: (alterata) ho capito, devo stare zitta
(breve pausa)
GEPPINA SPICA: mi scusi
DANILO BERTUCCI: si
GEPPINA SPICA: ma lei è l’ultimo?
DANILO BERTUCCI: (si alza di scatto) vede forse qualcuno oltre me in questa
stanza
GEPPINA SPICA: meno male che lei è l’ultimo
DANILO BERTUCCI: sono proprio l’ultimo
(breve pausa)
GEPPINA SPICA: allora lei viene dopo di me!
DANILO BERTUCCI: (sbigottito) come sarebbe a dire! Lei viene prima di me
GEPPINA SPICA: se lei è l’ultimo … io sono il penultimo per cui …. Lei viene
dopo di me
DANILO BERTUCCI: (alterato si alza) ma vogliamo scherzare … io sono l’ultimo
GEPPINA SPICA: se lei è l’ultimo, io vengo prima di lei
DANILO BERTUCCI: no vado prima io!
GEPPINA SPICA: perché deve entrare prima lei
DANILO BERTUCCI: perché sono l’ultimo
GEPPINA SPICA: ma lei, lo è o lo fa
DANILO BERTUCCI: io non faccio niente per ora … ma in futuro
GEPPINA SPICA: sa che lei è un tipo strano
DANILO BERTUCCI: non credo di essere un tipo strano, io rivendico un mio diritto
GEPPINA SPICA: dovrebbe essere contento
DANILO BERTUCCI: Perché!
GEPPINA SPICA: quello lassù ha detto … beati gli ultimi
DANILO BERTUCCI: (euforico) allora entro prima di lei
GEPPINA SPICA: no … io sono atea
DANILO BERTUCCI: (alterato si alza dalla sedia) atea o non atea io entro prima
di lei
GEPPINA SPICA: perché?
DANILO BERTUCCI: (sventola il numero) io ho il numero 12 … ed entro prima io …
perché ho mal di denti e sono due ore che aspetto, altrimenti io chiamo … i
carabinieri, la polizia, la forestale … e tutto il palazzo
GEPPINA SPICA: (rimasta calma) si calmi … si calmi … lei entra quando tocca il
suo turno
DANILO BERTUCCI: (tornato a sedersi) allora tocca a me
GEPPINA SPICA: No!
DANILO BERTUCCI: come sarebbe a dire!
GEPPINA SPICA: lei ha il numero 12
DANILO BERTUCCI: si
GEPPINA SPICA: allora viene dopo di me!
DANILO BERTUCCI: e ci risiamo
GEPPINA SPICA: (tira fuori il numero e lo sventola) 11
DANILO BERTUCCI: ma io sono entrato … lei non c’era … ed io ho preso il numero
12
GEPPINA SPICA: io sono entrata, ho preso il numero …. Dopo sono andata a fare la
spesa, ho dato da mangiare al cane … ho fatto due chiacchiere .. e dopo con
calma sono venuta qua …
DANILO BERTUCCI: non è possibile … lei è una persona molto scorretta
GEPPINA SPICA: no! Io seguo le regole
DANILO BERTUCCI: ma io ho mal di denti
GEPPINA SPICA: poverino … il mal di denti è terribile
DANILO BERTUCCI: ma lei
GEPPINA SPICA: io non ho mal di denti
DANILO BERTUCCI:(alterato) ma allora cosa viene a fare dal dentista!
GEPPINA SPICA: così insomma per passare il tempo, dopo la spesa (alterata) e poi
cosa importa a lei … di cosa faccio dal dentista … e la privaty dove la mette e
la professionalità dove la mette
DANILO BERTUCCI: non volevo dire così
GEPPINA SPICA: allora silenzio … e mi lasci stare, lei se ne approfitta perché
sono una donna sola … timida ed indifesa
(DANILO BERTUCCI si alza e va a scusarsi)
DANILO BERTUCCI: mi scusi non volevo offenderla
GEPPINA SPICA: voi uomini siete tutti così … le sue scuse io non le accetto … si
sieda e aspetti il suo turno
(Danilo si siede)
2 SCENA
( GEPPINA SPICA – DANILO BERTUCCI - LEONARDO ABATUCCI)
(musica)
(entra Leonardo l’odontotecnico con una ventiquattrore, si dirige verso la
porta, torna indietro, torna verso la porta, si asciuga il sudore, si apre la
valigetta dalla quale escono denti di tutti i tipi e dentiere, Danilo vedendo il
fatto si alza di scatto, mentre Leonardo in ginocchio cerca di recuperare il
campionario)
GEPPINA SPICA: (rimasta impassibile)
DANILO BERTUCCI: ( esterrefatto ) ma chi è questo!
GEPPINA SPICA: ma non lo vede è Leonardo l’odontotecnico
DANILO BERTUCCI: il meccanico
GEPPINA SPICA: l’odontotecnico
DANILO BERTUCCI: ma non si chiama anche meccanico
(si alza di scatto Leonardo)
LEONARDO ABATUCCI: io sono odontotecnico … anche meccanico … lei ha dei problemi
all’auto: io prima di fare questo lavoro facevo il meccanico da Bertoni (con
enfasi) io cambiavo i freni, non so quante frizioni ho fatto … ma poi
(Geppina e Danilo in unisono)
Ma poi!
LEONARDO ABATUCCI: ha chiuso ed io sono rimasto disoccupato, ma avevo
l’esperienza, e così ho trovato subito questo lavoro
DANILO BERTUCCI: così lei prima era meccanico
LEONARDO ABATUCCI: (alterato) meccanico lo sono sempre, la sua auto ha dei
problemi
DANILO BERTUCCI: è nuova!
