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L’imbarazzo della scelta. Cominciamo così il racconto degli eventi svoltisi a Napoli, in occasione della commemorazione della morte di Pier Paolo Pasolini. Parliamo, naturalmente, non solo di un’eterogenea scelta teatrale che ha caratterizzato la città, durante la data unica del 2 novembre, ma anche di tutti gli eventi che hanno animato il palcoscenico napoletano, e campano, durante l’intera settimana. Ricordiamo, per esempio, il tributo a Pasolini in scena presso il Nuovo Teatro Sanità di Napoli, a cura di Claudio Finelli, dal titolo Pasolini a Napoli. Oltre ogni possibile fine. All’evento hanno partecipato Rosanna Bazzano, Carmine De Falco, Bruno Galluccio, Eugenio Lucrezi, Paola Nasti, Ciro Tremolaterra, Ferdinando Tricarico, Claudio Finelli, con gli importanti contributi artistici di Paolo Coletta, Lalla Esposito, Massimiliano Foà, Carol Lauro, Ciro Pellegrino, Imma Villa e la coreografia "Tradimenti" creata da Luc Bouy per la Compagnia di Danza Dansepartout. Non solo il teatro,

ma anche il cinema, come la proiezione della versione integrale e restaurata di “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, presso il cinema Modernissimo di Napoli, ma anche l’ormai famosa “Notte Pasolini” salernitana, giunta alla sua seconda edizione.
La scelta cade su alcuni eventi ed in questo caso l’uno in scena presso Sala Assoli, a Napoli, e l’altro definito “maratona pasoliniana”, organizzato dal drammaturgo napoletano Giovanni Meola, presso il Complesso Monumentale di S. Domenico Maggiore. Scelte testuali diverse, legate alla cinematografia pasoliniana o alla scrittura giornalistica, ma imprescindibilmente basate sulla parola pasoliniana.
Sala Assoli, all’interno del suo programma legato alla storia dei trent’anni di attività del luogo teatrale, inserisce anche l’evento pasoliniano come dovuto elogio al Maestro. In realtà, saranno due i Maestri che si ritroveranno, invisibili e fortemente presenti, sulle tavole del palcoscenico. Ad unirli, a render loro onore, a contenerli, a riportarli in vita, una donna: Anna Bonaiuto. Una lettura intensa, divertente, immaginifica, della sceneggiatura mai realizzata del film pasoliniano” Porno – Teo- Kolossal”.
Eduardo e Pier Paolo sono finalmente uniti, nonostante la morte improvvisa del più giovane abbia spezzato il progetto, il connubio, ma non abbia cancellato le sue parole.  Il regista Francesco Saponaro, sceglie, giustamente e fortunatamente, di recuperare il trattamento cinematografico, ossia il testo narrativo che fissa personaggi, luoghi e trama di ciò che sarebbe diventato, in un secondo momento, soggetto e poi sceneggiatura. Interessante, dunque, e fondamentale, il lavoro di recupero del testo, in questo caso cinematografico, poiché evidenzia, ancora una volta, l’importanza del documento scrittorio. Originale la scelta di “adattare”, in forma di narrazione teatrale, un testo destinato al cinema, la cui natura originaria non si è mai evoluta su pellicola: l’importanza di questa operazione, forse non evidente o chiara a tutti, rende fruibile sulla scena un testo che forse lo spettatore non leggerà mai, pur avendolo osservato al cinema attraverso alcuni film che si sono ispirati allo stesso racconto. Il protagonista del film sarebbe stato Eduardo De Filippo e Saponaro sceglie di aprire lo spettacolo utilizzando la voce del drammaturgo napoletano, registrata durante un’intervista in cui Eduardo appare profondamente addolorato per la perdita del genio pasoliniano. Comprendere l’importanza della parola come documento storico-culturale significa affidarla ad un attore o ad un’ attrice che sappia essere mezzo di comunicazione e di conservazione della memoria storico-artistica. Nel caso del binomio Saponaro-Bonaiuto, la semplicità di allestimento e la splendida performance dell’attrice sembrano confermare le scelte: non avrebbe senso riempire la scena di numerosi orpelli poiché il racconto, fruibile da un pubblico eterogeneo, riesce a colmare le orecchie e le menti degli ascoltatori, coinvolgendoli immediatamente. Una poltrona, una scrivania, un leggio: non serve altro. La voce calda dell’attrice, il ritmo, il fluire delle parole e delle immagini “immaginate”, cattura l’attenzione del numeroso pubblico. Il racconto di un viaggio allegorico, attraverso città immaginate e personaggi picareschi, unisce la figura del Mago-Magio Eduardo De Filippo, del suo fedele compagno di viaggio, Ninetto, del fantomatico Napoletano, che compare improvvisamente, uniti a numerosissimi altri personaggi, e si serve anche della presenza costante della stella cometa, che guida i personaggi in luoghi conosciuti, resi attraverso l’elemento favolistico e surreale. Si unisce, inoltre, l’oggetto misterioso, presepe d’oro, trasportato nel fagotto di Eduardo. Il racconto scenico non rende l’ascolto arido o didascalico, bensì esalta la fluente narrazione, convincendo il pubblico che esplode in prolungati applausi.
Presenza di pubblico e applausi caratterizzano anche la maratona pasoliniana, svoltasi nell’arco di un’intera serata, presso il Complesso Monumentale di S. Domenico Maggiore, luogo suggestivo di Napoli. Tra chiostri, vetrate e pareti bianchissime, si utilizzano tre sale, all’interno delle quali si alternano 25 giovani attori napoletani. “Scritti (ancora) Corsari” è un evento voluto ed organizzato dal drammaturgo Giovanni Meola, in collaborazione con la compagnia VIRUS TEATRALI e con l’Assessorato alla Cultura e a al Turismo del Comune di Napoli, all’interno della manifestazione “Vivi Nel Ricordo” che, dal 31 Ottobre all’8 Novembre 2015, propone una serie di manifestazioni per ricordare Pasolini. In collaborazione, inoltre, con la Fondazione Guviden Cultura che ospita l’iniziativa all’interno della struttura del Complesso San Domenico che essa stessa gestisce, e con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e Turismo.
Il pubblico è composto soprattutto da giovani ed ha la possibilità di seguire la lettura degli articoli pubblicati tra il 24 giugno 1974 e il 14 novembre 1974, e quelli pubblicati tra il 25 gennaio 1975 e il 18 febbraio 1975, su varie testate, come <<Epoca>>, <<Corriere della Sera>>, <<Paese Sera>>.
La maratona, ad ingresso gratuito, ha anche il pregio di aver chiamato a raccolta alcuni dei migliori giovani attori napoletani, uniti nel nome della parola pasoliniana, ma soprattutto di essersi allontanata dalla istituzionale commemorazione del personaggio, rendendo fruibile e itinerante l’ascolto. Si offre, dunque, per ben tre ore e mezza, la possibilità di sedersi e di ascoltare, dopo aver letto, all’ingresso di ogni sala, l’elenco dei pezzi e degli attori, lasciando libero lo spettatore di scegliere, ma anche di alzarsi, di ritornare nella stessa sala, o di visitarle tutte, di prendersi una pausa, di ritornare dopo un’ora. L’elogio al Maestro, dunque, può assumere anche questa forma che, a quanto pare ha funzionato, chiamando a raccolta un pubblico giovane, appassionato, caratterizzato da spettatori curiosi, da giovani studiosi, da cultori della parola pasoliniana, da appassionati di teatro, da gruppi di amici, da addetti ai lavori, nel corso di fasce di maggiore affluenza, soprattutto durante le prime ore, pur con una costante presenza anche nelle ore successive. La possibilità di salire lo scalone, avvicinarsi, curiosare, ascoltare e magari fermarsi, regala allo spettatore la libertà di scelta. Vari i temi trattati, dalla politica all’aborto, al capitalismo, ma nessuno appare antiquato o dimenticato. Ogni attore sembra aver scritto di suo pugno le parole pronunciate e lette, incarnando ed interpretando con grande passione i molteplici ed articolati punti di vista dell’autore. Ecco, dunque, i nomi delle 25 “voci pasoliniane”, tra cui anche alcune attrici napoletane e lo stesso Giovanni Meola, che hanno urlato, spiegato, declamato, vissuto profondamente questi pensieri: Roberta Astuti, Francesca Romana Bergamo, Marianita Carfora, Antimo Casertano, Orazio Cerino, Andrea Cioffi, Angela De Matteo, Andrea De Rosa, Sergio Del Prete, Adele Amato De Serpis, Luca Di Tommaso, Valeria Frallicciardi, Lorena Leone, Giovanni Meola, Sara Missaglia, Yuri Napoli, Claudia Natale, Ettore Nigro, Titti Nuzzolese, Alessandro Palladino, Raffaele Parisi, Simona Pipolo, Serena Pisa, Lucia Rocco, Chiara Vitiello.

