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Ultimo spettacolo della rassegna APACHE, curata da Matteo Torterolo, in scena a Teatro Litta (Manifatture Teatrali Milanesi). «Non una stagione, non una rassegna, ma una linea per dare spazio a quelle forme di sperimentazione, di contaminazione, di linguaggi che altrimenti rimarrebbero relegate in riserve, nicchie che invece di preservare impediscono la crescita». Forme di ricerca e di sperimentazione del linguaggio fisico e parlato. APACHE, in questo modo, riesce a dar luce a ciò che altrimenti resterebbe nel buio, sostenendo alcune realtà più interessanti del panorama artistico contemporaneo. La novità di quest’anno, riguarda anche un progetto che ha coinvolto due compagnie che operano in Tunisia

e in Austria e due associazioni: il BRUT di Vienna e Carrozzerie N.O.T. di Roma. Il MOLTIPLICATORE è ideato, curato e interpretato da Alberto Baraghini, il progetto è sostenuto da Apache e Manifatture Teatrali Milanesi. Di chi si parla? Di tutti noi, della percezione del sé, di come ci vedono gli altri. Parole interrotte, frasi spezzate, brevi monologhi surreali, compongono l’azione scenica. Non c’è una trama precisa, non ci sono personaggi particolari ma uno stato di cose, una realtà sospesa che rappresenta situazioni sociali o familiari. Tre coppie di autori e tre direttori scenici, “fattori umani”, così li definisce Baraghini, che hanno lavorato cercando di sperimentare sul linguaggio postmoderno.  Uno spettacolo in cui si mescolano le linee esistenti e le forme di pensiero di tutti gli artisti, ogni singolarità si contamina nella molteplicità. I giovani drammaturghi provengono da mondi espressivi diversi: danza, poesia, musica, sound designer... e questo si avverte in scena; una polifonia di voci che, in alcuni momenti, diventa dispersione di intenti. L’obiettivo andrebbe centrato maggiormente, per rendere più omogeneo e significativo il processo creativo, la ricerca non è facile ma si può provare.  I “fattori umani” del Moltiplicatore, vanno citati perché tutti giovani di talento, alcuni anche premiati: MATTEO SALIMBENI drammaturgo, diplomato alla scuola civica Paolo Grassi, autore di prosa e lirica. SIMONA RINALDO, danzatrice diplomata alla Dancehaus. Regia, scrittura, utilizzo del corpo, sono i suoi mezzi espressivi. EUGENIO ALBERTI SCHATZ, scrive d’arte, comunicazione d’impresa, letteratura di viaggio. RAJEEV BADHAN, attore e regista, fondatore della compagnia Slowmachine, direttore artistico della stagione Belluno Miraggi, al Teatro Comunale di Belluno. MARGARITA EGOROVA, diplomata in violino al Conservatorio di Milano, segnalata al premio Hystrio 2013. FULVIO VANACORE, regista e Sound designer, diplomato presso la civica scuola Paolo Grassi, socio fondatore di IT-Indipendent Theatre e organizzatore di ITfestival. Buona la prova artistica di Alessandro Baraghini, padrone della scena, comunicativo, incisivo nei gesti, nelle espressioni, in grado di moltiplicare i suoi movimenti; crea interesse intorno alla sua figura soprattutto come performer.

Teatro Litta 11 giugno 2016