LEONARDO ABATUCCI: e allora! Non capisco … magari … una controllata, non fa mai
male
DANILO BERTUCCI: ho detto che la mia auto è nuova e non ha bisogno di controlli
GEPPINA SPICA: (rivolta a Leonardo)la sua auto è stata tamponata
DANILO BERTUCCI: no non è stata tamponata
LEONARDO ABATUCCI: se è stata tamponata, io sono qua!
DANILO BERTUCCI: non è stata tamponata
GEPPINA SPICA: a me sembra di si
DANILO BERTUCCI: io dico di no!
LEONARDO ABATUCCI: non si preoccupi … io sono meccanico e carrozziere, e sono
bravo
DANILO BERTUCCI: io non voglio mettere in dubbio la sua bravura, ma ora basta …
ho mal di denti e la mia macchina … non è stata tamponata
GEPPINA SPICA: la sua macchina è?
DANILO BERTUCCI:una FORD nera
GEPPINA SPICA: targata MIMA6257MA
DANILO BERTUCCI: si
GEPPINA SPICA: ed era parcheggiata proprio qua dietro in
LEONARDO ABATUCCI: Piazza Libertà
DANILO BERTUCCI: io ho parcheggiato proprio li !
GEPPINA SPICA: visto la sua macchina è stata tamponata
LEONARDO ABATUCCI: visto lei ha bisogno di un meccanico e di un carrozziere … ed
è fortunato che ci sono io …. Che sono anche a buon mercato
DANILO BERTUCCI: allora io vado a vedere
LEONARDO ABATUCCI: io sarei già partito
GEPPINA SPICA: ma se lei rimane qua, vuol dire che della sua auto non gli e ne
importa nulla
LEONARDO ABATUCCI: dimenticavo! Vorrei mordermi la lingua ma
DANILO BERTUCCI: mi sembra che la stavano trainando con il carro attrezzi
DANILO BERTUCCI: No … questo no
(esce di corsa)
3 SCENA
( GEPPINA SPICA – LEONARDO ABATUCCI)
GEPPINA SPICA: certo che c’è proprio della gente strana
LEONARDO ABATUCCI: come quel tipo (ride)
GEPPINA SPICA: io non capisco, uno mette la macchina in divieto di sosta
LEONADO: e poi si lamenta se la tamponano
GEPPINA SPICA: e se la portano via con il carro attrezzi
LEONARDO ABATUCCI: c’è proprio di quella gente in giro
GEPPINA SPICA: ma in che mondo viviamo! Leonardo come vanno gli affari
LEONARDO ABATUCCI: non mi posso lamentare
GEPPINA SPICA: ho visto che hai il campionario nuovo
LEONARDO ABATUCCI: (euforico) aumentano gli impegni … e aumentano i fornitori
4 SCENA
( GEPPINA SPICA – LEONARDO ABATUCCI - DANILO BERTUCCI)
(entra di corsa ansimando Danilo)
DANILO BERTUCCI: (euforico) non era la mia auto … meno male non era la mia auto
GEPPINA SPICA: in effetti … a me non la sembrava
LEONARDO ABATUCCI: anche il colore era diverso
DANILO BERTUCCI: ma cosa dite
GEPPINA SPICA: mi può ripetere il numero di targa della sua macchina
DANILO BERTUCCI: MIMA6257MA
GEPPINA SPICA: ora che ci penso il numero di targa della macchina tamponata era
MIMA6257MH ( ride) a c’era un H al posto di A finale (ride) quella che ho visto
non era la sua macchina (ride)
DANILO BERTUCCI: (alterato) non vedo cosa ci sia da ridere
LEONARDO ABATUCCI: (scusandosi) sa cosa devo dirle
DANILO BERTUCCI: cosa!
LEONARDO ABATUCCI: la macchina che ho visto sul carro attrezzi era nera
DANILO BERTUCCI: ma la mia auto … era bianca
LEONARDO ABATUCCI: anche quella era bianca … ma
DANILO BERTUCCI: ma!
LEONARDO ABATUCCI: non era una Ford ma una Fiat
GEPPINA SPICA: certo che scambiare una Ford per una Fiat … e poi la macchina sul
carro attrezzi non era nera ma verde, no forse mi sbaglio era rossa
DANILO BERTUCCI: si adesso facciamo la bandiera italiana
LEONARDO ABATUCCI: no non c’erano bandiere in giro
GEPPINA SPICA: quest’anno ce ne sono meno in giro
LEONARDO ABATUCCI: a Sant’Isidoro c’era pieno di bandiere
GEPPINA SPICA: no le bandiere c’erano il 25 aprile
DANILO BERTUCCI: si festeggiavano il giorno che lei se ne è andata
GEPPINA SPICA: ( apre il sacchetto della spesa e prende un cioccolatino) ne
volete
DANILO BERTUCCI: e ci risiamo!
LEONARDO ABATUCCI: io ne prendo uno, grazie! Lei non sa cosa si perde
DANILO BERTUCCI: ho mal di denti!
