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E’ drammaticamente attuale la pièce “Gente come uno”, sottotitolata “Argentina. C’era una volta un paese ricco e ora non c’è più”, presentata dall’attore ed autore argentino Manuel Ferreira alla sala del Brass Jazz Club - La Cartiera di Catania, nella rassegna “Palco off - Le Voci del teatro”. Lo spettacolo, che vede sulla scena pochi oggetti (una sedia, una racchetta, un cartone, una pelliccia) consente all’indiscusso e valido attore argentino di presentare il Progetto “Memoria del Presente”, curato dello stesso Manuel Ferreira, di Annabella Di Costanzo ed Elena Lolli che si occupa anche della regia, produzione della compagnia di Milano “Alma Rosé”, nata nel 1997 ed impegnata da anni in un percorso di ricerca e di riflessione che spazia dalla fiaba a tematiche di carattere politico e civile.
Dalla durata di circa 50 minuti, il lavoro è intenso, intriga e coinvolge il pubblico nella storia raccontata, con pathos, da Manuel Ferreira che, argentino di Buenos Aires, svela quanto accaduto nel 2001 nel suo ricco, splendido, colto, poetico ed accogliente paese. Quella del protagonista, che in scena si muove freneticamente, soffre e piange, impreca per la sua gente, narra con attenzione le vicissitudini di amici, di madri coraggiose, di signore con la pelliccia che reclamano invano i loro soldi depositati in banca. Nell’interpretazione di Manuel Ferreira un vero grido di rabbia, la testimonianza di una situazione vissuta, di un dramma di un Paese ricco di risorse che si è ritrovato privato di tutto. Amici della classe media senza lavoro, senza casa, senza nulla da mangiare, per le strade.
Ferreira sottolinea in scena come spesso si vive nell’illusione del benessere, si gira la testa dall’altro lato, ci si disinteressa della politica, ma intanto tutto ci crolla addosso e la gente, la classe media, esasperata, scende in piazza, dopo anni di indifferenza, ci si unisce, si organizzano assemblee, in piazza si battono le pentole per protesta, per cercare, uniti, di resistere, di salvarsi dalla politica che li ignora.
Ed in città i commercianti dei negozi accolgono i cartoneros (i disperati della periferia che per sopravvivere raccolgono la spazzatura) e i piqueteros (i disoccupati della provincia) accusati dal potere di creare disordine con il blocco delle strade. E poi ci sono le vecchie madri di famiglia che affrontano le ristrettezze economiche senza perdere la dignità e le madri di Plaza de Mayo tornate in strada e in piazza, le sole che sanno come affrontare la Polizia.
Nello spettacolo, in modo immediato, il protagonista rende partecipe il pubblico di una situazione, avvenuta sì nel 2001 ma che poi, vista l’attuale crisi economica dell’Argentina, potrebbe nuovamente accadere.
Pièce, quindi, di grande attualità e che suscita l’interesse ed i consensi dello spettatore ma che, soprattutto, è un modo per dire a tutti, anche a noi italiani, “attenti, non voltate la faccia dall’altra parte, interessatevi della situazione politica, non distraetevi e monitorate quello che sta accadendo”. Lo spettacolo ed il protagonista Manuel Ferreira invitano quindi alla riflessione, ad una maggiore attenzione a quello che accade nella nostra società per evitare che anche altri luoghi del nostro difficile presente possano diventare anche loro a “rischio Argentina”.

“Gente come Uno”
(C’era una volta un paese ricco e ora non c’è più)
Progetto Memoria del presente
a cura di Annabella Di Costanzo, Manuel Ferreira, Elena Lolli
con Manuel Ferreira
Regia di Elena Lolli
Luci di Andrea Violato
Produzione Compagnia Alma Rosè - Milano
Rassegna “Palco off” Catania - Brass Jazz Club La Cartiera - 13-14 Aprile 2014

Manuel Ferreira è nato nel 1964 a Buenos Aires in Argentina. Nel 1989 si laurea in Economia e Commercio e, parallelamente si diploma come attore. Arriva in Italia nel 1991 e dal 1992 collabora con diverse compagnie teatrali tra cui Teatro Tascabile di Bergamo, Teatro Invito di Lecco, La Baracca di Bologna, Teatro dell’Elfo e Quelli di Grock di Milano. Affianca Marco Paolini e Marco Baliani per la realizzazione di loro progetti, incontra e collabora con altri esponenti del mondo teatrale italiano. Dal 2001 entra a far parte della Compagnia Alma Rosé di Milano e, insieme a Elena Lolli e Annabella Di Costanzo, inizia un percorso artistico che lo coinvolge a 360 gradi. All’attività di attore affianca quella di autore ed organizzatore delle produzioni della Compagnia Alma Rosé.