L'uomo contro
Una maschera come feticcio tribale, come seconda pelle o come la possibilità di poter essere altro da se. Un corpo come mappatura di un vissuto. Interrogarsi sulle ragioni della guerra tra paure, urgenze e giustificazioni. Chiedere redenzione per sè, per le madri, per i rifugiati, per il corpo della vita. Dove non esiste il dietro o il sotto ma l’essenza si trova nel dentro terribile e reale come ciò che vorremmo nascondere. L’uomo contro. di e con Massimo Festi, idea di Cathy Marchand.
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