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Giunto alla sua settima edizione, anche quest’anno il NTFI apre i battenti. Dal 6 al 22 giugno il pubblico potrà assistere a trenta spettacoli, molti in prima assoluta, di natura nazionale, internazionale e partenopea. Durante la conferenza stampa, tenutasi lo scorso 20 maggio presso la Camera di Commercio di Napoli, sono stati presentati i particolari focus che caratterizzano il Festival 2014.  Il primo  è quello ispirato a Cechov. Previsti, infatti, ben 6 spettacoli dedicati all’autore russo: i tre ZIO VANJA, rispettivamente diretti da Andrei Konchalovsky, regista russo che l’anno scorso ha diretto “La bisbetica domata”, UN VANIA diretto dal regista argentino Marcello Savignone, ZIO VANJA firmato dal regista lettone Rimas Tuminas, in una versione contemporanea, pluripremiato come il più interessante evento russo dell’anno. E ancora TRE SORELLE, ancora per la regia di Konchalovsky, UN GABBIANO di Gianluca Merolli ed infine IL GIARDINO DEI CILIEGI con la regia di Luca De Fusco. Il secondo focus ha come tema predominante “l’infanzia”: ricordiamo LEBENSRAUM di Jakop Ahlbom che si ispira all’universo di Buster Keaton, alla slapstick comedy. Sulla scia del film “The artist”, ritorna il genere del cinema muto con sottofondo musicale, ma in questo caso parliamo di teatro “muto” con sottofondo rock, attraverso l’accompagnamento dal vivo del gruppo Alamo Race Track. Anche lo spettacolo PINOCCHIO rientra nel focus “infanzia” e a firmare lo spettacolo è il regista Gustavo Tambascio, riportando in scena il circo e il musical. KASPAR HAUSER di Alvis Hermanis racconta la storia, forse vera, di un principe ereditario segregato per 17 anni. MAKING BABIES ispirato al libro dell’irlandese Anne Enright, che pone l’attenzione sulla maternità ed infine ARREVUOTO 2014, i cui protagonisti, principalmente ragazzi provenienti dai quartieri periferici a rischio, ritorna con il NONO MOVIMENTO DONOGOO, ancora una volta curato da Maurizio Braucci e Roberta Carlotto.  In scena anche GOOD PEOPLE, testo di David Lindsay- Abaire, vincitore nel 2007 del premio Pulitzer, e regia di Roberto Andò, in scena Michela Cescono e Luca Lazzareschi, in collaborazione con il Teatro Stabile di Catania. LE HO MAI RACCONTATO DEL VENTO DEL NORD, dal testo di Daniel Glattauer, è uno spettacolo allestito da Paolo Valerio, mentre MURA, ispirato al mito della caverna di Platone, è diretto da Riccardo Caporossi. Il testo di Lanie Robertson, PEGGY GUGGENHEIM- DONNA ALLO SPECCHIO, è diretto da Alessandro Maggi: protagonista la figlia di Benjamin Guggenheim, vittima del Titanic, e nipote di Solomon Guggenheim, fondatore del museo di New York.  La regista napoletana Alessia Siniscalchi porta sul palcoscenico un’esperienza personale: VIETATO BALLARE/INTERDIT DE DANSER. Il titolo si ispira alle regole condominiali della sede torinese del collettivo italo-francese “Kulturscio’k”. Lo spettacolo fonde danza e narrazione, presentando una creazione corale bilingue italo-francese. Tra gli altri autori e registi napoletani, inclusi nel focus partenopeo, ricordiamo Arturo Cirillo, protagonista di SCENDE GIÙ PER TOLEDO di Giuseppe Patroni Griffi, Francesco Saponaro che dirige DOLORE SOTTO CHIAVE di Eduardo De Filippo, portando in scena la compagnia siciliana Carullo-Minasi, Enzo Moscato che torna sul palcoscenico napoletano con il testo finalista della cinquantesima edizione del premio Riccione per il Teatro (2009) : ISTRUZIONI PER MINUTA SERVITÙ. Al suo fianco i compagni di viaggio di numerosi spettacoli,  attori napoletani di grande