GEPPINA SPICA: certo che lei è una lagna
LEONARDO ABATUCCI: (fissando Danilo) lei mi sembra di aver capito che ha un
fastidioso dolore ad un dente
GEPPINA SPICA: lascialo stare Leonardo, questo è una lagna
LEONARDO ABATUCCI: silenzio Geppina , lasciami lavorare
GEPPINA SPICA: io ti ho solo dato un consiglio
(Leonardo risponde con un gesto di stizza)
LEONARDO ABATUCCI: lei è il signor … signor … non ho capito il suo nome
DANILO BERTUCCI: io non ve lo ho detto
(Leonardo si alza e da la mano a Danilo)
LEONARDO ABATUCCI: permette il mio nome è Leonardo Abatucci della Ditta Abatucci
sempre al vostro servizio
( Danilo si alza e stringe la mano a Leonardo)
DANILO BERTUCCI: Piacere io sono il Dottor Danilo Bertucci)
LEONARDO ABATUCCI: io mi chiamo Abatucci e lei Bertucci i nomi sono simili, che
combinazione.
DANILO BERTUCCI: proprio guarda che combinazione
(si siedono)
LEONARDO ABATUCCI: signor Danilo, si vede lontano un chilometro che lei ha dei
problemi
DANILO BERTUCCI: ho mal di denti e si vede lontano un chilometro
GEPPINA SPICA: Leonardo, io lascio la mia spesa … vado in bagno
LEONARDO ABATUCCI: si non preoccuparti
(Geppina esce di scena)
DANILO BERTUCCI: la conosce
LEONARDO ABATUCCI: è una mia cliente
DANILO BERTUCCI: capisco
LEONARDO ABATUCCI: lei è un uomo fortunato
DANILO BERTUCCI: non si direbbe
LEONARDO ABATUCCI: lei è fortunato perché ha trovato me!
DANILO BERTUCCI: non capisco!
LEONARDO ABATUCCI: io mio caro paziente, sono la sua unica ancora di salvezza,
io sono la sua gallina dalle uova d’oro
DANILO BERTUCCI: capisco ancora meno
LEONARDO ABATUCCI: (si avvicina a Danilo) posso
(apre la bocca al paziente)
Si vede benissimo, lei ha un molare ridotto malissimo
DANILO BERTUCCI: fa malissimo
LEONARDO ABATUCCI: io le posso proporre un affare
DANILO BERTUCCI: che affare?
LEONARDO ABATUCCI: sicuramente il dottore … quel dentaccio lo estrarrà, e quindi
(breve pausa)
Io le posso, anzi vi propongo un affare
DANILO BERTUCCI: vediamo
LEONARDO ABATUCCI: ( si guarda intorno per vedere se qualcuno ascolta) Danilo
posso darti del tu
DANILO BERTUCCI: certamente
LEONARDO ABATUCCI: io sono un rappresentante di denti e protesi dentarie
DANILO BERTUCCI: si questo lo ho capito
LEONARDO ABATUCCI: ripeto, il dottore quando entrerà nel suo studio ed avrà
fatto l’estrazione … ti proporrà un dente provvisorio, uno dei suoi …. Robaccia
che naturalmente ti farà pagare il doppio di quanto posso offrirtelo io
DANILO BERTUCCI: ma i tuoi sono buoni
LEONARDO ABATUCCI: buonissimi, tutta merce di prima qualità
DANILO BERTUCCI: sono prodotti italiani
LEONARDO ABATUCCI: (a voce alta) prodotti italiani, ma dove vive, ma lo sai che
ormai viviamo in un mercato globale, io ho ditte che lavorano per me … in Asia,
in Africa in Sud America, la mia è una Ditta rinomata … famosa in tutto il
mondo, lo sai che sono pieno di richieste
DANILO BERTUCCI: non dubito
LEONARDO ABATUCCI: io adesso ti faccio vedere il campionario, aspetta
(apre la valigetta e la mette sulla sedia e tira fuori il campionario, denti di
tutti i tipi perfino denti di cinghiale )
No questo … no … questo può andare
(misura il dente a Danilo)
Questo è troppo grande
(trova il dente)
Questo potrebbe andare, basta dargli una limatina
(prende la lima e adatta il dente)
DANILO BERTUCCI:ma non mi hai ancora detto il prezzo
LEONARDO ABATUCCI: non preoccuparti del prezzo, a pagare e a morire c’è sempre
tempo
(entrambi ridono)
LEONARDO ABATUCCI: (passa il dente a Danilo) ecco è perfetto, quando il dottore
lo chiederà tu dici … al dente ho provveduto io, mi è stato fornito dalla
Premiata Ditta Leonardo Abatucci
DANILO BERTUCCI: (prende il dente e lo mette in tasca) grazie quanto ti devo
LEONARDO ABATUCCI: Danilo, mi sei simpatico quindi a te, ma solo a te voglio ti
voglio fare un prezzo di favore
DANILO BERTUCCI: quanto
LEONARDO ABATUCCI: (fa il segno con le mani 5)
DANILO BERTUCCI: (prende 5 Euro e li da a Leonardo)
LEONARDO ABATUCCI: (fa segno con le dita ) di più
DANILO BERTUCCI: (prende 50 Euro e le da a Leonardo)
LEONARDO ABATUCCI: (fa segno con le dita ) di più
DANILO BERTUCCI: (prende 500 Euro e le da a Leonardo)
LEONARDO ABATUCCI: (fa segno con le dita ) di più
DANILO BERTUCCI: (alterato) ma quanto costa?
LEONARDO ABATUCCI: purtroppo c’è l’importazione
DANILO BERTUCCI: ma quanto viene!
