“Cuntammare” di Giovanni Calcagno, prodotta da La Casa dei Santi, è una piece intrisa di poesia, di canti, musica e tradizione. Lo spettacolo, un concerto onirico e passionale, è stato proposto al Chiostro di Ponente del Monastero dei Benedettini di Catania, in chiusura del ciclo “Nuovo Teatro”, curato dall’associazione Città Teatro e nell’ambito di “Porte Aperte Unict 2016”. Il lavoro, interessante dal punto di vista storico - rievocativo e linguistico, prende spunto dalle viscere della mitologia, dalla poesia e dalla tradizione popolare. Protagonisti assoluti della pièce sono l’autore Giovanni Calcagno e Savì Manna che, in circa sessanta minuti, su una pedana e con pochi oggetti scenici (un cappello, un elmo,
uno sgabellino di legno) creano suggestione, coinvolgono con una intrigante narrazione, con l’incanto della poesia ed utilizzando a turno strumenti evocativi quali tamburo, violino, armonica, flauto, corno.
I due narratori e musici viaggiano sopra una barca, sul Mediterraneo siciliano e con loro si incontrano la poesia e la musica, l’arte del raccontare, quella del cantare e del suonare. Il loro viaggio, attraverso il tempo, sfiora gli approdi della Sicilia greca di Polifemo e di Ulisse, quella dei grandi racconti di Orlando e dei paladini di Francia, quella dei canti del lavoro e della tradizione.
“Cuntammare” è basato su una scrittura poetico-musicale e fa leva oltre che su miti, poesie e racconti, soprattutto su un accurato gioco linguistico e sulla capacità dei due interpreti di saper creare effetti emotivi e sonori, rappresentando l’intangibilità dei testi, della struttura della tragedia e della poesia.
Il pubblico durante la narrazione ha l’impressione di tornare indietro nel tempo, quando i nonni raccontavano le loro storie ai più piccoli e la pièce risulta quindi universo variegato, luogo di sogno, di riflessione, con i classici riscritti in siciliano e con, in primo piano, la rievocazione sonora dove il violino, l’armonica e le percussioni danno vita allo spazio e la parola, accompagnata dalla musica, si trasforma in poesia. I due affiatati interpreti, Giovanni Calcagno e Savi Manna, risultano abili a creare l’atmosfera, a far rivivere il fascino, la forza, la carica di storie, di luoghi e di personaggi eterni, mitici, immortali.
Emergono quindi, "La morte di Orlando", trasposta in un cuntu siciliano, le poesie "Alla luna" e “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia” di Giacomo Leopardi o "Il ciclope innamorato". Ed alla fine per i due interpreti e per una proposta ben costruita ed assemblata, non mancano gli applausi convinti del pubblico.
“Cuntammare”
di Giovanni Calcagno
Con Giovanni Calcagno e Savì Manna
Ciclo Nuovo Teatro - Porte Aperte Unict 2016 - Associazione Città Teatro e Università di Catania
Chiostro di Ponente Monastero dei Benedettini-Catania- 27 Luglio 2016
Produzione La Casa dei Santi