A dieci anni dal primo allestimento croato, ad opera del Teatar &TD di Zagabria, venerdi' 12 aprile, e' andato in scena, prodotto dal Teatro Marin Drzic di Dubrovnik, il dramma di Manlio Santanelli, “Regina madre”. L'attesa e' stata piuttosto grande, infatti non pochi registi e teatri, dal 2003 in poi, avevano pensato di metterci le mani; rinunciandovi per un semplice
motivo: i dubbi di una sua riuscita in mancanza di una straordinaria interprete femminile, data l'estrema difficolta' del ruolo della madre, per affrontare il quale le doti artistiche debbono sposarsi ad una grande capacita' di estraniarsi dal peso psicologico che il ruolo comporta sul piano umano.
Ivan Leo Lemo, regista poco piu' che trentenne, con vari buonissimi spettacoli alle spalle (tra cui il nonodramma “Marlene Dietrich”, con Ksenija Prohaska, in piedi dal 1999 e recitato, in varie lingue dalla protagonista, italiano compreso), ha avuto la capacita' di convincere quella che viene considerata come una delle piu' grandi attrici di tutti i tempi della scena crota ed ex jugoslava, Milka Podrug Kokotovic, oggi ottantaquattrenne, ma con un'energia e uno smalto impressionanti. Un'attrice, guardacaso, la cui scelta rispetto il teatro e' stata totale e totalizzante.
Insieme, quindi, (Alfredo era interpretato da Vladimir Posavec Tušek) hanno dato vita e nerbo a questa triste “storia”, mandando letteralmente in visibilio il pubblico – numerosi, gli spettatori giunti da altre citta': Zagabria, Spalato, Fiume, Zara - della prima: un quarto d'ora di applausi scroscianti.
La scenografia e' di Vesna Rezic(gia' allieva dell'Accademia di Macerata), i costumi di Mirjana Zagorec e il commento musicale di Zvonimir Dusper.
Si replica fino alla fine della stagione. Per la prossima, e' prevista una lunga tournee croata.
Per informazioni vedasi http://www.dubrovniknet.hr/novost.php?id=23484