LEONARDO ABATUCCI: prezzo di favore 5000 Euro
DANILO BERTUCCI: 5000 Euro ma è più caro che quello dei dentisti
LEONARDO ABATUCCI: ma i miei sono prodotti di prima qualità
DANILO BERTUCCI: non lo compro
LEONARDO ABATUCCI: ormai lo ho ritoccato … quindi lo compri
DANILO BERTUCCI: e’ una truffa
LEONARDO ABATUCCI: se vuoi puoi prendere il finanziamento
DANILO BERTUCCI: per un dente
LEONARDO ABATUCCI: allora paga in contanti!
DANILO BERTUCCI: e se non pago
LEONARDO ABATUCCI: io ti denuncio
DANILO BERTUCCI: pago ma fammi lo sconto
LEONARDO ABATUCCI: non posso! Non posso i miei sono prezzi scontati
DANILO BERTUCCI: (inferocito prepara un assegno) un assegno va bene
LEONARDO ABATUCCI: (lo esamina) bene … bene … adesso devo andare, ciao Danilo
(nessuna risposta)
DANILO BERTUCCI: (tra se e se) spero che quei soldi te li spendi tutti in
medicine
(entra Geppina)
GEPPINA SPICA: (incontra Leonardo mentre esce) Leonardo vai via non aspetti il
dottore
LEONARDO ABATUCCI: per oggi la giornata l’ho guadagnata
5 SCENA
( GEPPINA SPICA – DANILO BERTUCCI )
(musica)
GEPPINA SPICA: sono tornata
DANILO BERTUCCI: era meglio che rimaneva in bagno
GEPPINA SPICA: prendo la diuretica
DANILO BERTUCCI: è un peccato che non si sia diluita anche lei
GEPPINA SPICA: non le rispondo solo perché ha mai di denti!
DANILO BERTUCCI:meno male, non tutti i mali vengono per nuocere
GEPPINA SPICA: io ho la pressione alta, lei?
DANILO BERTUCCI: io no!
GEPPINA SPICA: no: strano, io ci avrei giurato … mi sembra un tipo nervoso
DANILO BERTUCCI: per favore, ho mal di denti!
GEPPINA SPICA: (continua a parlare di pressione) io ho problemi con la massima,
la minima va bene
(nessuna risposta)
Ma lo sa che lei ha un brutto carattere!
(nessuna risposta)
Le piacciono i miei denti
DANILO BERTUCCI: si devo ammettere che ha una bella bocc
GEPPINA SPICA: non ho una carie, faccio sempre pulizia e quelli sostituiti non
si notano
(si alza e mostra la bocca a Danilo)
(Danilo si alza interessato)
DANILO BERTUCCI: sono effettivamente belli
GEPPINA SPICA: il dottore è bravo, ma anche Leonardo
DANILO BERTUCCI: Leonardo il meccanico
GEPPINA SPICA: Leonardo, è bravo ed onesto, lei ha fatto un’ affare a comprare
quel dente, vede questo canino, e perfetto, noti se si vede la differenza
DANILO BERTUCCI: sembra vero!
GEPPINA SPICA: viene dall’africa
DANILO BERTUCCI: infatti Leonardo mi ha detto che ha contatti con ditte
fornitrici in più continenti (guarda il dente) non si nota la differenza, sembra
uno dei suoi
GEPPINA SPICA: no, non è mio!
DANILO BERTUCCI: lo so che non è suo!
GEPPINA SPICA: vede non è per niente usurato
DANILO BERTUCCI: grazie è nuovo
GEPPINA SPICA: no è quello di un morto!
DANILO BERTUCCI: non capisco!
GEPPINA SPICA: si è quello di un morto, ma vede questo dente carne ha masticato
poco, sa in Africa ci sono zone che soffrono la fame
DANILO BERTUCCI: (infuriato) ma allora le ditte fornitrici
GEPPINA SPICA: sono le Pompe Funebri
DANILO BERTUCCI: (infuriato prende il dente appena acquistato e lo getta via)
basta! Non ne voglio più sapere, preferisco spendere di più ma comprarlo dal
dentista … e adesso me ne vado
(si avvicina alla posta d’ingresso)
GEPPINA SPICA: (lo ferma) dove va!
DANILO BERTUCCI: da un altro dentista
GEPPINA SPICA: sono tutti chiusi per ferie, le conviene rimanere
(Danilo si siede)
DANILO BERTUCCI: rimango! Ma per favore
GEPPINA SPICA: va bene … basta dirlo!
(breve pausa)
GEPPINA SPICA: che giornata oggi, fa proprio caldo
DANILO BERTUCCI: si
GEPPINA SPICA: meno male che c’è l’aria condizionata, però non le sembra troppo
forte
DANILO BERTUCCI: basta!
GEPPINA SPICA: capisce, pensavo di abbassarlo un pochino perché sa i cervicali
DANILO BERTUCCI: ma faccia quello che vuole!
( Geppina si alza e regola il condizionatore)
GEPPINA SPICA: così va bene?
DANILO BERTUCCI: si!
GEPPINA SPICA: lo vuole più basso
DANILO BERTUCCI: no!
GEPPINA SPICA: se lo vuole basta dirlo
(silenzio)
Va bene ho capito!
(silenzio)
GEPPINA SPICA: mi dica
DANILO BERTUCCI: si!
GEPPINA SPICA: lei è in pensione
DANILO BERTUCCI: no! Lavoro
GEPPINA SPICA: io sono in pensione
DANILO BERTUCCI: io ne ho ancora per anni
GEPPINA SPICA: io prendo poco, sapete quanto
DANILO BERTUCCI: quanto?
