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In questa "dilogia del potere" Giovanni Maddalena, professore di filosofia teorica presso l'Università del Molise, nonchè autore di diverse tragedie teatrali perchè, afferma, ci sono esperienze che la filosofia non è in grado di rappresentare, illustra e osserva i comportamenti umani in relazione al potere, inteso sia dal punto di vista psicologico che come elemento determinante delle relazioni sociali e delle istituzioni. Il volume raccoglie dunque due drammi che sono stati segnalati in alcuni concorsi. Si tratta di lavori che l'autore sceglie di non ambientare ai giorni nostri, quasi a voler affermare l'eterna immutabilità del tema, protagonista spesso incontrastato nelle relazioni umane tanto nel passato, quanto nel futuro, e quindi anche nel presente. I Sicofanti, che dalla tragedia prende alcuni elementi come il coro, è in realtà un dramma che definirei "Orwelliano", non tanto per l'ambientazione in un "possibile" futuro, quanto per l'atmosfera che avvolge i protagonisti del dramma, alle prese con un potere istituzionale pervasivo e oppressivo nell'esercizio di un'imposizione di una fedeltà quasi religiosa che condiziona senza scampo i comportamenti ed il pensiero fino a mettere gli uni contro gli altri anche gli stessi membri di una famiglia. Il secondo dramma, Irene, prende il titolo dall'eroina tragica che peraltro appare poco,  che simboleggia la forza della saggezza e dello spirito in contrasto con le passioni, gli inganni, i tradimenti frutti privilegiati della sete di potere e dei conflitti che essa genera anche negli animi più ben disposti. Qui siamo nell'Impero romano, ai tempi di Tito, e l'azione è tutta incentrata sul rapporto conflittuale e relative tragiche conseguenze proprio tra l'imperatore e il generale cristiano Plinio, di cui Irene è la schiava liberata nonchè balia del figlio adottivo Teucro. La prefazione è di Paolo Borgna.

I Sicofanti - Irene
di Giovanni Maddalena
Marietti 2012
Pagg. 134 € 13,00
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