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Quinta anteprima, al TKC Teatro della gioventù di Genova domenica 23 giugno, di questo testo di Neil Simon, oggetto di infinite rappresentazioni dall'America in tutto il mondo e di ripetute trascrizioni televisive e cinematografiche, alcune notissime. Come le vecchie compagnie italiane e come in gran parte del teatro europeo, le anteprime surrogano per Massimo Chiesa le rappresentazioni in provincia prima dell'esordio nei teatri metropolitani.
La pièce, nella spigliata traduzione di Maria Teresa Petruzzi, è diretta dallo stesso Massimo Chiesa e, avvalendosi delle scene di Laura Paola Borello e delle luci di Danilo Raja, costituisce un bel banco di prova per la compagnia stabile del TKC, per un rodaggio in piena regola che, tra l'altro, consentirà allo spettatore di assistere con il medesimo biglietto ad una delle repliche che si protrarranno inusualmente fino a tutto luglio.
Certo non manca la fantasia a Massimo Chiesa e alla sua giovane compagnia che sta innovando il panorama teatrale cittadino proprio recuperando tradizioni e consuetudini, a partire da quelle di una drammaturgia di intelligente divertimento e approfondimento, che sembravano ormai perdute.
Niente da dire sul testo agile e sintatticamente vicino alla perfezione, che mescola e anticipa con abilità i ritmi recitativi puntando sull'armonia di una scrittura ricca di humor e battute spiazzanti, e nemmeno sul plot e sulla vicenda, sarebbe in fondo una offesa alla competenza del lettore e dello spettatore.
I giovani attori, Giovanni Prosperi, Nicola Nicchi, Carlo Zanotti, Fabrizio Careddu, Marco Zanutto, Daria D'Aloia e Barbara Alesse, li assecondano con abilità e sapienza recitativa, già quasi matura, e man mano se ne impadroniscono.
La regia di Massimo Chiesa in una cornice tradizionalmente naturalistica spinge con intelligenza sulle tonalità ironiche e grottesche senza stravolgerla e travolgerla.
Per una domenica pomeriggio di prima estate una sala inusualmente ma discretamente piena, per un successo notevole segnato da molti applausi.