GEPPINA SPICA: meno di mille Euro
DANILO BERTUCCI: e quanto tempo ha lavorato?
GEPPINA SPICA: ne tanto e ne poco
DANILO BERTUCCI: ma che risposta è!
GEPPINA SPICA: una risposta
DANILO BERTUCCI: come era a tempo determinato o indeterminato
GEPPINA SPICA: io determinata non la sono mai stata
DANILO BERTUCCI: questo lo avevo capito
GEPPINA SPICA: sa è duro arrivare alla fine del mese, e lei
DANILO BERTUCCI: io lavoro, e lavoro in proprio: guadagno bene
GEPPINA SPICA: lei si che è un uomo fortunato
DANILO BERTUCCI: modestamente
GEPPINA SPICA: allora lei ha preso un permesso per venire dal dentista
DANILO BERTUCCI: ma lo sa che per me il tempo è denaro
GEPPINA SPICA: allora tutto il tempo che sta perdendo seduto su questa sedia
DANILO BERTUCCI: io signora, stando qua seduto a girare i pollici mi sta
costando a dir poco quasi trecento Euro!
GEPPINA SPICA: trecento Euro!
DANILO BERTUCCI: signora la prego, lei è in pensione e non ha problemi di tempo
mi lasci passare
GEPPINA SPICA: se veramente lo desidera
DANILO BERTUCCI: si che lo desidero, mi venga incontro
GEPPINA SPICA: va bene ( fa l’atto di dare il numero a Danilo, poi ritira la
mano)
DANILO BERTUCCI: come ci ha ripensato
GEPPINA SPICA: no, ma non sarebbe giusto, nei confronti degli altri
DANILO BERTUCCI: (si guarda attorno) ma non c’è nessuno!
GEPPINA SPICA: che ci sia o non ci sia gente, non è corretto
DANILO BERTUCCI: come non è corretto!
GEPPINA SPICA: capisce, io la lascio passare … e lei va a guadagnare trecento
Euro, mentre io … capisce … io sono contento, anzi vorrei ne guadagnasse anche
il doppio, per il male che le voglio … ma io … capisce
DANILO BERTUCCI: cosa dovrei capire
GEPPINA SPICA: io guadagno poco e ho le bollette da pagare … insomma
DANILO BERTUCCI: capisco io le do venti Euro se mi lascia passare
GEPPINA SPICA: no … sembra che mi faccio corrompere
DANILO BERTUCCI: facciamo trenta
GEPPINA SPICA: no … non posso, sa anch’io ho una coscienza
DANILO BERTUCCI: come posso fare per mettere a tacere la sua coscienza
GEPPINA SPICA: dunque lei venendo qui ha perso trecento Euro
DANILO BERTUCCI: si
GEPPINA SPICA: allora me ne da centocinquanta ed io me ne vado
DANILO BERTUCCI: ma questo è strozzinaggio
GEPPINA SPICA: no gli affari sono affari, anzi dovrebbe ringraziarmi, perché se
io entro ci rimango come minimo due ore
DANILO BERTUCCI: ma lei è pazza, io centocinquanta Euro non gliele do!
GEPPINA SPICA: ed io rimango qua!
(silenzio)
DANILO BERTUCCI: cento
GEPPINA SPICA: ( fa segno di diniego con il dito indice )
DANILO BERTUCCI: centodieci
GEPPINA SPICA: ( fa segno di diniego con il dito indice )
DANILO BERTUCCI: centoventi
GEPPINA SPICA: ( fa segno di diniego con il dito indice )
DANILO BERTUCCI: centoventicinque
GEPPINA SPICA: ( fa segno di diniego con il dito indice )
DANILO BERTUCCI: centotrenta
GEPPINA SPICA: ( fa segno di diniego con il dito indice )
DANILO BERTUCCI: centoquaranta
GEPPINA SPICA: ( fa segno di diniego con il dito indice )
DANILO BERTUCCI: va bene centocinquanta ma è un furto
GEPPINA SPICA: ( fa segno di diniego con il dito indice )
DANILO BERTUCCI: ma come eravamo d’accordo!
GEPPINA SPICA: calcolando l’inflazione siamo a centocinquantacinque Euro
DANILO BERTUCCI: ma è matta ci devo pensare
GEPPINA SPICA: si prenda tutto il tempo che vuole
(breve pausa)
DANILO BERTUCCI: accetto …
GEPPINA SPICA: ha fatto un’ affare
DANILO BERTUCCI: va bene un assegno
GEPPINA SPICA: potrebbe essere scoperto, sa non la conosco …
DANILO BERTUCCI: (tira fuori i soldi) mi dia il numero
GEPPINA SPICA: (tira fuori il numero ) scambio alla pari
( i due si salutano e Geppina sorridente esce di scena)
6 SCENA
( IL DOTTOR MAX HALLER - DANILO BERTUCCI)
(studio dentistico)
IL DOTTOR MAX HALLER: (grida) Signorina! Signorina … faccia entrare il prossimo
paziente
(silenzio)
Signorina … ho detto … il prossimo paziente
(entra Danilo molto titubante)
DANILO BERTUCCI: posso …
IL DOTTOR MAX HALLER: entri cosa aspetta
(squilla il cellulare al medico, il paziente si lamenta per il mal di denti)
IL DOTTOR MAX HALLER: (parla con l’amante) Si topina, Patty , patatina per te ho
sempre tempo mia bella gattina , e come stai … cosa ti sei messa stasera?