esperienza come Cristina Donadio, Lalla Esposito, Salvatore Cantalupo, oltre ai numerosi giovani che lavorano da tempo a fianco di  Moscato. Un altro autore della drammaturgia napoletana contemporanea è Manlio Santanelli che presenta PER OGGI NON SI CADE, con la regia di Fabio Cocifoglia. Questo spettacolo è allestito all’interno degli ambienti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, uno dei siti scelti per il NTFI 2014, oltre al Museo Ferroviario di Petrarsa, location già conosciuta dagli spettatori del 2013. La collaborazione con l’Accademia vede la partecipazione di 5 studenti( 3 scenografi e 2 costumisti) che parteciperanno come assistenti scenografia e assistenti costumisti all’interno dello spettacolo. Altro partner importante è l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli che, attraverso l’emittente radio dell’ateneo ( Run Radio) e il Master in Giornalismo e il Master in Radiofonia, seguirà passo dopo passo il Festival. Il magazine realizzato dagli studenti, vedrà la partecipazione di 29 giovani cronisti guidati dal giornalista de Il Mattino Luciano Giannini. Ancora un napoletano, l’autore Davide Iodice, nell’allestimento di una scrittura collettiva dal titolo METTERSI NEI PANNI DEGLI ALTRI/VESTIRE GLI IGNUDI, spettacolo costruito insieme agli ospiti del Dormitorio pubblico di Napoli, secondo lo stile della ricerca sociale ed artistica propria di Iodice. Ma il riferimento a Napoli ovviamente non si ferma qui. Nel trentennale dalla morte di Eduardo De Filippo non andrà in scena solo il già citato Dolore sotto chiave di Saponaro, ma anche IL SINDACO DEL RIONE SANITÀ, regia di Marco Sciaccaluga: in scena ottimi attori, protagonista Eros Pagni. Ed ancora IL GIORNO IN CUI CI SIAMO INCONTRATI E NON CI SIAMO RICONOSCIUTI di Giuseppe Sollazzo, con trenta attori di varie nazionalità, in scena senza l’utilizzo delle parole, CAFFÈ NÉMIROVSKY da un’idea di Luca De Fusco,  sulla scrittrice morta ad Auschwitz nel 1942, FINALE DI PARTITA per la regia di Lluis Pasqual con Lello Arena, AMERIKA con la regia di Maurizio Scaparro, dal testo di Franz Kafka. Grande rilievo spetta agli spettacoli di teatro-danza, che il pubblico sembra apprezzare ogni anno e che caratterizzano il palcoscenico di Pietrarsa: RESHIMO, spettacolo di apertura del Festival, realizzato dalla Vertigo Dance Company, coreografia che indaga la dicotomia tra infinito e finito, e MANA, della stessa compagnia, che fa riferimento ad un vocabolo utilizzato in Melanesia e Polinesia per indicare la forza sovrannaturale: un viaggio filosofico e mistico tra buio e luce. La Vertigo Dance Company è una compagnia israeliana di fama mondiale e dopo l’appuntamento napoletano  andrà in scena a New York e in Cina. Coreografia di Alessandra Panzavolta, direttore del corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli, per SHE-RA-ZADE, spettacolo legato al progetto di cooperazione ed assistenza alle istituzioni culturali del Kosovo Culture for All.  ADDIO ALLA FINE: spettacolo itinerante, tra narrazione e danza, all’interno del Museo Ferroviario di Pietrarsa, allestimento creato da Emio Greco e Pieter C.Sholten, con la traduzione di Francesco Durante. Come ogni anno www.dramma.it  pubblica le recensioni degli spettacoli in scena durante il NTFI ma per ricevere informazioni, documentarsi sui programmi completi, su video e photo gallery, sulle modalità di acquisto  dei biglietti e prenotazioni, per visionare le schede degli spettacoli e per essere informati sulle iniziative correlate al Festival è utile consultare il sito  ufficiale www.napoliteatrofestival.it