Femminarium
Il teatro è donna. Sempre più femmina. Contra un atavico strapotere di personaggi virili, il regista si tuffa nell’universo muliebre per riemergere con tanto calore e pochissimi peli sulla lingua. C’è voglia di umanità, considerazione, prestanza, passione e gravidanza. Langue appagamento, soddisfazione, concretezza, fiducia, visione del futuro, pensionistica progettualità. Si canta, ma la carenza non passa. Si sperimenta, ma il desiderio non si smorza. Si parte, ma la distanza non colma la vacanza.