(il paziente si lamenta)
(dall’altro capo del filo – voce sensuale di donna)
Amore, chi c’è con te
IL DOTTOR MAX HALLER: amore … nessuno … e la biancheria intima, stasera mettiti
quella con il pizzetto, si il balconcino
(il paziente si Lamenta)
IL DOTTOR MAX HALLER: ( fa cenno al paziente di fare silenzio)
(il paziente si lamenta)
IL DOTTOR MAX HALLER: e le mutandine, tesoro mettiti il completino nero, questa
sera voglio che tu sia sempre più sexy …
(il paziente si lamenta)
(dall’altro capo del filo – voce sensuale di donna)
Ma amore, chi c’è vicino a te, sembra un mugolio di un cane
IL DOTTOR MAX HALLER: no …. passerottina , c’è un paziente ma può attendere …
ciao topina a a stasera … baci … baci
(dall’altro capo del filo – voce sensuale di donna)
baci … tesorino … baci
IL DOTTOR MAX HALLER: questa sera, non vedo l’ora di fare le capriole con te
amore
(dall’altro capo del filo – voce sensuale di donna)
si … questa sera faremo i salti mortali … tesoro … baci … baci
(il medico riattacca il telefono e guarda minaccioso il paziente che si tiene il
volto sconvolto dal dolore)
IL DOTTOR MAX HALLER: così … ascoltava la telefonata … lei stava origliando come
una comare
DANILO BERTUCCI: (parla male perché si tiene la guancia con la mano) io no … io
no
IL DOTTOR MAX HALLER: magari lei è uno che sente cosa io dico al telefonino e
poi va in dire a raccontare … il dottore di qua .. il dottore di là
DANILO BERTUCCI: no! io ho solo mal di denti
IL DOTTOR MAX HALLER: ma come parla, io non la capisco … ma lei non è italiano
DANILO BERTUCCI: dottore mi fa male
IL DOTTOR MAX HALLER: ma lei è cittadino della Comunità Europea, devo chiamare
un traduttore, parli perché è venuto da me! Io sono un medico dentista
DANILO BERTUCCI: io …
IL DOTTOR MAX HALLER: lei cosa vuole da me!
DANILO BERTUCCI: io ho mal di denti
IL DOTTOR MAX HALLER: ecco! Allora lei è venuto da me perché ha mal di denti! E
mi raccomando: parli in modo chiaro ! io non la capisco
DANILO BERTUCCI: non riesco a parlare
IL DOTTOR MAX HALLER: ed io non riesco a capire: lei ha un appuntamento!
DANILO BERTUCCI: io sono venuto !
IL DOTTOR MAX HALLER: nome adesso controllo! (sfoglia l’agenda)
(silenzio)
IL DOTTOR MAX HALLER: nome e cognome
DANILO BERTUCCI: Danilo Bertucci
IL DOTTOR MAX HALLER: non capisco ripeta e scandisca bene le parole
DANILO BERTUCCI: D A N I L O B E R T U C C I
IL DOTTOR MAX HALLER: Bertucci come Bari
DANILO BERTUCCI: si
IL DOTTOR MAX HALLER: non è in nota … per cui io non la visito
(si toglie il camice e lo attacca all’appendi abito)
DANILO BERTUCCI: ma io ho la prenotazione
IL DOTTOR MAX HALLER: (prende il numero e lo esamina) sembra vero! Si è vero …
come lo ha avuto?
DANILO BERTUCCI: me lo ha dato una signora!
IL DOTTOR MAX HALLER: una signora?
DANILO BERTUCCI: una certa Geppina, una sua paziente
IL DOTTOR MAX HALLER: no non è una mia paziente, lei viene in sala d’aspetto a
farsi due chiacchiere
DANILO BERTUCCI: ma allora !
IL DOTTOR MAX HALLER: allora, la prenotazione c’è … la visito!
( si rimette il camice )
(rivolto a Danilo) si segga
(Danilo si siede)
IL DOTTOR MAX HALLER: (indossa i guanti di lattice) adesso esegua alla lettera
tutto quello che le dico
DANILO BERTUCCI: si
IL DOTTOR MAX HALLER: adesso mi giri la bocca verso destra e mi apra la bocca
(Danilo si alza dalla sedia e gira la testa al dottore e gli apre la bocca)
IL DOTTOR MAX HALLER: ma è matto! Cosa fa!
(Danilo si rimette a sedere)
IL DOTTOR MAX HALLER: adesso gli e lo ripeto … mi raccomando ! mi giri la bocca
verso destra e mi apra la bocca
(Danilo si alza dalla sedia e gira la testa al dottore e gli apre la bocca)
IL DOTTOR MAX HALLER: insomma, ma cosa le ha preso!
(il dottore si alza visibilmente alterato, gira la testa a Danilo e gli apre la
bocca)
IL DOTTOR MAX HALLER: brutto … brutto … brutto
DANILO BERTUCCI: ma lei si è guardato allo specchio
IL DOTTOR MAX HALLER: chi è il dottore, io o lei
(esamina la bocca al paziente)
IL DOTTOR MAX HALLER: bene … bene anzi … 28 … 21 … 10 … 42 … 1 .. 28
DANILO BERTUCCI: già detto!
