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Un pic-nic sul prato, in un quartiere periferico, una biblioteca a destra e una cascina a sinistra e noi seduti in mezzo. La città, con le sue donne di corsa, uomini in affari, con i suoi se, i ma, i finti riconoscimenti, è altrove. Meglio di così... La ricerca della semplicità è un processo lungo e laborioso. Il Teatro Ringhiera sceglie una modalità inusuale per presentare

la prossima stagione e lo fa nel modo più semplice e antico del mondo: su un prato. Su un prato si progettano percorsi futuri che partono non solo dalla poetica artistica di chi lo conduce, Serena Sinigaglia, ma anche dalle sinergie fruttuose del territorio stesso. Il pubblico di questo piccolo teatro, partecipa, collabora, sostiene, promuove, crea. Una stagione pensata per gli altri e per ciò che è altro, una stagione che potrebbe essere riassunta in una sola parola Atopos, l’altro, il diverso, il disagiato, quello sbagliato. E’ un esempio virtuoso pensare il teatro pensando agli altri, serena Sinigaglia illustra i principi del suo fare teatro. “La gente chiede di partecipare, di tornare ad essere protagonista delle piazze e delle importanti risorse del paese e la compagnia Atir raccoglie e rielabora gli stimoli che vengono anche dal territorio. Non basta avere uno spazio, un progetto, un’idea, bisogna saper amare, averne cura e crederci” Troppo spesso abbandoniamo le buone idee, troppo spesso inseguiamo il mito del nuovo e non sappiamo valorizzare quello che già c’è, quello che è lì al nostro fianco e non sappiamo riconoscerlo. Il teatro accoglie e valorizza, così diventa una risorsa, per giovani e non. E questo è un aspetto importante. Serena lo ribadisce più volte parla dei tanti laboratori che animano il teatro e il suo quartiere, non ultimi quelli rivolti agli over sessanta. In un periodo storico fatto di giovanilismo e dove bisogna essere a tutti costi giovani e forti, al Teatro Ringhiera si va contro corrente. Meno male. Molte le compagnie in scena con cui si costruisce un lavoro che va al di là della proposta scenica. Si partecipa condividendone il respiro. Quest’anno il teatro ospiterà in particolare due residenze: quella di Roberto Sicca e quella di Marcella Serli. Il primo, regista e ricercatore su tematiche che riguardano i processi di fragilizzazione psico/fisici, la seconda interviene regalandoci “solo storie vere” percorsi sulla diversità, identità di genere e persone transgender, una ricchezza culturale, insomma. Con tutti gli altri artisti il lavoro sarà comunque incisivo, poiché saranno invitati a realizzare interventi e laboratori per condividere il principio ispiratore di questo teatro: il senso comunitario. Il teatro è anche un luogo continuo di progetti per il sociale.
“Gli spazi del teatro” rivolto a cittadini abili e diversamente abili, con attività volte a promuovere l’inclusione sociale dei soggetti più fragili, la formazione continua di coloro che lavorano quotidianamente a contatto con il disagio e la sensibilizzazione della comunità.
“Laboratorio di teatro per gli over 60” nato nel 2009 dalla collaborazione con il Centro Ricreativo per anziani ed è rivolto agli anziani o agli adulti interessati
“Laboratorio per gli adolescenti” in collaborazione con la compagnia Babygang
“Il Campus di teatro per bambini
“Laboratori Drag Queen e Drag King”, compagnia nata al Ringhiera che continuerà il proprio percorso di laboratori di formazione con un work in progress che confluirà in una produzione nella stagione 2014/2015” Una ricchezza che nasce dal territorio perché il Ringhiera continuerà a prendere parte al tavolo sociale del consiglio di Zona 5.
In ultimo, il titolo della stagione “Favole Italiane”. Dove favole sta per frottole. “Favole italiane” di un’Italia in cui ci piacerebbe rimanere ma solo per vederla migliorare”
Favole, quindi, anche perché la prossima stagione lascia sperare in un futuro fatto di “Ribellioni Possibili”. Ad Ottobre si comincerà proprio da lì, uno spettacolo prodotto dalla compagnia Atir, con la regia di Serena Sinigaglia che ha riscosso notevole successo. Chi ben comincia...
Nel sito del teatro tutte le informazioni sugli spettacoli, e i laboratori. www.atirteatro.it