PORNO – TEO – KOLOSSAL
SALA ASSOLI  NAPOLI
TRENTENNALE
2 Novembre 2015
 
Anna Bonaiuto
Legge PORNO- TEO- KOLOSSAL
Di Pier Paolo Pasolini
Regia Francesco Saponaro
Produzione Teatri Uniti

SCRITTI (ancora) CORSARI
di PIER PAOLO PASOLINI
COMPLESSO
SAN DOMENICO MAGGIORE
2 Novembre 2015
 un’idea di e coordinata da
Giovanni Meola
con 25 attori-lettori (in o.a.)
Roberta Astuti, Francesca Romana Bergamo, Marianita Carfora, Antimo Casertano, Orazio Cerino, Andrea Cioffi, Angela De Matteo, Andrea De Rosa, Sergio Del Prete, Adele Amato De Serpis, Luca Di Tommaso, Valeria Frallicciardi, Lorena Leone, Giovanni Meola, Sara Missaglia, Yuri Napoli , Claudia Natale, Ettore Nigro, Titti Nuzzolese, Alessandro Palladino, Raffaele Parisi, Simona Pipolo, Serena Pisa, Lucia Rocco,Chiara Vitiello.
ass.te al progetto
Napoleone Zavatto
ufficio stampa
Gabriella Galbiati