IL DOTTOR MAX HALLER: 19 mi scusi
DANILO BERTUCCI: numero Jolli …
IL DOTTOR MAX HALLER : 30
DANILO BERTUCCI: Basta cosi
IL DOTTOR MAX HALLER: qui c’è da fare un’ estrazione
DANILO BERTUCCI: al lotto fisso o su tutte le ruote
IL DOTTOR MAX HALLER: ho detto un’estrazione
DANILO BERTUCCI: al superenalotto
(si alza di scatto)
IL DOTTOR MAX HALLER: (sorpreso) dove và!
DANILO BERTUCCI: vado a giocare, chiudono le ricevitorie: facciano metà per uno
… ci giochiamo dieci Euro a testa
IL DOTTOR MAX HALLER: ma cosa dice!
DANILO BERTUCCI: sono troppo pochi, facciamo cinquanta a testa
IL DOTTOR MAX HALLER: (alterato) si sieda, non si tratta di gioco: ma di denti
da estrarre!
(Danilo si siede, il dottore si alza per esaminare il paziente)
DANILO BERTUCCI: però a volte escono!
IL DOTTOR MAX HALLER: mi faccia vedere … mi faccia vedere … apra la bocca
(grida) apra la bocca … ho detto!
(Danilo apre la bocca)
IL DOTTOR MAX HALLER: ( esamina la bocca dopo gira nervoso per la stanza
ripetendo) il colletto, il colletto
DANILO BERTUCCI: (quasi spaventato si guarda la camicia)
IL DOTTOR MAX HALLER: (torna dal paziente, visibilmente alterato)
DANILO BERTUCCI: c’è qualcosa che non va!
IL DOTTOR MAX HALLER: (feroce) lei ha i! colletto sporco
DANILO BERTUCCI: no non è possibile
IL DOTTOR MAX HALLER: lei ha il colletto sporco
DANILO BERTUCCI: (annussandosi il colletto della camicia) no, non è sporco! Lo
senta! Lo senta
IL DOTTOR MAX HALLER: cosa fa dell’ironia: se le ho detto che ha il colletto
sporco è sporco
DANILO BERTUCCI: (alterato si alza dalla sedia) no! Questo è troppo … la vede
dottore questa camicia è nuova, appena tolta dalla scatola, ha perfino ancora le
pieghe, e questo colletto lo guardi bene, lo esamini e lo annusi, non solo non è
sporco ma ha anche un delicato profumo di lavanda
(si risiede)
IL DOTTOR MAX HALLER: (calmo) si segga e non si agiti, io non parlavo del
colletto della camicia ma ( alza la voce) del colletto dentario, io parlavo del
colletto dentario chiaro! (calmo) e adesso rimanga seduto, non ho finito con la
visita.
IL DOTTOR MAX HALLER: ( esamina la bocca dopo gira nervoso per la stanza
ripetendo) il tartaro, il tartaro, il tartaro …
(Danilo si spaventa si alza dalla sedia e cerca di scappare, ma il dentista lo
blocca e lo rimette a sedere)
IL DOTTOR MAX HALLER: cosa fa scappa!
DANILO BERTUCCI: ho paura del tartaro
IL DOTTOR MAX HALLER: il tartaro è nella sua bocca animale
DANILO BERTUCCI: e cosa ci fa nella mia bocca
IL DOTTOR MAX HALLER: ha messo su famiglia
DANILO BERTUCCI: deve essere proprio piccolo questo tartaro, per stare nella mia
bocca
IL DOTTOR MAX HALLER: lei fuma
DANILO BERTUCCI: si
IL DOTTOR MAX HALLER: perché fuma!
DANILO BERTUCCI: perché lei
IL DOTTOR MAX HALLER: cosa insinua!
DANILO BERTUCCI: niente!
IL DOTTOR MAX HALLER: il tartaro fumava con lei
DANILO BERTUCCI: (grida) allora ha sempre fumato gratis, questo scroccone!
IL DOTTOR MAX HALLER: tiri fuori le sigarette
DANILO BERTUCCI: perché!
IL DOTTOR MAX HALLER: tiri fuori le sigarette, ho detto
DANILO BERTUCCI: va bene … va bene, ma non si alteri
(tira fuori le sigarette)
IL DOTTOR MAX HALLER: sono Marlboro, e il pacchetto è ancora intero, si tratta
bene lei!
DANILO BERTUCCI: mi piacciono
IL DOTTOR MAX HALLER:(alterato) così le piace fumare questo veleno! Si vergogni
! Da questo momento, lei non solo smette, ma si deve dimenticare di avere fumato
DANILO BERTUCCI: ma io!
IL DOTTOR MAX HALLER: silenzio, sono o non sono il medico!
DANILO BERTUCCI: io
IL DOTTOR MAX HALLER: non voglio obiezioni, perché altrimenti
(si toglie il camice verde e lo passa al paziente) questo se lo mette lei!
DANILO BERTUCCI: no ! Ma scherziamo ! Smetto di fumare
IL DOTTOR MAX HALLER: (allunga la mano) me le dia!
DANILO BERTUCCI: ( riprende le sigarette) ma il pacchetto è nuovo
IL DOTTOR MAX HALLER: me lo dia!
(Danilo da le sigarette al dottor Haller)
IL DOTTOR MAX HALLER: (le mette in tasca) queste le prendo io, tanto lei ha
smesso di fumare
DANILO BERTUCCI: e lei!
IL DOTTOR MAX HALLER: io non ho la sua forza di volontà, io ne fumo un pacchetto
al giorno
DANILO BERTUCCI: ma allora!
