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Ha debuttato, in anteprima assoluta, al Teatro del Canovaccio di Catania, nell’ambito della rassegna “XXI in Scena”, il nuovo spettacolo prodotto dalla compagnia Quinta Parete (nata nel 2007 a Reggio Emilia), “Contaminata” di Francesca Gerli, pièce che il prossimo 7 marzo verrà replicata

a “La Bottega” di Casalgrande (Reggio Emilia) e che, oltre alla messinscena, è un vero e proprio progetto che comprende anche un laboratorio ed un blog (progettocontaminata.wordpress.com) su cui si può discutere sul tema affrontato dal testo, aderire o supportare l’iniziativa della compagnia.

“Contaminata”, lo diciamo subito, è un lavoro interessantissimo sia per le tematiche che affronta il testo che per la messinscena che vede protagoniste sulla scena nuda, quattro donne vestite di un bianco anonimo (una sorta di grembiule - abito di servizio), che tra valigie che contengono altre valigie più piccole o scatole e che creano l’ambiente scenico, raccontano un’ambigua, misteriosa ed a volte divertente storia in cui in realtà la donna al centro vicenda è solo una (la giovane Anna) che, andata a vivere da sola, è alle prese con la sua indipendenza, tra mille difficoltà. Eccola quindi andare in tilt per la lista della spesa, ricordare i condizionamenti quando viveva con la madre, soffrire per la mancanza di amiche e soprattutto gelosa quando si innamora e convive con Tonino. Possessiva e gelosa, Anna non riesce ad accettare l’autonomia del compagno, ne soffre ed è preda delle insicurezze che si materializzano in lei. La donna soffre questo suo stato sino a quando, all’apice della follia, si convince che l’unico modo per poter stringere, tenere sempre con se Tonino, è quello di ucciderlo e mangiarlo, così avrà eliminato per sempre la paura del suo abbandono.

L’intelligente ed azzeccata messinscena della regista Fadia Bassmaji (che dirige con Enrico Lombardi la compagnia Quinta Parete), avvalendosi degli azzeccati movimenti coreografici, delle scene e costumi di Maria Paola Di Francesco e delle musiche di Sergio Giacomini, conta sull’apprezzabile interpretazione di quattro donne: Livia Bonetti, Elisabetta Mossa, Federica Ombrato, Virginia Zini che mostrano al pubblico quattro diversi aspetti della dipendenza affettiva della stessa donna, frammentata, dilaniata, tra le pareti di una stanza, quasi prigioniera e soffocata dalle sue stesse paure e manipolata da un’incontrollabile mix di passione, bisogno, dipendenza e possesso che sfocia poi in follia.

Lo spettacolo prende in esame, attraverso la storia di Anna e dei suoi quattro aspetti (quello dell’emancipazione, di sentirsi immune dal bisogno di piacere, di attrarre e di curare), uno dei problemi della nostra società, ovvero la dipendenza affettiva, condizione spesso incontrollabile che finisce per controllare l’esistenza del singolo individuo o spesso dell’intero gruppo sociale. Nel personaggio di Anna, con le sue sfaccettature, troviamo l’esempio di chi scambia l’amore per possesso, di chi vede lo stare insieme come unico modo per potersi riscattare. E la dipendenza affettiva, rappresentata in quattro modi diversi dalle quattro donne in scena, porta alla fine alla rinuncia alla propria vita con il gesto folle, tragico, emblematico, di un atto di cannibalismo che si manifesta quando, pur di non perdere il compagno, lo si distrugge.

La protagonista Anna, nei suoi quattro aspetti di dipendenza, coinvolge, fa sorridere il pubblico interessato alla vicenda, con le quattro attrici in scena alla ricerca di bisogni, assalite da dubbi, paure, ricordi. Alla fine, però, lo spettatore riconosce, sia pur con tenerezza, quella follia insita nel personaggio e spesso in molti di noi.
Applausi, alla fine, per un testo di grande attualità e che contiene tantissimi spunti di discussione e di riflessione, per l’accattivante messinscena e per le bravissime interpreti e soprattutto per un progetto sicuramente da sostenere.

“Contaminata”
di Francesca Gerli
Regia e disegno luci di Fadia Bassmaji
Con Livia Bonetti, Elisabetta Mossa, Federica Ombrato, Virginia Zini
Scene e costumi di Maria Paola Di Francesco
Musiche originali di Sergio Giacomini
Produzione Compagnia Quinta Parete
Rassegna XXI in Scena - Teatro del Canovaccio - Catania -25 Gennaio/2 Febbraio 2014