La stagione di prosa del teatro Vitaliano Brancati di Catania, curata da Tuccio Musumeci, ha proposto l’attualissimo testo di Aldo Nicolaj “Mai stata sul cammello?”, commedia in due atti, diretta con mano felice da Romano Bernardi, con i costumi delle Sorelle Rinaldi, produzione Teatro della Città. Lo spettacolo di Nicolaj, autore attento alle problematiche, agli stati d’animo, dell’epoca, venne scritto per Paola Borboni
che poi non ebbe il tempo di portarlo in scena e mantiene oggi una estrema attualità, soprattutto per l’imbarbarimento, il cinismo dei rapporti umani e soprattutto di quelli che riguardano genitori anziani e figli adulti, con le conseguenti richieste di indipendenza e libertà da parte dei secondi e di voglia invece dei primi di voler rimanere sempre più in compagnia, suscitando a volte scontri ed un latente egoismo. Protagoniste della commedia, su una scena che fotografa la luminosa casa della signora Olga, sono tre donne: Olga, una signora novantenne, arzilla, intraprendente, che non dimostra l'età che ha, a cui piace mangiare dolci, giocare, tornando indietro nel tempo, la vittima preferita dei suoi giochi la figlia Elsa e Iris, domestica tuttofare e fanatica di telenovelas Olga è una mamma egoista che concede pochissimo in fatto di vita privata alla povera figlia Elsa alla quale rimprovera di non essere riuscita a costruirsi una vita decente, di essere invecchiata troppo presto e di non saper sfruttare le occasioni che le si propongono e poi non le risparmia ogni sorta di umiliazione. Tra Olga ed Elsa cerca di mediare ed ottenere le rispettive confidenze, la domestica Iris alla ricerca continua della pax domestica tra due caratteri completamente all’opposto. La mamma novantenne, che nella vita ha sempre dominato e che all'improvviso corre il rischio di rimanere sola, perché la figlia cinquantenne Elsa la vuole lasciare per un extracomunitario di cui si è innamorata, è tutt’altro che una mamma buona, anzi appare cattivella o, come dice lei stessa, birichina. Sulla figura di mamma egoista, anziana, golosa e tiranna e su quella della tipica figlia cinquantenne, depressa, insicura e desiderosa di amore, l’autore Aldo Nicolaj costruisce una commedia umana, amara, dall'umorismo acre, dove l'egoismo arriva all'estremo, dove la vittima designata è la figlia, oggetto degli strali impietosi della madre, sempre intenta a demolirne l'autostima. Nello spettacolo un ruolo estremamente delicato ed importante è quello della serva, una giovane belloccia ma rimbambita dalle telenovelas, depositaria delle confidenze di madre e figlia e strumento inconsapevole della furbizia dell’egoista e calcolatrice vecchia. Applausi alla fine per uno spettacolo tenero, divertente ed amaro, ben diretto da Romano Bernardi ed interpretato con grande pathos dalle tre donne, che danno vita a tre caratteri ben delineati: Alessandra Cacialli è la perfida e calcolatrice vecchiarda Olga, Debora Bernardi la povera figlia Elsa, affettuosa e succube e Maria Rita Sgarlato l’ingenua e divertente domestica Iris. Azzeccata nello spettacolo la scelta della canzone d’epoca con i versi “Mamma, solo per te la mia canzone vola, … sarò con te tu non sarai più sola…”, una dolce melodia riferita alle mamme e che sottolinea l’amaro contrasto tra le due protagoniste del testo di Nicolaj.
“Mai stata sul cammello?”
commedia in due atti di Aldo Nicolaj
regia e scene Romano Bernardi
costumi Sorelle Rinaldi
produzione Teatro della Città – Catania
con Alessandra Cacialli, Debora Bernardi e Maria Rita Sgarlato
Teatro Vitaliano Brancati di Catania
7-24 Febbraio 2013
Mai stata sul cammello?
- Scritto da Maurizio Sesto Giordano
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