La vera vita del cavaliere mascherato
In un tristo albergo della periferia berlinese, il cameriere Jacob Geherda conduce un’esistenza miserabile, con una paga vergognosa, costretto a subire quotidiane umiliazioni dai superiori e dalla clientela. Gli rimane di sognare, e tra fuochi d’artificio, bottiglie stappate, acclamazioni, si trasforma nel Cavaliere Mascherato, eroe difensore dei maltrattati. Una sera arrivano all' albergo quattro avventori del circolo nautico, capitanati dal bel tenebroso Egon Maschner, futuro artefice di violenza carnale ai danni di Sylvia, collega di Geherda (della quale lui, ovviamente, è segretamente innamorato) e fidanzata del mite Joppe. Il signor Franz, capo cameriere dell' hotel, cercherà velatamente di occultare l’accaduto in nome del decoro, seppur nella fatiscenza, della sua “azienda alberghiera”.
Inizia così la lotta di Geherda con se stesso, che dopo aver assistito alla violenza, vorrebbe avvertire Joppe, chiamarlo e raccontargli tutto. D’altronde Sylvia non può farlo, o almeno non del tutto, perché ha inizialmente ceduto alla corte di Maschner, violando il regolamento e gli obblighi matrimoniali. Ma in Geherda, vigliacco e opportunista, la paura di un licenziamento, o ancor di più, di una rappresaglia da parte del misterioso (e ricco, e aitante) avventore lo freneranno. Tutto sfoga nel sogno dell’eroismo del Cavaliere Mascherato, che sfida il fellone dando luogo ad una serie di rocamboleschi duelli, dalle spade, al poker, a un “colloquio d’affari”, tra commedia dell’arte, clownerie e baracconate, in netta contrapposizione con il tetro ed emaciato ambiente dell’hotel. E alla fine sapremo se Jacob riuscirà a mutare la sua coscienza e compiere il suo dovere di onesto galantuomo.