Tre pezzi per il teatro di Luigi Dellorbo, scrittore di narrativa e di teatro, dalle radici lombarde ma nizzardo d'adozione. Tre storie diverse ma con più punti in comune che differenze. A cominciare dai personaggi. Curati, affascinanti, mai completamente svelati. Persone che solo apparentemente appartengono al mondo della quotidiniatità ma che invece frequentano abitudini, lavori, luoghi (appartamenti) ed esperienze particolari e per nulla banali. Intrecci che si rivelano tali solo verso la fine, quando la vicenda, anzichè sciogliersi gradualmente come avviene di solito, dopo un iniziale sviluppo apparentemente lineare, si mostra ancora più ingarbugliata e con approdi che spiazzano le attese più facili. Ritmi falsamente pacati e toni ironici che alludono alla commedia fanno intravedere significati e risvolti molteplici e a più letture, non sempre rassicuranti. Tre lavori nel complesso godibili che si leggono immaginando la messa in scena, affatto scontata e immediata. La pubblicazione è introdotta da Sandro Pallavicini con un racconto che non pretende, ne' vuole, commentare le pièces. Eppure il clima del suo racconto introduce adeguatamente il lettore al viaggio che lo attende.
Cinque giri di Ricard per Grace e altre pièces
di Luigi Dellorbo
L'Artistica editrice 2008
Pagg 130 € 10,00
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