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Un piccolo grande gioiello questo testo di Juan Villoro, uno dei più importanti scrittori Ispanici, nato nel 1956 a Città del Messico, docente universitario, saggista, poeta, narratore e traduttore, approdato alla scrittura per il teatro alla tenera età di cinquant'anni ma dopo aver amato, letto, visto e tradotto per tanti anni il teatro degli altri. Conferenza sulla pioggia è un testo scritto per il teatro, per un attore monologante, che difficilmente si può però definire solo un monologo. Come dice il titolo si tratta di una conferenza, ma di fatto non lo è. La conferenza è lo spunto della drammaturgia, visto che il protagonista si presenta a noi, al pubblico, ma solo alla fine scopriremo chi è davvero il suo unico interlocutore, per parlarci del rapporto tra la poesia e la pioggia, anche se il personaggio ha perso i fogli con gli appunti e tenterà di parlare ugualmente del tema improvvisando su quel che ricorda. Se dunque il testo è tecnicamente una drammaturgia, lo sviluppo è decisamente narrativo, svelando in più di un momento una profonda anima poetica. Il personaggio è un bibliotecario, grande lettore di libri, che dei libri ha acquisito la vocazione all'immaginazione senza confini di spazio e di tempo, che dai libri mutua le frasi e gli spunti più suggestivi e immaginifici, con digressioni sul tema della conferenza ma più ancora sul racconto di se stesso e in particolare di una sua storia d'amore. Il risultato, sorprendente ed emozionante, è un grande atto di devozione e riconoscenza verso l'oggetto del suo lavoro: i libri. Libri che ci informano ma soprattutto che ci formano, che nutrono la nostra immaginazione ma anche la nostra vita e che, in definitiva, sono spesso la "colonna sonora" delle nostre esperienze. Il volume è introdotto dalla traduttrice del testo Maria Cristina Secci e da un'intervista all'autore.

Conferenza sulla pioggia
di Juan Villoro
Titivillus 2016
50 pagg. € 8,00

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