IL DOTTOR MAX HALLER: non mi ringrazi! Non mi ringrazi! Adesso guardiamo la sua
bocca, apra … apra
(Danilo apre la bocca)
IL DOTTOR MAX HALLER: ahi ! Ahi ! Ahi ! qui c’è da lavorare, e parecchio
DANILO BERTUCCI: mi dica
IL DOTTOR MAX HALLER: lei ha bisogno di essere visitato a fondo
(lo abbraccia) lei deve venire con me nel mio gabinetto
DANILO BERTUCCI: io non ci vengo nel suo gabinetto
IL DOTTOR MAX HALLER: ho detto che lei deve venire con me nel mio gabinetto
perché gli devo mettere il macchinario in bocca
DANILO BERTUCCI: cosa mi deve mettere in bocca, e poi io nel suo gabinetto non
ci vengo
IL DOTTOR MAX HALLER: come sarebbe a dire, non ci vengo: guardi che è
pulitissimo
DANILO BERTUCCI: e allora potrebbe essere anche igienicamente perfetto, ma io
oggi non vengo
IL DOTTOR MAX HALLER: sono io che decido quando farla venire non il contrario
DANILO BERTUCCI: e allora!
IL DOTTOR MAX HALLER: io devo esaminarla bene! Lei è disposto a venire una volta
alla settimana per la pulizia
DANILO BERTUCCI: ma allora è vero che non guadagnate niente! Lei ha una ditta di
pulizie, e ha bisogno di personale
IL DOTTOR MAX HALLER: io le pulizie me le faccio fare da un altro dentista
DANILO BERTUCCI: capito che furbone, ma non può farsele da solo
IL DOTTOR MAX HALLER: questi sono problemi miei, adesso parliamo della
parcellina
DANILO BERTUCCI: la porcellina, bastava dirlo!
(euforico) ma chi l’avrebbe mai detto che voi una persona così rispettabile
avesse nello studio una porcellina, ma mi dica: cos’è italiana!
IL DOTTOR MAX HALLER: e come dovrebbe essere straniera!
DANILO BERTUCCI: no italiana è meglio, ma è discreta!
IL DOTTOR MAX HALLER: onesta
DANILO BERTUCCI: e quanto vorrebbe
IL DOTTOR MAX HALLER: il servizio comprende: otturazione, pulizia, penetrazione
e tutto per
DANILO BERTUCCI: per
IL DOTTOR MAX HALLER: 1000 Euro
DANILO BERTUCCI: 1000 Euro, ma deve avercela d’oro
IL DOTTOR MAX HALLER: se vuole una otturazione in oro spende di più
DANILO BERTUCCI: potrei avere uno sconto
IL DOTTOR MAX HALLER: sono già prezzi scontati: ma
(gli parla piano in un’ orecchio ) ho capito tutto, allora mi dica: lei
preferisce il nero
DANILO BERTUCCI: no! Il nero no!
IL DOTTOR MAX HALLER: io signore ho cercato di venirle incontro, il mio nero è
veramente nero, vedrà che io la tratto bene: così ci guadagniamo entrambi
DANILO BERTUCCI: entrambi
IL DOTTOR MAX HALLER: lei ci guadagna perché vede ( fa il gestro con le mani )
la prestazione dovrà essere superba, eretta e di grande profilo, mentre da un
canale preferenziale oltre all’oggetto con discrezione paga e : capisce ! Rimane
tutto fra noi … e poi il nero piace a tutti
DANILO BERTUCCI: a tutti! Proprio a tutti … no
IL DOTTOR MAX HALLER: ( fa il gesto ) a tutti piace fottere … e vedrà che con il
nero lei ci guadagna
DANILO BERTUCCI: ci guadagno!
IL DOTTOR MAX HALLER: si io le posso far fare un grosso affare
DANILO BERTUCCI: appunto il grosso che mi preoccupa
IL DOTTOR MAX HALLER: nessuno si è mai lamentato del mio nero
DANILO BERTUCCI: sono perplesso
IL DOTTOR MAX HALLER: perplesso, ma lo sa che anche i politici sono entusiasti
del mio nero; l’onorevole Stanguellini mi ha detto che il mio nero ha la forza
di un penetratore per gallerie
DANILO BERTUCCI: un penetratore per gallerie! Ma scherziamo
IL DOTTOR MAX HALLER: io non scherzo, lei con me ci guadagna
DANILO BERTUCCI: Cosa ci guadagno io ! Ma scherziamo … per chi mi ha preso io
non voglio né pali ne pentratori
IL DOTTOR MAX HALLER: abbassi la voce! Potrebbero sentirci
DANILO BERTUCCI: io ho mal di denti !
IL DOTTOR MAX HALLER: e allora!
DANILO BERTUCCI: ( alterato) allora io me ne vado chiaro! Me ne vado e lei si
tenga pure il suo nero, anzi se lo prenda lei
IL DOTTOR MAX HALLER: moderi i termini e cerchi di calmarsi, altrimenti chiamo
le guardie e la faccio buttare fuori
DANILO BERTUCCI: ( si avvicina alla scrivania) buttare fuori! Sono io che me ne
vado! ecco cosa faccio dei suoi preventivi ( prende le carte con disprezzo le
sparge sul pavimento) e riguardo al mal di denti, me lo tengo … ma lei e il suo
nero non mi sfiorerete neppure con un dito!
(esce di corsa)
IL DOTTOR MAX HALLER: si ! se ne vada … e non si faccia più vedere in questo
studio
(rimasto solo, grida … rivolto verso il pubblico)
ma è proprio vero! … Viviamo in un mondo di matti !
SIPARIO